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Visualizzazione post con etichetta Francia. Mostra tutti i post
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mercoledì 4 agosto 2021

Il colonnello Jacques Amiot a Macron: "Signori, non vi saluto perché un soldato non saluta mai i criminali”

 

nota personale:

Intanto un altro ex ufficiale delle forze armate francesi invia apertamente l'ennesimo messaggio al governo francese, e al burattino dei rRothschild Emmanuel Macron;

che a parlare siano ufficiali in pensione, non deve essere visto con superficialità, ma come portatori di un messaggio che è più profondo e radicato di quanto appare.

lunedì 10 maggio 2021

La Francia sull’orlo della guerra civile: i vertici militari minacciano Macron di un colpo di stato

 

La possibilità di un colpo di stato e l’istituzione di un regime di giunta militare è stata avvertita dal presidente francese Emmanuel Macron da un gruppo di militari in pensione – una ventina di generali, un centinaio di ufficiali e più di mille militari
Lo riporta la rivista francese Valeurs Actuelles, citando l’iniziativa di Jean-Pierre Fabre-Bernadac, ufficiale di carriera ed editore del sito web di “Place Armes”. Era la fine di aprile e ieri, 9 maggio, i militari francesi attivi (i loro nomi non sono stati annunciati) in una lettera aperta hanno sostenuto questo appello.

“I nostri compagni anziani sono combattenti che meritano rispetto. Si tratta, ad esempio, di quei militari anziani di cui avete calpestato l’onore nelle ultime settimane. <…> Li hai trattati come ribelli, anche se la loro unica colpa è che amano il loro paese e piangono la sua apparente caduta “, dice la lettera.

martedì 8 dicembre 2020

La Francia è vicina ad esplodere, ondata di proteste contro le restrizioni


Dal 21 di Novembre scorso la Francia è scossa da una serie di manifestazioni di protesta culminate con incidenti ed arresti massa (100 fermati solo nell’ultima manifestazione) che sono sono dirette contro la legge sulla “sicurezza globale”. Una legge promossa dal governo Macron e suggerita dai circoli europeisti che cercano di mettere il bavaglio sulle proteste dell’opposizione contro le politiche neoliberiste dei governi europei e le misure di confinamento obbligatorio.

mercoledì 18 dicembre 2019

La Francia in rivolta , è solo l'inizio



di: Luciano Lago

Dalla Francia arriva un segnale che scuote l’Europa prostrata ai dogmi del capitalismo finanziario e delle oligarchie di Bruxelles.
Contrariamente a quello che può sembrare, le motivazioni della rivolta di massa della popolazione francese, scesa in piazza contro il governo e che sta bloccando il paese con uno sciopero generale che, da oltre una settimana, sta paralizzando la Francia, non sono così banali come i commentatori dei media del sistema vorrebbero far apparire.


lunedì 25 novembre 2019

Parigi è zona di guerra ma i media di regime lo nascondono



Le scene che si ripetono a Parigi sono quelle di una rivolta e di una città in preda alla guerriglia urbana, con la polizia incattivita che spara proiettili dall’effetto devastante e i dimostranti, i “gilet gialli” che rispondono tirando pietre e alzando barricate. 

lunedì 23 settembre 2019

L'Antisemitismo come scusa per censurare Alain Soral, Rischia Due Anni Di Carcere Per Aver Criticato I Capitalisti



di Joaquin Flores

Il saggista francese Alain Soral è stato condannato il 19 settembre a due anni di carcere per aver trasmesso una canzone rap considerata antisemita in cui i ritratti di personaggi venivano bruciati online.

PARIGI – Alain Bonnet, meglio noto come Alain Soral, è stato condannato per accuse di antisemitismo ai sensi delle leggi francesi, in un articolo in cui ha attaccato retoricamente noti capitalisti.  

martedì 23 luglio 2019

Sulle rivoluzioni che hanno portato al post-modernismo



"Sopra le rovine di una Aristocrazia naturale ed ereditaria, costruimmo una nostra aristocrazia a base plutocratica. Fondammo questa nuova aristocrazia sulla ricchezza, che noi controllavamo, e sulla scienza promossa dai nostri dotti". 



di: Luca Valentini

Bisogna rendersi conto che tutto ciò è vano, perfino a un fine semplicemente dimostrativo, se non si attacca il male alle radici le quali, per quel che riguarda il ciclo storico al quale qui restringiamo le nostre considerazioni, sono costituite dalla sovversione determinata in Europa delle rivoluzioni dell’89 e del ‘48” (1)

Disquisire lucidamente e serenamente circa i legami esistenti tra storia, metapolitica e Tradizione non è impresa semplice, particolarmente per le implicazioni di appartenenza religiosa o ideologica che possono intervenire, che possono introdursi erroneamente, per quell’umana tendenza di far discendere tutto al proprio livello, considerando, erroneamente, l’umano come riferimento indiscutibile, che abbaglia e non fa comprendere come, tradizionalmente insegnato, l’inferiore, quindi la storia e la politica, non possano indirizzare, giustificare, giudicare il Superiore, quindi la dimensione ontologica. 

giovedì 9 maggio 2019

La persecuzione di Alain Soral da parte del sionismo internazionale











  

 “Per capire chi vi comanda basta scoprire chi non vi è permesso criticare”.
   
