di: Antonio Filippini
La democrazia, come pure tutti i
movimenti rivoluzionari moderni, è un determinismo sociale, il quale è
in tutto simile a un meccanismo, che a sua volta è un automatismo, nel
senso che un meccanismo realizza automaticamente gli scopi per i quali è
stato realizzato. La democrazia come determinismo e quindi automatismo
sociale, contraddice se stessa o perlomeno ciò che è fatto credere che
sia: un sistema dove tutti hanno voce in capitolo e possono influenzare
la realtà sociale e autogovernarsi, mentre il motore della tua
automobile, per fare un esempio, se ne infischia delle tue opinioni
politiche, esso è sensibile solo alla logica del funzionamento e del non
funzionamento, se lo fai funzionare, realizzerà automaticamente gli
scopi per i quali è stato realizzato.
Tale è il motore della tua
automobile e tale è il meccanismo democratico: così come là ci si serve
di un meccanismo per farci condurre dove vogliamo noi, qua qualcuno,
agendo dietro le quinte, si serve del meccanismo democratico,
rivoluzionario, sociale e collettivo per condurre l’uomo e la società
dove vogliono loro. Fin dall’inizio non è mai stata questione di
libertà, ma di un nuovo tipo di strumentalizzazione; la cosiddetta
libertà democratica è soltanto una suggestione mentale, e un povero
suggestionato tutto potrà dire di essere, tranne che di essere libero,
perché il suggestionato è completamente in potere di colui che lo
suggestiona.
Per difendersi dagli inganni sottili
impliciti nella democrazia, occorre ricercare ciò che in essa c’è di
meccanico e di automatico, perché è proprio questo che si realizza
all’insaputa del povero peone democratico e indipendentemente dalla sua
volontà e dalla sua presunta “libera scelta”. Il primo automatismo
insito nel gioco democratico è estremamente raffinato poiché
estremamente semplice e pur’esso è a base suggestiva. Si è fatto in modo
che, per il semplice fatto che tutti possono esprimere liberamente la
propria opinione, ogni opinione deve per questo essere uguale a
qualsiasi altra opinione possibile, perciò devono avere tutte lo stesso
peso politico e sociale.
Questa sembra una cosa normale e accettabile,
mentre in realtà è un errore e un inganno che, tra l’altro, realizza
automaticamente un livellamento verso il basso e quindi anche una fatale
“selezione a rovescio”. Il livellamento verso il basso fa saltare anche
un’altra stupida credenza democratica, anch’essa a base suggestiva,
consistente nel far credere che la democrazia sia un sistema giusto che
non privilegia nessuno e offra a tutti le stesse possibilità. Invece il
livellamento verso il basso significa che il sistema si polarizza
automaticamente sul minimo valore qualitativo presente nel sistema
(minimo comun denominatore di tipo qualitativo), e obbliga tutti coloro
che sono caratterizzati da fattori qualitativi più elevati a adeguarsi e
subire l’imperio di questo minimo qualitativo messo sul trono; quindi
non è affatto vero che il regime democratico non privilegia nessuno, in
realtà privilegia l’elemento inferiore; questo elemento inferiore non
deve essere interpretato come il meno abbiente, ma come il più rozzo,
grossolano, insensibile, ruffiano, miope, ignorante, stupido degli
individui che esistono nella società, tale tipo di individuo è
privilegiato, è l’unico che non subisce danno dal regime democratico,
tutti gli altri sono danneggiati!
Nelle democrazie gli esseri più abietti, i criminali e i traditori pronti a vendersi e a vendere la nazione con tutto il suo popolo, riescono a salire ai vertici del potere, perchè il meccanismo di propaganda e di chi "li seleziona" a suo vantaggio finanziandoli, prevede proprio questo.
La democrazia è la tirannia degli usurai, di chi ha il potere economico per diriggere le masse dove vogliono, creando l'illusione che essi hanno fatto la loro scelta, la più grande truffa che sia mai esistita.
Le democrazie sono state e sono un flaggello per le nostre nazioni, la prima cosa che si dovra fare è eliminare la democrazia e tutta la cloaca nauseabonda che ha distrutto e depredato i popoli con questa truffa. Ristabilire l'antica gerarchia con qualità di saggezza e alti valori, scelti appositamente per questo allevati fin da piccoli all'arte del governare, un consiglio di saggi che deve essere legato al popolo, alla terra e al sangue.
