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martedì 20 novembre 2018

La vera natura pagana dell'Europa




di : Mauro Likar

La Struttura spirituale e psichica d’ogni Europeo che sia davvero tale, anche dopo duemila anni di suggestione, perversione, ed oppressione ebraica, giudeo cristiana, ed islamica, è rimasta “naturaliter pagana”. L’eresia ebraica ed essenico-ebionita, detta cristianesimo, dilagando come un virus mutageno nelle due grandi aree culturali e spirituali dell’Antica Europa: l’Ellenico-Romana, e la Celtico-Germanica, ha modificato opportunisticamente il proprio radicale monoteismo, dandosi le sembianze esteriori di un più facilmente accettabile Politeismo Isiaco, ripreso dall’Egitto e focalizzato sul culto di Tre identità divine distinte: il Dio Padre Osiride, il Dio Figlio, Horus, e Lo Spirito Santo o Dea Madre, Iside, divenuta poi il vero centro di un culto Ecclesiale che sarebbe bene, ormai, nondefinire più Cristiano, bensì Mariano.

lunedì 12 novembre 2018

Gli insegnamenti segreti di tutte le ere: Gli antichi Misteri e le societa` segrete (Parte 1)




 
Quando si trovano di fronte a un problema che riguarda l’uso delle facoltà intellettive gli, individui con un forte intelletto mantengono la calma e cercano di raggiungere una soluzione ottenendo fatti che riguardano la domanda. Quelli di mentalità immatura, invece, quando
vengono confrontati allo stesso modo, sono sopraffatti. Mentre il primo risolvera` l’enigma del proprio destino, il secondo dovra` essere guidato come si fa con un gregge di pecore Dipendono quasi interamente dalle cure del pastore. L’apostolo Paolo disse che questi piccoli devono essere nutriti con latte, ma quella carne è il cibo degli uomini forti. La non curanza è quasi sempre sinonimo di infantilismo, mentre la riflessione è simbolica della maturità.


mercoledì 17 ottobre 2018

Lo Stupor Mundi ed il Castel del Monte, la magia del numero 8


Il numero 8, la via della perfezione e della rigenerazione spirituale ossia il doppio segno della croce o carbonchio (l’escarboucle dei Francesi, il numero di giustizia ed equità dei Pitagorici (il primo numero divisibile in due numeri ugualmente doppi). Il numero della salvezza per Claude De Saint Martin. Dotato di angoli, l’ 8 diventa un ottagono, la vera doppia quadratura del cerchio che M.Majer simbolicamente, nel suo Scrutinium Chymicum del 1687 così esprime:

venerdì 22 giugno 2018

Svastica, simbolo sacro universale



di:  Costanza Bondi e Marco Morucci

Non si avventuri nella lettura di questo libro chi pensi di trovarsi di fronte a un testo politico. Si tratta infatti di un excursus simbolico, tema tanto caro agli autori, che analizza il simbolo sacro ancestrale per eccellenza: lo svastica, termine rigorosamente al maschile, in quanto esprime il concetto sanscrito del Su Asti Ka = “ciò che è bene”.

mercoledì 13 giugno 2018

Il Talismano dei Rosacroce di Rudolf von Sebottendorff



recensione a cura di: Luca Valentini

 

Il nome e la personalità di Rudolf von Sebottendorff sono sempre stati associati a quel nebuloso occultismo che dal fine ‘800 alla conclusione del secondo conflitto mondiale avrebbe in diversi modi condizionato la nascita, l’ascesa al potere e la capitolazione del movimento nazionalsocialista tedesco, caratterizzandolo di una mitologia sapienziale e primordiale che alcuni commentatori hanno definito nordico – solare, i più, al contrario, con profonde determinazioni sinistre ed oscure. 

mercoledì 16 maggio 2018

Il mistero di due culture gemelle: Gli Egizi e gli Inca



nota personale:

Molte prove archeologiche e riscontri storici affermano senza ombra di dubbio che le antiche civiltà come quella maya, inca, azteca o egizia,che  hanno preso vita in diversi siti del mondo,  hanno un unico filo che li unisce, questo lo si può notare dall'arte alla conoscenza spirituale, alle opere architettoniche,alle stesse tecniche di costruzione, alla stessa conoscenza avanzata degli astri e del calcolo preciso delle fasi temporali cicliche, e infine seppur con piccole differenze, nella rappresentazione degli Dei che veneravano.