 Voltaire



di: JEAN MAROIS

Recentemente Alain Finkielkraut ha dichiarato : “Soral è il personaggio più pericoloso e inquietante della scena pubblica”. Per comprendere il significato di queste parole, devi sapere chi è Alain Finkielkraut e chi è Alain Soral.

lunedì 4 marzo 2019

La RAI dei servi intervista Macron per glorificare i poteri finanziari



di: Luciano Lago

Come preannunciato dallo stesso conduttore , Fabio Fazio, questi ha realizzato una sua intervista a Emmanuel Macron, l’attuale presidente francese, ed ha in programma di trasmettere tale intervista nel corso della sua stucchevole e faziosa trasmissione “Che Tempo Che Fa”, come grande evento giornalistico.

venerdì 7 dicembre 2018

I Gilet gialli pronti all’assedio di Parigi. L’Eliseo teme il colpo di Stato



Parigi, 7 dic – La tensione è salita alle stelle. In vista di domani, infatti, i gilet gialli hanno chiamato la quarta mobilitazione. Che viene presentata e percepita da molti come l’«assalto finale» per ottenere le dimissioni di Marcon. Viste le violenze che si sono susseguite nei giorni scorsi, il governo ha predisposto lo spiegamento di circa 89mila poliziotti, 8mila nella sola Parigi. La capitale, infatti, è la più a rischio. Domani la città sarà blindata: chiuso il Louvre, chiusa la Torre Eiffel, chiusi numerosi altri musei, negozi con le saracinesche abbassate, banche transennate.

martedì 4 dicembre 2018

I gilet gialli? Il popolo comincia a svegliarsi dopo tanti soprusi


di:Alain de Benoist

Alain de Benoist, la Francia, da una decina di giorni, vive l’era dei gilet gialli, e i commenti sono già numerosi. Fuoco di paglia o onda di fondo? Nuova fronda? Nuova rivolta contadina? Qual è il suo sentimento?

“Cinque anni fa, all’incirca negli stessi giorni, il 23 novembre 2013, mi avevi chiesto del movimento dei berretti rossi. Ho quindi richiamato la vostra attenzione sul fatto che “tutte le proteste o rivolte di una certa portata a cui stiamo assistendo oggi vengono create ai margini o lontano dai partiti e dai sindacati, che non sono affatto ovviamente più capaci di incarnare o trasmettere le aspirazioni della gente”.

martedì 27 novembre 2018

I gilet gialli e la tirannia degli usurai




di: Roberto Pecchioli

Prosegue la protesta degli automobilisti francesi che invadono Parigi con i loro giubbotti gialli, simbolo della collera incubata da almeno un anno, maturata con il passaparola in rete fino all’occupazione dei centri nevralgici della Francia. Macron si indigna e dispone la dura repressione della polizia, ma il movimento ha buone ragioni, molti sostenitori, nemici potenti e un convitato di pietra, l’Unione Europea. Il motivo del contendere sembra modesto, a uno sguardo superficiale. 

venerdì 6 luglio 2018

Alain Soral: avanza la dittatura mondialista sulla Francia





Il 13 Dicembre 2017 la pagina di Facebook del famoso filosofo e scrittore francese Alain Soral è stata rimossa senza preavviso , così come una pagina del suo movimento ” Égalité et riconciliazione” , sul quale si sono postati  più di 288 mila utenti.

martedì 10 aprile 2018

La TimeLine del Nuovo Ordine Mondiale Napoleone




1769-1785: PRIMI ANNI

Napoleone Bounaparte nasce il 15 agosto 1769 da una famiglia aristocratica dell’isola italiana della Corsica. È cresciuto cattolico, ma diventerà un Deista nella sua vita adulta (credente in Dio come il Creatore).

