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venerdì 13 aprile 2018

Viktor Orban e la democrazie dominate dall'usura



di: Roberto Pecchioli

L’Ungheria, per la quarta volta, ha dato fiducia a Viktor Orbàn e al suo partito Fidesz, attestato al 50 per cento dei consensi nel giorno della più alta affluenza al voto dalla fine del comunismo. Il secondo partito magiaro, Jobbik, di estrema destra, è in crescita al 20 per cento, mentre la sinistra, assai sostenuta dalle élite europee, dalla stampa internazionale e dal peggior ungherese del mondo, Gyorgy Soros è ridotta ad un umiliante 12 per cento.

lunedì 9 aprile 2018

Il movimento 5 stelle rivela il suo inganno




"Se falliamo noi arriva Alba Dorata come in Grecia, noi riempiamo un vuoto che occuperebbero gli estremisti"

Peppe Grillo 22 settembre 2012




di:  Luciano Lago

Nonostante il grande consenso ottenuto alle ultime elezioni e la massa di fans di cui dispongono Grillo, Casaleggio, Di Maio e Di Battista, sembra che qualche cosa inizia ad incrinarsi nella base degli elettori del 5 Stelle.

venerdì 6 aprile 2018

intervista ad Aleksandr Dugin

  

di: Eduardo Zarelli

Aleksandr Gel’evič Dugin (Mosca, 7 gennaio 1962) è un celebre politologo e filosofo russo vicino alle posizioni dottrinarie del mondo della Tradizione.

1. Il concetto del “Dasein” (esserci) di Martin Heidegger è un significativo ancoraggio della sua riflessione sulla concretezza antropologico-esistenziale della condizione umana, tra Terra e Mondo. Ritiene il suo pensiero una geofilosofia?

lunedì 26 febbraio 2018

Elezioni in un Paese occupato



nota personale:

Nelle democrazie usuraie, la più crudele delle truffe è stato fare credere alle masse che votando questo o quell'altro pupazzo, si possa ottenere un cambiamento, cambiamento che naturalmente non avverrà mai, perché il regime democratico è una trappola che serve solo al mantenimento del potere della finanza usuraia internazionale, vero gestore e detentore delle carceri democratiche.
Un popolo messo alle strette a lungo andare, svilupperebbe una naturale resistenza all'oppressore, ma questo viene sistematicamente anestetizzato dall'illusione del voto;
questo rituale di massa, che adombra ogni senso di sana rivolta, e ogni stimolo di distruzione contro il potere attuale.

giovedì 1 febbraio 2018

La democrazia della finanza usuraia e dei creduloni


di: Roberto Pecchioli

Carl Schmitt insegnò che l’essenza del politico è la distinzione tra amico e nemico. Nemico è il neoliberismo nella forma della globalizzazione, del dominio della finanza, del controllo tecnologico e del materialismo radicale. Identificato il nemico, occorrono armi dialettiche, culturali, civili per contrastarlo. Il primo terreno di lotta riguarda l’individuazione delle sue menzogne per fare opera di verità. Un punto di forza della “narrazione” avversa riguarda il concetto di democrazia. 

sabato 23 dicembre 2017

L'unica vera rivoluzione è contro questo sistema liberale






nota personale:

Le masse stanno imparando lentamente che la cosiddetta "democrazia" non è altro che la tirannia dei plutocrati, la tirannia di chi ha i soldi, la vera e unica tirannia del mondo, la più ipocrita e crudele che sia mai esistita; perchè mentre le tirannie del passato che siano esse  politiche oppure gestita dai Re, dovevano comunque preservare la propria nazione e il popolo per preservare il proprio potere, mentre nelle democrazie i politici essendo finanziati e gestiti dal potere del denaro ai quali sono sottomessi, depredano le nazioni nel periodo della carica governativa, e le fanno depredare dai loro padroni, peggio di eserciti invasori. Chi ha il potere di finanziare le campagne elettorali dei loro uomini di paglia, è il vero governo occulto che governa le nazioni odierne, ed essendo celato alle masse essi non devono mai rispondere personalmente di fronte al popolo.
 In un mondo basato sul vile denaro, corrompono e comprano  interi governi,che comunque sono impotenti di fronte ai grossi agglomerati finanziari che detengono i signori dell'oro, detengono le magistrature e coloro che fungono a controllori di altri, se non corrompono minacciano e assassinano chi non si allinea, avendo a disposizione i servizi segreti o eserciti mercenari chiamati oggi "esercito professionale".
La democrazia è la base di questo sistema corrotto, quando si comincia a concepire alternative al sistema attuale si deve sempre tenere conto che la democrazia è la melma putrefatta in cui questo potere sguazza, non è un caso se per rimuovere i cosiddetti "regimi autoritari" del passato, hanno dovuto creare guerre con falsi pretesti, perché se non con l'invasione non era possibile corroderli dall'interno come accade oggi.
La cosa più incredibile è che i popoli stanno imparando lentamente sulla propria pelle, quello che gli antichi sapevano già e di cui avevano avvisato per i posteri, come fece Platone scrivendo della disgrazia della democrazia.