Tutto questo ha un senso solo se è chiaro che provengono da un unica matrice ,quella atlantidea; queste civiltà furono create e fondate  prima come colonie di atlantide, e poi durante il cataclisma che distrusse la stessa, gli antichi iperborei si trasferirono in queste colonie, trasferendo tutta la loro conoscenza, che poi divenne tramandata in forma religiosa spirituale.
Quello che accumuna queste civiltà antiche è quindi un unico filo conduttore, questa "unica matrice" che ci è stata data come lascito affinchè arrivasse fino a  noi, è l'unica vera salvezza dell'umanità, che riscoprendo se stessa può elevare il proprio spirito e la propria natura, eclissando di colpo tutte le menzogne e le mistificazioni che il sistema odierno ha creato per tenere in schiavitù l'umanità.

white wolf


Gli antichi egizi (in Africa) e gli antichi pre-Incas/Incas (in Sud America) sono due civilità che si sono sviluppate ed evolute ai lati opposti del mondo e non sono mai entrate in contatto tra loro, eppure, entrambe le culture, possedevano misteriosamente la stessa arte, architettura, simbolismo, mitologia e religione. Gli studiosi di epoca vittoriana, di fronte a questo enigma, conclusero che entrambe le culture sono figlie, di quel periodo aureo in cui vissero gli Atlantidei. Oggi le analogie tra Egizi ed Inca non solo vengono ignorate dagli studiosi americani e occidentali, ma sono pure soppresse.

lunedì 16 aprile 2018

Evola e l’infezione psicanalista


Carl Gustav Jung


di: Roberto Siconolfi

L’epidemia mentale nell’occidente contemporaneo, è giunta adun livello tale che sembra davvero difficile distinguere un malato psichico dal resto. Non a caso in questo clima la psicanalisi sguazza come un vero e proprio culto di massa.  Su questo tema, interessante l’insieme di scritti di Julius Evola dal titolo “L’infezione psicanalista”, con prefazione di Adriano Segatori, della casa editrice Controcorrente. In questa prefazione si utilizza il quadro di riferimento evoliano per un’operazione di discernimento del positivo dal negativo in tutto il sapere psicanalitico. 

giovedì 8 febbraio 2018

Una nuova Wealtanschauung per un Nuovo Ordine




di:  Roberto Siconolfi

Il nuovo paradigma scientifico-metafisico

In diversi ambiti scientifici, storici, di ricerca, politici e finanche popolari, sta nascendo una sorta di bisogno, nel senso proprio maslowiano, riguardo il mondo spirituale. Una serie di convergenze, inoltre, stanno celebrando la fine di un paradigma, e la nascita di un altro. Il razionalismo, il positivismo, il materialismo con tutte le loro armi ideologico-politiche (liberalismo e marxismo), si stanno avviando verso la loro parabola discendente. 

lunedì 21 agosto 2017

L’opera di Daniel Ramèe: lo scontro metafisico tra Indoeuropei e Semiti




Vari anni or sono leggendo un libro di non troppo valore, uno dei primi sull’ inesauribile tema dell’ “esoterismo” nazista chi scrive trovò pagine che riguardavano un autore di cui non aveva mai udito parlare. Vale la pena di citare: da Rene Alleau “Le origini occulte del Nazismo” (Mediterranee, Roma, 1989, pagg.138-139):
 
“In Francia molti storici non hanno sufficientemente notato quelle differenze che distinguono l’opera di Gobineau, troppo spesso citata senza essere veramente conosciuta, da un’altra di portata ben più profonda e generalmente ignorata: “Théologie cosmogonique ou Recontitution de l’ancienne et primitive Loi” di Daniel Ramée, opera pubblicata nel 1853 che svolge un’importante azione in certi circoli esoterici d’architetti e d’artisti francesi e tedeschi.

martedì 11 aprile 2017

simbolismo massonico e misterico: il culto del Carro Del Fuoco



di: Stefano Mayorca

Il Sole è stato il simbolo principale del misticismo ebraico, culto conosciuto come la Tradizione segreta di Israele: la Kabbalah. Alcuni testi riportati alla luce dalle grotte di Qumran racchiudono un genere di liturgia angelica apocalittica, connessa ad Enok e parte integrante della via della Merkabah o visione della Luce e dello Splendore, del Trono di Dio e del suo Carro di Fuoco. La presenza a Qumran di questa somma dottrina, appartenente alla corrente più segreta della Kabbalah ebraica, quella riservata a pochi eletti, per intenderci, testimonia le va

mercoledì 1 marzo 2017

Savitri Devi Mukherji, un' affascinante storia di resistenza ariana






di: Mauro Likar


Lo stupido non si cura di me, quando appaio in sembianza umana.

