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giovedì 28 novembre 2019

IL M.E.S. la stretta finale dell'usura internazionale










“Con l’8 settembre si è perduto qualcosa di molto prezioso: che l’Italia faticherà duramente a riconquistare: l’onore nazionale e il rispetto che sino ad ieri essa aveva in tutto il mondo. Un popolo senza rispetto e senza onore diventa un giocattolo nelle spire degli interessi politici dei vincitori. Non sarà difficile all’ipocrisia del tradizionalismo britannico trovare dei pretesti con cui mascherare i suoi sentimenti di vendetta e tutto sarà fatto nel nome della democrazia, delle giustizia e della libertà: un paravento dietro il quale si nascondono gli interessi del più sudicio capitalismo, venga questo da Londra o da New York o da Mosca. Il popolo italiano vivrà un periodo amarissimo, che vedrà scardinati e travolti tutti i principi dell’onestà e della morale… Probabilmente nei paesi vinti si provvederà immediatamente a imporre una così detta costituzione democratica: ne seguiranno liti parlamentari, scandali politici e turpitudini morali senza fine, da cui ci si potrà attendere di tutto eccetto che qualcosa di buono e di costruttivo”.


da: "Mussolini si confessa" libro di interviste rilasciate dallo stesso, tra gli anni 1944 e 1945.







Nota personale:

L' odierna situazione catastrofica dell'Italia e dell'Europa in generale, non è dovuta solo al potere economico finanziario che ricatta le nostre nazioni, ma sopratutto alla misera di una classe dirigente che quando non ricattabile o corrotta è parte integrante dell'usuracrazia. 
Questi vili traditori sono molto di più che squallidi criminali che hanno voltato le spalle ai propri popoli, sono il nemico invasore che governa le colonie dell'usura internazionale.
Tutto questo si basa sulle fondamenta delle democrazie, che altro non sono che la palude dove i vermi sguazzano e possono riprodursi.

lunedì 30 settembre 2019

LA COSTITUZIONE SCRITTA DAGLI INVASORI: LA BASE DELLA DISTRUZIONE




da: Il Covo

Siccome noi fascisti de “IlCovo” non siamo mai stati “generici” nella nostra denuncia contro il sistema partitocratico antifascista, tentiamo brevemente un’analisi più dettagliata della “Costituzione Italiana”, evidenziandone le palesi contraddizioni prendendo spunto dagli articoli più rappresentativi. Quella che il buffone Benigni (strapagato milioni di euro dal sistema dei partiti coi denari del pubblico erario!) ha definito in uno spettacolo “ad hoc” “la più bella del mondo”, verrà mostrata per quello che è: una tragica farsa, imbastita per accontentare più partiti diversi nella spartizione di potere e prebende. 

giovedì 18 maggio 2017

La democrazia e i suoi inganni



di: Antonio Filippini

La democrazia, come pure tutti i movimenti rivoluzionari moderni, è un determinismo sociale, il quale è in tutto simile a un meccanismo, che a sua volta è un automatismo, nel senso che un meccanismo realizza automaticamente gli scopi per i quali è stato realizzato. La democrazia come determinismo e quindi automatismo sociale, contraddice se stessa o perlomeno ciò che è fatto credere che sia: un sistema dove tutti hanno voce in capitolo e possono influenzare la realtà sociale e autogovernarsi, mentre il motore della tua automobile, per fare un esempio, se ne infischia delle tue opinioni politiche, esso è sensibile solo alla logica del funzionamento e del non funzionamento, se lo fai funzionare, realizzerà automaticamente gli scopi per i quali è stato realizzato. 

lunedì 22 giugno 2015

ll progetto dell’Europa sottomessa all'oligarchia finanziaria era gia stato predisposto quarant’anni fa.




di: Eurgenio Orso


Più di quarant’anni fa il destino dell’Europa era già segnato. Tutto scritto. Nero su bianco. Globalizzazione, annientamento della politica, della tradizione e del ruolo delle nazioni.
 
E condensato in poche pagine, come ama fare il potere.


Il potere, infatti, non ama le chiacchiere; stila scarne direttive da perseguire con tenacia, per decenni, a qualsiasi prezzo (a prezzo della vita di interi popoli).


A volte tali direttive affiorano in superficie; nel 1972 il destino dell’Europa (e di noi tutti) fu delineato, con chiarezza e rigore, in un discorso pubblico tenuto da Eugenio Cefis ai cadetti dell’Accademia Militare di Modena il 23 febbraio 1972 (di cui egli fece parte). È il discorso di un maestro rivolto ai propri allievi; parole di chi sa, precise e inappellabili. Un affioramento del vero potere.


giovedì 18 giugno 2015

Fabbricano debito e diventano padroni di tutto, grazie all'indifferenza delle masse




Il nostro destino? «E’ molto semplice da capire», secondo Marco Della Luna, perché «la struttura socio-economica del mondo contemporaneo è caratterizzata da una classe bancaria globale che esercita il potere di creare dal nulla, e a costo zero, quantità virtualmente illimitate di simboli dotati di potere d’acquisto (mezzi monetari) e di strumenti finanziari convertibili in tali simboli, mediante il reciproco accreditamento contabile dei medesimi in un gioco di sponda tra banche, su scala mondiale».