di: Maurizio Blondet
Su The National Interest,
il 16 ottobre, è comparso un elogio ammirato ed incondizionato alla
strategia di Putin in Siria: firmato da Rabbi Dov Zakheim.
http://nationalinterest.org/feature/yes-putin-does-have-strategy-syria-14084
Guarda chi si rivede, è il primo impulso di noi vecchi esperti dei retroscena dell’11 Settembre.
Ma
dato che son passati 15 anni, è facile che il nome non dica niente ai
trentenni. Sicché, prima di esaminare la gran lode che costui ha
dedicato al presidente russo, occorrerà spiegare l’enorme importanza che
ha avuto il personaggio nella strategia Usa di distruzione degli stati
islamici. Quando nel gennaio 2001 George ‘Dubya’ Bush viene eletto (in
modo discutibile) presidente Usa, al Pentagono, dove è formalmente
ministro Donald Rumsfeld, si insediano 3 viceministri.
Tutti e tre
ebrei, tutti e tre sionisti simpatizzanti per l’estrema destra ebraica:
Paul Wolfowitz, Douglas Feith, e il rabbino Dov Zakheim. Tutt’e tre sono
personaggi interessanti, ma soffermiamoci sull’ultimo.
Come preannunciato, è iniziata oggi la grande offensiva dell’
Esercito Siriano sulla zona di Aleppo. Terroristi takfiri fuggono
travestiti da donne per sottrarsi alla resa dei conti.
Questa mattina, sulle alture di Azzan,nella zona sud di
Aleppo, si è sviluppata la grande offensiva dell’Esercito siriano con
l’appoggio dei combattenti Hezbollah, dei reparti iraniani delle Guardie
della Rivoluzione e di volontari delle milizie sciite irachene.
E’ di pochi giorni fa la notizia, passata piuttosto in sordina sui media nazionali, ma raccontata per esempio dal quotidiano La Nuova Venezia (vedi nuovavenezia.gelocal.it) che in diverse città italiane sono entrati in servizio agenti del Corpo di Policia Nacional spagnola e della Guardia Civil, così come agenti della Polizia italiana e dei Carabinieri presteranno servizio in alcune città spagnole.
Le città interessate in Italia sono Roma, Firenze, Venezia e la costa amalfitana, mentre le forze dell’ordine italiane saranno presenti a Madrid, Malaga, Ibiza e Formentera.
Il progetto con le pattuglie miste di forze dell’ordine italiane e spagnole era già partito in passato, ma il numero degli uomini e delle città coinvolte è stato aumentato.
Se desiderate maggiori informazioni sul progetto in questione, vi suggerisco di leggere l’articolo su La Nuova Venezia linkato sopra: io passo direttamente ad alcune valutazioni.
di: JUAN MANUEL DE PRADA
Gli Stati Uniti conbattono con nefaste arti per continuare ad
imporre sul mondo il proprio dominio militare, tecnologico ed
economico.
In un celebre discorso pronunciato a Valdai, Putin affermava
che “un paese deve disporre di forza militare, tecnologica ed economica;
tuttavia, quello che sarà determinante per il suo successo è la sua
forza spirituale e morale”.
Si tratta di una verità che ricorre implacabilmente nella Storia:
tutte le potenze che hanno lasciato che si incancrenisse questa forza
spirituale e morale hanno dovuto soccombere, a volte in modo fulminante,
ma più spesso con processi lunghi e rovinosi. Accadde nell’antichità,
con l’Impero romano, quando i romani decisero di sotterrare le vecchie
virtù repubblicane e si abbandonarono alle mollezze dell’impero. E’
accaduto in molti diversi momenti della Storia alle più grandi potenze
che, infatuate della propria supremazia militare o economica, si
lasciarono snaturalizzare da mode straniere, corrompere dal denaro o
cadere vittime del vizio.
di: Enrico Marino
Secondo il presidente della Repubblica e il ministro degli Esteri,
anche i migranti economici interpellano la politica e la nostra
coscienza, in quanto esseri umani in cerca di un futuro migliore.
Dal canto suo, la presidente della Camera, Laura Boldrini, parlando
di immigrazione al Prix Italia di Torino ha affermato che le resistenze
ai migranti sono normali, ma vanno superate con obbligatorietà e
sanzioni.
Le istituzioni italiane, in sostanza, per un verso, spostano
lentamente ma progressivamente in avanti i limiti dell’accoglienza e,
per un altro verso, tendono a imporre tali limiti anche con la forza.