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venerdì 8 settembre 2023

Ignatius Timothy Trebitsch-Lincoln, il “lama verde di Hitler” e la storia dei monaci tibetani trovati morti nel bunker di Berlino del ’45

 


Il 25 aprile del 1945 delle truppe sovietiche che partecipano alla presa della capitale tedesca incappano in una straordinaria scoperta. In un edificio di tre piani, abbattuto dall’artiglieria russa, ci sono i cadaveri di sei uomini disposti a circolo. Al centro del cerchio ce n’è un settimo, anch’egli morto. Tutti indossano uniformi tedesche, ma i loro lineamenti sono orientali, quasi sicuramente tibetani. Il cadavere al centro del circolo indossa anche dei bizzarri guanti verdi ed è l’unico occidentale del gruppo.
 

lunedì 4 ottobre 2021

Thule: Il mistero dell’Artide preistorica

 


 Julius Evola

Una delle designazioni per l’Asgard, sede delle divinità e patria originaria dei ceppi regali nordici, secondo le tradizioni scandinave, è l’isola verde o terra verde, in tedesco moderno Grunes-Land, donde Groenlandia. Ma questa terra, come lo dice il suo nome, ancor sino al tempo dei Goti sembra presentasse una rigogliosa vegetazione e non fosse ancora investita tutta dal congelamento. 

martedì 8 settembre 2020

L'origine divina dell'uomo tra Verità e leggenda




di: Rita Remagnino

Fino a quando l’archeologia rimarrà chiusa nel suo cartesianesimo?

Fra le migliaia di tavolette ritrovate da Henry Layard nelle rovine della biblioteca di Assurbanipal a Ninive, la Storia della Creazione era contenuta in sette pezzi e la sua somiglianza con quella narrata dal libro della Genesi era fuori discussione. Una volta decifrate, le tavolette furono pubblicate nel 1876 dal grande «detective» della scrittura cuneiforme, l’assiriologo inglese George Smith, che ufficializzò l’esistenza di un testo accadico, incredibilmente più vecchio delle Sacre Scritture e scritto in babilonese antico, che narrava non solo della nascita di Cielo e Terra ma anche della «creazione dell’Uomo da parte di una divinità». 

martedì 9 giugno 2020

La Sapienza Vedica

 

di: Luigi Angelino 

Accingersi ad una trattazione del genere, obbliga lo scrivente ad una precisazione di carattere eziologico, significando che la presente sintesi, in considerazione della vastità e della complessità delle tematiche affrontate, cerca di offrire spunti significativi per un successivo approfondimento nei settori di interesse. Quando si fa riferimento ai libri “Veda”, si intende parlare di un’antichissima raccolta di testi, scritta in lingua sanscrita da parte dei popoli “Arii” (1) che colonizzarono l’India settentrionale, divenuta nel corso dei secoli il compendio di quel complesso di dottrine e di credenze religiose denominato “Induismo”.

venerdì 10 gennaio 2020

La politica esoterica di Miguel Serrano


di:Umberto Bianchi

Strana figura, quella di Miguel Serrano. Diplomatico, giornalista, filosofo, poeta, esoterista, viaggiatore e di tutto e di più….Praticamente sconosciuto nel panorama letterario europeo, nasce, cresce vive e muove i propri passi in quel Cile, in quella terra che, dell’America Latina, rappresenta l’ultima ed estrema propaggine, rivolta ad Occidente da una parte, sprofondando le proprie appendici verso un Sud, alla cui fine vanno ad incontrarsi due Oceani, due temperamenti, l’Atlantico ed il Pacifico e dopo i quali sta quell’Antartide , quella Terra di Nessuno, quel continente che, tra le sue immense distese di ghiaccio sembra nascondere misteri e segreti senza tempo. 

martedì 15 ottobre 2019

Atlantide e la trasposizione mitologica della stirpe iperborea




di: Simöne Gall

“Himmler volle sapere se in Tibet avessi incontrato persone con i capelli biondi e gli occhi azzurri. Quando gli dissi di no, mi chiese in che modo pensavo si fosse sviluppato l’uomo e ascoltò in silenzio. Poi scosse il capo e disse: ‘Lei non ha la più pallida idea delle forze che realmente muovono il mondo’”. (Ernst Schäfer)

Nel singolare racconto proto-fantascientifico di Edward Bulwer-Lytton, The Coming Race (1871), poi ripubblicato come Vril, The Power of the Coming Race – da noi noto come La Razza Ventura e successivamente come La Razza Che Verrà) – , si narra di una misteriosa civiltà, residente al di sotto della Terra, nota come Vril-ya, la quale, grazie alla purezza di un potentissimo fluido energetico chiamato “Vril” è in grado di acquisire poteri illimitati, sia fisici che mentali. L’ipotesi che questa misteriosa energia fosse realmente esistita ha affascinato moltissimo gli studiosi del moderno esoterismo, e così il testo di Bulwer-Lytton nel suo insieme, che fu preso assai seriamente anche dai sostenitori dell’esistenza della leggendaria isola di Atlantide. 

