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venerdì 31 luglio 2020
La scusa delle Fake news per censurare: approvata alla Camera la Commissione d’inchiesta
Di: Enrica Perucchietti
Approvata alla Camera la Commissione d’inchiesta contro le fake news. Composta da 20 deputati e senatori, la Commissione avrà 18 mesi di tempo per inquadrare il fenomeno della disinformazione e dell’odio on line e proporre nuove leggi.
La battaglia mainstream contro le fake news, sfruttando l’attuale emergenza sanitaria, sembra oggi riproporre una moderna forma di caccia alle streghe che ha come obiettivo la repressione del dissenso. Essa strumentalizza il dilagare di bufale sul web in un momento delicato per l’intera società, per portare all’approvazione di una censura della Rete e più in generale dell’informazione alternativa (leggi articolo).
martedì 16 luglio 2019
La falsa accusa dei soldi Russi alla Lega: messaggio chiaro dei servizi alla Lega di Salvini
di: Marco Della Luna
Un recente sondaggio dice che il 58% degli italiani ritiene grave la storia dei soldi promessi dai russi alla Lega per la campagna elettorale europea di quest’anno. Ciò dimostra ulteriormente che l’inconsapevolezza è la regina della democrazia come oggi praticata.
Infatti, posto che il problema di questo ipotetico e non avvenuto finanziamento è quello dell’interferenza straniera nella politica italiana, cioè della tutela dell’indipendenza politica italiana, allora ogni non-idiota sa che questa indipendenza non esiste dalla fine della II GM:
mercoledì 18 aprile 2018
Come i giornalisti provocano le guerre
di: Thierry Meyssan
Il bombardamento della Siria del 14 aprile 2018 resterà negli annali come esempio delle conseguenze del giornalismo scandalistico. Thierry Meyssan ritorna sull’uso del sensazionalismo nella propaganda di guerra.
Stati Uniti, Francia e Regno Unito hanno bombardato la Siria nella notte tra il 13 e il 14 aprile 2018. L’operazione, un’aggressione secondo il Diritto Internazionale, è stata presentata come risposta degli alleati al supposto utilizzo di armi chimiche da parte della Repubblica Araba Siriana.
Il bombardamento della Siria del 14 aprile 2018 resterà negli annali come esempio delle conseguenze del giornalismo scandalistico. Thierry Meyssan ritorna sull’uso del sensazionalismo nella propaganda di guerra.
Stati Uniti, Francia e Regno Unito hanno bombardato la Siria nella notte tra il 13 e il 14 aprile 2018. L’operazione, un’aggressione secondo il Diritto Internazionale, è stata presentata come risposta degli alleati al supposto utilizzo di armi chimiche da parte della Repubblica Araba Siriana.
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lunedì 22 gennaio 2018
L' Unione Europea si prepara a censurare la rete?
di: Luciano Lago
Le “notizie false” possono essere messe fuori legge come intende l’Unione Europea?
Nella fase attuale in Europa si nota che esiste una precisa volontà di limitare l’accesso alle informazioni alternative, per quanto questa misura venga presentata come la necessità di combattere le “fake news” e la loro influenza deleteria sull’opinione pubblica.
Vero è che elettori male informati possono rappresentare la nemesi della democrazia, strano però che ci si accorga soltanto adesso del problema dopo anni di manipolazione e di propaganda diffusa dai media ufficiali . Tuttavia la forte diffusione dei social media e di blogs e testate on line senza controllo ha reso il problema urgente ed “improrogabile” per il potere politico ed economico che teme di essere scalzato nella sua capacità di controllare i media.
Nella fase attuale in Europa si nota che esiste una precisa volontà di limitare l’accesso alle informazioni alternative, per quanto questa misura venga presentata come la necessità di combattere le “fake news” e la loro influenza deleteria sull’opinione pubblica.
Vero è che elettori male informati possono rappresentare la nemesi della democrazia, strano però che ci si accorga soltanto adesso del problema dopo anni di manipolazione e di propaganda diffusa dai media ufficiali . Tuttavia la forte diffusione dei social media e di blogs e testate on line senza controllo ha reso il problema urgente ed “improrogabile” per il potere politico ed economico che teme di essere scalzato nella sua capacità di controllare i media.
giovedì 11 gennaio 2018
SOROS E I COLLEGAMENTI CON I POLITICI ITALIANI
Gli abitanti dei futuri “Stati Uniti d’Europa” non saranno i popoli originali del Vecchio continente, bensì una sorta di subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale. Egli afferma senza mezzi termini che è necessario incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’elite al potere.
Richard Coudenhove Kalergi
"Più una situazione si aggrava, meno ci vuole a rovesciarla, e più grande è il lato positivo".
George Soros
Il noto filantropo ungherese naturalizzato americano nacque nel 1930 a Budapest con il nome di György Schwartz. Presto però dovette affrontare il dolore causato dal "re di tutti i mali", il fascismo, che costrinse lui e la sua abbiente famiglia a cambiare il proprio cognome in Soros per sfuggire dal crescente antisemitismo nel Paese.