Bhagavad Gita, IX, verso 11


Se dovessi scegliere un motto, prenderei questo: “Puro, duro, sicuro” – in altri termini: inalterabile. Esprimerei così l’ideale dei Forti, di quelli che nulla abbatte, che niente corrompe, che niente fa cambiare; di quelli su cui si può contare, perché la loro vita è ordine e fedeltà, all’unisono con l’Eterno.

Savitri Devi, Souvenirs et réflexions d’une Aryenne


sabato 19 novembre 2016

Il simbolismo del corvo nella tradizione norrena



L’italiano “corvo” deriva direttamente dal latino corvus (cfr. anche l’accusativo singolare umbro curnaco), parola di remota origine indoeuropea, probabilmente onomatopeica (kr… kr). È attestata in forme affini in diverse altre aree (il che ne fa presumere una derivazione dalla fonte comune): celtica (irlandese crü, ricostruito *krowos), germanica (alto tedesco hraban, norreno hraukr) e baltica (lituano šárka, e kraûkti il verbo), oltre che greca (córax, coróne), indiana (sanscrito karavas) e nell’albanese sórre (cornacchia). Dalle lingue indoeuropee il termine è passato poi all’ebraico haraban.

lunedì 31 ottobre 2016

Recensione del libro Il trattato del ribelle di Ernst Jünger




nota personale: 
I primi 10 gradi ( 30 in tutto divisi da 3 livelli da 10) del cammino iniziatico dei lupi bianchi, sono chiamati "il recarsi nella foresta oscura" in cui l'iniziato approda ad un mondo oscuro in cui deve iniziare il suo cammino di conoscenza e riscoperta del suo io interiore; negli altri gradi si passa dalla foresta di ghiaccio, fino ad arrivare agli ultimi 10 gradi in cui si approda alla grande foresta madre, in cui si narra che i lupi abbiano il manto argenteo che risplende alla luce con scintillanti splendori. Nei libri di Jünger  si notano tali simbolismi che riguardano proprio il cammino iniziatico dell' ordine dei lupi bianchi, che esso stesso fosse un iniziato dell'ordine?

white wolf


Lo scrittore tedesco Ernst Jünger ottenne fama internazionale con Nelle tempeste d'acciaio, scritto autobiografico sull'esperienza al fronte (Jünger fu volontario durante la prima guerra mondiale e fu insignito della croce al merito). Il racconto fu accolto come esaltazione del nichilismo eroico e per questo condannato dai gruppi che si erano opposti al conflitto.

Ernst Jünger (Heidelberg 1895 - Wilfingen 1998)


Scrittore e saggista tedesco, una delle figure più controverse della letteratura tedesca del XX secolo.

lunedì 3 ottobre 2016

“Blut und Boden”, Sangue e Suolo


Per tutta la vita avevo coltivato il desiderio di andarmene. Nulla mi legava alla terra che mi aveva dato i natali. Se, nell’infanzia, non sapevo che potevano esserci luoghi in cui la gente era, anche fisicamente, diversa, e viveva in modo sensibilmente differente, una volta giunto all’adolescenza non potei più ignorarlo, e da allora non passò giorno senza che sognassi di terre e genti altre, fra le quali non avrei potuto che stare meglio. Ciò che mi circondava non portava che lo stigma della grettezza, dell’ottusità, della limitatezza. Era la vita nella provincia profonda dell’Italia del Sud, in un paese di qualche migliaio di abitanti, dove la principale fonte di sostentamento rimaneva l’agricoltura e la pastorizia.

mercoledì 14 settembre 2016

LIBRO: IL MATTINO DEI MAGHI



Un'opera che getta un ponte fra il fantastico e il reale, tra la magia, la mistica e lo spirito moderno. Introduzione al realismo fantastico.

