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giovedì 12 dicembre 2019

IL SILENZIO INIZIATICO DI CONTRO IL CAOS DELLE DEMOCRAZIE




di:

Alla radice della civiltà occidentale Sparta e Atene si contrappongono come archetipi. Atene è il dibattito, Sparta il silenzio. Atene ci ha lasciato il Partenone, l’Eretteo, i rilievi di Fidia; Sparta poche pietre mute (non aveva altre mura, come si diceva, che i petti dei suoi cittadini).

Atene è l’agorà della disputa politica, Sparta è un sistema autoritario, dove ciascuno appartiene allo Stato. Atene è la libertà, Sparta la disciplina militare. Atene dà in certo senso inizio alla modernità e alla visione secolare dell’uomo, specula sugli dèi e ne dubita – mentre Sparta resta immobile in un civismo liturgico e guerriero. Atene è abitata da individui, Sparta da una falange arcaica e concorde.

mercoledì 11 dicembre 2019

indirettamente i rituali satanici dell'elite in un video del 1975




In questa rara intervista, l’attore Christopher Lee discute del potere della magia nera e dei rituali satanici, aggiungendo che non c’è “niente di fittizio” in essi. Spiega anche perché c’era una rinascita nell’interesse per l’occultismo in quel momento. La sua risposta e` ancora pertinente ai giorni nostri.

lunedì 9 dicembre 2019

La Russia avverte la NATO di allontanarsi dai propri confini o si rischia una guerra



L’alto comando militare russo avverte i paesi membri della NATO di stare alla larga dal “cortile polare” russo per evitare uno scontro militare.
 
Il capo della flotta russa del Nord, il vice ammiraglio Alexander Moiseev, ha avvertito i paesi membri dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) che, aumentando significativamente la loro presenza nelle acque artiche a causa delle loro manovre militari, stanno rischiando che uno scontro militare potrebbe scoppiare in qualsiasi momento tra le forze della Russia e quelle occidentali, secondo il quotidiano britannico The Daily Mail .

martedì 3 dicembre 2019

Eggregore e Culto degli Antenati



di: Umberto Bianchi

Alessandro Orlandi ci offre, nel suo ultimo testo “Genius Familiaris, Genius Loci, Eggregori e forme pensiero-Culto degli antenati nel mondo antico e trasmissione iniziatica”, un interessante parallelo tra quella che, a prima vista, potrebbe sembrare materia di stretta appartenenza all’ambito storico-religioso romanistico, rappresentata dalla tematica delle divinità minori di ambito familiare della religio romana, quale appunto il Genius Familiaris ed il Genius Loci, annesso all’intero ambito del culto degli antenati ed il problema della trasmissione iniziatica, a sua volta connesso con quello delle cosiddette “Eggregore” o “forme-pensiero”. Un testo non lungo ma che, in linee brevi e concentrate, riesce ad offrire al lettore una panoramica più che esaustiva, su una tematica i cui risvolti sono tali e tanti che, a riassumerli e cercare di chiarirli in unico ambito testuale, si fa un lavoro di non poco conto.

giovedì 28 novembre 2019

IL M.E.S. la stretta finale dell'usura internazionale










“Con l’8 settembre si è perduto qualcosa di molto prezioso: che l’Italia faticherà duramente a riconquistare: l’onore nazionale e il rispetto che sino ad ieri essa aveva in tutto il mondo. Un popolo senza rispetto e senza onore diventa un giocattolo nelle spire degli interessi politici dei vincitori. Non sarà difficile all’ipocrisia del tradizionalismo britannico trovare dei pretesti con cui mascherare i suoi sentimenti di vendetta e tutto sarà fatto nel nome della democrazia, delle giustizia e della libertà: un paravento dietro il quale si nascondono gli interessi del più sudicio capitalismo, venga questo da Londra o da New York o da Mosca. Il popolo italiano vivrà un periodo amarissimo, che vedrà scardinati e travolti tutti i principi dell’onestà e della morale… Probabilmente nei paesi vinti si provvederà immediatamente a imporre una così detta costituzione democratica: ne seguiranno liti parlamentari, scandali politici e turpitudini morali senza fine, da cui ci si potrà attendere di tutto eccetto che qualcosa di buono e di costruttivo”.


da: "Mussolini si confessa" libro di interviste rilasciate dallo stesso, tra gli anni 1944 e 1945.







Nota personale:

L' odierna situazione catastrofica dell'Italia e dell'Europa in generale, non è dovuta solo al potere economico finanziario che ricatta le nostre nazioni, ma sopratutto alla misera di una classe dirigente che quando non ricattabile o corrotta è parte integrante dell'usuracrazia. 
Questi vili traditori sono molto di più che squallidi criminali che hanno voltato le spalle ai propri popoli, sono il nemico invasore che governa le colonie dell'usura internazionale.
Tutto questo si basa sulle fondamenta delle democrazie, che altro non sono che la palude dove i vermi sguazzano e possono riprodursi.

lunedì 25 novembre 2019

Parigi è zona di guerra ma i media di regime lo nascondono



Le scene che si ripetono a Parigi sono quelle di una rivolta e di una città in preda alla guerriglia urbana, con la polizia incattivita che spara proiettili dall’effetto devastante e i dimostranti, i “gilet gialli” che rispondono tirando pietre e alzando barricate. 

sabato 23 novembre 2019

I boschi sacri e l’albero cosmico nella Tradizione Indoeuropea



di:Fabrizio Bandini

I boschi sacri nella Tradizione Indoeuropea vengono visti come templi naturali da tempi arcaici e primordiali. Questa concezione si ravvisa dall’Islanda all’India, poli opposti, ad ovest e ad est della grande espansione dei popoli Indoeuropei. L’Europa stessa era una terra ricoperta da folte foreste, come ricorda Frazer: “Agli albori della storia, infatti, l’Europa era ammantata di gigantesche foreste primordiali, le cui poche radure dovevano apparire come isolotti in un oceano di verde. Fino al I secolo a. C. la Selva Ercina partiva dal Reno estendendosi verso est, per una distanza immensa e sconosciuta; i Germani, ai quali Cesare si rivolse per averne notizie, avevano viaggiato per due mesi attraverso quella selva, senza vederne la fine. Quattro secoli dopo l’imperatore Giuliano si recò a visitarla e la solitudine, la cupezza, e il silenzio di quella foresta, lasciarono una profonda impressione nella sua natura sensibile, tanto da fargli dichiarare che nulla di simile esisteva, secondo lui, nell’impero romano” (1).