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mercoledì 12 giugno 2013

Noam Chomsky, “spiega le 10 tecniche usate dai media ufficiali per ingannare la gente ”




Tutta la stampa in mani ebraiche.



Per giovare al nostro piano mondiale, che si avvicina al termine desiderato, dobbiamo impressionare i Governi dei Gentili mediante la cosiddetta Pubblica opinione, che in realtà viene dovunque preparata da noi per mezzo di quel massimo fra i poteri che è la stampa, la quale, fatte insignificanti eccezioni di cui non è caso di tenere conto, è completamente nelle nostre mani. In breve: per dimostrare che tutti i Governi dei Gentili sono nostri schiavi, faremo vedere il nostro potere ad uno di essi per mezzo di atti di violenza, vale a dire, con un regno di terrore, e qualora tutti i governi insorgessero contro di noi, la nostra risposta sarà data dai cannoni americani, cinesi e giapponesi.
  
Protocolli dei savi anziani di sion ,Protocollo VII.


 La nostra battaglia per essere destinata alla vittoria finale,deve avere dei punti principali da stabbilire con cura,delle line guida comuni che stabbiliscano e concentrino gli sforzi di tutti ,per distruggere con più efficacia l'obbietivo stabilito. Selezionare tra questi  gli obbiettivi primari e instituire tecniche e strategie da seguire in comune,la distruzione dell'obbiettivo deve essere portata a termine con tutti gli sforzi possibili.Tra questi obbiettivi primari vi sono i traditori dei media-tv,questi  scribbacchini di satana al servizio della cricca ebrea,vanno annientati senza la minima pieta,la loro colpa è di alto tradimento verso il popolo,verso l'umanità,verso Dio,la loro complicita e corruzzione con le forze demoniache è oramai evidente a tutti,l' aver agito per eseguire degli ordini,o per il vile stipendio a cui sono aggrappati,o ancora per la loro codardia innata non sono scusanti ma aggravanti,e la dimostrazione palese della loro inferiorita di uomini e servi dei vermi loro padroni.Il tempo dei compromessi è finito,ora bisogna agire e con efficacia,i media sono il loro punto di forza,senza la loro copertura sarebbero annientati in un istante,distruggere i media è un fattore cruciale e primario della nostra battaglia.
white wolf

Noam Chomsky, padre della creatività del linguaggio, definito dal New York Times “il più grande intellettuale vivente”, rivela le dieci regole usate dai media main strem per mistificare la realtà,distorcere la verità e ingannare le masse per gli scopi di dominio mondialiste di una ristretta elite .
La realta dei fatti è che  i più grandi mezzi di comunicazione sono nelle mani dei poteri economico-finanziari,a sua volta la finanza e le grandi banchi centrali usuraie(le stesse che hanno causato la crisi e depredano interi popoli con la truffa del  signoraggio bancario) sono controlate dalla cricca ebraica globalista, interessati a filtrare solo determinati messaggi,censurare senza pero mai destare sospetti,indottrinare e propagandare la volontà dei padroni e non le esigenze della comunità,instupidire e degenerare le masse affinche siano rese deboli e inclini a essere sottomesse,creare una realtà fittizia e illusoria,con cui la vera regia occulta  possa operare con tranquillita  per il loro proggetto di dominio globale.


Noam Chomsky

1) La strategia della distrazione, fondamentale, per le grandi lobby di potere, al fine di mantenere l’attenzione del pubblico concentrata su argomenti poco importanti, così da portare il comune cittadino ad interessarsi a fatti in realtà insignificanti. Per esempio, l’esasperata concentrazione su alcuni fatti di cronaca (Bruno Vespa é un maestro).

2) Il principio del problema-soluzione-problema: si inventa a tavolino un problema, per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Un esempio? Mettere in ansia la popolazione dando risalto all’esistenza di epidemie, come la febbre aviaria creando ingiustificato allarmismo, con l’obiettivo di vendere farmaci che altrimenti resterebbero inutilizzati.

 3) La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socio-economiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.

4) La strategia del differimento. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, al momento, per un’applicazione futura. Parlare continuamente dello spread per far accettare le “necessarie” misure di austerità come se non esistesse una politica economica diversa.

5) Rivolgersi al pubblico come se si parlasse ad un bambino. Più si cerca di ingannare lo spettatore, più si tende ad usare un tono infantile. Per esempio, diversi programmi delle trasmissioni generaliste. Il motivo? Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni, in base alla suggestionabilità, lei tenderà ad una risposta probabilmente sprovvista di senso critico, come un bambino di 12 anni appunto.

6) Puntare sull’aspetto emotivo molto più che sulla riflessione. L’emozione, infatti, spesso manda in tilt la parte razionale dell’individuo, rendendolo più facilmente influenzabile.

7) Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità. Pochi, per esempio, conoscono cosa sia il gruppo di Bilderberg e la Commissione Trilaterale. E molti continueranno ad ignorarlo, a meno che non si rivolgano direttamente ad Internet.

8 ) Imporre modelli di comportamento. Controllare individui omologati é molto più facile che gestire individui pensanti. I modelli imposti dalla pubblicità sono funzionali a questo progetto.

9) L’autocolpevolizzazione. Si tende, in pratica, a far credere all’individuo che egli stesso sia l’unica causa dei propri insuccessi e della propria disgrazia. Così invece di suscitare la ribellione contro un sistema economico che l’ha ridotto ai margini, l’individuo si sottostima, si svaluta e addirittura, si autoflagella. I giovani, per esempio, che non trovano lavoro sono stati definiti di volta in volta, “sfigati”, choosy”, bamboccioni”. In pratica, é colpa loro se non trovano lavoro, non del sistema.

10) I media puntano a conoscere gli individui (mediante sondaggi, studi comportamentali, operazioni di feed back scientificamente programmate senza che l’utente-lettore-spettatore ne sappia nulla) più di quanto essi stessi si conoscano, e questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un gran potere sul pubblico, maggiore di quello che lo stesso cittadino esercita su sé stesso.
Si tratta di un decalogo molto utile. Io suggerirei di tenerlo bene a mente, soprattutto in periodi difficili come questi.

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