Questo libro di Salvador Freixedo,
edito nel 1988 da Editorial Posada di Città del Messico, mi è stato
regalato anni fa, con altri due dello stesso autore, da un'amica
argentina che li aveva "scovati" su una bancarella di libri usati in
quella città. Nonostante avesse cercato sistematicamente le opere di
Freixedo a Buenos Ayres, incredibile ma vero, non era riuscita a
trovarne nemmeno uno e perfino l'autore non era neanche più menzionato
nei cataloghi o nelle raccolte editoriali. Il libro, come si dice, è
"vissuto", sdrucito, ingiallito, con tante sottolineature.
Il testo aveva avuto una precedente
edizione con il titolo : "La granja humana" e in esso Freixedo tratta
diversi casi, connaturati alla fenomenologia UFO, sia individuali che
collettivi, avvenuti nel Centro e nel Sud America nel periodo tra gli
anni '60 e gli anni '80 del Novecento ed, infatti, i personaggi e gli
accadimenti a cui fa riferimento sono di quell'epoca.
L'autore dice che tutti i casi sono
stati studiati, verificati, testimoniati da lui in prima persona; anzi,
arriva perfino a dichiarare che qualcuno ha segnato la sua vita
pesantemente e indelebilmente.
Tutto il testo è interessante, ma in
questa riproposizione, per affinità intellettuale, ho voluto estrapolare
e mettere in particolare risalto il Freixedo-sociologo che, per quanto è
nella mia attuale conoscenza, è stato un precursore, un anticipatore di
quella corrente di pensiero che oggi, timidamente o ancora
cripticamente, si affaccia come esopolitica.
Ho incontrato Freixedo nel mio percorso
di studio del Catarismo, che tanto ha da dire sul "signore di questo
mondo", ma voglio completare questa presentazione, riportando il
pensiero di Rudolf Steiner, grande spiritualista del Novecento,
fondatore dell'Antroposofia, sintetizzato da Lazaridès in un numero
della "Rivista di Antroposofia" del 1993" e che ho inserito nel mio
libro:
" Il fondatore dell'Antroposofia,
riferendosi al periodo 1914-1921, segnalò nelle sue opere, in maniera
reiterata, l'azione di alcune "confraternite occulte" anglosassoni o
angloamericane il cui scopo, già da allora, era di conseguire l'egemonia
mondiale attraverso l'imperialismo economico e politico, il cui fine
ultimo, però, sarebbe stato il dominio culturale e spirituale, una
specie di monopolio sul pensiero dell'uomo.
Queste Confraternite o Logge, che
ebbero un ruolo decisivo nella induzione sia della prima che della
seconda guerra mondiale e della Rivoluzione d'ottobre, avrebbero
continuato a tessere le loro trame per tutto il ventesimo secolo.
Esse sono in possesso di un sapere
occulto sulla evoluzione della coscienza umana e cercano di manipolarne
lo sviluppo. Usano pratiche occulte, cioè magie cerimoniali che
consentono loro il vincolo con entità spirituali negative o anormali,
gli Eoni denunciati dalla Gnosi, vale a dire le formazioni energetiche
empie e le aggregazioni di potenze metafisiche superiori, intese come il
"signore di questo mondo", che si oppongono strenuamente all'impulso
del Cristo-Cosmico, all'IO Sono, quindi, alla divinità nell'uomo.
Secondo Steiner, non ci si deve
attestare in un'attesa passiva, bensì è assolutamente necessario un
confronto sempre più cosciente col problema del Male e la lotta per
l'affermazione dello Spirito.
In una conferenza dell'aprile del 1916
Steiner mise in guardia circa la geostrategia occulta e perversa di
queste confraternite, finalizzata alla manipolazione dell'evoluzione
umana sul versante dei rapporti fra i popoli. Questo è, in sostanza, il
retroscena spirituale e occulto della politica internazionale, non solo
il controllo delle risorse petrolifere o dei mercati mondiali."
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Salvador Freixedo
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Buona lettura
Questo non è un libro di
fantascienza e, meno ancora, un romanzo di immaginazioni fantasmagoriche
dell’autore o un libro mistico. Questo è un libro nel quale si narrano
fatti. Fatti inesplicabili, assurdi se si vuole, però fatti reali, la
maggior parte dei quali studiata direttamente da me e, in alcuni casi
vissuti e sofferti in prima persona.
