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lunedì 27 novembre 2023

Il culto ebraico del giorno del giudizio è quello che controlla l’Occidente, il vero potere dietro al denaro


Sopra le rovine di una Aristocrazia naturale ed ereditaria, costruimmo una nostra aristocrazia a base plutocratica. Fondammo questa nuova aristocrazia sulla ricchezza, che noi controllavamo, e sulla scienza promossa dai nostri dotti.

da: I "PROTOCOLLI" dei Savi Anziani di Sion.


Vent’anni fa lo storico tedesco Wolfgang Eggert ci avvertì che i Rothschild appartengono ad un fanatico culto apocalittico che sta progettando di istigare una guerra mondiale per purificare il mondo dai non-satanisti .

Lo storico predisse un complotto cabalista per sterminare i goyim nel 2003 (forse si riferiva all'11 Settembre?ndr)

venerdì 11 giugno 2021

Spengler: il tramonto dell’Occidente

 

di: Roberto Pecchioli

Ciascuno di noi è influenzato da tutti i libri che ha letto. Altra cosa sono i testi – e gli autori- che ci hanno formato, le opere che diventano l’imprinting della nostra personalità e della visione del mondo alla quale aderiamo. Per chi scrive, si tratta di Dante, Tommaso d’Aquino, Cervantes, Tocqueville, Ortega y Gasset, Dostoevskij e pochi altri. Se c’è un autore che ha forgiato in profondità il nostro spirito, quello è Oswald Spengler. Tedesco della Sassonia, dunque prussiano, ma poi bavarese di residenza sino alla morte, avvenuta nel 1936 a soli 56 anni, ingegnere per studi, storico, filosofo, morfologo della storia per attitudine e scelta, fu forse la voce più potente, singolare e solitaria della Rivoluzione Conservatrice, il fenomeno culturale che attraversò la Germania nella prima parte del XX secolo, tra Weimar, la sconfitta dell’Impero guglielmino e la temperie che portò al potere il nazionalsocialismo. 

martedì 18 giugno 2019

I “valori” dell’Occidente non sono i nostri valori




Messina 11 Giugno 2019, il filosofo russo Alexander Dugin, autore fra altri importanti testi, de: “La quarta teoria politica”, doveva tenere una conferenza nella sala Cannizzaro del rettorato dell’università, il tutto organizzato da mesi, e con il patrocinio del Comune, ad un giorno dall’evento, (come accaduto a Roma per la presentazione del libro “la mia Avanguardia” del nostro direttore Adriano Tilgher), la sala viene negata per volere del Rettore Salvatore Cuzzocrea.

giovedì 23 agosto 2018

I liberi schiavi



di: Roberto Pecchioli

Nessuno è più schiavo di chi si crede libero senza esserlo. L’aforisma di Goethe, tratto dalle Affinità elettive, è la sintesi della civilizzazione contemporanea. Drogati di presunte libertà, convinti di vivere nel giardino delle delizie delle opportunità, delle scelte autonome ed individuali, siamo diventati liberi schiavi, burattini in mano a un sistema che ci spreme, dirige e orienta. Il grande meccanismo, la potentissima sovrastruttura dalla quale siamo dominati, è la pubblicità.

lunedì 13 novembre 2017

Al Dio degli inglesi non credere mai


Un momento assai significativo dello scontro Modernità-Tradizione è certamente rappresentato dalle cosiddette “guerre indiane”. Evento epocale, spartiacque storico, la cui tragica conclusione ha avuto quale inevitabile e successivo esito l’occidentalizzazione del mondo.

lunedì 9 ottobre 2017

ALEXANDER DUGIN: L’ULTRALIBERISMO GLOBALISTA È CONTRO LA NATURA UMANA E A FAVORE DELLA SUA TOTALE DISTRUZIONE !





di: Alexander Dugin

Alexander Dugin è un filosofo russo, attento osservatore della società globale, che con le sue interviste e i suoi saggi pone al centro la vita umana , cerca di avvisarci del pericolo che corriamo a seguire questa ideologia, perciò ci lancia un avviso sui rischi che corre l’umanità a stare in mano a questi governi gestiti da criminali ultraliberisti che hanno come scopo finale l’eliminazione completa dell’umanità dei suoi valori tradizionali a favore di una società completamente senza sentimenti umani.

