lunedì 17 ottobre 2016
Wikileaks: come George Soros opera per abbattere le resistenze dei Paesi all’aborto
nota personale:
Se si mettono insieme, come pezzi impazziti di un puzzle, le tessere che sono state imposte nel corso degli anni alla nostra società, risulta chiaro il progetto che l'elite globalista finanziaria sta attuando da secoli; il fine è la distruzione e sottomissione totale della nostra civiltà, e di seguito del mondo intero, che non avrà più nessun faro su cui dirigersi e guardare, se non la barbarie e la miseria umana e culturale, in cui una élite di pochi, potrà governare facilmente sulle masse intere.
Queste tessere sono:
l'aborto; la sterilità maschile e femminile tramite inquinamento del territorio e dell'etere ( onde elettromagnetiche) ecc.; il femminismo che ha creato donne inutili viziose e inferiori; l'attacco alla famiglia naturale; la diffusione della droga nelle nostre nazioni per fiaccare e deprimere la gioventù ( possibile resistenza); la degenerazione diffusa tramite i loro media; la perversione tramite la pornografia, che ha reso i rapporti instabili ed eclissato l'amore; l'attacco alla virilità dell'uomo; la diffusione della cultura omosessuale per indebolire la società; la diffusione dell'alcool
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mercoledì 12 ottobre 2016
L'Italia svuotata dei suoi figli mentre i parassiti restano e la riempiono di allogeni
Coltivate sempre un odio profondo per questi criminali al servizio dell'invasore, non abbiate mai rassegnazione, ma volontà e determinazione per adempiere al vostro compito, siate un presidio di resistenza attiva, riprendiamoci con la forza e la strategia il nostro terriotorio, perchè è nostro per diritto divino, lascito dei nostri grandi antenati, tutti noi abbiamo il dovere di difendere la nostra nazione dal nemico interno ed esterno.
Nel momento della resa dei conti li estirperemo senza pietà, la loro stirpe deve scomparire nell'oblio, saremo un branco di lupi inarrestabili; divenite ciò che siete nati per essere lupi feroci, la notte sta calando su di loro, il tempo dei lupi sta arrivando.
white wolf
di: ROBERTO PECCHIOLI
Edward Bernays, il nipote di Freud
considerato uno dei cento uomini più influenti del secolo scorso,
inventore del termine propaganda nell’attuale accezione e primo
manipolatore “scientifico” dell’opinione pubblica, ammise una volta che
almeno la metà delle notizie dei giornali sono, appunto, propaganda. In
genere, non solo non lo capiamo, ma pochissimi riescono ad intuire i
motivi della scelta delle notizie, del taglio con cui vengono fornite,
il silenzio che cala su molti argomenti.
lunedì 10 ottobre 2016
L'elite finanziaria che governa Washington porterà il mondo in una guerra mondiale
di: Paul Craig Roberts
Hillary è il candidato dell’1% e Trump quello del 99%, che l’oligarchia vuole distruggere attraverso i media. Se pure vincesse Trump, poco potrebbe contro questo 1% affamato di potere che controlla i posti chiave a Washington e su cui né il popolo americano né gli alleati esteri, diventati ormai vassalli, esercitano più alcun controllo.
Su Counterpunch, Paul Craig Roberts evidenzia l’assurdità della campagna presidenziale americana, che discute delle tasse di Trump invece della minaccia sempre più inevitabile di una guerra con la Russia scatenata dall’oligarchia al potere.
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venerdì 7 ottobre 2016
Guerra psicologica: I video dei terroristi di Al Qaeda girati in una base americana
nota personale:
Nessun governo diffonderebbe video dove "presunti terroristi" lanciano sprolochi di attacchi terroristici alle nazioni ritenute nemiche, o permetterebbe la pubblicazione di materiale proveniente da qualsiasi entità nemica, che incita altri a compiere atti di terrorismo nella stessa nazione; ne tantomeno dei veri terroristi avrebbero voglia di diffondere le loro atrocità ad altri.
martedì 4 ottobre 2016
L’odio degli anti-razzisti è il vero razzismo
di: ROBERTO PECCHIOLI
Una qualunque
città italiana, esterno giorno. Una signora di mezza età, magra magra e
dall’aspetto nervoso aspetta il bus. A tracolla, porta un borsone di
tessuto grezzo tipo bottega equo solidale con una scritta cubitale: Il
razzismo è una brutta storia. Un uomo la guarda corrucciato, lei storce
il viso in un’espressione di disgusto, sibila a mezza voce nazista e si
allontana scuotendo la testa come le beghine di una volta davanti ad una
ragazza un po’ provocante. Le beghine ed i beghini “de sinistra” sono
sempre in azione, in servizio permanente effettivo: il problema era, ed è
ancora, l’incredibile odio dei buoni autoproclamati, fieri, felici,
certissimi sempre di essere dalla parte della ragione.
lunedì 3 ottobre 2016
Gli USA minacciano la Russia di ritorsioni da parte del terrorismo islamico da loro finanziato
Giornalisti della pubblicazione “Kommersant” citano oggi vari analisti russi che avvisano circa il rischio di una possibile guerra indiretta tra la Russia e gli USA. Essi sostengono che i nord americani potrebbero attaccare le posizioni delle truppe dell’Esercito siriano, mentre la Russia potrebbe rispondere assestando colpi contro la denominata “opposizione moderata” protetta da Washington.
Gli analisti russi sono concordi nell’indicare che gli USA hanno varcato una linea rossa nelle relazioni con la Russia con il minacciare Mosca con possibili attacchi terroristici se questa non cambia la sua strategia in Siria. Il portavoce del Dipartimento di Stato John Kirby aveva detto che, continuando la guerra in Siria, i terroristi inizierebbero ad attaccare le città russe e Mosca e questa “riceverà i corpi dei suoi militari nei sacchi neri per i cadaveri”, così come “continuerà a perdere risorse e possibilmente aerei”.
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“Blut und Boden”, Sangue e Suolo
Per tutta la vita avevo coltivato il desiderio di
andarmene. Nulla mi legava alla terra che mi aveva dato i natali. Se,
nell’infanzia, non sapevo che potevano esserci luoghi in cui la gente
era, anche fisicamente, diversa, e viveva in modo sensibilmente
differente, una volta giunto all’adolescenza non potei più ignorarlo, e
da allora non passò giorno senza che sognassi di terre e genti altre,
fra le quali non avrei potuto che stare meglio. Ciò che mi circondava
non portava che lo stigma della grettezza, dell’ottusità, della
limitatezza. Era la vita nella provincia profonda dell’Italia del Sud,
in un paese di qualche migliaio di abitanti, dove la principale fonte di
sostentamento rimaneva l’agricoltura e la pastorizia.
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