I sacri colori dell'antica Tradizione ariana





di: Paolo Sizzi

Il cromatismo ariano bianco-rosso-nero è stato trattato diverse volte, in passato come nel presente, da fior fior di autori tradizionalisti quali Evola, Guénon, Dumézil, Audry, Migliori, Anselmo e altri. Aggiungerò il mio modestissimo contributo facendo un po’ un sunto del significato più profondo e suggestivo dei colori della Tradizione indoeuropea, che peraltro trovano interessanti paralleli (casuali?) anche nel mondo arabo, in chiave nazional-sociale, e soprattutto nelle moderne bandiere nazionali europee dall’800 a questa parte.

giovedì 11 agosto 2016

Dugin e il duginismo all'interno della Russia



di: Hari Har Dash

Inroduzione
  Dugin viene presentato quale mente strategica di Putin. Una favola che piace sia ai denigratori di Putin, per poterlo spacciare come dittatore ‘fascista’, sia a Dugin e seguaci, perché così ottengono un immeritato prestigio riflesso dalla figura del presidente russo, di cui in realtà sono nemici. Anche la storia che Dugin rappresenti la ‘filosofia politica’ alla base dell’Eurasiatismo è fasulla. Dugin non fa mai riferimento alla corrente del post-zarismo russo detta ‘Smena Vekh‘ o all’eurasiatismo russo vecchio e nuovo, che si tratti di Trubetskoj o di Gumiljov. Semmai riprende concetti ‘metapolitici’, ovvero considerazioni che si autosostengono senza dover ricorrere a dati economici, sociali e storici. Quindi abbiamo dei ‘geopolitici’, nell’ambiente duginista, che non hanno idea di cosa sia la Storia, la società dei Paesi che analizzerebbero, o dell’economia, ridotta a ‘corridoi energetici’, quindi appendice della geopolitica ‘metapolitica’, ovvero onirica ed ideologizzata. 

martedì 24 maggio 2016

Lo "Stadhagaldr" lo Yoga Runico





"Stádhagaldr" è un sistema attivo di magia che consiste nell'assunzione di posture o gesti runici, ovvero una forma di meditazione in cui si pratica il controllo del respiro, visualizzando i segni delle rune, che diventano i chakras , le ruote, i centri occulti di energia che sono dentro di noi, paralleli agli organi fisici.

Il libro “Nel nome di Ishmael”: omicidi rituali di bambini e attentati



L’omicidio rituale di un bambino precede sempre l’ammazzamento eccellente: lo anticipa, come un oscuro presagio. Prima, c’è il ritrovamento del piccolo ucciso. Poche ore dopo, ecco l’attentato. E gli inquirenti onesti, quelli che intuiscono la verità, vengono depistati e poi, sabotati, rimossi, liquidati. «Bravo, vedo che ha capito come funziona, quel sistema». Parola di Francesco Cossiga. All’altro capo del telefono, lo sbigottito Giuseppe Genna, autentico talento letterario, autore del thriller politico “Nel nome di Ishmael”. Un libro sconvolgente. 
Uscì nel 2001, ma sembra scritto ieri, anzi oggi, in quest’Europa tramortita dal terrorismo opaco firmato Isis, dietro cui si nascondono “menti raffinatissime”, con propensione a “firmare” le loro stragi secondo precisi codici esoterici, come nel caso delle mattanze di Parigi e Bruxelles, ispirate alle date cruciali dell’epopea dei Templari, fondamentale nel pantheon massonico (per depistare  e coprire i veri responsabili l'elite cabalista NDR) . 

venerdì 20 maggio 2016

magia rituale: il martello di thor per eliminare forze negative


Iniziamo una nuova sezione dedicata alla magia rituale e pratica, per sperimentare e provare da se la propria forza spirituale interiore e le energie che pervadono l'universo e il cosiddetto vuoto ( ciò che non si vede);  queste energie sono un tutt'uno con noi, noi siamo parte integrante di questa energia, ma la differenza è che noi siamo energia intelligente, che ci permette di interagire e modificare o inderizzare tale energia verso un fine stabilitò.
Noi consigliamo vivamente di sperimentare, provare e approfondire lo studio sulla magia, in modo tale che colui che sperimenta tali pratiche aumenti al sua consapevolezza interiore. Quello che viene definito magia nell'odierna visione delle cose, sono invece forze naturali di cui l'uomo non ha ancora accesso e conoscenza, ma verrà il tempo in cui queste conoscenze saranno divenute parte integrante della vita dell'uomo come lo era nell'era degli iperborei di atlantide.