All’età di 10 anni, viene iscritto ad una scuola religiosa in Francia, dove adotta una versione francese del suo nome italiano. Successivamente, sarà conosciuto come Napoleone Bonaparte.

mercoledì 10 maggio 2017

La Francia cadrà nel baratro totale con l'elezione di Macron



di: Thierry Meyssan

Kadima ! En Marche! Avanti, March! I francesi, lungi dal misurare il loro errore, sono ancora sotto ipnosi e non dovrebbero svegliarsi prima della fine delle elezioni legislative. «Sotto i nostri occhi» – Cronaca di politica internazionale n°239

Dopo aver eletto come Presidente della Repubblica in successione un agente della CIA e un impiegato degli emiri del Golfo, i francesi si son fatti truffare una terza volta, ora da un prodotto israeliano. Credono di avere allontanato lo spettro del fascismo votando per un candidato sostenuto dalla NATO, dai Rothschild, da tutte le società quotate dell’indice CAC40 e dalla stampa unanime. 

lunedì 24 aprile 2017

Francia: La sinistra mondialista acclama il nuovo “enfant prodige” Macron, scelto dai banchieri Rothschild



di:  Luciano Lago

Tutto come previsto il risultato al primo turno delle elezioni presidenziali in Francia: vincono i due candidati largamente favoriti, Emmanuel Macron e la Marine Le Pen. Il primo, il giovane Macron, rappresenta largamente l’establishment della grande finanza e dell’elite politica dominante in Francia, quella collegata con la massoneria ed i circoli dei potentati finanziari sovranazionali.
  Che sia di centro o che sia di destra o che appartenga alla sinistra social democratica (quella stessa sinistra squalificata del presidente uscente Francois Hollande), conta poco o nulla. Si tratta soltanto di distinzioni formali dei vecchi schemi del 900 ormai obsoleti.

giovedì 16 giugno 2016

L’Europa sta esplodendo, fra Brexit e rivolte. l'elite usa la solita strategia della tensione per addomesticare i popoli



di:  Mauro Bottarelli

Mentre mercati e istituzioni politiche si godono l’alibi del Brexit per giustificare quanto sta accadendo sugli indici del Vecchio Continente (leggi banche italiane e spagnole alla frutta), i manovratori stanno già lavorando al tassello di destabilizzazione successivo. Ad oggi, fonte un sondaggio commissionato da un grosso hedge fund londinese, il Bremain è al 52% e il Brexit al 48%: si tratta di rilevazioni di flussi cominciate a marzo e con cadenza ogni quindici giorni e domenica prossima verrà resa nota l’ultima, prima del periodo di embargo. Insomma, i giornali hanno tentato la mossa austriaca del panico da salto nel buio quando hanno parlato di 55% a 45% per il Brexit (The Independent) e addirittura uno scarto di 19% punti annunciato da Opinium domenica.

lunedì 11 aprile 2016

Proteste e scontri in tutta la Francia contro il “Job Act” di Hollande



Non trova pace la Francia dove si sono riaccese oggi forti proteste di piazza sia a Parigi che in altre località francesi per manifestare contro la riforma del lavoro (Jobs Act) imposta dal Governo di Holland e Valls.
  Scontri con la polizia si sono verificati a Rennes dove 19 persone sono rimaste ferite. I manifestanti si sono radunati in massa nelle piazze per gridare forte  il loro rifiuto alla riforma governativa proposta dal Governo nel mese di Marzo ed in particolare a quella parte del decreto che riduce il pagamento delle ore extra a meno della metà rispetto alle norme precedenti.

martedì 29 marzo 2016

Il deputato belga Laurent Louis sugli Attentati a Bruxelles: è un false flag e accusa i servizi segreti



nota personale:

Come avevamo previsto tempo fa, il terrorismo islamico è stato creato, finanziato  e gestito per avere un nuovo spauracchio,  con cui minacciare e tenere nel terrore i popoli dell'Europa intera.
Questi recenti attentati avvenuti a Bruxelles, come quelli avventi in Francia, sono la normale escalation di operazioni sotto copertura  gestiti dai servizi segreti (false flag), che porteranno alla centralizzazione del potere e ad uno stato di controllo e repressione che ancora l'europa non conosce.

martedì 22 marzo 2016

La farsa dell'arresto del terrorista jadhaista a 300 metri dalla sua casa.



di:

Chissà perché nell’arresto di Salah Abdeslam qualcosa suona falso. Ricercatissimo, doveva essere in Siria nei ranghi di Daesh, invece era nel quartiere dov’è nato e vissuto, Molenbeek, Bruxelles. Ma non aveva amici nel Califfato? Del resto anche il 14 novembre 2015, dopo che lui e la banda jihadista avevano fatto le stragi del Bataclan e del Caffè Voltaire,  più quella mancata allo Stade De France, se n’era scappato con i complici a Molenbeek, da Parigi; tre ore di auto, la macchina viene fermata dalla polizia a Cambrai, e lasciata ripartire verso il Belgio, perché a quell’ora – dice la versione ufficiale – non erano ancora ricercati. E Salah dà all’agente persino il suo indirizzo di Molenbeek. Decisamente è affezionato al suo quartiere. E perché riparare in Siria, dove non conosci nessuno?