white wolf








di: Roberto Pecchioli

Rieccolo. Silvio Berlusconi torna in campo, ha sette vite come i gatti ed una tenacia ammirevole. Gli auguriamo sinceramente di vincere il ricorso alla Corte di Giustizia, soprattutto speriamo che il tempo – la storia – ristabilisca la verità sulla vergognosa operazione, un vero e proprio golpe bianco orchestrato in Europa e realizzato da sicari italiani, Napolitano su tutti, che lo estromise dal governo nel 2011. Fate presto, osò titolare Il Sole 24 Ore, il giornale della Confindustria. Purtroppo, il vecchio leone non ha perso alcuno dei suoi difetti e soprattutto continua a diffondere vecchi slogan passati di moda. E’ tornato a ripetere uno dei suoi ritornelli preferiti, ovvero che l’Italia ha bisogno di una “rivoluzione liberale”.

lunedì 31 luglio 2017

Sempre più giovani poveri: la società che abortisce se stessa


Nota personale:

Una generazione di illusi, (coloro che vissero dopo l'occupazione militare dell'Italia dopo il 46, illusi dalla democrazia, dal materialismo e dal finto benessere che è solo puro egoismo,prima dei tanti ora dei pochi privilegiati, inondati dalla manipolazione del nemico occupante) ha generato una generazione di falliti e di deboli;

martedì 18 luglio 2017

La sinistra serva della finanza internazionale




di: Paolo Borgognone


Dalla critica artistica all’apologia diretta del capitalismo americano

La sinistra è lo spazio politico-culturale per eccellenza in cui si collocano i sostenitori dell’odierna ideologia dominante del liberalismo cosmopolita. Una simile presa di posizione, all’apparenza molto netta, non è frutto di estemporaneità ma trapela persino dalle dichiarazioni più sincere di quegli esponenti politici, anche di vertice, incorporati nel novero delle soggettività politiche interne al liberalismo di sinistra. In un’intervista al quotidiano La Stampa del 7 febbraio 2017 infatti, un esponente di rilievo del Partito Democratico, Michele Emiliano, definì la formazione politica di cui faceva parte: «[…] il partito dei banchieri, dei finanzieri, dell’establishment. Un partito interessato solo ai potenti e non al popolo»[i]

venerdì 7 luglio 2017

La truffa delle Banche contro la popolazione italiana





di: ROBERTO PECCHIOLI

Lo Stato italiano, nella persona di Pantalone dei Bisognosi, cioè noi tutti, getterà almeno 17 miliardi di euro nel salvataggio delle due grandi banche venete decotte. Sono oltre 30.000 miliardi delle vecchie, rimpiante lirette, un punto abbondante del nostro PIL, ovvero di tutte le attività misurabili in denaro. La fattura del crollo senese di Monte dei Paschi, oltre cinque secoli di storia gloriosa distrutta da qualche decennio di politica rossa, massoneria e una fetta della torta per preti maneggioni è stata finora superiore ai sei miliardi, ma arriveremo facilmente a 20. Insieme, due punti e mezzo del solito PIL. All’orizzonte, si profilano altri casi pietosi: Carige deve trovare 600 milioni di ricapitalizzazione in pochi giorni, con due miliardi e mezzo forse di crediti inesigibili; le ferite di Banca Etruria e della altre banche fallite negli scorsi mesi sono ancora sanguinanti, esattamente come le ricadute politiche, i conflitti di interesse di membri del governo, il ruolo oscuro delle logge e tanto altro.

