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giovedì 10 dicembre 2015

Julius Evola, Il declino delle caste e la telecrazia





J. Evola in un capitolo de ‘Rivolta contro il mondo moderno’ affronta il problema del declino delle caste. Nell’evolversi sociale e storico individua quattro caste che si sono succedute al potere: casta spirituale, casta nobile-guerriera, casta mercantile o borghese, casta degli schiavi o uomo massa. Analizzando il loro evolversi e declino storico, tratteggia a grandi linee anche un profilo della storia umana e del suo significato.

In un lontano passato, che possiamo considerare prima della storia, in un oltre tempo mitico, c’era il mondo spirituale dove ogni azione che proveniva dall’essere non aveva nessuna causa materiale tantomeno scopo pratico. Da questo empireo si è passati, ‘decaduti’, alla casta nobile guerriera, la quale ha fatto migrare l’umanità dal tempo mitico al tempo profano, alla storia che conosciamo. 

martedì 8 settembre 2015

L'uomo massa, l'uomo senza Dio




di: Maurizio Blondet

Uno dei troll che mi hanno lordato la casa ha voluto scrivermi un’ultima mail per insultarmi di persona: esibendo al sua superiorità di ateo contro la mia ridicola stupidità e inferiorità di cattolico integralista, difensore di una Chiesa pedofila, eccetera eccetera.

Confesso che – in questo volgere di tempi apocalittici che ormai ci travolgono – sentire uno che dichiara: “Io sono ateo” come fosse una prova di superiorità e libertà, mi fa uno strano effetto. Come si può vantarsi di mancare di una facoltà? Di essere privi di una funzione conoscitiva? E’ come se uno dicesse: guarda, adesso ho perso il senso del tatto, quindi – come vedi – posso afferrare ferri roventi, mettere le mani nelle braci, rovesciarmi addosso pentole bollenti… tutte cose che tu, povero idiota, non puoi fare. Tu non sei libero, io sì.
Ora, quello che costui descrive è il Morbo di Hansen, più comunemente noto come lebbra. La lebbra infatti, come affezione neurologica, fa’ perdere il senso del tatto.