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martedì 12 gennaio 2016

La mitologia del Signore degli Anelli e i cicli cosmici - parte 1



da un saggio di J. Weidner e S. Rose 
Sintesi e traduzione di: Anticorpi.info
 


Prima Parte

 Introduzione 
 
A prima vista sembra solo una lunga favoletta sul bene ed il male. Una storia popolata di elfi, nani, maghi e mostri, la quale ai tempi dell'uscita - nel 1954 - fu considerata tutt'altro che grande letteratura, mentre oggi è salutata come uno dei grandi Libri del XX secolo. Cosa ha causato una simile rivalutazione del Signore degli Anelli? Come mai questa 'favoletta' è entrata nel cuore ed ha risuonato così profondamente nelle anime di tanti lettori?


La nostra risposta a queste ed altre domande, illustrata nell'articolo che state per leggere, è che Tolkien fosse a conoscenza della storia nascosta dell'umanità e della potente influenza della Grande Opera alchemica sulla cultura europea. Il testo spiegherà che come i più grandi maestri del passato, Tolkien si sia servito di questo splendido racconto come strumento di iniziazione collettiva ad un nuovo livello di consapevolezza del nostro passato, di noi stessi e del pianeta che popoliamo. L'articolo ipotizzerà inoltre che in qualche modo Tolkien conoscesse i segreti dell'alchimia. Ecco la vera ragione per cui la risonanza al livello planetario del suo capolavoro è andata progressivamente espandendosi ed amplificandosi; perché le sue pagine potrebbero contenere un patrimonio segreto che ci accomuna tutti: la storia oltre la storia.
 

lunedì 11 gennaio 2016

Il fallimento delle società “multiculturali” e l’esempio della Svezia




di: Luciano Lago

Mentre sono ancora fortissime le reazioni all’interno della Germania ed in tutta Europa ai fatti accaduti a Colonia ed in altre città tedesche che hanno visto il verificarsi una aggressione di massa, con inclusi stupri, contro le donne da parte di moltititudini di immigrati nordafricani ed arabi, i sostenitori del mito della società multiculturale che “stempera i contrasti e riesce ad amalgamare tutte le differenze fra le culture” (!), cercano di minimizzare gli avvenimenti e tornano a parlare di “strumentalizzazione degli episodi” effettuata dai movimenti populisti e di casi di comportamenti individuali da non generalizzare.

venerdì 8 gennaio 2016

Politicamente scorretti




di: Fabio Calabrese



C’è un proverbio che dice che per capire davvero un uomo, bisognerebbe camminare almeno un anno con le sue scarpe. Penso che contenga una verità profonda. Se doveste considerare Fabio Calabrese in maniera superficiale, sono sicuro che trovereste in questo personaggio una serie di (apparenti) contraddizioni. Fra queste, la più marcata è probabilmente quella, da un lato di una scelta politica che va chiaramente contro le tendenze emerse negli ultimi settant’anni della nostra storia, e dall’altro un interesse, anche come autore, per generi di narrativa fantastica di cui la parte predominante è rappresentata da quella fantascienza che perlopiù (fortunatamente non sempre) ha un atteggiamento di aspettativa ammirata e un ottimismo ingenuo verso le “magnifiche sorti e progressive” (locuzione che già Leopardi citava in senso fortemente ironico).

giovedì 7 gennaio 2016

La frode e l'usura sono la regola per le banche, non l’eccezione



di:Marco Della Luna
 

Il problema dei banchieri che mangiano i depositi e gli investimenti dei clienti viene presentato dai mass media in modo deliberatamente fuorviante, cioè come circoscritto a casi anomali e isolati di cattivo esercizio dell’attività bancaria e di insufficiente sorveglianza da parte degli organi di controllo, mentre al contrario da sempre la frode e l’usura e le falsità in bilancio (come pure i cosiddetti prestiti predatori e quelli fatti a società di amici, che non li rimborseranno) sono tra le più costanti ed efficienti fonti di reddito dei banchieri; e il sistema bancario italiano, nonostante i suoi circa 300 miliardi di crediti deteriorati e non dichiarati in bilancio, galleggia ancora solo perché le pratica usualmente nella complessiva tolleranza delle autorità di controllo, compresa quella giudiziaria (e che altro potrebbero fare, le autorità di controllo?). 

Germania Capodanno da incubo: bande di immigrati organizzano stupri di massa i media di regime cercano di censurare


L’intera Germania è sotto shock per il capodanno da incubo in cui sono incappate decine di donne che hanno avuto la sventura di attraversare la piazza della stazione centrale di Colonia nella notte di San Silvestro.
Circondate, molestate sessualmente, palpeggiate, derubate di soldi e telefonini da uomini ubriachi. Secondo quanto riferito dalla polizia, erano un migliaio, imbottiti di alcool, senza più freni e controlli.

Hanno sparato una “quantità inaudita” di petardi e fuochi d’artificio, anche ad altezza d’uomo, creando panico. Poi la massa si è frantumata in gruppi più piccoli, che hanno circondato le donne compiendo quello che il capo della polizia di Colonia, Wolfgang Albers, ha definito “pesanti delitti sessuali di una dimensione completamente nuova”. Di certo finora sconosciuta in Germania.

martedì 5 gennaio 2016

video: Kai Murros-la rivoluzione nazionalista in Europa



Siamo in guerra e questa guerra ci è stata dichiarata dagli oligarchi della finanza mondialista ( che tutti coloro che seguono questo blog sanno benissimo chi sono), noi la combatteremo e la vinceremo; non ci arrenderemo mai, non lascremo un millimetro al nemico invasore, e presto i servi di questi criminali internazionali rimpiangeranno il giorno in cui sono nati.
Il notro destino è combattere uniti, organizzati, con  una visione strategica e con tutte le forze diversificate in vari settori.

Il culto della Costituzione e l’ipocrisia democratica



di: Paolo Sizzi

In Italia vige il culto della “sacra” Costituzione antifascista, vergata nel dopoguerra da tutti coloro che hanno deciso di accodarsi al volere dei vincitori e che già facevano parte delle accolite partigiane: comunisti, “socialisti”, liberali, democristiani e altra robetta repubblicana.
È la costituzione di una repubblica postbellica i cui valori sono quelli universali, e non nazionali, del cristianesimo laico, dove la Patria sia sottomessa al mito dell’uguaglianza, della fratellanza globale, della cessione di sovranità in favore di enti sovranazionali il cui unico fine è quello di perseguire un disegno globalista capeggiato da banchieri e gendarmi d’oltreoceano.

La natura della Repubblica Italiana si riassume nell’antifascismo dunque e in tutto quello che tale etichetta significa; nulla a che vedere con il genuino patriottismo (senza tirare in ballo il nazionalismo) poiché nei fatti la RI è un soggetto euro-atlantico che esegue la volontà dei suoi padroni americani, che d’altronde occupano la Penisola con 113 installazioni militari. Dove starebbero libertà, democrazia, giustizia in Italia, stando sotto il tallone degli anfibi statunitensi? Coloro che tanto osannano i partigiani dovrebbero aprire gli occhi così magari capirebbero che dai cosiddetti “nazifascisti” si è passati semplicemente ad un altro regime, che è quello mondialista dell’Occidente americano.