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lunedì 6 aprile 2020
La dittatura della sanità: restrizioni della libertà e la lezione di Socrate e di Platone
di: Federica Francesconi
In tempi di coercizioni delle libertà fondamentali, coercizioni che vanno a ledere pesantemente i diritti civili del cittadino costituzionalmente garantiti, dovute al contenimento della diffusione del Corona Virus, qualche riflessione è d’obbligo. Sono molti i cittadini che in queste settimane si chiedono se queste limitazioni alla libertà di movimento e alla libertà d’impresa siano compatibili o meno con uno Stato di diritto o, piuttosto, con uno Stato di polizia. Il pensiero filosofico ci può venire in aiuto per sbrogliare la matassa di una situazione ingarbugliata, ai limiti del caos. Partiamo innanzitutto da una domanda che penso sorregga tutte le altre: è giusto obbedire alla legge, anche quando essa è ingiusta? Si tratta di un problema molto dibattuto nell’ambito della riflessione filosofica sin dalle sue origini.
giovedì 12 dicembre 2019
IL SILENZIO INIZIATICO DI CONTRO IL CAOS DELLE DEMOCRAZIE
di: Maurizio Blondet
Alla radice della civiltà occidentale Sparta e Atene si
contrappongono come archetipi. Atene è il dibattito, Sparta il silenzio.
Atene ci ha lasciato il Partenone, l’Eretteo, i rilievi di Fidia;
Sparta poche pietre mute (non aveva altre mura, come si diceva, che i
petti dei suoi cittadini).
Atene è l’agorà della disputa politica, Sparta è un sistema
autoritario, dove ciascuno appartiene allo Stato. Atene è la libertà,
Sparta la disciplina militare. Atene dà in certo senso inizio alla
modernità e alla visione secolare dell’uomo, specula sugli dèi e ne
dubita – mentre Sparta resta immobile in un civismo liturgico e
guerriero. Atene è abitata da individui, Sparta da una falange arcaica e
concorde.
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