«un’opera il cui significato eccezionale
si paleserà chiaramente negli anni che vengono.
Chi lo legge si sentirà trasformato
e guarderà all’Europa con un altro sguardo»
(Gottfried Benn)
di: Giandomenico Casalino
Il fine che mi propongo di raggiungere
con questo mio scritto è, forse, troppo ambizioso: intendo, infatti,
fortemente giungere, parlare ed appellarmi al cuore profondo, a ciò che
c’è nell’essere, poco visibile, dell’animo e del sentire di tutto il
variegato e diversificato mondo che si riconosce in una intuizione o
visione della vita che è, comunque, radicalmente altra nei
confronti di quella comune e quindi dominante.In buona sostanza chiedo a
me stesso ed a tutti coloro che eroticamente sono a me accomunati in
quanto simili: vogliamo noi, sia come singoli che come comunità, aventi
pur varie nature e differenti ed immediate finalità, apparire,
rischiando, con il tempo, di divenire, solo dei loquaci eruditi quanto
schizzinosi e litigiosi partigiani di quella o di quell’altra
“osservanza”? Vogliamo perdere e perderci nei labirinti della “politica”
sia essa culturale, economico-sociale o spirituale, dimenticando,
abbandonando, non vedendo più e quindi non conoscendo più, proprio
quella ragione profonda, occulta in quanto nascosta, quale Urgrund,
Fondamento Primordiale di quella intuizione mistica e sacrale della
vita che ci rende alquanto simili come razza dello Spirito? E se tale
quesito, proprio in quanto Domanda fondamentale, lo si estende anche a
tutto il mondo dei movimenti di reazione e di contrapposizione allo
status politico-istituzionale e culturale dominante in questa larvale Europa, movimenti di natura popolare ed ispirazione nazionale ed identitaria, la quaestio non muta natura!