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mercoledì 9 dicembre 2015

L’Unione Europea cade a pezzi e gli eurocrati fingono indifferenza



Marine Le Pen ha tutte le ragioni nel sostenere che il Brexit (l’uscita dell Regno Unito dalla UE) sarà la pietra tombale dell’Unione Europea ma gli eurocrati fingono di non sentire il sinistro scricchiolio di tutta la costruzione europea che si percepisce dopo il no secco della Danimarca (al referendum pro Europa) a cui si è aggiunto il risultato delle elezioni regionali in Francia .

Si poteva pensare che gli eurocrati avrebbero deciso di rispondere in qualche modo allo straordinario successo del Front National della Le Pen alle elezioni regionali in Francia. Nessuna reazione significativa viene registrata, piuttosto si finge indifferenza, come se nulla fosse accaduto. Per l’eurocrazia di Bruxelles la costruzione europea è un dogma di fede e di quelle che sono le preoccupazioni ed il malumore della gente dei paesi europei non è questione che interessi più di tanto i responsabili delle Istituzioni europee. D’altra parte si sa che, per gli eurocrati di Bruxelles, il principale problema è mantenere le loro posizioni di potere ed i loro lucrosi stipendi, oltre ai privilegi ed ai favori dalle grandi lobbies che popolano gli uffici della UE.

lunedì 7 dicembre 2015

L’ORDINE NERO LE SS



di:Mauro Likar

Introduzione.


"Tutti Coloro che vogliono far trionfare una verità, prima che la sua ora sia venuta, rischiano di finire come gli Eretici".


Durante l’antichità, i popoli in lotta permanente per la propria sopravvivenza in un mondo ostile, avevano diritto di vita, e di morte, sui vinti. Il diritto naturale del più forte prevaleva; tuttavia, l’avversario poteva conservare il rispetto dell’avversario, il che metteva ancor più in valore la grandezza dei belligeranti. 

Gli uomini si muovevano guerra per ragioni esistenziali, e non ideologiche, e la conquista d’un territorio giustificava delle spedizioni guerriere, e le nozioni di onore e di onta determinavano il valore d’ogni singolo individuo.

L’Europa dei Padri contro l’Occidente degli affaristi





di: Paolo Sizzi

Ogni anno la stessa storia: sotto il periodo natalizio arriva la polemica (ben poco seria) del mantenimento del presepe nelle scuole, al fine di non urtare la sensibilità degli allogeni non cristiani, che però non sembrano fregarsene molto della questione.

In realtà, infatti, la faccenda è meramente politica e viene strumentalizzata dai leghisti da una parte e dai laicisti in odore di tessera piddina o vendoliana dall’altra. Il copione è sempre quello: un dirigente scolastico laicista decide di abolire le festicciole natalizie tradizionali per fare il fenomeno e per tutta risposta ottiene ondate di sdegno capeggiate dal caporione legaiolo di turno, nella fattispecie oggi da Matteo Salvini, pronto a fiondarsi come un falco sulla polemica.

venerdì 4 dicembre 2015

L'agenzia ANSA: propaganda nemica e disinformazione




 

L’Agenzia Nazionale della Stampa Associata che tutti conoscono con il semplice acronimo ANSA, è un’agenzia che ha un indiscusso ruolo di primo piano nel campo della divulgazione. Si tratta di una cooperativa composta da 36 soci editori dei principali quotidiani italiani e oltre a disporre di 22 sedi in Italia, possiede ben 81 uffici in altri 78 paesi. 

Le sue news diventano la “bibbia” dei giornalisti in quanto le agenzie ANSA trasmettono oltre 3.500 notizie e più di 1.500 foto al giorno che poi vengono ricevute dai mezzi d’informazione italiani, dalle istituzioni nazionali, locali ed internazionali, dalle associazioni di categoria, dai partiti politici e dai sindacati. 

Noi, Iperborei dei nostri tempi!



Noi, Iperborei! Nelle nostre vene scorre, indomito, il Sangue degli dèi! Ciò che il nostro cuore non smette di rimembrare sono gli echi di audacia nelle gesta dei nostri antenati! […] Popolo, per propria inclinazione sempre libero e condottiero! Popolo di grandi viaggi e navigazioni, da sempre messaggeri di quella profonda libertà che tanto fa paura ai furbetti che detengono oggi il potere, in questo mondo dell’alta finanza.

Non temiamo l’astuzia dei deboli, Noi, guidati dalla forza degli dèi! La nostra discendenza forte e fiera! Nessuna viscida massoneria potrà mai ciò che noi, esseri puri nell’animo, possiamo! La nostra profondissima libertà è il solo messaggio che abbiamo, invano, cercato di trasmettere, millenni or sono, al mondo! Nonostante il fallimento, è giunta l’ora di riprendere il nostro cammino![…]

giovedì 3 dicembre 2015

Putin: Erdogan compra il petrolio dall'ISIS



«La coalizione guidata dagli Usa ha iniziato a sorvolare i cieli di Iraq e Siria un anno prima dell’inizio delle nostre operazioni militari: sono convinto che abbiano visto tutto», dice il ministro degli esteri russo, Sergeij Lavrov. Hanno “visto tutto” (il traffico di petrolio dal territorio controllato dall’Isis alla Turchia) ma «non hanno fatto nulla, per qualche ragione sconosciuta». 

E’ un colpo da ko quello sferrato da Putin il 2 dicembre 2015: la Russia esibisce prove, anche fotografiche e satellitari, del traffico di petrolio che l’Isis trafuga e rivende in Turchia per finanziarsi. 

Riacquisire consapevolezza (…come nel 1914)



di: Sandro Giovannini

In un mio precedente breve articolo (*), mi avvicinavo, solo di sfuggita, al problema che tratterò, sempre sinteticamente, invece, in questo. Ma nel presente, “l’altrimenti inaffrontabile”, declinato sia in chiave nazionale che internazionale, il già detto si unirà, ancora più pericolosamente, al “Riacquisire consapevolezza (…come nel 1914)”, per necessità logica.

L’altrimenti inaffrontabile” va, almeno stoicamente, compreso fino in fondo. E’ penoso ripercorrere tutte le ragioni spirituali, storiche, politiche e sociali, per le quali siamo quasi inevitabilmente condannati “entro questo occidente”. Le abbiamo, già stringatissimamente, elencate. A tal punto ci troviamo, in Europa, con una situazione bloccata, ove l’unico reagente praticabile, piaccia o non piaccia, con molti motivi di verità per ogni possibile riserva mentale, è quello dei populismi montanti…  Ovviamente usiamo il termine populismi, anch’esso per approssimazione, essendo all’interno dei movimenti più o meno antagonisti di tal fatta, molte serissime motivazioni degne della più alta considerazione e comunque di un profondo rispetto.