“I globalisti hanno bisogno di un nemico, ma un nemico adeguato , che in realtà sono loro stessi, perchè distruggeranno l’umanità rimpiazzando il genere umano con l’intelligenza artificiale , una specie di cyborg.

martedì 29 agosto 2017

IL GOVERNO MONDIALE NON TEME QUESTI IDIOTI




nota personale:

In una realtà distorta e scientificamente manipolata come l'attuale, può far sembrare ai semplici che questi miliardari travestiti da cantanti, siano portatori di chissà quale cultura,  che rappresentino l'essenza della ribellione, che possano cantare e opporsi perché viviamo in un sistema libero e altre demenze simili,  ma la verità è sempre crudele, e accettare la verità vuole dire prendere posizione; 
la cruda verità sotto gli occhi di tutti  è che questi miliardari  chiamati "pop star" non sono mai stati contro il sistema, anzi sono supportati dal sistema, (che quando non li usa direttamente per manipolare le masse, li usa come valvola di sfogo), sono parte integrante dello stesso sistema che essi nella finzione che vogliono rappresentare fingono di voler porsi contro, oppure di  far sentire trasgressivo colui che li supporta, trasgressivo nel senso che essi hanno fatto percepire di se tessi.

mercoledì 5 luglio 2017

Dugin: La Russia deve salvare l’Europa dall’elite mondialista che la sta distruggendo




Europa e Stati Uniti hanno spesso ricambiato il favore ad Aleksandr Dugin. Un anno fa, il famoso politologo russo è stato messo alla porta in Grecia. Accompagnato dal patriarca di Mosca Kirill per una conferenza sul Monte Athos, Dugin è stato fermato all’aeroporto di Salonicco e gli è stato comunicato che il suo ingresso all’interno dei territori della Ue gli era interdetto. 

Un anno prima, il Dipartimento del tesoro degli Stati Uniti lo aveva inserito nella lista dei cittadini russi sotto sanzioni per la crisi ucraina. Un mese dopo è il Canada a mettere sotto embargo Dugin. Di lui hanno scritto tutti, da Foreign Policy, che lo chiama “il cervello di Putin”, al Sole 24 Ore, che la settimana scorsa lo ha definito il “Rasputin di Putin”.

mercoledì 6 aprile 2016

La libertà assurda e il dáimon perduto dell’Occidente



di:


Quando parliamo della vita come della “mia vita”, aggiungendo che siamo liberi di disporre  a piacimento di ciò che è “nostro”, in verità dimostriamo di non conoscere la reale disposizione dei fatti circa l’esistenza. È chiaro che se le cose stessero come pensiamo, ossia che ciò che siamo o possediamo sia “nostro”, potremmo cambiare a piacimento il nostro corpo con un semplice atto della volontà, prevedere i pensieri che faremo, in modo tale da gestire secondo ciò che più ci fa comodo le varie esperienze della “nostra” vita. È ben evidente, però, che non è così che stanno le cose: in realtà ci ritroviamo ad essere legati ad una vita che non possiamo considerare estranea a noi stessi, ma che al contempo non possiamo identificare con un nostro deliberato atto di volontà.

martedì 24 novembre 2015

Il totalitarismo democratico




di: Riccardo Percivaldi

È stato spesso ripetuto che viviamo nell’epoca della fine delle ideologie, che il crollo del Muro di Berlino ha segnato il trionfo totale e assoluto dell’Occidente democratico e la vittoria del liberalismo sul comunismo. Secondo la vulgata ufficiale nell’epoca postmoderna le ideologie del novecento sarebbero scomparse, lasciando il posto a una nuova era di libertà caratterizzata dal pluralismo e dall’incredulità nei confronti delle metanarrazioni, con il sapere che si configura esclusivamente come «libera e imprevedibile attività della mente umana», in antitesi al «terrore teorico e politico praticato dai detentori del presunto sapere unitario, stabile, globale e assolutamente garantito».
          

lunedì 19 ottobre 2015

La grave crisi morale dell’Occidente




di:  JUAN MANUEL DE PRADA

Gli Stati Uniti conbattono con nefaste arti per continuare ad imporre sul mondo il proprio dominio militare, tecnologico ed economico. In un celebre discorso pronunciato a Valdai, Putin affermava che “un paese deve disporre di forza militare, tecnologica ed economica; tuttavia, quello che sarà determinante per il suo successo è la sua forza spirituale e morale”.

Si tratta di una verità che ricorre implacabilmente nella Storia: tutte le potenze che hanno lasciato che si incancrenisse questa forza spirituale e morale hanno dovuto soccombere, a volte in modo fulminante, ma più spesso con processi lunghi e rovinosi. Accadde nell’antichità, con l’Impero romano, quando i romani decisero di sotterrare le vecchie virtù repubblicane e si abbandonarono alle mollezze dell’impero. E’ accaduto in molti diversi momenti della Storia alle più grandi potenze che, infatuate della propria supremazia militare o economica, si lasciarono snaturalizzare da mode straniere, corrompere dal denaro o cadere vittime del vizio.