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martedì 2 gennaio 2018
Cominciano le “fake news” dei media atlantisti sugli avvenimenti in Iran
Pur di
dimostrare che in Iran sia in atto una “rivolta spontanea”, i media
occidentali, esperti nella manipolazione delle notizie, stanno facendo
gli straordinari per diffondere false immagini riprese da fotogrammi di
altre manifestazioni e indicarle come “immagini della rivolta” in Iran.
mercoledì 29 novembre 2017
Si prepara la censura totale di internet con la scusa delle "fake news"
di: Maurizio Blondet
Da pochi giorni Facebook ha annunciato che avvertirà gli utenti che leggeranno conti accusati (dalle agenzie di spionaggio USA) di diffondere “propaganda russa”, creando una lista di siti le cui fonti sono “critiche”. Twitter e Google (proprietaria di YouTube) hanno già fatto sapere che soste
venerdì 24 novembre 2017
L’Economist dichiara la guerra contro la libertà di espressione su Internet e sui social media
di: Alfredo Jalife Rahme
La rivista britannica The Economist, portavoce del neoliberismo globale, controllata dai banchieri Rothshild, si scaglia in un violento attacco contro Internet e i social media: ” I social media minacciano la democrazia?” (“Do social media threaten democracy”?) Titola la presigiosa rivista.
In forma prevenuta, la rivista fustiga “Facebook, Google e Twitter per aver danneggiato gli interessi plutocratici del neoliberismo globale, accusa verso i social media che furono progettati presumibilmente “per salvaguardare la politica con una buona (sic) informazione che elimini i pregiudizi e le falsità”-
La rivista britannica The Economist, portavoce del neoliberismo globale, controllata dai banchieri Rothshild, si scaglia in un violento attacco contro Internet e i social media: ” I social media minacciano la democrazia?” (“Do social media threaten democracy”?) Titola la presigiosa rivista.
In forma prevenuta, la rivista fustiga “Facebook, Google e Twitter per aver danneggiato gli interessi plutocratici del neoliberismo globale, accusa verso i social media che furono progettati presumibilmente “per salvaguardare la politica con una buona (sic) informazione che elimini i pregiudizi e le falsità”-
giovedì 23 febbraio 2017
La libertà non è star sopra un albero…
"La dittatura perfetta avra sembianze di democrazia, una prigione senza muri nel quale i prigionieri non sogneranno mai di fuggire"
Aldous Huxley
di:Roberto Pecchioli
“In un tempo senza ideali né utopia, dove l’unica salvezza è un’onorevole follia”.
Sono
versi di Giorgio Gaber, scritti con Sandro Luporini per i suoi
spettacoli che restano tra gli eventi italiani più significativi di fine
XX secolo. Un’epoca di rassegnata decadenza, come dice l’incipit
di quello stesso brano, “Io persona”. Il tema della libertà è forse il
più potente tra quelli del signor G, e dà il titolo al suo testo forse
più noto, La libertà, del 1972. Vi si dice, ed è così, che la libertà
non è star sopra un albero; essere liberi non vuol dire banalmente poter
fare tutto ciò che si vuole lasciandosi trascinare da una dionisiaca
febbre di astratta indipendenza, ma ha un significato ben più profondo:
una libertà autentica si realizza quando ciascuno ha la possibilità di
conoscere, partecipare e decidere.
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Il suicidio imposto alle nostre nazioni
di: Barbara Tampieri
“Psicosi di stato indotta che porta il cittadino ad abbandonare la ragione e a perdere l’istinto di autoconservazione”.
Ripetete una bugia mille volte e la gente imparerà a riconoscerla subito come tale. Goebbels forse non l’aveva previsto, ma il fact-checking online è la sua nemesi. La sua frase più famosa (o famigerata) non è più vera, è stata falsificata da Internet.
Le bugie talmente grosse da essere percepite come verità si potevano credere ai suoi tempi e fino a vent’anni fa, quando c’erano solo la radio, il cinema, le parate di regime e soprattutto la televisione.
Proprio la televisione, responsabile dell’indottrinamento popolare più massiccio negli anni 80-90 per quanto riguarda l’Italia, è ormai ridotta – con pochissime eccezioni – a ripetitore passivo del pensiero unico del partito unico e la propaganda viene ormai somministrata in maniera così spudoratamente ed evidentemente falsa da provocare sempre più spesso e in un numero crescente di persone una vera e propria reazione di rigetto, seguita dalla ricerca da parte loro di una forma alternativa di informazione che trovano in Rete.
“Psicosi di stato indotta che porta il cittadino ad abbandonare la ragione e a perdere l’istinto di autoconservazione”.
Ripetete una bugia mille volte e la gente imparerà a riconoscerla subito come tale. Goebbels forse non l’aveva previsto, ma il fact-checking online è la sua nemesi. La sua frase più famosa (o famigerata) non è più vera, è stata falsificata da Internet.
Le bugie talmente grosse da essere percepite come verità si potevano credere ai suoi tempi e fino a vent’anni fa, quando c’erano solo la radio, il cinema, le parate di regime e soprattutto la televisione.
Proprio la televisione, responsabile dell’indottrinamento popolare più massiccio negli anni 80-90 per quanto riguarda l’Italia, è ormai ridotta – con pochissime eccezioni – a ripetitore passivo del pensiero unico del partito unico e la propaganda viene ormai somministrata in maniera così spudoratamente ed evidentemente falsa da provocare sempre più spesso e in un numero crescente di persone una vera e propria reazione di rigetto, seguita dalla ricerca da parte loro di una forma alternativa di informazione che trovano in Rete.
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lunedì 30 gennaio 2017
Il nuovo “Ministero della Verità” in Germania e in Europa
Funzionari de Ministero dell’Interno di Germania stanno richiedendo al ministro dell’interno, Thomas de Maizière, di istituire un Centro di Difesa contro la Disinformazione per combattere quella che chiamano “disinformazione politica”, un eufemismo per dire “notizie false”.
“L’accettazione di una era della post-verità equivarrebbe alla capitolazione politica”, hanno detto i funzionari a Maiziere in un memorandum che ha anche rivelato che i burocrati del Ministero dell’Interno sono desiderosi di vedere che “L’autentica comunicazione politica” permane a definire il secolo XXI”.
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