di: Alfonso Piscitelli
“Formidabili
quegli anni” scrisse il leader di un gruppuscolo di picchiatori
dell’Università di Milano quando già era divenuto membro della casta e
ricordava con nostalgia in un suo libro il Sessantotto e i successivi
anni. No, verrebbe da dire: “formidabili quegli articoli” che Julius
Evola scrisse su “Il Borghese” e che inquadravano con la potenza di un
quadro (espressionista stavolta, non dadaista) la tempesta di emozioni
della “contestazione globale”.