Ha qualcosa a che vedere questo libro
con il fenomeno U.F.O. o con l’ufologia? Ha molto e niente. Ha molto a
che vedere perché in esso si fa riferimento costantemente a questi
misteriosi oggetti che solcano i nostri cieli e si parla dei loro
occupanti; da un lato si arriva al cuore del “fenomeno U.F.O.” e
dall’altro non ha niente a che vedere con l’ufologia poiché questa
continua a rimanere impantanata ad un livello superficiale dedicando i
propri sforzi a catalogare, a compilare statistiche sulla forma di
questi apparecchi, sulla frequenza e i luoghi di atterraggi o la statura
degli occupanti.
In questo libro non si da importanza a
queste cose, bensì allo studio di che cosa fanno codesti equipaggi nel
nostro mondo e di cosa hanno fatto in passato nel corso di migliaia
d’anni. Non quello che hanno fatto all’interno delle loro navi ma quello
che hanno fatto in mezzo a noi, nelle nostre strade, nelle nostre case,
soprattutto nelle nostre menti, perché questi equipaggi da secoli hanno
imparato a scendere dalle loro navi, mischiandosi a noi e facendo cose
molto strane. Presentare i loro numerosi, occulti e svariatissimi
“andazzi” nel nostro mondo e, soprattutto vedere quale dovrebbe essere
la nostra reazione è quanto mi prefiggo con questo libro.
Nel mondo in cui viviamo, prescindendo
dalla vastità dell’universo infinito, accade un’enorme quantità di fatti
che superano i limiti della scienza e che non sono suscettibili di
spiegazione perché sorpassano semplicemente la nostra capacità di
comprensione.
Inoltre tutto il regno dello spirito, -
il Cosmo - a detta di grandi astronomi e filosofi, dà l’impressione di
essere una gigantesca intelligenza ed ha più del mentale o dello
spirituale che del fisico- e sfugge completamente ai metodi e alle
proposizioni della nostra scienza. Provai un enorme piacere il giorno in
cui venni a sapere che il patriarca degli scienziati moderni, il grande
Albert Einstein, aveva come libro da comodino niente meno che "La
dottrina segreta" della regina dell’esoterismo e del mistero - tanto
contestata dalla scienza – Helena Petrovna Blavatsky!
Senza dubbio accade che a volte, nello
svolgersi della storia, appaiano personaggi incredibili o succedano cose
inesplicabili che ci danno l'opportunità di svegliarci dal letargo in
cui le teorie sociali e i miti religiosi tengono sottomessa l’umanità.
Gli storici, i sociologi, i politici e i grandi mitologi moderni – i
teologi – ne danno le interpretazioni in base alle loro conoscenze e ai
loro interessi. E l’umanità continua a percorrere ciecamente una strada
senza uscita che la porterà inevitabilmente all' autodistruzione.
La tesi di questo libro è la stessa che
esposi in Defendàmonos de los dioses. (Difendiamoci dagli dei) Però qui
l'approfondisco maggiormente e porto nuove prove su quella
manipolazione che in quel libro descrivevo e che continua su grande
scala nonostante sia dissimulata e nascosta da mille veli.
La grande tesi di questo libro sostiene
che l’umanità è un allevamento degli “dei”, intendendo per “dei” degli
esseri razionali, normalmente invisibili, superiori all’uomo in
intendimento e che, in fin dei conti, sono gli autentici padroni del
mondo.
La grande deduzione che da ciò possiamo
trarre è che noi umani non siamo i re del mondo, come sempre abbiamo
creduto, né siamo la più eccelsa fra le creature di Dio; né siamo in
attesa di abbracciarci eternamente con Lui se le nostre opere saranno
state buone durante la permanenza su questo pianeta. Tutti questi sono
infantilismi, con i quali questi esseri hanno nutrito il nostro ego,
perché noi accettassimo ignari la grande realtà di essere loro schiavi. I
veri padroni del mondo sono loro e noi facciamo solo quello che loro
conviene e, per ottenere ciò, hanno inventato una formidabile strategia
che descrivo dettagliatamente nel libro citato in precedenza.
