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venerdì 12 giugno 2020
Rivolte negli USA: L'elite globalista e le sue scimmie ammaestrate
di: Andrea Brizzi
Dopo la barbara uccisione di George Floyd, la rivolta è esplosa nel mondo occidentale, una rivolta inizialmente spontanea negli USA, da ricondurre al malessere sociale, come già detto nell’articolo della scorsa settimana, ma eterodiretta, guidata e gestita da un punto di vista ideologico, da un preciso apparato mondialista, che abilmente è riuscito a nascondere l’origine sociale e autenticamente classista delle prime rivolte, e a sostituirla con quella etnica, razziale e culturale.
Per capire la spropositata forza che detengono i padroni di questo nostro mondo, è sufficiente analizzare con quale velocità la barzelletta del “black lives matter” abbia contaminato la colonia Europa, e tutti i Paesi anglosassoni. Siamo di fronte ad un attacco totale, o meglio ad un contrattacco, visto che la favola del razzismo è stata tirata fuori dal cilindro proprio per impedire che il mondo ragionasse in termini economici, e analizzasse a fondo la condizione dei cittadini americani delle periferie, degli esclusi e dei reietti, degli eterni sfruttati, dei quaranta milioni di poveri che il paradiso della libertà può vantare.
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lunedì 23 aprile 2018
L’antifascismo dei vili traditori
di: Fabio Calabrese
Siamo l’unico
Paese al mondo che festeggia la sconfitta: con questa grottesca
ricorrenza del 25 aprile celebriamo la nostra sconfitta nella seconda
guerra mondiale come se fosse stata una vittoria, certamente attirandoci
il dileggio del mondo intero, mentre le ricorrenze delle vere vittorie
dei nostri predecessori che hanno fatto dell’Italia una nazione, a
cominciare dal 4 novembre, trascorrono dimenticate.
sabato 12 novembre 2016
La natura dittatoriale dei sinistri si rivela ogni volta che perde alle elezioni
Roma, 12 nov – Ci risiamo: la sinistra perde le elezioni da qualche parte nel mondo e di riflesso si scaglia contro il sistema democratico (gestito e voluto da loro NDR) delle elezioni, perché non essendo “meritocratico” permette a chiunque di esprimersi, a detta loro.
Questa volta è toccato all’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
usare duri toni contro il risultato delle elezioni americane: in un
commento neanche troppo a caldo a seguito della vittoria di Trump il Senatore a vita propone che gli ignoranti non votino. A ben vedere le sue esatte parole sono state “La vittoria di Donald Trump è intrisa di molta demagogia, irragionevolezza, carica distruttiva e disgregativa“, e “nasce come reazione di tutti i colpiti e gli insoddisfatti dal processo di globalizzazione e dal ruolo, semplicisticamente demonizzato, di ogni tipo di establishment e di ogni assetto di potere”.
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martedì 4 ottobre 2016
L’odio degli anti-razzisti è il vero razzismo
di: ROBERTO PECCHIOLI
Una qualunque
città italiana, esterno giorno. Una signora di mezza età, magra magra e
dall’aspetto nervoso aspetta il bus. A tracolla, porta un borsone di
tessuto grezzo tipo bottega equo solidale con una scritta cubitale: Il
razzismo è una brutta storia. Un uomo la guarda corrucciato, lei storce
il viso in un’espressione di disgusto, sibila a mezza voce nazista e si
allontana scuotendo la testa come le beghine di una volta davanti ad una
ragazza un po’ provocante. Le beghine ed i beghini “de sinistra” sono
sempre in azione, in servizio permanente effettivo: il problema era, ed è
ancora, l’incredibile odio dei buoni autoproclamati, fieri, felici,
certissimi sempre di essere dalla parte della ragione.
giovedì 17 dicembre 2015
L’ossessione fascista della sinistra mondialista
Nota personale:
In Italia l'antifascismo militante in assenza dello stesso fascismo, non è solo il mestiere dei parassiti, redditizio tra l'altro, ma è la promessa di fedeltà che viene fatta da chi è pronto a vendere il suo paese a favore dell'elite finanziaria ebraica che governa le demoniocrazie odierne. Dopo aver mostrato in pubblico tramite i media, questo tipo di predisposizione al servilismo nei confronti dell'invasore (vedi articolo link ), viene tenuto il giuramento di fedelta a questa elite demoniaca, inginocchiandosi davanti ai monumenti dell'onnipresente olocausto ebraico. Questo è l'atto finale di sottomissione che assicura a questi vili di avere una carriera sicura nella politica, nel giornalismo o altro, assicurando agli stessi che portera avanti il loro piano di dominio mondiale e di distruzione dei popoli.
white wolf
di: Enrico Marino
L’imbarazzante ministro della Difesa
Roberta Pinotti ha fatto l’infelice affermazione per cui “quelli di Isis
sono fascisti perché pensano che chi è diverso da loro deve essere
schiacciato”. E’ disgustoso il solo pensiero che siamo nelle mani di
ministri come la Pinotti che in un momento in cui servirebbe serietà e
chiarezza di linguaggio e di scelte, si slancia in questo parallelismo
ridicolo e ignorante della storia, pensando in tal modo di assolvere se
stessa e il suo governo dalle gravi responsabilità che sta collezionando
in sede interna e internazionale.
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giovedì 29 ottobre 2015
Contro il dispotismo della religione antifascista
di: Paolo Sizzi
Tre anni fa,
quando ancora professavo idee lombardiste radicali, venni intervistato
dalla trasmissione di La7 “Le invasioni barbariche”, circa il mio
particolare cammino ideologico all’interno del mondo identitario.
Chiaro: l’intento di una trasmissione del
palinsesto della rete di De Benedetti, di fronte ad uno che potrebbe
sbrigativamente essere inquadrato come leghistoide, è quello di
ridicolizzare e/o demonizzare, di liquidare alla stregua di un
dissociato perché non accetta pedissequamente la moderna vulgata post
’45 imperniata sulle balle dei vincitori e sulla inondazione di
politicamente corretto che frustra ogni giorno le nostre vite.
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