di: Paolo Sizzi
Ogni anno la
stessa storia: sotto il periodo natalizio arriva la polemica (ben poco
seria) del mantenimento del presepe nelle scuole, al fine di non urtare
la sensibilità degli allogeni non cristiani, che però non sembrano
fregarsene molto della questione.
In realtà, infatti, la faccenda è
meramente politica e viene strumentalizzata dai leghisti da una parte e
dai laicisti in odore di tessera piddina o vendoliana dall’altra. Il
copione è sempre quello: un dirigente scolastico laicista decide di
abolire le festicciole natalizie tradizionali per fare il fenomeno e per
tutta risposta ottiene ondate di sdegno capeggiate dal caporione
legaiolo di turno, nella fattispecie oggi da Matteo Salvini, pronto a
fiondarsi come un falco sulla polemica.