La diversità fra loro è enorme molto
più grande di quella esistente fra gli esseri umani. Se fra noi troviamo
i bianchi e i neri, gli alti e i bassi, gli europei e gli asiatici, i
buoni e i cattivi, ammalati e i sani, i colti e gli ignoranti, i vecchi e
i giovani, i maschi e le femmine, ecc. ecc., fra gli ”dei” le varietà
sono molto maggiori, tenendo conto che le nostre differenze si limitano a
qualità esteriori e non essenziali - essendo tutti appartenenti alla
stessa specie; non così per loro che sono originati da specie,
tipologie, razze, se si possono così chiamare, completamente differenti.
L'unica cosa che hanno in comune è quella di essere coscienze
intelligenti, benchè molti aspetti della loro intelligenza sfuggano alla
nostra comprensione.
Certe specie di “dei” danno
l’impressione di essere benevoli con gli esseri umani o perlomeno con
alcuni individui, mentre altri agiscono in modo molto negativo o quanto
meno pericoloso e illogico.
Su cosa ci basiamo per dire questo? Sui
fatti. Su migliaia di fatti che sono lì da tempi remoti, conosciuti da
tutte le culture, scritti in tutte le letterature e presenti anche ai
giorni nostri nella vita di tante persone le cui testimonianze non
possiamo ignorare, malgrado la scienza ufficiale non dia spiegazioni in
merito o che i poteri costituiti preferiscano ignorare per ragioni
politiche.
San Paolo chiama ripetutamente questi
esseri “i signori di questo mondo” e di loro aveva un cattivissimo
concetto; nella sua epistola agli Efesini scrisse il famoso passo tanto
confuso però tanto chiarificatore:
"La nostra battaglia non è contro
creature fatte di carne e di sangue, ma contro i Principati e le
Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli
spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. (Ef. 6,12)
A questi “ spiriti del male che abitano nell’alto dei cieli” noi ci riferiamo con il molto generico nome di “Loro”.
Posto
che in tutto questo libro parleremo dei padroni invisibili di questo
mondo, credo sarà opportuno parlare prima dei padroni visibili che,
sotto un certo aspetto, non sono che marionette degli invisibili.
Sarebbe però un errore infantile
credere che tutto quello che succede nel nostro mondo sia diretto
“dall’aldilà”, o dalla “divina provvidenza” – come crede il
Cristianesimo – o da qualche tipo di spirito al quale, per ragioni
sconosciute, piaccia immischiarsi nelle vite e nelle attività degli
umani, poiché il “fare” quotidiano degli uomini e delle nazioni forgia
una serie di personaggi dei quali ci occuperemo in questo capitolo.
In generale, si può supporre che molti
accadimenti nella vita degli esseri umani siano determinati da scelte
volontarie più o meno consapevoli; altri invece, dietro all'apparenza
della causalità o della arbitrarietà, hanno cause diverse, indotte.
Nella Storia l'uomo crede di
determinare e di dominare gli accadimenti che vive; considerato in un
arco maggiore di tempo, però, il cammino della Storia stessa appare
fluttuante, come se obbedisse a leggi che sfuggono alla volontà umana.
La grande storia planetaria è
competenza degli dei che, lungi dal consentire il protagonismo
dell’uomo, lo trasformano in animale da allevamento o meglio in soldato
di truppa: lo forniscono di spada o fucile e lo mandano ad uccidere per
una santa causa i propri fratelli, gli animali o tutto quello che gli si
para davanti Questa è stata ed è la lunga, stupida storia dell’umanità.
Ma torniamo ai forgiatori della storia
quotidiana; ai padroni visibili del mondo, i responsabili delle
buffonate e degli orrori che i giornali del mondo intero raccattano con
sollecitudine e ce li propinano tutte le mattine dalle loro prime
pagine.
Potremmo dividerli in quattro categorie: politici, militari, maniaci del denaro e fanatici religiosi. Esaminiamoli uno per uno.
I POLITICI sono maniaci del potere
puro. Non hanno la passione per le armi o per la violenza fisica, a loro
piace comandare. Li esalta essere visti, essere temuti ed essere
consultati. Scoppiano di piacere davanti alle telecamere o ad un
microfono. Generalmente hanno personalità psicopatiche; sentono la
mancanza di qualcosa dentro e per questo ambiscono vivere in odore di
moltitudini. Temono e amano i giornalisti perché questi hanno il potere
di distruggerli o di trasformarli in idoli della società. A loro volta i
giornalisti - inclusi i direttori dei quotidiani- sono succubi dei
politici perché costoro sono come i buffoni nazionali che li
riforniscono gratis, giornalmente di notizie fresche con le quali
riempire le pagine che saranno divorate con avidità dalla massa di
ingenui seguaci di partiti.
