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sabato 23 novembre 2019

I boschi sacri e l’albero cosmico nella Tradizione Indoeuropea



di:Fabrizio Bandini

I boschi sacri nella Tradizione Indoeuropea vengono visti come templi naturali da tempi arcaici e primordiali. Questa concezione si ravvisa dall’Islanda all’India, poli opposti, ad ovest e ad est della grande espansione dei popoli Indoeuropei. L’Europa stessa era una terra ricoperta da folte foreste, come ricorda Frazer: “Agli albori della storia, infatti, l’Europa era ammantata di gigantesche foreste primordiali, le cui poche radure dovevano apparire come isolotti in un oceano di verde. Fino al I secolo a. C. la Selva Ercina partiva dal Reno estendendosi verso est, per una distanza immensa e sconosciuta; i Germani, ai quali Cesare si rivolse per averne notizie, avevano viaggiato per due mesi attraverso quella selva, senza vederne la fine. Quattro secoli dopo l’imperatore Giuliano si recò a visitarla e la solitudine, la cupezza, e il silenzio di quella foresta, lasciarono una profonda impressione nella sua natura sensibile, tanto da fargli dichiarare che nulla di simile esisteva, secondo lui, nell’impero romano” (1). 

mercoledì 3 settembre 2014

Ragnarök il mito del "crepuscolo degli dei"











La fine dei tempi nella mitologia nordica



Il tema del crepuscolo degli dei, o Ragnarok, è chiaramente assimilabile al Kali-yuga, l'età oscura di cui parlano i testi sacri dell'antica India; inoltre non è molto lontano dal mito greco dell'età del ferro. Il concetto di crepuscolo degli dei indica in realtà il tramonto del divino e della trascendenza rispetto all'orizzonte umano. 

La metafora della luce del nord descrive una fonte spirituale ancor più vicina alla Tradizione primordiale e alle origini iperboree della civiltà.