di: Paolo Sizzi
In Italia vige il
culto della “sacra” Costituzione antifascista, vergata nel dopoguerra
da tutti coloro che hanno deciso di accodarsi al volere dei vincitori e
che già facevano parte delle accolite partigiane: comunisti,
“socialisti”, liberali, democristiani e altra robetta repubblicana.
È la costituzione di una repubblica
postbellica i cui valori sono quelli universali, e non nazionali, del
cristianesimo laico, dove la Patria sia sottomessa al mito
dell’uguaglianza, della fratellanza globale, della cessione di sovranità
in favore di enti sovranazionali il cui unico fine è quello di
perseguire un disegno globalista capeggiato da banchieri e gendarmi
d’oltreoceano.
La natura della Repubblica Italiana si
riassume nell’antifascismo dunque e in tutto quello che tale etichetta
significa; nulla a che vedere con il genuino patriottismo (senza tirare
in ballo il nazionalismo) poiché nei fatti la RI è un soggetto
euro-atlantico che esegue la volontà dei suoi padroni americani, che
d’altronde occupano la Penisola con 113 installazioni militari. Dove
starebbero libertà, democrazia, giustizia in Italia, stando sotto il
tallone degli anfibi statunitensi? Coloro che tanto osannano i
partigiani dovrebbero aprire gli occhi così magari capirebbero che dai
cosiddetti “nazifascisti” si è passati semplicemente ad un altro regime,
che è quello mondialista dell’Occidente americano.
Beh certo, quelli sono i “liberatori”,
guai a criticarli, anche se a condannarli eternamente ci saranno i
massacri piovuti dai cieli italiani, tedeschi e giapponesi. E chi si è
ribellato al Fascismo e al Nazionalsocialismo per vendersi a lorsignori
ha collaborato al piano di distruzione dell’Asse messo in campo dagli
Alleati, che ovviamente ha sancito la distruzione dei suoi Paesi.
Uno dei tanti benefici della loro democrazia esportata con la forza, con gli stupri,i massacri, gli eccidi e con le bombe nucleari; nella foto sopra bambino giapponese dopo il bombardamento atomico di Hiroshma e Nagasaki.
Il culto della Costituzione italiana
riguarda ogni mentalmente aperto, ogni benpensante, ogni perbenista
omologato che ragiona col cervello altrui, e che non riesce a
comprendere come la Repubblica Italiana di italiano abbia ben poco (o
forse lo comprende benissimo e se ne compiace). Non è che un tassello di
quell’ordine mondiale (al di là dei complottismi) che vige dal 1945 e
che fondamentalmente si basa sulla standardizzazione occidentale di
tutti coloro che obbediscono pedissequamente alla volontà atlantista.
L’Italia statale è inquadrata nell’Unione Europea, nel Patto Atlantico,
nell’ONU, e dove sarebbe dunque la sua libertà d’azione? Siamo ridotti a
schiavi del volere di pochissimi, intontiti con le ciarle ipocrite su
libertà e democrazia, salvo svegliarsi bruscamente quando i presunti
democratici bastonano il Popolo con le loro scandalose leggine
liberticide. Perché si sa, lo stato italiano teme come la peste la
libertà d’espressione, che tollera solo quando si viene a parlare di
baggianate, e chi alza la testa per criticare viene trascinato in
tribunale e tacciato quasi di terrorismo. Per non parlare delle critiche
al Presidente della Repubblica o ai simboli, piuttosto artificiali,
dello stato.
Poi qualche trombone del regime ogni
tanto sbotta lamentandosi che manchi “senso dello stato” nei cittadini
che da questo stato vengono vessati e presi in giro, nonché caricati di
tasse “svedesi” in cambio di servizi “albanesi”, ma a mio modesto parere
verrebbe da rispondere: “Siamo sicuri che più che senso dello stato non
manchi senso a questo stato?”.
Lo stesso ruolo del Presidente della
Repubblica è più che altro simbolico, eppure si circonda di fasti, di
privilegi, di stipendi dorati e di reati d’opinione. Questo perché quel
ruolo incarna i valori costituzionali del suddetto antifascismo, e guai
dunque ad opporvisi, magari auspicando un serio presidenzialismo dove il
capo dello stato venga eletto per davvero dal Popolo e possa davvero
rappresentare così una Nazione e la sua sovranità sacrosanta. E nemmeno
parliamo della situazione riguardo la magistratura…
Il fatto è che questa repubblica viene
tanto indicata come laica quando in realtà è soggetta al nuovo
monoteismo mondialista e antifascista, una implacabile religione che
vuole punire duramente tutti coloro che non vogliono lasciarsi lavare il
cervello dalle trite e ritrite chiacchiere “democratiche”, perché
pretendono di poter ragionare con la propria testa mettendo in
discussione la concezione di Italia e di stato italiano che vige ormai
dal secondo dopoguerra.