mercoledì 28 giugno 2017

Il regime mondialista e i suoi tragicomici servi


di: Paolo Sizzi

State certi che più uno si dirà aperto, tollerante e democratico più questo sarà fazioso, arrogante e liberticida poiché ricolmo di quella classica prepotenza da vigliacchi che promana dalla sicumera degli antifascisti (rigorosamente in assenza di fascismo). Costoro, a parole, sembrerebbero i tizi più pacati, moderati e disponibili al dialogo del pianeta salvo poi rivelarsi per quello che sono: pupazzi, utili idioti manovrati dall’alto e usati per spargere come untori i veleni della plutocrazia mondialista camuffata da progressismo illuminato. Diffidate, dunque, di questi personaggi perché più si atteggeranno da paladini della giustizia e della libertà più puzzeranno di agenda da dittatoriale pensiero unico.

venerdì 9 giugno 2017

La sinistra mondialista accelera la distruzione e invasione dell’Italia con l’approvazione dello jus Soli




di  Luciano Lago

Tutti i principali esponenti della sinistra mondialista, quella che opera per scardinare l’dentità italiana e pilotare verso la società multiculturale, in questi giorni si stanno adoperando al massimo per rendere prioritaria l’approvazione dello “Jus Soli”.
 
Nonostante il fatto che proprio in questo periodo la cronaca degli avvenimenti che arriva da Londra, da Parigi, da Nizza, da Berlino o da Stoccolma, quasi giornalmente dimostra con la cruda realtà dei fatti che lo ius soli non è veicolo di integrazione, non crea i“nuovi europei” solo per il colore del passaporto , i mondialisti premono per fare approvare la legge a tutti i costi prima che il Parlamento dei “nominati” sia finalmente sciolto.


mercoledì 7 giugno 2017

L’Italia non è una repubblica





di:  Roberto Pecchioli

L’Italia non è una repubblica. Lo affermiamo senz’altro, a ridosso della ricorrenza del 2 giugno, pomposamente detta Festa della Repubblica. Non intendiamo riferirci a polemiche storiche fuori tempo massimo per l’esito del referendum istituzionale, che pure gettano ombre sulla scelta del 1946. Schede ritrovate a sacchi dopo anni, il voto negato in province intere, brogli tanto clamorosi che i tribunali dell’epoca rifiutarono di proclamare i risultati. Non intendiamo neppure riferirci al ridicolo patriottismo costituzionale, parto della mente di Jurgen Habermas e di altri intellettuali neo illuministi, per i quali l’unico amor di patria ammesso è quello, algido e politico, per le “buone“ istituzioni democratiche e rappresentative.

lunedì 5 giugno 2017

LA SUPERCLASSE MONDIALE CHE SERVE L'ELITE USURAIA 2 parte



Perché la superclasse mondiale non è una aristocrazia

di:

Queste cerchie  (che abbiamo esplorato nel precedente articolo) non stanno allo stesso livello, ovviamente. Esse sono gerarchicamente ordinate. La cerchia economico-finanziaria transnazionale sta ovviamente al vertice, è il cuore  della superclasse mondiale: è il potere del denaro de-regolato allo stato puro.  Comanda a quelli sotto, come esecutori, compagni di strada, utili idioti.

LA SUPERCLASSE MONDIALE CHE SERVE L'ELITE USURAIA 1 parte



 

di:

Avrete letto probabilmente la notizia: “Laura Boldrini alla ricerca di una super-casa nei pressi di Piazza Navona.  […] Si tratta di una abitazione “cinquecentesca molto bella e di valore storico, tra i bugnati che qua e là sorgono nei dintorni di piazza Navona”. L’Espresso osserva che la magione della Boldrini – che nel 2014 ha dichiarato un reddito imponibile di 115.338 euro– ha tutt’altro che l’aspetto di “un appartamento da fine legislatura” ma sembra “la tipica casa di rappresentanza, come non bastassero le sale di Montecitorio per ricevere presidenti e ambasciatori”.

giovedì 18 maggio 2017

La democrazia e i suoi inganni



di: Antonio Filippini

La democrazia, come pure tutti i movimenti rivoluzionari moderni, è un determinismo sociale, il quale è in tutto simile a un meccanismo, che a sua volta è un automatismo, nel senso che un meccanismo realizza automaticamente gli scopi per i quali è stato realizzato. La democrazia come determinismo e quindi automatismo sociale, contraddice se stessa o perlomeno ciò che è fatto credere che sia: un sistema dove tutti hanno voce in capitolo e possono influenzare la realtà sociale e autogovernarsi, mentre il motore della tua automobile, per fare un esempio, se ne infischia delle tue opinioni politiche, esso è sensibile solo alla logica del funzionamento e del non funzionamento, se lo fai funzionare, realizzerà automaticamente gli scopi per i quali è stato realizzato. 