Un giorno qualcuno dovrà fare uno
studio psicoanalitico della curiosa simbiosi giornalismo-politica, e più
concretamente giornalista-politico. Si amano e si odiano; si cercano e
si detestano; si costruiscono e si distruggono vicendevolmente. Vedasi
il recente caso Watergate: i politici ingannano i giornalisti e questi
distruggono i politici. Però alla lunga non possono vivere gli uni senza
gli altri. Sono gli amanti di Teruel.
Si è detto che il potere corrompe
specialmente i politici. Però questa corruzione non si riferisce
solamente al cattivo uso o all’appropriazione di fondi, ma al
cambiamento totale di mentalità e del modo di fare che si verifica in
loro una volta installati nei posti che li rendono invulnerabili.
Si corrompono perché dicono sì a cose
alle quali precedentemente, per principio avevano detto no; si
corrompono perché non mantengono le promesse ed usano la demagogia come i
loro predecessori; i più alti in grado si corrompono perché perdono
completamente il contatto con il popolo e non difendono gli interessi di
questo ma i propri e quelli del partito, e il loro grande obbiettivo si
trasforma nel mantenersi al potere.
Per questo, vedendo con che frequenza
questa metamorfosi si verifica nei politici una volta che hanno in mano
il comando, si arriva a pensare che non è il potere che li deforma ma
che vi giungono già deformati.
La verità è che i politici - buoni o
cattivi – hanno un enorme potere per deviare o indirizzare le rotte
della società ed anche per rendere felice o disgraziata la vita delle
persone.
Dall’alto dei posti di comando il
politico professionista perde la prospettiva della società e la vede in
modo completamente differente. Gli succede quello che succede a coloro
che prendono un aereo: da lassù vedono le cose in maniera diversa; in
certo modo meglio e in certo peggio. Non riconoscono i luoghi che da
sotto conoscono molto bene perché da sopra non si vedono le facciate
delle case ma solo i tetti. Dall’alto del potere non si vedono le facce
della gente nè le necessità giornaliere e concrete; si vedono solo i
deficit dei bilanci. Non si vede l’individuo; si vede la società, la
nazione, lo Stato. L’uomo concreto si sfuma si perde, e il politico si
dimentica di lui fluttuando in nubi di coalizioni, di alleanze, patti e
lotte per mantenersi al suo posto.
I politici che salgono maggiormente
nella scalata al potere organizzano frequentemente viaggi rituali di
visite reciproche in pompa magna con grandi scorte d’onore, offrendosi
mazzi di fiori, solenni accoglienze con passate in rivista a file di
poveri schiavi armati di fucile, discorsi, percorrendo viali coperti da
passatoie e grandi banchetti: in questo non sbagliano mai. La parte più
importante di queste visite di Stato e delle serissime riunioni di
lavoro dei grandi statisti affondano le radici in grandi banchetti per i
quali non si bada a spese.
Essi fingono di credere che chi paga
questi banchetti sia l’“Erario”, che è solo una parola astratta; inoltre
hanno già avuto la precauzione di includerli nel “Bilancio Generale
dello Stato”, che sono altre tre parole astratte, mentre concretamente
sono i loro concittadini a pagarli con i quali mantengono l'unico
contatto con la scheda elettorale.
I politici, dall’alto del potere,
dimenticano che gli uomini e le donne della loro nazione e del mondo
intero desiderano e chiedono soprattutto la pace, ma loro spendono
milioni in armamenti per tenersi buoni i militari. Non ricordano che gli
uomini e le donne chiedono, dopo la pace, un posto di lavoro, e i
politici stanziano migliaia di milioni in opere faraoniche,
commemorazioni di scoperte, sprechi, investimenti non necessari,
addirittura dannosi, prestiti ai loro amici politici di altri paesi,
mentre milioni di uomini concreti, loro concittadini sono impegnati
giorno e notte a guadagnare onestamente da vivere per sè e la propria
famiglia.