Questo inganno è basato sulla solita
inversione o pervertimento incrociato, perché in questo caso i fattori
sono due: c’è la possibilità di esprimere la propria opinione, che è
uguale per tutti, nel senso che tutti possono esprimere liberamente la
propria opinione, poi c’è la natura dell’opinione espressa che non può
essere “uguale”, perché le persone hanno un grado di maturità, di
intelligenza, di saggezza e di sensibilità diversa, e un regime che non
tiene conto di questo non può essere giusto. Loro invece hanno applicato
l’uguaglianza alla natura delle opinioni, che devono essere tutte
uguali (negazione della differenziazione qualitativa), realizzando
involontariamente e automaticamente un contraccolpo opposto: il diritto
di esprimere liberamente la propria opinione non è uguale per tutti,
alcuni hanno più “diritto” degli altri (affermazione della
differenziazione quantitativa) e questi “alcuni” corrispondono
all’oligarchia politica democratica e ai rappresentanti democraticamente
eletti. Si tratta del classico caso dell’applicare il fattore giusto
alla cosa sbagliata, solo che qui tutto è stato voluto e calcolato in
anticipo, si tratta di una frode e di un inganno volontariamente
perseguiti. L’uguaglianza riguarda solo il diritto di esprimere le
proprie opinioni, ma non deve essere applicata alle opinioni espresse,
le quali hanno un peso qualitativo diverso e un regime politico che non
tiene conto di questo non è affatto giusto.
L’automatismo così stabilito, secondo il
quale: “per il fatto che tutti hanno l’uguale diritto di esprimere le
proprie opinioni, allora ogni opinione deve essere uguale a qualsiasi
altra e perciò devono avere tutte lo stesso peso politico e sociale”,
può anche essere definito come: “la parificazione delle opinioni”,
poiché tutte le opinioni sono messe allo stesso livello. La cosa è furba
e intelligente come il sostenere che per il semplice fatto che tutti
possono tenere la penna in mano, ogni cosa scritta deve essere uguale a
quella di qualsiasi altra; o che per il semplice fatto che tutti possono
tenere un pennello in mano, tutte le pitture si equivalgono,
un’evidente assurdità. Se si considera poi che l’opinione non è che una
banale opinione, semplice espressione di un io individuale, conferire un
potere decisionale all’opinione equivale a mettere la condizione
individuale sul trono, che a sua volta significa negare che al di là
della condizione individuale possano esistere fattori, livelli, essenze,
ordini di realtà, sovraindividuali.
Siccome l’opinione deriva dal punto di
vista e questo può essere dislocato anche in verticale, allora il regime
democratico stabilisce il principio, rigorosamente democratico, che
l’opinione che deriva dall’aver collocato il proprio punto di vista
sulla cima di una montagna, deve essere rigorosamente uguale
all’opinione che deriva dall’aver collocato il proprio punto di vista
sotto la suola delle proprie scarpe e devono entrambi avere un uguale
peso politico e sociale! Questo rapporto “democratico” danneggia solo il
punto di vista più elevato e questa è “selezione a rovescio” e
“livellamento verso il basso”, col conseguente conferimento automatico
di privilegi al meno qualificato e al più inferiore. La fatale
conseguenza sarà il rendere superfluo e inutile ogni sforzo e sacrificio
fatto per elevarsi sulla cima della montagna, perché da questo non
deriverà alcun beneficio né gratifica sociale, anzi, si verrà additati
come poveri tontoloni antiquati che vivono fuori dal tempo!
Evidentemente gustarsi il panorama al livello delle suole delle scarpe,
significa essere civili, moderni, democratici ed evoluti, e pure
antifascisti!
I democratici si giustificano tirando
in ballo la legge del numero bruto: se questi elementi meno qualificati
sono moltitudine, è giusto che siano privilegiati e comandino loro!
