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martedì 8 settembre 2015

L'uomo massa, l'uomo senza Dio




di: Maurizio Blondet

Uno dei troll che mi hanno lordato la casa ha voluto scrivermi un’ultima mail per insultarmi di persona: esibendo al sua superiorità di ateo contro la mia ridicola stupidità e inferiorità di cattolico integralista, difensore di una Chiesa pedofila, eccetera eccetera.

Confesso che – in questo volgere di tempi apocalittici che ormai ci travolgono – sentire uno che dichiara: “Io sono ateo” come fosse una prova di superiorità e libertà, mi fa uno strano effetto. Come si può vantarsi di mancare di una facoltà? Di essere privi di una funzione conoscitiva? E’ come se uno dicesse: guarda, adesso ho perso il senso del tatto, quindi – come vedi – posso afferrare ferri roventi, mettere le mani nelle braci, rovesciarmi addosso pentole bollenti… tutte cose che tu, povero idiota, non puoi fare. Tu non sei libero, io sì.
Ora, quello che costui descrive è il Morbo di Hansen, più comunemente noto come lebbra. La lebbra infatti, come affezione neurologica, fa’ perdere il senso del tatto. 

Il lupo e l’aurora - seconda parte






di: Mario Michele Merlino


Annotava il Cancelliere Otto von Bismarck, con l’usuale ironia del grande statista e con la tipica vena di disprezzo degli Junkers prussiani, come fosse ‘inevitabile che i tedeschi parlino male del governo di fronte ad un boccale di birra’. Se lo poteva permettere dopo aver ‘imposto’ al Re di Prussia, Guglielmo I della dinastia degli Hohenzollern, la costituzione del II Reich e il titolo d’Imperatore (il Kaiser), consapevole che ‘le questioni più importanti della nostra epoca verranno decise non dai discorsi o dalle risoluzioni delle maggioranze… 
ma col sangue e col ferro’. 

lunedì 7 settembre 2015

creare un set dell'orrore sulla pelle di un bambino morto,per manipolare le masse






Riceviamo e pubblichiamo grazie alla segnalazione di un nostro lettore, le foto che mostrano chiaramente la criminale manipolazione mediatica messa in atto dai media del regime mondialista usurocratico, sulla pelle di un povero bambino morto affogato;
per spingere i cittadini europei tramite suggestioni istintive-emotive (quelle a cui le masse da anni sono state abituate tramite gli orrendi film Hollywodiani e i vari programmi di rincoglionimento) a dover cedere il passo all'irrazionale emotivo,senza sviluppare un epnsiero critico e capire cosa si cela dietro queste operazioni,le vere cause che hanno promosso tale esodo e quale sia il vero fine di questa invasione.
Preghiamo tutti i siti di controinformazione di  pubblicare a sua volta l'articolo, per fare capire bene alla gente con quali criminali i popoli hanno a che fare,e ricordiamo ancora una volta che il nostro nemico primario sono i media di regime,prima ancora dei politici, questi luridi criminali asserviti alle centrali finanziarie ebraiche,presto renderanno conto di tutti i loro crimini, si ricordino che non basteranno i lampioni delle città per appenderli.



una manipolazione di troppo




di: maurizio blondet

E’ proprio un’operazione. Come aveva annunciato  il direttore della Stampa, Mario Calabresi, pubblico la foto del bambino perché “questa foto farà la storia. È l’ultima occasione per vedere se i governanti europei saranno all’altezza della Storia”. Sono le stesse parole di Bernard Henry Levy (ebreo appartenente all'elite finanziaria NDR):“Questa immagine farà muovere quelli che ci governano”.

venerdì 4 settembre 2015

Come lupi nella notte, in attesa dell’aurora



di: Mario Michele Merlino


Dalla piccola stazione di Réthondes, nella foresta di Laigle, ad una decina di chilometri da Compiègne, nel dipartimento dell’Oise, partiva un binario che si biforcava all’interno del bosco. Qui si incontrarono le due delegazioni, il mattino dell’8 novembre 1918, quella degli alleati guidata dal maresciallo Ferdinand Foch e quella tedesca dall’ex ministro Matthias Erzberger. Le condizioni imposte, non negoziabili, erano qualcosa di più che l’inesorabile iato tra i vincitori, tronfi del successo, e i vinti, umiliati e dimessi. 

Il ricatto mediatico contro il popolo italiano


scontri a Roma durante la protesta contro l'immigrazione incontrollata da parte dei residenti, che sono portati alla disperazione dai criminali di governo che eseguono le direttive delle centrali finanziarie mondialiste.


Quando il Corriere, La Stampa, e Il Manifesto pubblicano la stessa foto in prima pagina , il lettore avvertito capisce che è in corso un’operazione. Non che la foto non sia straziante; deve esserlo. Il Manifesto quasi ha scoperto il gioco col suo titolo rivoltante, cinico : “Niente Asilo”. Una battuta ‘di spirito’  – chissà che risate –  sul corpicino, venuta sù come vomito dal peggior rigurgito romanesco, dimostra che i compagni del Manifesto, quando l’hanno escogitata e trovata buona, non stavano pensando al piccolo Aylan, o come si chiamava; stavano pensando a Salvini. E come con quella foto lo stavano inc***do. 

giovedì 3 settembre 2015

Il piano Kalergi: Europa, inganno, immigrazione




“L’uomo del lontano futuro sarà un meticcio”.



I complottisti sanno bene chi è l’autore di questa frase: Richard Coudenhove-Kalergi, il mezzo-sangue austriaco-giapponese che fu visionario teorico dell’unità europea e che propagandò le sue idee fra gli anni ’20 e gli anni ’60 del XX secolo.