I politici dalle loro altezze
megalomaniacali non si rendono conto che è un orrore tremendo che in una
famiglia si comperi un pianoforte ad uno dei fratelli mentre l’altro
non ha di che sfamarsi. Anni fa, in una noiosa serata, dopo un
ricevimento di gala, davanti all’ingresso del palazzo di vetro delle
Nazioni Unite, feci una tremenda scoperta: uscivano gli ambasciatori
delle varie nazioni; e quanto più erano miserabili le nazioni che
rappresentavano tanto più erano lussuose le loro Cadillac.
Nella "Fraternità nera", come dicono gli esoteristi, ci sono i MILITARI, i secondi padroni visibili di questo mondo.
I militari sono i successori degli
uomini delle caverne, ma in uniforme. Al contrario dei politici, adorano
la violenza. Credono che si possa sistemare tutto a bastonate.
Affascinati dalle armi, che sono il loro giochino preferito, passano la
vita chiedendole ai politici che ne danno loro sempre più. Questi
devolvono un’enorme quantità di denaro del popolo per comprare armi che,
c'è da augurarsi, non servano mai perché, se dovessero servire, sarebbe
per fare la guerra o per uccidere il popolo stesso che le ha pagate.
All’inizio i militari professionisti
apparvero nelle società per difenderle dai nemici esterni; ma oggigiorno
non ci sono nemici esterni che minaccino invasioni e siccome essi
conservano l’istinto di violenza e di lotta, rivolgono le loro energie
verso l’interno e dopo un certo tempo cadono nella tentazione di
bastonare i concittadini. Invece di essere i difensori della pace sono
una minaccia costante contro la stessa. In una democrazia moderna la
gente ha più paura dei militari nazionali che dei nemici esterni. Nel
caso ne sorgesse qualcuno, i militari chiameranno gli studenti, gli
operai e i contadini, metteranno nelle loro mani un fucile e li
manderanno a combattere.
I militari hanno una visione
semplicistica della patria, della morale e della vita in generale;
tendono ad applicare il metodo e il modo d’essere della caserma alla
vita familiare e sociale senza tenere conto che lo spirito militarista
ha l’immaginazione castrata e viaggi in senso inverso alla fraternità
umana. Lo stile miliziano è valido solo per la caserma, ma è funesto per
la società. Contrasta con la creatività e con la cultura, serve solo ad
ingrassare i costruttori di armi e stuoli di spregiudicati uomini
d'affari e di vivandieri.
Quando gli abusi e gli errori dei
generali-ministri, il malcontento cittadino e gli enormi debiti esteri
fanno traballare il regime castrense, i militari, patriotticamente,
rimettono il potere e si chiudono nelle caserme, ma non smettono di
minacciare di riprendere il garrote. Questo è stato il triste spettacolo
in quasi tutte le nazioni sudamericane negli ultimi cinquanta anni.
Il potere dei militari non è sottile
come quello dei politici. Il potere dei militari è forza bruta. Sono le
pallottole che straziano la blanda carne umana, sono i cannoni che
distruggono le case o le bombe che cancellano dalla faccia della terra
città intere. I politici cercano di convincere il popolo anche mentendo,
ma i militari no. I militari ordinano, perché loro hanno il senso
dell’ordine e della legge; e chi non la pensa come loro si sbaglia, è un
eversore, un nemico della patria e pertanto va zittito con ogni mezzo.
Con il denaro che i militari del mondo
intero spendono ogni anno per comperare e mantenere armamenti e con il
denaro che i governi spendono per mantenere i militari (che il meglio
che possono fare è non fare niente) si potrebbe vincere la povertà
sofferta da tanti milioni di persone nel mondo e si eleverebbe il tenore
di vita degli abitanti di tutti i Paesi. Ma su questo particolare,
l’umanità non ha superato l’epoca delle caverne ed ha una mentalità
troglodita nella quale il garrote e la violenza sono una necessità, un
modo abituale di convivenza.
Su questo tribolato pianeta gravano i
piccoli e grandi “Pentagoni”, diretti da autentici maniaci della
violenza che non solo minacciano la pace dei loro Paesi, ma quella del
mondo intero con bombe ai neutroni e guerre galattiche. La loro paranoia
bellica è arrivata a tal punto che, incoraggiata dall’imbecillità dei
Reagan e dai Gorbachov di turno, si è permessa di porre sulla testa di
tutti gli abitanti del pianeta veri mostri apocalittici che vagano
silenziosi nello spazio e che in qualunque momento possono cadere dal
cielo seminando morte su milioni di innocenti. La schizofrenia di alcuni
dementi ha fatto rivivere il mito della manna divina trasformandolo in
una pioggia infernale.