Argomentazione stupida, che non tiene conto che la qualità non è la
quantità, difatti se potesse esistere una bilancia in grado di pesare
l’elemento qualitativo, si scoprirebbe con stupore che una moltitudine
non qualificata avrebbe difficoltà a compensare con il suo peso
qualitativo poche persone veramente dotate di qualifiche superiori;
quando c’è di mezzo la qualità o il grado gerarchico, il numero non ha
alcuna importanza e non può influire sulla qualità. La democrazia impone
l’imperio della quantità sulla qualità, questo, oltre ad essere
un’ingiustizia, è una perversione basata sul capovolgimento dei ruoli:
si pretende che sia la quantità ad essere il fattore determinante e
informante, un assurdo logico e un’impossibilità di fatto. La quantità è
un semplice supporto, serve solo a rendere evidente in un certo ordine
di realtà ciò che altri hanno concepito e voluto, naturalmente questi
“altri” albergano nel mondo della qualità.
Se invece dell’opinione ci riferiamo al
contenuto, è più facile ancora comprendere l’inganno democratico.
Esaltare il sistema che permette a tutti di esprimere liberamente le
proprie opinioni e poi fermarsi lì, la cosa è furba e intelligente come
entrare in contemplazione mistica di una bottiglia perché ha la
portentosa capacità di contenere qualsiasi cosa: appunto, qualsiasi
cosa, può contenere tanto l’acido nitrico o il liquame di maiale quanto
latte, miele, vino ecc. La persona intelligente vuole sapere che tipo di
contenuto è quello della bottiglia, mentre l’automatismo innestato
nella democrazia induce a credere che, per il semplice fatto che la
bottiglia può contenere qualsiasi liquido, ogni elemento contenuto o
possibile è uguale a qualsiasi altro, è la stessa cosa ed ha lo stesso
valore di qualsiasi altro, quindi l’acido nitrico sarebbe la stessa cosa
del miele e il liquame di maiale è tale e quale il vino spumante!
Affermando l’uguaglianza di tutti i contenuti possibili, è come se li si
rimescolassero tutti, e non potendo, è ovvio, il liquame di maiale o
l’acido nitrico elevarsi al livello del latte, del vino, del miele, per
contro, sono altamente suscettibili di degradare questi al loro livello,
questo è di nuovo “livellamento verso il basso” col conseguente
danneggiamento degli elementi più positivi e qualificati.
Anche qui noi vediamo che hanno
applicato l’uguaglianza alla cosa sbagliata, l’hanno applicata al
contenuto invece che al volume del contenente. Ora, se l’uguaglianza del
volume può valere solo per bottiglie fabbricate in serie, i contenitori
umani non sono stati affatto fabbricati in serie (questo è ciò che si
vuole ottenere con la clonazione e l’omologazione), i contenitori umani
hanno una diversa capacità, perciò se l’uguaglianza non può esserci se
ci si riferisce alla qualità, non c’è nemmeno per quanto riguarda la
quantità, in funzione della diversa capacità dei contenitori umani;
certo, siamo tutti uomini, ma ogni uomo è dotato di capacità e qualità
diverse rispetto a quelle di qualsiasi altro, un sistema politico che
non tiene conto di questo è ingiusto e in errore.
Ciò che sembra il postulato di partenza
della democrazia, il principio d’uguaglianza, mentre in realtà si tratta
della “parificazione delle opinioni”, è invece lo scopo finale da
raggiungere, che è raggiunto facendo semplicemente “funzionare” la
democrazia; qui noi vediamo di nuovo il regime democratico come un
meccanismo volto a realizzare automaticamente certi scopi
inconfessabili, come la parificazione delle opinioni, l’uguaglianza
delle opinioni e delle persone, rendere tutti gli individui contenitori
di uguale capacità, naturalmente la più limitata possibile, obbligarli
tutti al minimo qualitativo e assoggettarli al suo imperio, tutto
questo non esisteva e non era per niente vero prima, ma lo sarà poi, se
si accetta e si fa funzionare il meccanismo democratico! Non è che la
democrazia sia un sistema valido e giusto perché tutti gli uomini sono
uguali, no, è il contrario: scopo della democrazia è di rendere gli
uomini tutti uguali e per ottenere questo, basta farla funzionare; ciò
che non era vero prima, lo diverrà poi se non si percepisce l’inganno e
si cade nella trappola, non è un caso che la democrazia sia stata resa
obbligatoria e esportata con la violenza delle armi!
