di: Roberto Pecchioli
Corre la storia. Esistono periodi in cui
tutto sembra fermo, altri dove il movimento pare precedere il tempo e
sfuggire alla comprensione. Le ultime settimane, in piene vacanze
agostane, hanno prodotto un’accelerazione profonda, lasciato un solco
significativo, segnato un prima e un dopo. Poco sarà come prima nel
giudizio comune dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova e la vicenda
della nave Diciotti della nostra Marina.I fatti sono noti. Nel primo
caso, un ponte costruito da soli 50 anni, unico mezzo di comunicazione
tra le due parti della Liguria, proteso verso la Francia, si spezza e
lascia sul terreno, dopo un volo spaventoso, oltre quaranta vittime,
seicento sfollati, giacché quella struttura autostradale, gestita dal
gruppo privato Benetton, posava direttamente sopra un quartiere popolare
della città e minaccia di infliggere un colpo mortale all’economia di
una regione che vive di turismo e di logistica dei trasporti.