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lunedì 28 settembre 2015

La Siria minaccia di abbattere i cacciabombardieri francesi che violeranno il proprio spazio aereo





La Siria ha minacciato la Francia di abbattere i suoi aerei da combattimento che sorvoleranno il paese arabo, sotto il pretesto di combattere contro il gruppo terrorista dell’ISIS (Stato Islamico). “L’abbattimento dei cacciabombardieri che sorvolino la Siria senza il permesso del Governo di Damasco è un fatto probabile”, ha dichiarato Domenica,  il rappresentante permanente della Siria davanti alle Nazioni Unite, Bashar al-Yafari, nel corso di una intervista con la catena televisiva libanese Al-Mayadeen.


Gli aerei da guerra francesi hanno bombardato la scorsa Domenica per la prima volta obiettivi dell’ISIS in Siria, nell’ambito delle azioni della coalizione comandata dagli Stati Uniti.



Dopo di aver accusato il governo di Parigi di appoggiare i gruppi terroristi che operano nel suo paese, il funzionario siriano ha sottolineato che l’intervento francese in Siria viola le leggi internazionali e le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle nazioni Unite. Allo steso modo ha messo in questione la volontà della Francia nella sua pretesa lottta contro il nefasto fenomeno del terrorismo in Siria, visto che il paese europeo cerca di bombardare le posizioni dello Stato Islamico mentre omette di colpire le posizioni dell’altro grande gruppo terrorista che opera in Siria, il Fronte di Al Nusra, collegato ad Al-Qaeda.








Secondo gli analisti ed esperti militari, è poco probabile che gli attacchi portati a termine dalla Francia in Siria possano produrre serie effetti militari o frenare gli attacchi terroristici nel paese europeo.

Secondo quanto  sostenuto da  Eric Denece, il direttore del Centro di Studi di Intelligence della Francia, risulta fra l’altro una completa stupidaggine quello che ha sostenuto il governo francese: “noi andiamo a prevenire gli attacchi terroristici in Francia grazie agli attacchi aerei in Siria”. Una affermazione priva di riscontro nella realtà.


Gli attacchi aerei della Francia contro le presunte posizioni della banda terrorista si sono realizzati in un momento in cui le autorità francesi hanno sottolineato in varie occasioni che Parigi cerca una Siria senza Bashar al-Assad, il presidente rieletto democraticamente nel 2014, il quale, dal canto suo, ha denunciato che gli attacchi della coalizione non hanno debilitato il gruppo dei miliziani takfiri dell’ISIS  ma piuttosto  hanno ampliato la loro capacità di reclutamento, come dimostrato dalle ultime analisi dell’intelligence occidentale.
Gli aerei da guerra francesi erano entrati sullo spazio aereo della Siria e si sono unito alla coalizione degli USA, del Canada, della Turchia e di alcuni paesi del Golfo Persico dove hanno realizzato alcuni attacchi aerei contro le presunte posizioni dell’ISIS.


La coalizione anti ISIS sostiene che gli attacchi aerei avrebbero eliminato varie posizioni dell’ISIS e messo fine alla vita di decine di terroristi in Siria, tuttavia, a giudizio di molti analisti indipendenti, dopo oltre un anno di esistenza della coalizione, i risultati reali sul terreno sono stati inefficaci, l’ISIS ha continuato la sua espansione e i bombardamenti della coalizione hanno distrutto diverse infrastrutture della Siria e prodotto centinaia di vittime civili come effetti collaterali.  

Questa situazione di stallo ha determinato fra l’altro l’intervento della Russia che è determinata a condurre a modo proprio la lotta contro lo Stato Islamico che rappresenta una minaccia alla stessa sicurezza del paese euroasiatico dove esiste una popolazione di circa venti milioni di mussulmani.

Per la Russia i raid aerei della Francia in Siria violano il diritto internazionale.

Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, azioni simili come gli attacchi aerei francesi effettuati sul territorio della Siria,  senza il via libera del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e senza l’autorizzazione di Damasco, violano il diritto internazionale.
In precedenza Parigi aveva dichiarato che gli attacchi aerei sulle posizioni dei combattenti di ISIS in Siria erano “difensivi”. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, azioni simili, senza il via libera del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e l’autorizzazione di Damasco, violano il diritto internazionale.




  Il presidente Siriano Bashar Al Assad



I raid aerei sulle posizioni dei fondamentalisti dello “Stato Islamico” in Siria senza l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e senza il consenso di Damasco sono una violazione del diritto internazionale, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.

“Mi piacerebbe sapere di più sul concetto di autodifesa, sotto forma di attacchi aerei su uno Stato sovrano senza alcuna autorizzazione, ovvero al di fuori del diritto internazionale. Che fenomeni: il referendum in Crimea è un’annessione, mentre gli attacchi senza l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e il via libera del governo legittimo sono una questione di autodifesa”, — ha scritto la portavoce del ministero degli Esteri russo sulla sua pagina Facebook.

“Su quali basi agite sul territorio di uno Stato sovrano, bypassando il governo legittimo, che non appoggia ISIS e lotta strenuamente contro di loro?” — ha scritto la Zakharova.
A suo avviso, “non è diritto internazionale, ma si tratta di una violazione sotto il naso della comunità internazionale”.






Fonti:    HispanTv          Sputnik News


Traduzione e sintesi: Luciano Lago  di: controinformazione.info

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