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mercoledì 22 aprile 2020
La cometa ATLAS, l'arrivo della Stella Blu Kachina il ritorno dei signori della fiamma
nota personale:
E allora voi vedrete nel cielo due soli, quello è l'inizio del regno dei lupi, il regno dei lupi risveglia l'antico sciamano, che precede il ritorno dei maestri delle stelle.
white wolf
Nel 1997, gli Anziani Hopi parteciparono col Dr. Robert Ghost Wolf allo show Coast to Coast di Art Bell, parlarono a milioni di ascoltatori nel mondo. L’ arrivo di Kachina Stella Blu e quindi del Purificatore, la Stella Rossa Kachina, che avrebbe seguito poco dopo il passaggio delle gemelle nei nostri cieli.
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sabato 23 novembre 2019
I boschi sacri e l’albero cosmico nella Tradizione Indoeuropea
di:Fabrizio Bandini
I boschi sacri
nella Tradizione Indoeuropea vengono visti come templi naturali da tempi
arcaici e primordiali. Questa concezione si ravvisa dall’Islanda
all’India, poli opposti, ad ovest e ad est della grande espansione dei
popoli Indoeuropei. L’Europa stessa era una terra ricoperta da folte
foreste, come ricorda Frazer: “Agli albori della storia, infatti,
l’Europa era ammantata di gigantesche foreste primordiali, le cui poche
radure dovevano apparire come isolotti in un oceano di verde. Fino al I
secolo a. C. la Selva Ercina partiva dal Reno estendendosi verso est,
per una distanza immensa e sconosciuta; i Germani, ai quali Cesare si
rivolse per averne notizie, avevano viaggiato per due mesi attraverso
quella selva, senza vederne la fine. Quattro secoli dopo l’imperatore
Giuliano si recò a visitarla e la solitudine, la cupezza, e il silenzio
di quella foresta, lasciarono una profonda impressione nella sua natura
sensibile, tanto da fargli dichiarare che nulla di simile esisteva,
secondo lui, nell’impero romano” (1).
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martedì 25 settembre 2018
Gli Eroi di Carlyle: l’antitesi antropologica del nostro tempo
di: Giovanni Sessa
L’uomo senza
Tradizione, vacuo, che spende la propria vita nel vuoto presente del
consumo e della mercificazione universale, lo incontriamo ogni giorno.
Perso nei suoi pensieri sulle metropolitane, o durante le passeggiate
nei non-luoghi dei centri commerciali, templi della religione
consumistica dominante. Di fronte al suo regno incontrastato, nell’età
dell’estremo nichilismo che, in modo fantasmagorico, trasforma il
deserto in ultima Dimora, pochi si interrogano su una possibilità di
esistenza diversa dall’attuale. A tale sparuto manipolo, che osa ancora
porre domande sconvenienti, fa positiva eco un volume, da poco
pubblicato dalla OAKS editrice, che può essere considerato un classico
in argomento. Si tratta del capolavoro di Thomas Carlyle, Gli Eroi (per
ordini: info@oakseditrice.it, euro 20,00). Il volume è aperto
dall’interessante introduzione di Luigi Iannone, mirata alla
contestualizzazione storica del testo e alla presentazione della
biografia intellettuale dell’autore.
lunedì 19 febbraio 2018
La necessità della rivolta contro il mondo moderno
«un’opera il cui significato eccezionale
si paleserà chiaramente negli anni che vengono.
Chi lo legge si sentirà trasformato
e guarderà all’Europa con un altro sguardo»
(Gottfried Benn)
di: Giandomenico Casalino
Il fine che mi propongo di raggiungere
con questo mio scritto è, forse, troppo ambizioso: intendo, infatti,
fortemente giungere, parlare ed appellarmi al cuore profondo, a ciò che
c’è nell’essere, poco visibile, dell’animo e del sentire di tutto il
variegato e diversificato mondo che si riconosce in una intuizione o
visione della vita che è, comunque, radicalmente altra nei
confronti di quella comune e quindi dominante.In buona sostanza chiedo a
me stesso ed a tutti coloro che eroticamente sono a me accomunati in
quanto simili: vogliamo noi, sia come singoli che come comunità, aventi
pur varie nature e differenti ed immediate finalità, apparire,
rischiando, con il tempo, di divenire, solo dei loquaci eruditi quanto
schizzinosi e litigiosi partigiani di quella o di quell’altra
“osservanza”? Vogliamo perdere e perderci nei labirinti della “politica”
sia essa culturale, economico-sociale o spirituale, dimenticando,
abbandonando, non vedendo più e quindi non conoscendo più, proprio
quella ragione profonda, occulta in quanto nascosta, quale Urgrund,
Fondamento Primordiale di quella intuizione mistica e sacrale della
vita che ci rende alquanto simili come razza dello Spirito? E se tale
quesito, proprio in quanto Domanda fondamentale, lo si estende anche a
tutto il mondo dei movimenti di reazione e di contrapposizione allo
status politico-istituzionale e culturale dominante in questa larvale Europa, movimenti di natura popolare ed ispirazione nazionale ed identitaria, la quaestio non muta natura!
venerdì 18 dicembre 2015
Il terzo occhio nelle antiche culture
Gli studiosi di religioni orientali riconoscono al Terzo Occhio una lunga tradizione in India, Cina e Asia, dove l’induismo, il buddismo e il taoismo dominano. Stranamente, il Terzo Occhio viene ignorato dagli archeologi delle culture del Nuovo Mondo, nonostante ampie prove del suo simbolismo siano presenti nell’arte delle antiche culture americane. Che le seguenti immagini siano la chiave per interpretare religioni come quella dei Maya, degli Olmechi, degli Aztechi, degli Inca, dei pre-Inca, e di altre antiche culture americane?
Il “Terzo Occhio” è una misteriosa ed antica facoltà che tutti possediamo, secondo la tradizione occulta. Ci dà la capacità di vedere al di là della vista ordinaria. Anche se mistici e adepti parlano dei misteriosi poteri del Terzo Occhio (vale a dire, maggiore coscienza, una maggiore percezione, chiaroveggenza, capacità di auto-guarigione) a livello più semplice il Terzo Occhio denota intuizione spirituale, ci ha fornito una visione della nostra anima interiore o Sé superiore, il nostro vero essere eterno.
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venerdì 12 giugno 2015
Le strutture sommerse di Yonaguni: monumenti di 10 mila anni fa?
Cosa sono gli enigmatici monoliti poggiati sul fondo del Pacifico? Formazioni naturali scolpite dall'incessante lavorio di erosione dell'oceano, oppure i fondali marini contengono quelle che sembrano essere le rovine di una civiltà formatasi alla fine dell'era glaciale?
Sulla costa meridionale dell’isola giapponese di Yonaguni, si trovano le più enigmatiche e controverse formazioni sommerse mai rinvenute, presumibilmente databili a oltre 10 mila anni fa.
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