giovedì 7 giugno 2018
Il palese simbolismo Monarch nel video No Tears Left To Cry di Ariana Grande
No Tears Left to Cry di Ariana Grande si svolge in un mondo a parte in cui nulla ha senso. È un tributo contorto alla pratica più malata dell’élite: Il Controllo Mentale Monarch.
Ariana Grande ha iniziato la sua carriera come Cat Valentine nello show Nickelodeon Victorious, da li è diventata rapidamente un idolo per milioni di bambini. Una volta “diplomata” nella sua carriera di cantante solista, non ci volle molto prima che i suoi fan venissero introdotti alla sessualizzazione intensa e al simbolismo elitario. È così che funziona l’industria.
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martedì 5 giugno 2018
I padroni del discorso
"Se il pensiero può corrompere il linguaggio, il linguaggio può corrompere il pensiero."
George Orwell 1984
di: Roberto Pecchioli
Le parole hanno dei padroni? O meglio,
qualcuno determina i significati, orienta il senso di ciò che è detto,
divenendo quindi padrone del linguaggio e dei termini in cui ci
esprimiamo? E’ una riflessione antica, oggetto di indagine della
filologia, della linguistica e della semiologia. E’ evidente il rapporto
tra parole e potere. In queste settimane di aspra polemica politica ne
abbiamo la prova, a partire dalle opposte interpretazioni del nostro
testo legislativo più importante, la costituzione. Ci si accapiglia sul
senso di alcuni articoli della legge fondamentale della Repubblica, in
particolare quelli relativi ai poteri del suo presidente. Al di là delle
strumentalizzazioni, l’unica certezza è che ognuno ha buone ragioni per
intendere in un senso o in un altro ciascuna delle parole che la
compongono.
martedì 29 maggio 2018
Contro la casta radical chic
di: Enrico Marino
Coniò l’espressione ‘radicale chic’ per definire quei rampolli dell’alta società che appoggiano le cause più estremiste, purché esotiche, come mezzo per mondare la coscienza del loro viscerale odio verso i poveri.
Il politicamente corretto, spiegava, è uno strumento di controllo di questa classe di privilegiati sui ceti più bassi.
(Citazione dal web)E la Nuova Sinistra sessantottina, col ripudio della continuità generazionale con antenati e posteri, ha aperto la via all’individualismo e all’atomizzazione della società.
Chi ha sempre apertamente detestato
marxismo e liberismo, denunciandone i vizi e presentandoli come le due
facce della medesima medaglia, certamente non s’è meravigliato per la
notizia della presenza, il 5 maggio a Treviri, di Jean-Claude Junker
alla commemorazione dei duecento anni dalla nascita di Marx. Ancora una
volta la prova provata che, in realtà, liberismo e marxismo non sono
stati mai veri nemici, ma solo coniugi litigiosi che nel corso dei
secoli, però, hanno sempre trescato assieme, trovando alla fine su tutto
delle convergenze inconfessabili.
lunedì 28 maggio 2018
La finanza mondialista decide i governi, la maschera della democrazia è caduta
nota personale:
Ci teniamo a ribadire che le forze cosiddette sovraniste o "populiste" che in questi giorni sono stati protagonisti e vittime dell'ennesimo colpo di mano da parte di chi governa veramente le nazioni tramite i loro fantocci di governo a discapito dei popoli, sono ancora troppo poco e ancora intrappolati nel meccanismo truffaldino che non lascia scampo che è la stessa democrazia; meccanismo voluto ed esportato ( con bombe e stragi) dal sistema finanziario internazionalista, con cui incatenano i popoli ad una morte lenta e progressiva.
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venerdì 25 maggio 2018
Il Quinto Stato, la nuova plebe che non sa di esserlo
di: Roberto Pecchioli
Ho incontrato il
Quinto Stato. E’ accaduto stamattina, sul presto, nel mio quartiere. In
meno di mezz’ora e nel raggio di poche decine di metri, ho verificato
l’esistenza del Quinto Stato. E’ qui, l’ho incontrato e perfino toccato.
Conosciamo l’antica divisione della società in tre ordini, risalente al
Medioevo. Il primo ordine, o Stato, era costituito dal clero; il
secondo dai nobili. Il terzo, teoricamente, da tutti gli altri. La sua
rappresentanza, negli Stati Generali francesi, fu affidata ai membri
della nascente borghesia, che fece la Rivoluzione e seppellì per sempre
il passato. Il suo vate fu l’abate Sieyès, autore di un fortunatissimo
libello che incendiò la Francia all’inizio del fatidico 1789.
giovedì 24 maggio 2018
Solo i servi sono ancora europeisti
di: Gabriele Sannino
Sentirsi europeisti oggi implica coraggio e incoscienza. Più semplicemente, serve tanta, tantissima ignoranza, sia dei processi che dei fenomeni.
Se per l’uomo della strada – che è ignorante per forza di cose data la quotidianità, il lavoro, i mass media che disinformano e via discorrendo – l’Europa è bella perché ti permette di viaggiare senza passaporto, non devi cambiare la moneta, o perché ti permette l’Erasmus, per molti cittadini – più informati e consapevoli – quest’Europa dei banchieri, ormai, sta diventando un vero e proprio incubo.
Sentirsi europeisti oggi implica coraggio e incoscienza. Più semplicemente, serve tanta, tantissima ignoranza, sia dei processi che dei fenomeni.
Se per l’uomo della strada – che è ignorante per forza di cose data la quotidianità, il lavoro, i mass media che disinformano e via discorrendo – l’Europa è bella perché ti permette di viaggiare senza passaporto, non devi cambiare la moneta, o perché ti permette l’Erasmus, per molti cittadini – più informati e consapevoli – quest’Europa dei banchieri, ormai, sta diventando un vero e proprio incubo.
lunedì 21 maggio 2018
Evola e il Sessantotto: contestazione e rivoluzione dello spirito
di: Alfonso Piscitelli
“Formidabili
quegli anni” scrisse il leader di un gruppuscolo di picchiatori
dell’Università di Milano quando già era divenuto membro della casta e
ricordava con nostalgia in un suo libro il Sessantotto e i successivi
anni. No, verrebbe da dire: “formidabili quegli articoli” che Julius
Evola scrisse su “Il Borghese” e che inquadravano con la potenza di un
quadro (espressionista stavolta, non dadaista) la tempesta di emozioni
della “contestazione globale”.
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