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lunedì 18 gennaio 2016

Platone ed il pericolo della democrazia



di: Riccardo Tennenini


“Dalla democrazia, dall’estrema libertà deriva la schiavitù maggiore e più selvaggia”.

“Quando il cittadino accetta che, da dovunque venga, chiunque gli capiti in casa, possa acquistarvi gli stessi diritti di chi l’ha costruita e ci è nato; quando i capi tollerano tutto questo per guadagnare voti e consensi in nome di una libertà che divora e corrompe ogni regola ed ordine… Così la democrazia muore: per abuso di se stessa. E prima che nel sangue, nel ridicolo.”

Platone

venerdì 15 gennaio 2016

Gli stupri in Germania: la verità sconvolgente,la pratica del Taharrush, il “gioco” arabo dello stupro


 
nota personale:

Le orde di allogeni che da decenni invadono la nostra Europa, sta vedendo negli ultimi tempi un incremento nelle proporzioni e nelle "qualità" degli elementi che vi approdano, traghettati e scortati dalle forze di polizia dirette dai governi di occupazione al soldo  della finanza mondialista.

Questo incremento delle masse di barbari invasori è dovuto sopratutto alle guerre volute e scatenate dai poteri mondialisti nella Siria,Iraq,Afghanistan ecc., e sopratutto dopo aver rimosso l'ostacolo della Libia di Gheddafi, che fungeva da argine all'immigrazione di grandi masse di persone, che sono poi spinte a portare caos etnico e razziale nei paesi che le elite mondialiste decidono di devastare; per questo e altri motivi di carattere geopolitico Gheddafi è stato rimosso con la forza e brutalmente trucidato da squadre di mercenari finanziate e armate dagli atlantisti e spacciate per ribelli dai loro media del regime demoniocratico, e per lo stesso motivo con gli stessi mercenari e tagliagole, si sta tendando di distruggere la Siria di  Bashar al-Assad, anche se in questo caso è intervenuta la Russia che sta ripulendo la zona da tale infestazione, questo anche perchè la Russia sa bene che se cade la Siria, si troverà presto orde di terroristi jihadisti nel proprio territorio, mentre L'Europa vincolata ai governi di occupazione che i cittadini ancora credono siano i loro governi, sta invece aprendo le porte a questa vera e propria invasione che presto ci porterà in guerra come vogliono i gestori di tali operazioni.

mercoledì 13 gennaio 2016

I media di "Je suis charlie" ora tacciono davanti agli abusi del governo francese



Dopo la marcia per la libertà di parola, paradossalmente, il governo francese ha ripetutamente perseguitato per un anno le persone per le idee politiche espresse.


di: Glenn Greenwald

È passato quasi un anno da quando milioni di persone – guidate dai tiranni più repressivi al mondo – marciarono su Parigi apparentemente per la libertà di parola. Sin da allora, il governo francese – che ha dato l’esempio strombazzando ai quattro venti l’importanza della libertà di parola dopo gli attentati di Charlie Hebdo – ha ripetutamente perseguitato persone per le visioni politiche espresse oppure ha sfruttato la paura collegata al terrorismo per far fuori i diritti civili in generale. Ha fatto tutto questo senza il minimo accenno di protesta da parte di coloro che, attraverso tutto l’Occidente, avevano sventolato le bandiere della libertà di parola in supporto ai fumettisti di Charlie Hebdo.

martedì 12 gennaio 2016

La mitologia del Signore degli Anelli e i cicli cosmici - parte 2


da un saggio di J. Weidner ed S. Rose
Sintesi e traduzione di: Anticorpi.info
 


seconda parte


 Cosmologia di Tolkien.

Per avere un'idea più esaustiva della trilogia del Signore degli Anelli, è utile dare un'occhiata al mito della Creazione, secondo l'universo narrativo di Tolkien. Come documentato nel Silmarillion, dalla convergenza armonica dei Valar (Poteri Primari del Creatore) appare la visione creativa della Terra.

La mitologia del Signore degli Anelli e i cicli cosmici - parte 1



da un saggio di J. Weidner e S. Rose 
Sintesi e traduzione di: Anticorpi.info
 


Prima Parte

 Introduzione 
 
A prima vista sembra solo una lunga favoletta sul bene ed il male. Una storia popolata di elfi, nani, maghi e mostri, la quale ai tempi dell'uscita - nel 1954 - fu considerata tutt'altro che grande letteratura, mentre oggi è salutata come uno dei grandi Libri del XX secolo. Cosa ha causato una simile rivalutazione del Signore degli Anelli? Come mai questa 'favoletta' è entrata nel cuore ed ha risuonato così profondamente nelle anime di tanti lettori?


La nostra risposta a queste ed altre domande, illustrata nell'articolo che state per leggere, è che Tolkien fosse a conoscenza della storia nascosta dell'umanità e della potente influenza della Grande Opera alchemica sulla cultura europea. Il testo spiegherà che come i più grandi maestri del passato, Tolkien si sia servito di questo splendido racconto come strumento di iniziazione collettiva ad un nuovo livello di consapevolezza del nostro passato, di noi stessi e del pianeta che popoliamo. L'articolo ipotizzerà inoltre che in qualche modo Tolkien conoscesse i segreti dell'alchimia. Ecco la vera ragione per cui la risonanza al livello planetario del suo capolavoro è andata progressivamente espandendosi ed amplificandosi; perché le sue pagine potrebbero contenere un patrimonio segreto che ci accomuna tutti: la storia oltre la storia.
 

lunedì 11 gennaio 2016

Il fallimento delle società “multiculturali” e l’esempio della Svezia




di: Luciano Lago

Mentre sono ancora fortissime le reazioni all’interno della Germania ed in tutta Europa ai fatti accaduti a Colonia ed in altre città tedesche che hanno visto il verificarsi una aggressione di massa, con inclusi stupri, contro le donne da parte di moltititudini di immigrati nordafricani ed arabi, i sostenitori del mito della società multiculturale che “stempera i contrasti e riesce ad amalgamare tutte le differenze fra le culture” (!), cercano di minimizzare gli avvenimenti e tornano a parlare di “strumentalizzazione degli episodi” effettuata dai movimenti populisti e di casi di comportamenti individuali da non generalizzare.

venerdì 8 gennaio 2016

Politicamente scorretti




di: Fabio Calabrese



C’è un proverbio che dice che per capire davvero un uomo, bisognerebbe camminare almeno un anno con le sue scarpe. Penso che contenga una verità profonda. Se doveste considerare Fabio Calabrese in maniera superficiale, sono sicuro che trovereste in questo personaggio una serie di (apparenti) contraddizioni. Fra queste, la più marcata è probabilmente quella, da un lato di una scelta politica che va chiaramente contro le tendenze emerse negli ultimi settant’anni della nostra storia, e dall’altro un interesse, anche come autore, per generi di narrativa fantastica di cui la parte predominante è rappresentata da quella fantascienza che perlopiù (fortunatamente non sempre) ha un atteggiamento di aspettativa ammirata e un ottimismo ingenuo verso le “magnifiche sorti e progressive” (locuzione che già Leopardi citava in senso fortemente ironico).