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lunedì 10 maggio 2021

La Francia sull’orlo della guerra civile: i vertici militari minacciano Macron di un colpo di stato

 

La possibilità di un colpo di stato e l’istituzione di un regime di giunta militare è stata avvertita dal presidente francese Emmanuel Macron da un gruppo di militari in pensione – una ventina di generali, un centinaio di ufficiali e più di mille militari
Lo riporta la rivista francese Valeurs Actuelles, citando l’iniziativa di Jean-Pierre Fabre-Bernadac, ufficiale di carriera ed editore del sito web di “Place Armes”. Era la fine di aprile e ieri, 9 maggio, i militari francesi attivi (i loro nomi non sono stati annunciati) in una lettera aperta hanno sostenuto questo appello.

“I nostri compagni anziani sono combattenti che meritano rispetto. Si tratta, ad esempio, di quei militari anziani di cui avete calpestato l’onore nelle ultime settimane. <…> Li hai trattati come ribelli, anche se la loro unica colpa è che amano il loro paese e piangono la sua apparente caduta “, dice la lettera.

mercoledì 18 dicembre 2019

La Francia in rivolta , è solo l'inizio



di: Luciano Lago

Dalla Francia arriva un segnale che scuote l’Europa prostrata ai dogmi del capitalismo finanziario e delle oligarchie di Bruxelles.
Contrariamente a quello che può sembrare, le motivazioni della rivolta di massa della popolazione francese, scesa in piazza contro il governo e che sta bloccando il paese con uno sciopero generale che, da oltre una settimana, sta paralizzando la Francia, non sono così banali come i commentatori dei media del sistema vorrebbero far apparire.


lunedì 25 novembre 2019

Parigi è zona di guerra ma i media di regime lo nascondono



Le scene che si ripetono a Parigi sono quelle di una rivolta e di una città in preda alla guerriglia urbana, con la polizia incattivita che spara proiettili dall’effetto devastante e i dimostranti, i “gilet gialli” che rispondono tirando pietre e alzando barricate. 

lunedì 23 settembre 2019

L'Antisemitismo come scusa per censurare Alain Soral, Rischia Due Anni Di Carcere Per Aver Criticato I Capitalisti



di Joaquin Flores

Il saggista francese Alain Soral è stato condannato il 19 settembre a due anni di carcere per aver trasmesso una canzone rap considerata antisemita in cui i ritratti di personaggi venivano bruciati online.

PARIGI – Alain Bonnet, meglio noto come Alain Soral, è stato condannato per accuse di antisemitismo ai sensi delle leggi francesi, in un articolo in cui ha attaccato retoricamente noti capitalisti.  

venerdì 7 dicembre 2018

I Gilet gialli pronti all’assedio di Parigi. L’Eliseo teme il colpo di Stato



Parigi, 7 dic – La tensione è salita alle stelle. In vista di domani, infatti, i gilet gialli hanno chiamato la quarta mobilitazione. Che viene presentata e percepita da molti come l’«assalto finale» per ottenere le dimissioni di Marcon. Viste le violenze che si sono susseguite nei giorni scorsi, il governo ha predisposto lo spiegamento di circa 89mila poliziotti, 8mila nella sola Parigi. La capitale, infatti, è la più a rischio. Domani la città sarà blindata: chiuso il Louvre, chiusa la Torre Eiffel, chiusi numerosi altri musei, negozi con le saracinesche abbassate, banche transennate.

martedì 4 dicembre 2018

I gilet gialli? Il popolo comincia a svegliarsi dopo tanti soprusi


di:Alain de Benoist

Alain de Benoist, la Francia, da una decina di giorni, vive l’era dei gilet gialli, e i commenti sono già numerosi. Fuoco di paglia o onda di fondo? Nuova fronda? Nuova rivolta contadina? Qual è il suo sentimento?

“Cinque anni fa, all’incirca negli stessi giorni, il 23 novembre 2013, mi avevi chiesto del movimento dei berretti rossi. Ho quindi richiamato la vostra attenzione sul fatto che “tutte le proteste o rivolte di una certa portata a cui stiamo assistendo oggi vengono create ai margini o lontano dai partiti e dai sindacati, che non sono affatto ovviamente più capaci di incarnare o trasmettere le aspirazioni della gente”.

martedì 27 novembre 2018

I gilet gialli e la tirannia degli usurai




di: Roberto Pecchioli

Prosegue la protesta degli automobilisti francesi che invadono Parigi con i loro giubbotti gialli, simbolo della collera incubata da almeno un anno, maturata con il passaparola in rete fino all’occupazione dei centri nevralgici della Francia. Macron si indigna e dispone la dura repressione della polizia, ma il movimento ha buone ragioni, molti sostenitori, nemici potenti e un convitato di pietra, l’Unione Europea. Il motivo del contendere sembra modesto, a uno sguardo superficiale.