Ci sono altre considerazioni da fare sul
regime democratico, riguardanti sempre automatismi che come tali si
realizzano meccanicamente e perciò indipendentemente dal volere degli
associati, una di queste mostra che il gioco democratico, per il
semplice fatto che “accade” e “funziona”, provvede da se stesso a
suddividere il tutto sociale in due classi soltanto: da una parte c’è
una piccola cerchia di “eletti”, di “differenziati”, che però non è
tale per forza propria e superiore dignità e qualifica, ma è tale solo
perché dall’altra parte il sistema ha provveduto a rendere la restante
massa “uguale” e “indifferenziata”. È la solita questione di chi si
trova un passo più avanti dei suoi simili perché ha fatto da sé stesso
un passo in avanti, e di chi invece si trova ugualmente un passo in
avanti, ma solo perché ha costretto tutti gli altri a fare un passo
indietro. Nel primo caso la massa è trainata in avanti e quindi avanza,
nel secondo è spinta indietro e quindi indietreggia. Nel primo caso si
tratta di un dato di fatto incontrovertibile che esclude ogni forma di
parassitismo esercitato sulla massa, esercitato di solito con la
suggestione, nel secondo caso la massa può essere convinta a fare un
passo indietro da sé stessa solo con la suggestione; la presenza o no
della suggestione è la cartina di tornasole che ci dice se chi è un
passo più avanti è vera autorità e autorità giusta o pseudo autorità
invertita. La suggestione è una pratica disonesta, è un modo di
prevalere sugli altri usando la menzogna e l’inganno, è da escludere che
una vera autorità possa mai usare la suggestione allo scopo di
legittimare se stessa.
Un altro fattore da considerare,
riguarda ciò che appare quasi come il “sacro rito” della religione
democratica: le “pubbliche votazioni”, anche questo rito è sede di un
automatismo sconosciuto al pubblico votante. Oltre al fatto che quando
entri nel seggio a votare, entri dentro che sei ancora un essere umano,
ma ne esci che sei una semplice entità numerica, ben pochi hanno intuito
il doppio senso di quella croce fatta nel seggio. Quella croce fatta su
quel pezzo di carta ha lo stesso significato di quella che un
analfabeta fa su di un contratto o su un rogito notarile; affinché essa
sia valida, deve essere fatta in presenza di testimoni che devono
attestare, con la loro firma, che con quella croce l’analfabeta ha
accettato il contratto; i rappresentanti dei vari partiti o altri
burocrati presenti nel seggio svolgono una funzione simile: attestano
che l’analfabeta dello spirito ha firmato il contratto sociale! Quella
croce su quel pezzo di carta ha lo stesso significato di una firma fatta
su di una cambiale in bianco, ed è anche l’accettazione del (loro)
contratto sociale di cui il firmatario ignora praticamente tutto, sia le
clausole palesi, e a maggior ragione quelle segrete e occulte, perciò
tale firma e tale contratto sono da considerare giuridicamente nulli.
Ecco
cosa dice l'uomo di paglia degli usurai internazionali, mentre il
popolo vive una crisi devastante da anni per colpa di chi le crisi le
crea, i padroni delle democrazie l'elite ebraica.
Il senso e il significato.
Questi inganni sottili presenti nei regimi democratici sono basati
sulla logica del “senso” e del “significato”; ciò che conta e incide il
reale è il “ciò che significa”, è il senso del proprio volere e delle
proprie azioni, e il meccanismo concepito ha lo scopo di realizzare
automaticamente questo senso. Il motore della tua automobile, per
esempio, è stato concepito allo scopo di generare una forte rotazione
dell’albero motore, questo è il suo senso che giustifica la sua
esistenza, la quale, se si attiva, realizza automaticamente il suo
scopo. Il macchinismo democratico è stato concepito allo scopo di
parificare tutte le opinioni espresse, così da rendere oggettivamente
uguali anche gli esseri umani che le hanno espresse, in modo da
asservirli tutti al minimo qualitativo presente nel sistema e al massimo
quantitativo; questo è il suo vero senso e la sua vera ragione
d’essere, tutto il resto è meschina copertura e vile suggestione
ingannatrice.
