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venerdì 21 ottobre 2016
La questione identitaria per rigenerare il mito: sull’ultimo libro di Adriano Scianca
di:Emmanuel Raffaele
Lo scorso 7 ottobre, in occasione della presentazione del suo nuovo libro a Milano, Adriano Scianca invitava i lettori della sua ultima opera ad evitare la pregiudiziale “religiosa” nell’interpretazione del suo “messaggio”. Ma, se pure questa richiesta abbia una propria coerenza, l’attacco frontale al monoteismo, come visione religiosa, culturale e «antropologica» di natura esclusiva, rimane una chiave di lettura essenziale de “L’identità sacra”.
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mercoledì 13 aprile 2016
La malattia e la Guarigione nella cultura sciamanica
Lo sciamano nel suo lavoro di aiuto, deve fare innanzitutto una diagnosi di ciò che affligge il paziente. Per far questo deve entrare deliberatamente nell’altra dimensione per “vedere” le cause ultime della malattia, per ottenere dai suoi spiriti aiutanti l’indicazione dell’animale, della pianta e dei poteri per mettere in moto quello che occorre al fine di neutralizzare tali cause a livello energetico e spirituale.
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martedì 6 ottobre 2015
EGREGORE ED EONI
Negli ambienti spiritualisti, sentiamo spesso parlare di «egregore». Tuttavia la letteratura esoterica e spirituale seria ne fa raramente menzione. Ci è quindi sembrato utile chiarire questo concetto essenziale per la comprensione della nostra realtà occulta. Dunque, che cos’è un’egregora? Come nascono le egregore? Come sono organizzate? Come si nutrono? Esistono egregore buone o cattive? Chi regna al vertice della loro gerarchia?
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giovedì 1 ottobre 2015
Il pensiero produce forti onde vibrazionali capaci di creare strutture energetiche chiamate forme-pensiero l'egregore
LE FORME PENSIERO O ELEMENTALI
La meccanica del pensiero - Vi sono due effetti principali prodotti dall'attività del pensiero:
1. vengono prodotte delle vibrazioni nel corpo mentale e queste irradiano delle onde nello spazio circostante.
2. se il pensiero è sufficientemente forte e definito, si viene a creare una struttura energetica, chiamata "forma-pensiero", tanto più potente e resistente, quanto più forte è stato il pensiero che l'ha generata.
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giovedì 16 ottobre 2014
Il significato degli archetipi,l'inconscio collettivo e la legge di sincronicità
Jung ha sempre parlato di dominanti dell’inconscio collettivo e di immagini primordiali. Con questi termini Jung intendeva indicare motivi tipici che si ripetono spesso nei miti, nelle leggende, nelle favole ma anche, a livello personale, nei sogni, nelle fantasie e nelle visioni (più tipiche dei deliri di soggetti gravemente ammalati).
Secondo Jung tutto ciò esprime un modo tipico e universale che governa
il comportamento degli essere umani in ogni tempo e luogo.
In seguito Jung, per esprimere quanto sopra cominciò ad usare il termine archetipo (dal greco antico ὰρχέτυπος col significato di immagine: tipos (“modello”, “marchio”, “esemplare”) e arché (“originale”); in ambito filosofico, la forma preesistente e primitiva di un pensiero (ad esempio l’idea platonica); in psicoanalisi da Jung ed altri autori, per indicare le idee innate e predeterminate dell’inconscio umano.
In seguito Jung, per esprimere quanto sopra cominciò ad usare il termine archetipo (dal greco antico ὰρχέτυπος col significato di immagine: tipos (“modello”, “marchio”, “esemplare”) e arché (“originale”); in ambito filosofico, la forma preesistente e primitiva di un pensiero (ad esempio l’idea platonica); in psicoanalisi da Jung ed altri autori, per indicare le idee innate e predeterminate dell’inconscio umano.
venerdì 27 giugno 2014
IL DIO DEL MALE JAHVEH,E LA CREAZIONE DELLE RELIGIONI-4 PARTE
DA MOSÈ A MAOMETTO
Il
Corano Arabo originario, non è altro che la traduzione delle principali
storie dell’Antico Testamento, e soprattutto del Pentateuco, fatta
dall’ebraico in arabo, dal Rabbino della Mecca. Questo “Libro Sacro” è,
al giorno d’oggi andato perduto, e ciò che noi attualmente chiamiamo
Corano, non è che un libro di storie aneddotiche, scritte come un
diario, dallo stesso anonimo istruttore di Maometto, e reale fondatore
dell’Islam.
