di: Mario Michele Merlino
Annotava il
Cancelliere Otto von Bismarck, con l’usuale ironia del grande statista e
con la tipica vena di disprezzo degli Junkers prussiani, come fosse
‘inevitabile che i tedeschi parlino male del governo di fronte ad un
boccale di birra’. Se lo poteva permettere dopo aver ‘imposto’ al Re di
Prussia, Guglielmo I della dinastia degli Hohenzollern, la costituzione
del II Reich e il titolo d’Imperatore (il Kaiser), consapevole che ‘le
questioni più importanti della nostra epoca verranno decise non dai
discorsi o dalle risoluzioni delle maggioranze…
ma col sangue e col
ferro’.