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lunedì 2 novembre 2015

Le origini segrete della banca d’Inghilterra - l'inizio della schiavitù dei popoli





Dall’A.D. 757 fino alla morte nel 791, il grande Re Offa governò il regno di Mercia (1), uno dei sette regni autonomi della eptarchia anglosassone. Offa era un saggio ed abile amministratore dal cuore gentile, benchè fosse duro con i suoi nemici. Egli fondò il primo sistema monetario in Inghilterra (diversa dalla Britannia romano-celtica). Causa la scarsità di oro, usò l’argento per il conio e come riserva di ricchezza. 

L’unità di conto monetaria era una libbra di argento, divisa in 240 pennies. Sui pennies veniva impressa una stella (antico inglese “stearra”), dalla quale deriva la parola “sterling”. Nel 787 Offa introdusse una legge che proibiva l’usura, cioè caricare di interesse il prestito della moneta. Le leggi contro l’usura furono ulteriormente rafforzate dal Re Alfredo (r. 865- 99) che ordinò la confisca delle proprietà degli usurai, mentre nel 1050 Edoardo il Confessore (1042-66) decretò non solo la confisca, ma anche che l’usuraio fosse dichiarato fuorilegge e condannato al bando perpetuo.

Degrado, sopraffazione e corruzione nel Dna del piddì





di: Eugenio Orso

E’ meglio chiarire subito, quando superando il ribrezzo discutiamo del problema-piddì, che non siamo davanti a un partito squisitamente italiano e neppure ci troviamo di fronte una formazione politica libera, frutto dell’associazionismo autoctono.

Il piddì, infatti, è correttamente definibile come una “entità sub-politica collaborazionista della troika, anti-nazionale, filo-atlantista ed euroserva”, essendo proprio quelle sintetizzate nella definizione le sue caratteristiche salienti. E’ opportuno descrivere brevemente tali caratteristiche, perché il piddì è la principale causa del degrado italiano, della mancanza di sicurezza e fiducia nel futuro, del decadimento della qualità umana nella penisola, della corruzione dilagante come in nessun’altra epoca storica.

venerdì 30 ottobre 2015

Gaston Georgel: Dottrina dei cicli cosmici e movimento della Storia




"Gli storiografi dei secoli scorsi hanno considerato la teoria dei cicli cosmici come una superstizione occultista e l'hanno disprezzata. La loro ignoranza dei cicli è la conseguenza naturale del fatto che è impossibile verificare un fenomeno quando esso non è riproducibile più di una volta, dal momento che la durata di tale fenomeno riguarda un periodo troppo lungo di apparizione, in sproporzione quindi con la vita dell'osservatore, se non di tutta quella della sua razza"[1].

Dopo aver ricordato che, fino ad un'epoca abbastanza recente, la scienza ufficiale respingeva con disprezzo la teoria dei cicli, Luc Benoist si soffermò largamente sui lavori dello storiografo inglese Toynbee, il quale, senza riferirsi alla Tradizione, ha rinvenuto l'esistenza dei cicli sociali; da lì iniziò a germinare un certo interesse per la dottrina dei cicli, e a volte perfino un certa passione. La disgrazia, però, è che troppa gente si è messa a scrivere sul tema senza aver preso la precauzione di studiarlo seriamente, e da ciò è derivata una gran confusione che è ora di dissipare con un'esposizione succinta, ma chiara e precisa, della vera dottrina tradizionale dei cicli cosmici, nella maniera in cui la sto esponendo da più di 25 anni nelle mie differenti opere, scritte sotto la direzione dello stesso René Guénon.

Il "vangelo" di Dietrich Eckart




"L'uomo che consacrò la vita al risveglio del suo, del nostro popolo; la consacrò con la penna e col pensiero, e in ultimo, con l'azione: Dietrich Eckart!"

Adolf Hitler, Mein Kampf


Ci sono eruditi che hanno passato la vita a studiare questa materia della “guerra come fede”, del “terrore divino”, delle “leggi sullo sterminio” che popolano fobicamente la Bibbia. Si tratta di un universo che non è in qualche modo solo un libro di storia, in cui si narrano crimini effettivamente avvenuti, ma in cui si rivela una volontà divina tesa alla violenza di per sé, per principio, come sacrale legge di comportamento del “popolo di Dio”. Qui, non qualche suo troppo zelante seguace, ma Dio in persona ordina il massacro. Dunque un Dio criminale? È un fatto che una lunga sequela di sangue percorre la storia del “popolo di Dio”, con straordinaria, singolare, ineguagliata metodicità. 

giovedì 29 ottobre 2015

Contro il dispotismo della religione antifascista





di: Paolo Sizzi

Tre anni fa, quando ancora professavo idee lombardiste radicali, venni intervistato dalla trasmissione di La7 “Le invasioni barbariche”, circa il mio particolare cammino ideologico all’interno del mondo identitario.

Chiaro: l’intento di una trasmissione del palinsesto della rete di De Benedetti, di fronte ad uno che potrebbe sbrigativamente essere inquadrato come leghistoide, è quello di ridicolizzare e/o demonizzare, di liquidare alla stregua di un dissociato perché non accetta pedissequamente la moderna vulgata post ’45 imperniata sulle balle dei vincitori e sulla inondazione di politicamente corretto che frustra ogni giorno le nostre vite.

mercoledì 28 ottobre 2015

The Shining, Stanley Kubrick ed il Patto col Diavolo



Nel 1980 uscì nelle sale cinematografiche un film che avrebbe rivoluzionato il linguaggio cinematografico in tema di ghost stories: The Shining. Come gran parte delle pellicole girate dal geniale Stanley Kubrick, il film divenne presto un cult movie, ma lasciò piuttosto attoniti i fan di Stephen King, autore del racconto originale, in quanto la trama si discostò - a volte in modo netto ed apparentemente immotivato - dal suo romanzo. Diverse idee originali di King furono estromesse dalla rappresentazione cinematografica kubrickiana, e sostituite con altri elementi che non avevano molto a che fare con l'opera originale.

Molti cinefili sanno che Stanley Kubrick aveva l'abitudine di servirsi delle proprie pellicole per veicolare una gran mole di messaggi in forma criptata. In questo senso The Shining non fece eccezione, ed anzi dopo un'attenta analisi compiuta da alcuni ricercatori, primo fra tutti l'arguto Jay Weidner, si è dimostrato essere uno dei lavori più criptici, autobiografici e sofferti di Kubrick.


martedì 27 ottobre 2015

Vladimir Bukovsky: l’Unione Europea è esattamente come I'ex unione sovietica



Occhio alla UE: I Gulag iniziarono esattamente così. Il dissidente russo che ci mise in guardia

Vladimir Bukovsky è uno scrittore, neurofisiatra e attivista dissidente russo che ha trascorso 12 anni nelle prigioni psichiatriche russe e nei campi di lavoro, per aver difeso i diritti umani durante gli anni ’60 e gli anni ’70. Il suo ultimo periodo di prigionia risale al 1971. Arrivò in occidente nel 1976 e oggi vive a Cambridge. Ha sperimentato sulla sua pelle un sistema che egli considera sinistramente simile a quello che oggi ci viene imposto con l’Unione Europea. Ecco il video, che ho tradotto e sottotitolato per voi, nel quale esprime pensieri pesanti come macigni, che dovrebbero scuotere anche le coscienze più sopite.