venerdì 24 maggio 2019

Il cordone dorato: Atlantide, Iperborea, Mu e Gondwana

 

Tratto dal libro: Il cordone dorato di Miguel Serrano


Nel Crizia e nel Timeo Platone ci narra di tre sorelle che sorvegliavano il Giardino delle Esperidi: una nera, una bianca ed un’altra rossa. II Giardino si trovava in Atlantide. I colori dell’alchimia sono il nero, il bianco ed il rosso. Nel Timeo si trova questa frase misteriosa: “Uno, due, tre, pero dov’è il quattro”? Anche da Montségur, quattro cavalieri fuggono col tesoro, con il Graal, si conoscono solo i nomi di tre.

E dove è il quarto? Nel procedimento alchemico c’è un colore giallo, che sta tra il bianco ed il ros­so e che in realtà viene ad essere il bianco stesso, o il rosso, e lo stato dall’indeterminatezza. In questo modo, il terzo è il quarto. Dovrebbe essere, pertanto, cercato il quinto, la Pietra Filosofale, la Quintessenza, il Graal

venerdì 22 giugno 2018

Svastica, simbolo sacro universale



di:  Costanza Bondi e Marco Morucci

Non si avventuri nella lettura di questo libro chi pensi di trovarsi di fronte a un testo politico. Si tratta infatti di un excursus simbolico, tema tanto caro agli autori, che analizza il simbolo sacro ancestrale per eccellenza: lo svastica, termine rigorosamente al maschile, in quanto esprime il concetto sanscrito del Su Asti Ka = “ciò che è bene”.

mercoledì 16 maggio 2018

Il mistero di due culture gemelle: Gli Egizi e gli Inca



nota personale:

Molte prove archeologiche e riscontri storici affermano senza ombra di dubbio che le antiche civiltà come quella maya, inca, azteca o egizia,che  hanno preso vita in diversi siti del mondo,  hanno un unico filo che li unisce, questo lo si può notare dall'arte alla conoscenza spirituale, alle opere architettoniche,alle stesse tecniche di costruzione, alla stessa conoscenza avanzata degli astri e del calcolo preciso delle fasi temporali cicliche, e infine seppur con piccole differenze, nella rappresentazione degli Dei che veneravano.

Tutto questo ha un senso solo se è chiaro che provengono da un unica matrice ,quella atlantidea; queste civiltà furono create e fondate  prima come colonie di atlantide, e poi durante il cataclisma che distrusse la stessa, gli antichi iperborei si trasferirono in queste colonie, trasferendo tutta la loro conoscenza, che poi divenne tramandata in forma religiosa spirituale.
Quello che accumuna queste civiltà antiche è quindi un unico filo conduttore, questa "unica matrice" che ci è stata data come lascito affinchè arrivasse fino a  noi, è l'unica vera salvezza dell'umanità, che riscoprendo se stessa può elevare il proprio spirito e la propria natura, eclissando di colpo tutte le menzogne e le mistificazioni che il sistema odierno ha creato per tenere in schiavitù l'umanità.

white wolf


Gli antichi egizi (in Africa) e gli antichi pre-Incas/Incas (in Sud America) sono due civilità che si sono sviluppate ed evolute ai lati opposti del mondo e non sono mai entrate in contatto tra loro, eppure, entrambe le culture, possedevano misteriosamente la stessa arte, architettura, simbolismo, mitologia e religione. Gli studiosi di epoca vittoriana, di fronte a questo enigma, conclusero che entrambe le culture sono figlie, di quel periodo aureo in cui vissero gli Atlantidei. Oggi le analogie tra Egizi ed Inca non solo vengono ignorate dagli studiosi americani e occidentali, ma sono pure soppresse.

sabato 7 gennaio 2017

VIDEO: La spedizione in Antartide, l'Ultimo Segreto del Terzo Reich




Dalle cronache una spedizione tedesca del 1939 raggiunse degli accessi segreti attraverso il continente antartico ancora inabitato, risiedendovi e fondando Nuova Svevia (New Swabia), Neuschwabenland. Questi luoghi furono teatro di battaglie con UFO "Tazze Volanti", ricerche scientifiche segrete su possibili portali interstellari e tanti altri misteri legati al regime Nazista e al continente Antartico. Con Foto e Video Originali; Testimonianze di EX Militari e Scienziati dell'epoca.

