"Sopra le rovine
di una Aristocrazia naturale ed ereditaria, costruimmo una nostra
aristocrazia a base plutocratica. Fondammo questa nuova aristocrazia
sulla ricchezza, che noi controllavamo, e sulla scienza promossa dai
nostri dotti".
di: Luca Valentini
“Bisogna rendersi conto che tutto ciò è vano,
perfino a un fine semplicemente dimostrativo,
se non si attacca il male alle radici le quali,
per quel che riguarda il ciclo storico
al quale qui restringiamo le nostre considerazioni,
sono costituite dalla sovversione determinata in Europa
delle rivoluzioni dell’89 e del ‘48” (1)
Disquisire lucidamente e serenamente
circa i legami esistenti tra storia, metapolitica e Tradizione non è
impresa semplice, particolarmente per le implicazioni di appartenenza
religiosa o ideologica che possono intervenire, che possono introdursi
erroneamente, per quell’umana tendenza di far discendere tutto al
proprio livello, considerando, erroneamente, l’umano come riferimento
indiscutibile, che abbaglia e non fa comprendere come, tradizionalmente
insegnato, l’inferiore, quindi la storia e la politica, non possano
indirizzare, giustificare, giudicare il Superiore, quindi la dimensione
ontologica.