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lunedì 15 aprile 2019
La ciclicità del tempo,la precessione degli equinozi e la fine del tempo attuale
John Major Jenkins, studioso della civiltà maya, afferma che il Lungo Computo fosse uno strumento per misurare la precessione degli equinozi, il ciclo di 26.000 anni impiegato dall'asse terrestre, inclinato di 23,5 gradi rispetto alla verticale, per compiere un giro completo (in questo link ho raccolto tutti gli articoli di John Major Jenkins).
Questo moto è misurabile osservando la posizione del Sole agli equinozi e ai solstizi rispetto alle costellazioni zodiacali. Il solstizio d'inverno del 2012, punto terminale di un ciclo di 13 baktun, corrisponde a una finestra di 36 anni (1980-2016) in cui il Sole sorge al solstizio in corrispondenza dell'equatore galattico. Il momento centrale di questa finestra è stato calcolato dagli astronomi tra il 1998 e il 1999. Invece, gli Olmechi e i Maya lo collocavano nel 2012.
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martedì 11 aprile 2017
simbolismo massonico e misterico: il culto del Carro Del Fuoco
di: Stefano Mayorca
Il Sole è stato il simbolo principale
del misticismo ebraico, culto conosciuto come la Tradizione segreta di
Israele: la Kabbalah. Alcuni testi riportati alla luce dalle grotte di
Qumran racchiudono un genere di liturgia angelica apocalittica, connessa
ad Enok e parte integrante della via della Merkabah o visione della
Luce e dello Splendore, del Trono
di Dio e del suo Carro di Fuoco. La presenza a Qumran di questa somma
dottrina, appartenente alla corrente più segreta della Kabbalah ebraica,
quella riservata a pochi eletti, per intenderci, testimonia le va
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martedì 20 dicembre 2016
Graham Hancock: il segreto della civiltà che ci ha preceduti
Voi sarete la generazione che vedrà il ritorno di atlantide, voi vedrete i signori delle stelle risorgere dagli abbissi, sarete i testimoni del monito degli Dei contro chi cerca di occultare le verità ancestrali.
Vedrete ritornare sulla terra l'uomo eroico, mai sparito ma solo dormiente, seppelito nel mare di menzogne e idiozie imposte da chi domina il nostro mondo.
Ogni mistero sarà rivelatò a tempo debito, verrà il regno dei lupi che calpesteranno l'uomo corrotto inferiore, che precedono sempre l'arrivò dei signori di agarthi.
white wolf
Quale segreto si nasconde nell’archeologia “misteriosa”, cioè tuttora non completamente “spiegata” dalla scienza ufficiale? La tesi: una civiltà preesistente alla nostra, molto evoluta, fu spazzata via dalla Terra circa 12.000 anni fa. Ma le sue tracce emergono regolarmente dai reperti e da profonde verità custodite da svariate tradizioni esoteriche. Nel libro “Lo Specchio del cielo”, Graham Hancock continua la ricerca cominciata nel suo bestseller “Impronte degli dei” per scoprire «l’eredità nascosta dell’umanità» e rivelare che le culture che noi consideriamo antiche erano, di fatto, eredi di una civiltà di gran lunga più antica, dotata di una «saggezza».
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verità.
martedì 12 gennaio 2016
La mitologia del Signore degli Anelli e i cicli cosmici - parte 2
da un saggio di J. Weidner ed S. Rose
Sintesi e traduzione di: Anticorpi.info
seconda parte
Cosmologia di Tolkien.
Per avere un'idea più esaustiva della trilogia del Signore degli Anelli, è utile dare un'occhiata al mito della Creazione, secondo l'universo narrativo di Tolkien. Come documentato nel Silmarillion, dalla convergenza armonica dei Valar (Poteri Primari del Creatore) appare la visione creativa della Terra.
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La mitologia del Signore degli Anelli e i cicli cosmici - parte 1
da un saggio di J. Weidner e S. Rose
Sintesi e traduzione di: Anticorpi.info
Prima Parte
Introduzione
A prima vista sembra solo una lunga favoletta sul bene ed il male. Una storia popolata di elfi, nani, maghi e mostri, la quale ai tempi dell'uscita - nel 1954 - fu considerata tutt'altro che grande letteratura, mentre oggi è salutata come uno dei grandi Libri del XX secolo. Cosa ha causato una simile rivalutazione del Signore degli Anelli? Come mai questa 'favoletta' è entrata nel cuore ed ha risuonato così profondamente nelle anime di tanti lettori?
La nostra risposta a queste ed altre domande, illustrata nell'articolo che state per leggere, è che Tolkien fosse a conoscenza della storia nascosta dell'umanità e della potente influenza della Grande Opera alchemica sulla cultura europea. Il testo spiegherà che come i più grandi maestri del passato, Tolkien si sia servito di questo splendido racconto come strumento di iniziazione collettiva ad un nuovo livello di consapevolezza del nostro passato, di noi stessi e del pianeta che popoliamo. L'articolo ipotizzerà inoltre che in qualche modo Tolkien conoscesse i segreti dell'alchimia. Ecco la vera ragione per cui la risonanza al livello planetario del suo capolavoro è andata progressivamente espandendosi ed amplificandosi; perché le sue pagine potrebbero contenere un patrimonio segreto che ci accomuna tutti: la storia oltre la storia.
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venerdì 30 ottobre 2015
Gaston Georgel: Dottrina dei cicli cosmici e movimento della Storia
"Gli
storiografi dei secoli scorsi hanno considerato la teoria dei cicli cosmici
come una superstizione occultista e l'hanno disprezzata.
La loro ignoranza dei
cicli è la conseguenza naturale del fatto che è impossibile verificare un
fenomeno quando esso non è riproducibile più di una volta, dal momento che la
durata di tale fenomeno riguarda un periodo troppo lungo di apparizione, in
sproporzione quindi con la vita dell'osservatore, se non di tutta quella della
sua razza"[1].
Dopo aver
ricordato che, fino ad un'epoca abbastanza recente, la scienza ufficiale
respingeva con disprezzo la teoria dei cicli, Luc Benoist si soffermò
largamente sui lavori dello storiografo inglese Toynbee, il quale, senza
riferirsi alla Tradizione, ha rinvenuto l'esistenza dei cicli sociali; da
lì iniziò a germinare un certo interesse per la dottrina dei cicli, e a volte
perfino un certa passione. La disgrazia, però, è che troppa gente si è messa a
scrivere sul tema senza aver preso la precauzione di studiarlo seriamente, e da
ciò è derivata una gran confusione che è ora di dissipare con un'esposizione
succinta, ma chiara e precisa, della vera dottrina tradizionale dei cicli
cosmici, nella maniera in cui la sto esponendo da più di 25 anni nelle mie
differenti opere, scritte sotto la direzione dello stesso René Guénon.
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