L’italiano “corvo” deriva direttamente dal latino corvus (cfr. anche l’accusativo singolare umbro curnaco), parola di remota origine indoeuropea, probabilmente onomatopeica (kr… kr). È attestata in forme affini in diverse altre aree (il che ne fa presumere una derivazione dalla fonte comune): celtica (irlandese crü, ricostruito *krowos), germanica (alto tedesco hraban, norreno hraukr) e baltica (lituano šárka, e kraûkti il verbo), oltre che greca (córax, coróne), indiana (sanscrito karavas) e nell’albanese sórre (cornacchia). Dalle lingue indoeuropee il termine è passato poi all’ebraico haraban.
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sabato 19 novembre 2016
Il simbolismo del corvo nella tradizione norrena
L’italiano “corvo” deriva direttamente dal latino corvus (cfr. anche l’accusativo singolare umbro curnaco), parola di remota origine indoeuropea, probabilmente onomatopeica (kr… kr). È attestata in forme affini in diverse altre aree (il che ne fa presumere una derivazione dalla fonte comune): celtica (irlandese crü, ricostruito *krowos), germanica (alto tedesco hraban, norreno hraukr) e baltica (lituano šárka, e kraûkti il verbo), oltre che greca (córax, coróne), indiana (sanscrito karavas) e nell’albanese sórre (cornacchia). Dalle lingue indoeuropee il termine è passato poi all’ebraico haraban.
lunedì 8 giugno 2015
Le Ere del Mondo degli Hopi - 2 parte
Il Terzo mondo degli Hopi: da circa 11.700 a 8000 anni fa
Una moltitudine di piccole inondazioni si è verificata in varie località
nel corso della storia, ma è improbabile che avessero potenza
sufficiente per causare il caos su tutto il pianeta. Solo un unico
diluvio universale sostiene questa distinzione. Così, non sorprende che
il "diluvio" è una leggenda universale che compare nelle storie orali o
nei testi di quasi tutte le culture della Terra.
Le Ere del Mondo degli Hopi -1 parte
Gli Hopi hanno vissuto nel deserto del nord dell'Arizona per millenni.
Si tratta di un deserto alto, che vede sia estati torride che inverni
freddi. Il paesaggio sembra un telescopio verso l'esterno, dando
all'osservatore mortale un senso estatico di eternità. L'agricoltore
Hopi, dotato di semplici sacchi di semi e bastoni per scavare, ha
umilmente scelto di abitare in questo luogo difficile ancora
indimenticabilmente bello, fin dall'inizio dell'attuale Era del mondo
non per il proprio beneficio, ma semplicemente per svolgere il loro
ciclo annuale di cerimonie sacre . In questo modo credono di stare
mantenendo tutto il mondo in equilibrio.
mercoledì 19 novembre 2014
Wagner: il denaro è la più grande truffa criminale che sia mai stata inventata!
Richard
Wagner (1813-1883) è stato uno dei più grandi artisti della storia della
musica. Egli ha riconquistato non solo l’unità di tutte le arti,
ma
anche quegli antichi miti nordici, che narrano di una saggezza troppo
spesso dimenticata o messa da parte volutamente, perché scomoda
all’infausta logica del potere, oggi dilagante.mercoledì 3 settembre 2014
Ragnarök il mito del "crepuscolo degli dei"
La fine dei tempi nella mitologia nordica
Il tema del crepuscolo degli dei, o Ragnarok, è chiaramente assimilabile al Kali-yuga, l'età oscura di cui parlano i testi sacri dell'antica India; inoltre non è molto lontano dal mito greco dell'età del ferro. Il concetto di crepuscolo degli dei indica in realtà il tramonto del divino e della trascendenza rispetto all'orizzonte umano.
La metafora della luce del nord descrive una fonte spirituale ancor più vicina alla Tradizione primordiale e alle origini iperboree della civiltà.
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