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giovedì 16 aprile 2020

Il governo degli incopetenti e traditori darà il colpo finale all'Italia




nota personale:

E quando tutte le maschere cadranno, tutta la loro propaganda non riuscira più ad illudere la realtà, quando tutta l'ipocrisia diverrà un veleno insopportabile, quando non restera che la disperazione, allora resterà solo la crudele tirannia che da 70 anni governa il popolo italiano.

white wolf




di: Ettore Savini

Sembra impossibile, ma è proprio così: dopo oltre un mese di blocco totale delle attività e di “reclusione” per tutta la comunità, il governo non ha ancora messo un solo euro nelle tasche degli italiani. Stanno arrivando, proprio in questi giorni, 600 euro per i possessori di partita Iva: un’elemosina, che ad alcuni non basterà nemmeno per pagare la bolletta della luce.

lunedì 30 aprile 2018

I media del regime tecno-finanziario a favore dei “grillini”




di:  Luciano Lago

Mentre tutti i poteri forti si stavano gradualmente pronunciando a favore di governo 5 Stelle-PD, rimasti spiazzati dal no del PD e dai risultati delle elezioni in Friuli, intervengono gli esponenti del potere mediatico a dire la loro sulla intricata situazione politica italiana.

lunedì 26 marzo 2018

L'elite internazionalista spinge la campagna anti Russia



Il contesto storico per l’aggressione occidentale

di James Petras

(….) Diversi fattori storici fondamentali risalenti agli anni ’90 spiegano l’attuale ondata di ostilità occidentale nei confronti della Russia.
Prima di tutto, durante gli anni ’90, gli Stati Uniti hanno degradato la Russia, riducendola a uno stato vassallo e imponendosi come stato unipolare dominante.
In secondo luogo, le élite occidentali hanno saccheggiato l’economia russa, sequestrando e riciclando centinaia di miliardi di dollari. I principali beneficiari sono stati le banche di Wall Street e la City of London e i paradisi fiscali d’oltremare.

lunedì 8 gennaio 2018

L’identità etnica e nazionale, sangue e suolo





di: Paolo Sizzi


Quando sento parlare di ius soli, la mia mente, in realtà, non corre immediatamente alla recente gazzarra del centro-sinistra italiano, tesa a regalare la cittadinanza italiana a tutti coloro che nascono sul territorio nazionale. Il diritto incentrato sul suolo, sulle prime, mi fa pensare proprio al suolo, senza inflazioni politiche e ideologiche, alla sacralità della terra natia, della patria, che da millenni si chiama Italia, ma anche Lombardia, Veneto, Toscana, Umbria, Roma, Napoli e Sicilie, Sardegna e Corsica. E infatti, lo sappiamo bene, l’irrinunciabile e sacrale legame coerentemente identitario si basa sul binomio di sangue e suolo, da cui, del resto, nasce lo spirito, la cultura (con tutto ciò che questo termine comporta) di un popolo ben preciso.

martedì 20 ottobre 2015

Il rabbino Dov Zakheim la parte oscura dell' 11/9





di: Maurizio Blondet

Su The National Interest, il 16 ottobre, è comparso un elogio ammirato ed incondizionato alla strategia di Putin in Siria: firmato da Rabbi Dov Zakheim.

http://nationalinterest.org/feature/yes-putin-does-have-strategy-syria-14084

Guarda chi si rivede, è il primo impulso di noi vecchi esperti dei retroscena dell’11 Settembre. 

Ma dato che son passati 15 anni, è facile che il nome non dica niente ai trentenni. Sicché, prima di esaminare la gran lode che costui ha dedicato al presidente russo, occorrerà spiegare l’enorme importanza che ha avuto il personaggio nella strategia Usa di distruzione degli stati islamici. Quando nel gennaio 2001 George ‘Dubya’ Bush viene eletto (in modo discutibile) presidente Usa, al Pentagono, dove è formalmente ministro Donald Rumsfeld, si insediano  3  viceministri. 
Tutti e tre ebrei, tutti e tre sionisti simpatizzanti per l’estrema destra ebraica: Paul Wolfowitz, Douglas Feith, e il rabbino Dov Zakheim. Tutt’e tre sono personaggi interessanti, ma soffermiamoci sull’ultimo.