In campo economico è la stessa cosa, ciò
che conta è il “senso” e il “significato”, è per questo che non
vogliono assolutamente mollare la presa dal denaro, hanno fatto in modo
che giuridicamente il denaro risultasse loro, che significa appunto
privilegiare la logica del senso e del significato. Non ha molta
importanza che il denaro sia virtuale o reale, o che l’intero sistema
monetario, finanziario e economico sia completamente fuori controllo o
no, ciò che conta è il dato di fatto basato sul senso e sul significato,
questo ci dice che il denaro, la finanza, il sistema economico, sono
dei semplici mezzi e strumenti, ciò che conta è la logica del senso e
del significato, che alla fine rimanda sempre alla legge di sempre: la
legge del più forte.
I giornali economici e le pagine
economiche degli altri giornali hanno il solo scopo di dare un aspetto
decente e credibile a un gioco perverso manipolato da squali, avvoltoi e
usurai, quando non da farabutti. La pretesa scienza economica e le sue
leggi che tali giornali mirano a spacciare, è e sarà sempre un pretesto e
un paravento, quand’anche esistesse, il suo ruolo sarebbe sempre
secondario rispetto al volere di chi comanda realmente, il quale agisce
sempre secondo la logica del “senso” e del “significato” e quindi piega
l’economia e le sue leggi al suo volere e ai suoi interessi, si tratta
di nuovo della legge del più forte, e non delle leggi dell’economia.
Volgendo lo sguardo alla presunta Europa
unita, la musica non cambia, qui troviamo, oltre che a una burocrazia
asfissiante, un notevole numero di trattati fatti firmare tutti dietro
la schiena ai vari popoli; purtroppo tutti hanno un’impostazione
giuridica, che significa che sono basati tutti sulla logica del “senso” e
del “significato” e sono tutti “contratti” o “atti notarili” ufficiali,
e in questo caso, per i vari popoli, il senso è stato la rinuncia alla
propria autonomia e alla propria sovranità, non in favore dell’unità
dell’Europa, ma in favore della gerarchia rovescia massonica, che ha
sempre agito secondo la logica del “senso” e del “significato”, allo
scopo di asservire l’intera Europa, e, possibilmente, l’intero pianeta!
Anche in questo caso tutti i vari accordi e trattati fatti firmare tutti
dietro la schiena, sono giuridicamente nulli, si tratta di imposizioni
arbitrarie basate sull’inganno e sulla legge del più forte.
Abbiamo una gerarchia rovescia che ha
partorito un mondo materialista, edonista, utilitarista, profano e
antitradizionale, la quale però è stata costretta, per poter realizzare
questi suoi fini, ad agire secondo la logica metafisica del “senso” e
del “significato”, questo per certi versi è paradossale, ma non troppo,
perché è funzionale alla logica del male. Il “senso” e il “significato”
non possono essere trovati per strada, né essere prodotti dal caso,
possono solamente discendere dall’alto, sono possibilità e prodotti
dello Spirito, allora usare questa prerogativa dello Spirito per fini
maligni e malvagi, questo esprime il massimo disprezzo verso lo Spirito
stesso!
articoli collegati:
La mia sincera e totale approvazione di questo bellissimo e veritiero post del signor A. Filippini. Da incorniciare.
RispondiEliminaQuindi l'alternativa quale sarebbe: dittatura? L'oligarchia? La Monarchia?
RispondiEliminaInstituire con la forza se necessario, l'antica aristocrazia, aristocrazia nel senso dei migliori non per discendenza ma per valori, coraggio intelligenza. Un consiglio di saggi che governi a vita, e che scelgano essi stessi i membri che li sostituiranno dopo, scelti con criteri di alta qualità per gli alti valori, a nessuno sarà permesso contestare o disapprovare tale autorità, e i frutti che ne conseguiranno saranno visti e goditi da tutti. Essi saranno scelti da piccoli e istruiti all'arte del governo, perché governare è un arte non si può affidare ad inetti il governo di un paese, eletti da altri idioti come loro. Questa aristocrazia deve essere ariana e di discendenza ariana, legata alla terra alla razza al sangue, legata al popolo che deve portare all'elevazione spirituale. I radical chic i progressisti, i liberali e pseudo cultori di questo virus chiamato democrazia dovranno scappare da qui, perché non permetteremo mai che questi vermi continuino ad operare il caos nelle nostre nazioni, questo è quello che accadrà, saremo crudeli e spietati, l'epurazione che faremo non avrà eguali, dopo uniremo l'Europa ariana espellendo con la forza ogni corpo estraneo alla nostra civiltà ariana, la nostra Europa comprende la Russia e uniti daremo guerra ai nostri nemici, e questa volta la faremo finita nessuno di loro avrà possibilità di esistere, li estingueremo insieme alla loro civiltà inferiore, non ci sarà nessun ordine mondiale ebraico, che si illudano pure, questa volta li cancelleremo dalla terra, il ritorno degli antichi Dei è giunto.
