Per tutta la vita avevo coltivato il desiderio di
andarmene. Nulla mi legava alla terra che mi aveva dato i natali. Se,
nell’infanzia, non sapevo che potevano esserci luoghi in cui la gente
era, anche fisicamente, diversa, e viveva in modo sensibilmente
differente, una volta giunto all’adolescenza non potei più ignorarlo, e
da allora non passò giorno senza che sognassi di terre e genti altre,
fra le quali non avrei potuto che stare meglio. Ciò che mi circondava
non portava che lo stigma della grettezza, dell’ottusità, della
limitatezza. Era la vita nella provincia profonda dell’Italia del Sud,
in un paese di qualche migliaio di abitanti, dove la principale fonte di
sostentamento rimaneva l’agricoltura e la pastorizia.