È un po’ come il discorso relativo alla cosiddetta Shoah,
dove chi si sottrae alla vulgata per condurre studi indipendenti, a
seconda dei Paesi in cui si trova rischia incriminazioni di negazionismo
e conseguente incarcerazione. Come se qualcuno si sognasse di
ingabbiare uno che nega la sfericità della Terra o che predica
l’esistenza degli alieni. Che davvero esista una “verità” bisognosa di
leggi atte a stroncarne la negazione? E poi ci indigniamo per la sorte
di Galileo?
Viviamo in un sistema occidentale che si
regge su alcuni intoccabili dogmi (pur professandosi, ripeto, laico), e
lo stato italiano repubblicano ne fa appieno parte, perché in linea con i
desideri anti-sovranisti dell’euro-atlantismo e dell’europeismo di
cartapesta che ha sede nel Benelux. L’antifascismo, la “Resistenza”,
l’Olocausto, gli Alleati, sono i “cani da guardia” posti a difesa del
potere su cui si basa l’Europa occidentale liberata (?) da Fascismo e
Nazionalsocialismo, che oggi prosegue la sua campagna d’odio verso la
Russia, l’Ungheria, la Bielorussia, l’Iran, lo sciismo, la Siria di
Assad e tutti quei governi patriottici che si sottraggono alla perversa
morsa del regime atlantico.
E poi, a fare da degno corollario a tutto
ciò troviamo, ad allietarci, le varie basse manovalanze del regime,
quali politici, magistrati ideologizzati, pennivendoli, sputasentenze da
salotto, ribelli da cesso sociale, “pensatori” e guitti dello
spettacolo prestati alla politica, con l’immancabile amorfa massa di
grigi borghesucci (veri o presunti) che si lasciano vivere dal sistema
senza porsi alcun problema, poiché l’importante è avere la pancia e il
portafoglio pieni. E poco importa se i nostri governi eseguono gli
ordini degli stranieri e non il volere della Nazione.
Squallidi esemplari da operetta tragico-comico che sono messi ad eseguire gli ordini dell'elite finanziaria massacrando i popoli per conto dei signori dell'oro. Questi sub-umani e troie al seguito non avrebbero nessuna possibilità di vita o di esistere in una civiltà normale e sana.
La Nazione giustifica lo stato, non il
contrario, perciò ogni entità statuale deve rappresentare al meglio
quello che è il volto etnico e nazionale di un Paese. In caso contrario
si avrà solamente uno stato-apparato, come quello italiano, dove a
contare sono i miti dell’Occidente e non il Sangue, il Suolo, lo
Spirito, insomma l’Identità e la sovranità, di una Nazione.
Il sottoscritto ha aperto all’Italia
nella sua più squisita accezione etnonazionale, il che nulla ha a che
vedere con lo stato che tra alti e bassi esiste dal 1861, e che nella
prima e seconda Repubblica trova la sua più triste realizzazione. Uno
stato repubblicano che può solo prendere esempio da quello che fu
l’avanzato progetto di socializzazione portato avanti dalla Repubblica
Sociale Italiana: a Salò si respirava aria sociale e nazionale in nome
del Popolo italiano, che è poi la vera temperie che dovrebbe
contraddistinguere una “sinistra” anti-reazionaria, un socialismo
patriottico sempre e comunque dalla parte della gente e non delle classi
parassitarie che la vessano.
Ave Italia!
Fonte: ereticamente.net
La nostra Costituzione va riscritta persino nei primi 12 articoli considerati intangibili
RispondiEliminahttp://www.homolaicus.com/politica/principi-costituzione.htm
Una costituzione scritta dagli invasori per illudere le masse e favorire il dominio,e ancora c'è chi ci crede in queste stronzate,la prima cosa che devono capire gli italiani è che siamo stati invasi,occupati e sotto il loro dominio, questa è la base di partenza per ogni vera iniziativa di riscatto, il resto sono solo fumo negli occhi e illusioni utili al perpetrare il loro dominio.Naturalmente va da se che da qui si esce con un sacrificio di sangue, o si crede che ci si libera dal dominio con le chiacchiere? La situazione è grave perché appunto la massa non concepisce la giusta reazione e soprattutto crede ancora di essere libera, fare cadere questa manipolazione gestita per controllo e dominio delle stesse masse è la questione prioritaria di ogni movimento di resistenza.
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