martedì 20 dicembre 2016

Graham Hancock: il segreto della civiltà che ci ha preceduti



Voi sarete la generazione che vedrà il ritorno di atlantide, voi vedrete i signori delle stelle risorgere dagli abbissi, sarete i testimoni del monito degli Dei contro chi cerca di occultare le verità ancestrali.
Vedrete ritornare sulla terra l'uomo eroico, mai sparito ma solo dormiente, seppelito nel mare di menzogne e idiozie imposte da chi domina il nostro mondo.
Ogni mistero sarà rivelatò a tempo debito, verrà il regno dei lupi che calpesteranno l'uomo corrotto inferiore, che precedono sempre l'arrivò dei signori di agarthi.

white wolf




Quale segreto si nasconde nell’archeologia “misteriosa”, cioè tuttora non completamente “spiegata” dalla scienza ufficiale? La tesi: una civiltà preesistente alla nostra, molto evoluta, fu spazzata via dalla Terra circa 12.000 anni fa. Ma le sue tracce emergono regolarmente dai reperti e da profonde verità custodite da svariate tradizioni esoteriche. Nel libro “Lo Specchio del cielo”, Graham Hancock continua la ricerca cominciata nel suo bestseller “Impronte degli dei” per scoprire «l’eredità nascosta dell’umanità» e rivelare che le culture che noi consideriamo antiche erano, di fatto, eredi di una civiltà di gran lunga più antica, dotata di una «saggezza». 

lunedì 1 febbraio 2016

L’Uomo originario e l’inizio dell’età paradisiaca






Di Michele Ruzzai

Nell’articolo precedente (“La fine dell’età primordiale e la Caduta dell’Uomo”) avevamo cercato di inquadrare il particolare momento preistorico che vide il passaggio dalla fase paradisiaca a quella post-edenica della nostra umanità, traendo in larga misura spunto da quanto hanno avuto modo di scrivere gli autori inseribili nel filone culturale del cosiddetto “Tradizionalismo integrale” come Julius Evola e Renè Guenon, ma anche nomi quali Ananda Kentish Coomaraswamy, Frithjof Schuon, Titus Burckhardt, in parte Mircea Eliade ed altri ancora.

martedì 12 gennaio 2016

La mitologia del Signore degli Anelli e i cicli cosmici - parte 1



da un saggio di J. Weidner e S. Rose 
Sintesi e traduzione di: Anticorpi.info
 


Prima Parte

 Introduzione 
 
A prima vista sembra solo una lunga favoletta sul bene ed il male. Una storia popolata di elfi, nani, maghi e mostri, la quale ai tempi dell'uscita - nel 1954 - fu considerata tutt'altro che grande letteratura, mentre oggi è salutata come uno dei grandi Libri del XX secolo. Cosa ha causato una simile rivalutazione del Signore degli Anelli? Come mai questa 'favoletta' è entrata nel cuore ed ha risuonato così profondamente nelle anime di tanti lettori?


La nostra risposta a queste ed altre domande, illustrata nell'articolo che state per leggere, è che Tolkien fosse a conoscenza della storia nascosta dell'umanità e della potente influenza della Grande Opera alchemica sulla cultura europea. Il testo spiegherà che come i più grandi maestri del passato, Tolkien si sia servito di questo splendido racconto come strumento di iniziazione collettiva ad un nuovo livello di consapevolezza del nostro passato, di noi stessi e del pianeta che popoliamo. L'articolo ipotizzerà inoltre che in qualche modo Tolkien conoscesse i segreti dell'alchimia. Ecco la vera ragione per cui la risonanza al livello planetario del suo capolavoro è andata progressivamente espandendosi ed amplificandosi; perché le sue pagine potrebbero contenere un patrimonio segreto che ci accomuna tutti: la storia oltre la storia.
 

venerdì 18 dicembre 2015

Il terzo occhio nelle antiche culture


Gli studiosi di religioni orientali riconoscono al Terzo Occhio una lunga tradizione in India, Cina e Asia, dove l’induismo, il buddismo e il taoismo dominano. Stranamente, il Terzo Occhio viene ignorato dagli archeologi delle culture del Nuovo Mondo, nonostante ampie prove del suo simbolismo siano presenti nell’arte delle antiche culture americane. Che le seguenti immagini siano la chiave per interpretare religioni come quella dei Maya, degli Olmechi, degli Aztechi, degli Inca, dei pre-Inca, e di altre antiche culture americane?