venerdì 21 aprile 2017

Le Quinte Colonne



di: Enrico Marino

Spesso ci si chiede come sia potuto avvenire, in un lasso di tempo relativamente breve, lo stravolgimento di valori e del sentire comune a cui assistiamo quotidianamente. Nel volgere di pochi decenni, un insieme di principi e un conseguente modo di pensare paiono definitivamente scomparsi, lontani nello spazio e nel tempo, incredibilmente capovolti e contrapposti all’attuale percezione e alla, apparentemente diffusa, valutazione sociale di tanti fatti della vita comune. In realtà, un lavoro obliquo di sovversione è durato decenni e il veleno inoculato goccia a goccia ha prodotto i suoi risultati lentamente, senza lasciare tracce evidenti, salvo determinare via via effetti sempre più appariscenti e devastanti, ma ormai irreversibili. Sono quegli effetti che percepiamo oggi sotto forma di un’asfissiante cortina di costrizioni e di rigidità veicolate nel pensiero unico, nel linguaggio corretto, nella storia falsificata, nella verità mutilata o negata, nei valori invertiti, nei simulacri imposti, nei principi disconosciuti  e nell’ipocrisia imperante. 

martedì 28 marzo 2017

Il dispotismo dei regimi democratici occidentali



Sugli scranni delle nazioni grazie alle democrazie, si ergeranno i peggiori criminali, che venderanno, sfrutteranno e divoreranno dall'interno il popolo e la nazione stessa.
Nei regimi autoritari ufficiali,  le elite al governo per conservare il proprio potere sono costretti di conseguenza a difendere la propria nazione, nei regimi democratici che rappresentano la tirannia di chi ha il potere dei soldi ( il potere finanziario internazionale), la nazione e il suo popolo sono depredati dall'interno e in balia delle elite finanziarie apolidi, che non avendo ne patria, morale e dignità, divengono un parassita esterno che si impianta nel corpo della vittima, succhiandone tutte le risorse, portando devastazione e distruzione; questo parassita e i criminali che vengono eletti ai governi, possono vivere solo nelle democrazie, dove troveranno il terreno fertile per agire.

mercoledì 22 marzo 2017

Il canbastardo la guardia rossa a difesa della democrazia usuraia


di: Roberto Pecchioli

Un saggio di alcuni anni fa di Cesare Ferri, uno dei cattivi ragazzi della Milano degli anni Settanta, lungamente perseguitato dalla cosiddetta democrazia, si intitolava L’età del Canbastardo. Era un lungo monologo del protagonista, moderno Don Chisciotte, contro i mulini a vento della modernità e della degenerazione, con il linguaggio immediato e fiorito di chi parla innanzitutto a se stesso. Ne aveva per tutti, il sanbabilino invecchiato, un po’ sgualcito dalle esperienze della vita, ma lucidissimo nel colpire i benpensanti e soprattutto gli intellettuali autonominati, la finta intellighenzia del pensiero unico molliccio, anzi viscido.

lunedì 24 ottobre 2016

In America alta tensione per le elezioni, rischio brogli elettorali con rivolte e conseguente legge marziale





Da un pò di tempo, molti media, in specie nella sfera alternativa nordamericana, vanno allertando circa il verificarsi di un qualche fattore detonante che potrebbe portare alla instaurazione della “Legge Marziale”negli USA.
 
In questo articolo forniamo delle informazioni a riguardo che vanno prese con molta cautela, visto che le notizie che pubblichiamo arrivano da fonti che potrebbero essere interessate a creare un determinato stato di attesa nell’opinione publica e che a volte hanno un carattere di sensazionalismo voluto.


venerdì 8 luglio 2016

Clima di guerra civile negli USA: la polizia spara contro gli afroamericani, dei cecchini uccidono a Dallas alcuni poliziotti



nota personale:

In una nazione come gli USA che sta collassando su se stessa, dopo aver per anni servito la causa dell'elite ebraica globalista, che la possiede e ne dirige i destini; è logico pensare che questo stesso potere pensi a tenere le redini del comando, e questo in una situazione grave di perdita del controllo, dal fattore economico bancario o la perdita della supremazia militare ( vedi la Russia ) sulla sfera geopolitica, possiamo presumere che un caos accelerato e programmato possa favorire una situazione di legge marziale, in cui la popolazione americana, prima di unirsi e ribelarsi contro questa elite che l'ha divorata dall'interno, possa essere sottomessa da una repressione militare.