JAHVE’
IL DEUS INVISIBILS
Per
Ebrei, Cristiani, ed Islamici, che hanno sostituito al Daimon o Dio
individuale, il Dio collettivo delle loro religioni egregoriche, Jahvè
non è più, come l’Idios Daimon ellenico, un Deus Absconditus; ma un Deus Invisibilis.
Non è più avvertibile, all’interno dell’individuo, come una somiglianza
luminosa che si riflette in esso; ma si colloca in una dimensione
astrale, aliena ed esterna; percettibile solo grazie all’incerto Dono
della Rivelazione.
Solo
per costoro, la Gnosi individuale non è più lo strumento eccellente: di
comprensione dell’Arcano divino, e per essi solamente, l’esistente nel
mondo, non prova la Presenza palese della divinità.
Ebrei,
Cristiani, ed Islamici, non cercano prove intime, e, quindi, non le
trovano. Si attengono alle loro leggi aggressive: ai Talmud, alle
Bibbie, ai Corani, e attendono, pazientemente, la grazia di un segno
esteriore e collettivo, che tarda sempre a venire.
Ma essi fanno, di questa miseria di riscontri, un loro punto di forza dottrinaria:
“Poiché
Dio è Nascosto, se una religione o un individuo afferma che è evidente,
non può essere che una falsa religione e un falso profeta”.