 Il “Terzo Occhio” è una misteriosa ed antica facoltà che tutti possediamo, secondo la tradizione occulta. Ci dà la capacità di vedere al di là della vista ordinaria. Anche se mistici e adepti parlano dei misteriosi poteri del Terzo Occhio (vale a dire, maggiore coscienza, una maggiore percezione, chiaroveggenza, capacità di auto-guarigione) a livello più semplice il Terzo Occhio denota intuizione spirituale, ci ha fornito una visione della nostra anima interiore o Sé superiore, il nostro vero essere eterno. 

venerdì 30 ottobre 2015

Gaston Georgel: Dottrina dei cicli cosmici e movimento della Storia




"Gli storiografi dei secoli scorsi hanno considerato la teoria dei cicli cosmici come una superstizione occultista e l'hanno disprezzata. La loro ignoranza dei cicli è la conseguenza naturale del fatto che è impossibile verificare un fenomeno quando esso non è riproducibile più di una volta, dal momento che la durata di tale fenomeno riguarda un periodo troppo lungo di apparizione, in sproporzione quindi con la vita dell'osservatore, se non di tutta quella della sua razza"[1].

Dopo aver ricordato che, fino ad un'epoca abbastanza recente, la scienza ufficiale respingeva con disprezzo la teoria dei cicli, Luc Benoist si soffermò largamente sui lavori dello storiografo inglese Toynbee, il quale, senza riferirsi alla Tradizione, ha rinvenuto l'esistenza dei cicli sociali; da lì iniziò a germinare un certo interesse per la dottrina dei cicli, e a volte perfino un certa passione. La disgrazia, però, è che troppa gente si è messa a scrivere sul tema senza aver preso la precauzione di studiarlo seriamente, e da ciò è derivata una gran confusione che è ora di dissipare con un'esposizione succinta, ma chiara e precisa, della vera dottrina tradizionale dei cicli cosmici, nella maniera in cui la sto esponendo da più di 25 anni nelle mie differenti opere, scritte sotto la direzione dello stesso René Guénon.

lunedì 10 agosto 2015

Crop Circle: compare il simbolo del “Sole Nero”, il ritorno di Agarthi




Nella regione inglese del Wiltshire continuano a spuntare crop circles ad una frequenza spaventosa. Questa volta il disegno si è materializzato nella notte dell'8 Agosto 2015 nella località di Ox Drove, vicino Bowerchalke (Wiltshire, Regno Unito).

Il disegno impresso nel campo rappresenta il famoso simbolo del Sole Nero o Schwarze Sonne (in tedesco). Il Sole Nero è un simbolo solare, talvolta citato anche come Sonnenrad (“la ruota del sole” o “ruota solare”). 


venerdì 12 giugno 2015

Le strutture sommerse di Yonaguni: monumenti di 10 mila anni fa?




Cosa sono gli enigmatici monoliti poggiati sul fondo del Pacifico? Formazioni naturali scolpite dall'incessante lavorio di erosione dell'oceano, oppure i fondali marini contengono quelle che sembrano essere le rovine di una civiltà formatasi alla fine dell'era glaciale?


Sulla costa meridionale dell’isola giapponese di Yonaguni, si trovano le più enigmatiche e controverse formazioni sommerse mai rinvenute, presumibilmente databili a oltre 10 mila anni fa.

lunedì 8 giugno 2015

Le Ere del Mondo degli Hopi - 2 parte







Il Terzo mondo degli Hopi: da circa 11.700 a 8000 anni fa

Una moltitudine di piccole inondazioni si è verificata in varie località nel corso della storia, ma è improbabile che avessero potenza sufficiente per causare il caos su tutto il pianeta. Solo un unico diluvio universale sostiene questa distinzione. Così, non sorprende che il "diluvio" è una leggenda universale che compare nelle storie orali o nei testi di quasi tutte le culture della Terra.

Le Ere del Mondo degli Hopi -1 parte








Gli Hopi hanno vissuto nel deserto del nord dell'Arizona per millenni. Si tratta di un deserto alto, che vede sia estati torride che inverni freddi. Il paesaggio sembra un telescopio verso l'esterno, dando all'osservatore mortale un senso estatico di eternità. L'agricoltore Hopi, dotato di semplici sacchi di semi e bastoni per scavare, ha umilmente scelto di abitare in questo luogo difficile ancora indimenticabilmente bello, fin dall'inizio dell'attuale Era del mondo non per il proprio beneficio, ma semplicemente per svolgere il loro ciclo annuale di cerimonie sacre . In questo modo credono di stare mantenendo tutto il mondo in equilibrio.

giovedì 21 maggio 2015

Denis Saurat-Atlantide e il regno dei giganti - libro completo







Denis Saurat era uno studioso anglo francese, scrittore, e giornalista televisivo su una vasta gamma di argomenti, tra cui spiega la società francese e la cultura per l'inglese e che ha definito "la poesia filosofica."