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mercoledì 25 giugno 2014
IL DIO DEL MALE JAHVEH,E LA CREAZIONE DELLE RELIGIONI-2 PARTE
JAHVE’
IL DEUS INVISIBILS
Per
Ebrei, Cristiani, ed Islamici, che hanno sostituito al Daimon o Dio
individuale, il Dio collettivo delle loro religioni egregoriche, Jahvè
non è più, come l’Idios Daimon ellenico, un Deus Absconditus; ma un Deus Invisibilis.
Non è più avvertibile, all’interno dell’individuo, come una somiglianza
luminosa che si riflette in esso; ma si colloca in una dimensione
astrale, aliena ed esterna; percettibile solo grazie all’incerto Dono
della Rivelazione.
Solo
per costoro, la Gnosi individuale non è più lo strumento eccellente: di
comprensione dell’Arcano divino, e per essi solamente, l’esistente nel
mondo, non prova la Presenza palese della divinità.
Ebrei,
Cristiani, ed Islamici, non cercano prove intime, e, quindi, non le
trovano. Si attengono alle loro leggi aggressive: ai Talmud, alle
Bibbie, ai Corani, e attendono, pazientemente, la grazia di un segno
esteriore e collettivo, che tarda sempre a venire.
Ma essi fanno, di questa miseria di riscontri, un loro punto di forza dottrinaria:
“Poiché
Dio è Nascosto, se una religione o un individuo afferma che è evidente,
non può essere che una falsa religione e un falso profeta”.
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martedì 24 giugno 2014
IL DIO DEL MALE JAHVEH,E LA CREAZIONE DELLE RELIGIONI-1 PARTE
I
tempi sono giunti, e solo una cosa importa attualmente: che noi ci
manifestiamo per ciò che siamo: una Nazione fra le nazioni: i principi
del denaro e dell’intelligenza.
Chi
ignora cosa significhino le ghiandole del corpo umano? Ebbene, gli
Ebrei si sono fissati nelle ghiandole della moderna comunità delle
Nazioni, che sono le Borse, le Banche, i Ministeri, i Grandi Quotidiani,
le Case Editrici, le Commissioni d’Arbitrato, le Società di
Assicurazione, gli Ospedali, i Palazzi di Giustizia. In apparenza, tutto
resterà immutato, tuttavia, tutto si trasformerà!.
Gerusalemme
sarà il nuovo Papato, e somiglierà alla tela di un ragno laborioso: una
tela i cui fili elettrici avvilupperanno il Mondo intero.
Louis Levy,nel 1918, fu letto dall’attore ebreo Samuel Basekow,
ad una riunione sionista, a Copenhagen, l’8 Dicembre 1935.
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lunedì 23 giugno 2014
Cosa nascondono i sistemi di credenze: silenzio assenso
La condizione di schiavitù (emotiva) e la dipendenza dai sistemi è funzionale al nutrimento dei nostri “predatori”, tacerne significa perpetrare questa condizione, lasciare che le cose accadano senza porvi un freno porterà tutti all’annientamento totale. Il resto alimenta solo lamentele che nutrono spropositatamente il sistema di alimentazione dei “predatori”. Gli alti e bassi della vita quotidiana sono il prezzo che paghiamo per vivere secondo le regole di questo “sistema”, ed è questo a trasformare gli umani in “cibo”. Il “sistema” di credenze, di regole comportamentali e molto altro è funzionale a questa condizione, vivere nella preoccupazione, nell’assenza, nel timore di perdere il cibo, quando nessuno di noi ha mai realmente sperimentato la “fame” è il riflesso del “loro” di timore. Se l’umanità resta in questa condizione vitale, “loro” non possono che avvantaggiarsene, ecco perché l’unica cosa che può permetterci di cambiare è superare il sistema “cognitivo” che ci hanno imposto attraverso il condizionamento. Un sistema “cognitivo” è il modo con cui noi interpretiamo i fatti e le circostanze della vita, il modo, cioè, con cui intendiamo o interpretiamo tali eventi.
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