EliminaÈ quello che aspetto con più impazienza WW...A NOI! Che le tue sagge parole siano da rapido preludio alla nuova e sana società di nazioni ariane sorelle! Non voglio più aspettare! Lucio Astarti
EliminaChe ne pensi,white wolf,del sito nuova umanita.net?E disinformativo?
EliminaE del trattato NESARA o GESARA,sa che cosa sono?
White Wolf secondo me nella nostra Europa dovremo includere i territori dell' Anatolia e del Nordafrica storicamente abitati da popolazioni europee cacciate, sterminate e assimilate dall' invasione di popoli asiatici e arabi. Bisognerebbe inoltre restituire le Americhe ai loro legittimi abitanti, anche se è una missione praticamente impossibile.
Eliminail mio totale e sincero schifo per questo sistema, tutto quello che non è standard e funzionale al sistema viene sistematicamente distrutto, questo a partire dalla mia vita e quella di tutta la mia stirpe, sono nato bello ricco intelligente e generoso, altresì ariano, della mia vita la giustizia e i poteri amministrativi e polizieschi hanno fatto della mia vita carne di porco inventandosi accuse infamanti, come sempre ho in mente le parole dello pseudo senofonte che sembrano cucite su di me come un vestito perfetto: La democrazia è il governo della canaglia ..
RispondiEliminaDovunque sulla faccia della terra i migliori sono i nemici della democrazia: giacché nei migliori c’è il minimo di sfrenatezza e di ingiustizia, e il massimo di inclinazione al bene; nel popolo invece c’è il massimo di ignoranza, di disordine, di cattiveria: la povertà li spinge all’ignominia, e così la mancanza di educazione e la rozzezza, che in alcuni nasce dall’indigenza.
parole eterne scritte millecinquecento anni fà ma ancora assolutamente attuali e inconfutabili.
il tempo ci darà ragione, non morirò governato ne dal popolo ne dai soliti noti dovesse succedere sarà su un campo di battaglia come la palla numero 8 l'ultima che va in buca, l'ultimo soldato a morire
jj
Caro fratello e camerata JJ, mi duole sinceramente ciò che hai patito ed adesso capisco anche in un certo senso l'affinità che abbiamo in questo sito e forum, in quanto se non per mano della "giustizia" come te, ma cmq di un'altra branca ipocrita e meschina di questa falsa montatura che ci propinano come esistenza, anch'io sono costretto in una vita ormai ogni giorno drammatica, ma come te so che non sarà per sempre, lo sento e difficilmente mi sono sbagliato quando ho avuto un minimo di sincerità verso la mia coscenza più profonda e sono sicuro che moriremo per lo meno vedendo l'alba del nuovo mondo a cui aneliamo entrambi. NON MOLLIAMO ! e lo dico a tutti gli amici di questo forum, anche se ultimamente ogni giorno c'è da combattere per la nostra vita....io ora sono impegnato a difendere mia figlia contro il fronte massonico dei vaccini obbligatori ad esempio. Un grande ed affettuoso abbraccio Lucio Astarti
RispondiEliminaC'e' solo una cosa da fare : and are in piazza e manifestare contro questa invasione di persone senza documenti e senza un identita' certa ,anche a livello di salute possono port are epidemie ,il buonismo della Emma Bonino (che ha fatto piu' di 10000 aborti tra londra e l'italia )e' un suicidio per il popolo italiano,LA piazza mica internet ,ci vuole LA piazza e le idee chiare del tipo sciopero generale ,vedrete che vi ascolteranno ,gli ebrei lo sanno che il popolo Italiano e' duro a morire ,se si sveglia gli ebrei di cuginetti massoni cominciano a dileguarsi come topi
RispondiEliminaAltro che piazza......ALL'ARMI ALL'ARMI!!!!Lucio Astarti
