I Toltechi usano la padronanza del sogno come chiave per le posizioni non ordinarie del punto di unione….o almeno questo è l’aspetto più evidente e conosciuto dell’arte di sognare. In realtà questa maestria conduce anche alla comprensione della natura della posizione ordinaria del punto di unione e della natura del tempo, ma solo se l’arte di sognare è temperata dai fondamenti dell’agguato e dalla pratica di una continua e profonda ricapitolazione. Altrimenti la tendenza è quella di perdersi nelle complessità della seconda attenzione, così come ordinariamente ci perdiamo in quelle della prima attenzione.
Partiamo da un presupposto: ciò che
chiamiamo realtà non è altro che una delle innumerevoli posizioni del
sogno. E’ una posizione altamente coerente e coercitiva perchè condivisa
e sostenuta dall’intero genere umano. Diventa così coerente da
escludere la reminiscenza di ogni altra possibile posizione.