di: Paolo Sizzi
Tre anni fa,
quando ancora professavo idee lombardiste radicali, venni intervistato
dalla trasmissione di La7 “Le invasioni barbariche”, circa il mio
particolare cammino ideologico all’interno del mondo identitario.
Chiaro: l’intento di una trasmissione del
palinsesto della rete di De Benedetti, di fronte ad uno che potrebbe
sbrigativamente essere inquadrato come leghistoide, è quello di
ridicolizzare e/o demonizzare, di liquidare alla stregua di un
dissociato perché non accetta pedissequamente la moderna vulgata post
’45 imperniata sulle balle dei vincitori e sulla inondazione di
politicamente corretto che frustra ogni giorno le nostre vite.