RispondiEliminaMi piacerebbe sapere quale potrebbe essere la reazione dei nostri avi se avessero visto lo scempio e il sequestro di un' intera cittadina (Taormina) storica e ricca di cultura da parte dei "nostri" "grandi" "capi"; detto questo tutto ciò che avviene è pazzesco: si legittimano credendosi eredi e fautori di ciò che i romani e gli europei hanno sempre cercato di ottenere senza rendersi conto che sono la più radicale negazione della nostra civiltà. Spero di non vedere ancora a lungo certa gente che monopolizza e si appropria di civiltà e popoli credendo di averne tutto il diritto; da chi dice che i nostri nonni lottavano per essere cittadini del mondo a chi legittima la cittadinanza allo straniero tramite una folle applicazione dell' ius soli, di cui neppure comprendono lo scopo originario, passando per l' accoglienza del povero straccione (che paga migliaia di euro cash) del famigeratissimo terzo mondo. Lo spirito romano ci dovrà guidare alla vittoria, ci arriveremo solo ascoltando il nostro istinto veicolandolo verso il nostro obiettivo finale.
RispondiEliminaDi prodi dell'ugola c'e' gia' Renzi ,qui bisogna veramente scendere in piazza,e non si deve incolpare I clandestini che stanno invadendo l'europa,LA Colpa e' solo nostra che non facciamo niente per impedirlo,tutti I partiti compreso Grillo rispondono a chi li paga del popolo se ne infischiano,E' il popolo che deve dire basta a questi traditori massoni -politici (pagati dalle banche ebree )che ci vogliono meticciare per poi trattarci come schiavi ,se accadra' CE lo saremo meritati 1000 volte
RispondiEliminaAl di là della democrazia il problema della "civiltà occidentale" è la mancanza praticamente assoluta di un concetto serio di stato (sangue-suolo-spirito) che ha lasciato spazio all' hegeliana società "civile" fatta di famiglie (nel nostro caso individui) che lottano fra di loro per la supremazia. Non mi sorprendo quando sento certi leader di movimenti di destra che parlano di integrazione e non condannano totalmente l' immigrazione come Zaia che pensa di rendere veneti gli immigrati solamente grazie ad un impiego lavorativo. Nessun europeo (sano di mente) tollererebbe che la sua famiglia ospiti personaggi ambigui recuperati dalle profondità dell' Asia e dell' Africa o che un suo organo perfettamente funzionante venga sostituito con quello di un altro in nome di una presunta bontà e civiltà; questo perchè egli si riconosce in se stesso e nella propria famiglia e rompere quel legame (e noi italiani mammoni lo sappiamo molto bene) significa annientare se stessi. Il problema è che ben pochi vedono la dimensione statale come proprio aspetto costitutivo fondamentale: gli immigrati non sono ancora visti dalla maggior parte della gente come un problema grave, almeno consciamente. Mi è capitato qualche tempo fa di parlare con un veneto del quale francamente ammiravo tutto (dall' attaccamento alla propria terra e alle proprie tradizioni fino al fatto di parlare con i suoi amici esclusivamente in dialetto) tuttavia quando gli ho chiesto il suo parere sull' immigrazione la sua risposta è stata sconcertante: "Non c'è nessun problema, loro seguono le proprie tradizioni rispettando le mie e cosi possiamo convivere, siano essi negri, rumeni etc". Da questo si capisce chiaramente che noi non focalizziamo la nostra identità sulla nostra patria, sulla comunità, a differenza di quanto fanno ad esempio i neri che continuano a definirsi negli USA come AFRO-americani mentre i bianchi si credono AMERICANI. Bisogna recuperare il significato di patria, ossia quello di razza-etnia coniugato con quello di cultura, che insieme danno origine alla civiltà; basta togliere uno dei 2 elementi per far crollare le civiltà.
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