L’infermità di cui soffrono questi
maniaci della violenza è attualmente la minaccia maggiore dell’umanità.
Fintanto che esisteranno individui che credono che il miglior modo di
governare le cose siano le bastonate e le uccisioni, l’umanità sarà
sempre angustiata.
Passiamo ad altri “padroni del mondo”: i MANIACI DEL DENARO. Ce ne sono due tipi: i legali e gli illegali.
Gli illegali hanno meno potere nel
governo del mondo; ma contribuiscono in modo indiretto ad aumentare il
regnante caos. Sono bulli di gran classe che intendono vivere ai margini
della società e si organizzano in mafie finanziarie e in gruppi segreti
che ricattano e truffano la società in mille modi, con il solo fine di
vivere bene. A volte lo fanno alla grande e professionalmente, a volte
in proprio e su piccola scala. Per colpa dell’uno o dell’altro viviamo
dietro le inferriate, la società deve spendere milioni in corpi di
polizia e guardiani, si rovinano imprese e ci sono rapine a tutti gli
angoli delle vie nelle grandi città.
Se questi gangsters, mascherati da
persone onorate, da qualche parte arrivano a conseguire il potere
politico - come è successo in qualche paese latinoamericano - allora
l’assassinio, il peculato ed ogni sorta di crimini diventano il nostro
pane quotidiano praticato dalle autorità stesse; normalmente questi
bulli della società non ambiscono il potere politico; guadagnato il
denaro lo mandano in Svizzera - il paese che vive coprendo i grandi
ladroni di tutto il mondo e in altri cosiddetti "paradisi fiscali" – e
vivono alla grande.
Un giorno o l’altro, si dovrebbe varare
la pena di morte per queste sanguisughe che vivono volontariamente e
coscientemente spremendo il sangue dei loro concittadini.
Passiamo ai maniaci del denaro legali,
che sono ancora più perniciosi degli illegali. Questi sono rinserrati
nelle grandi banche, trust, holding, finanziarie ecc. ecc. e dai loro
lussuosi uffici di cristallo dall’alto dei grattacieli maneggiano, con
un filo sottilissimo ma efficientissimo, il gran “guignol” della
politica nazionale ed internazionale. I politici, molto seri,
gesticoleranno, rilasceranno dichiarazioni o balleranno a seconda di
come questi mefistofeli finanziari tireranno i fili.
A volte, quando ne scelgono uno in
particolare perché lo ritengono servilmente utile per i loro interessi,
lo elevano dal basso con una profusione di denaro di modo che divenga
potente e abbia occasione di gridare più forte, sì da convincere il
maggior numero possibile di pecorelle elettrici.
Il rapporto fra la politica e la banca è
molto più profondo di quello che appare. I politici cercano di non
vessare troppo la banca perché questa possa condurre i propri affari in
completa pace di spirito . A sua volta la banca finanzia le campagne dei
politici e soprattutto li accoglie nel proprio seno quando un colpo
infausto della sorte li disarciona dal potere e devono abbandonare
quello che, ironicamente, si chiama “servizio pubblico”. Gli uffici
delle grandi banche sono soliti essere i porti sicuri in cui riparano
molte navi politiche naufragate.
Per i maniaci organizzati del denaro,
la cosa più importante del mondo è accrescerlo. Che per questa loro
esigenza una nazione sprofondi nel caos o un’impresa o un individuo si
rovinino, ai gran mogol della finanza questo non interessa. L’unica cosa
che conta per loro sono i dividendi perciò curano molto i buoni affari.
La dozzina di guerre che ci sono attualmente su questo pianeta sono
un’autentica miniera d’oro per i trafficanti d’armi e le banche
finanziano tutte le bande antagoniste in campo perché l’affare perduri
il più a lungo possibile; non importa quanta gente muoia.
Disgraziatamente per loro, nei decenni
passati capitò il grasso affare di prestare soldi abusivamente a nazioni
sottosviluppate governate da politici rapaci. I banchieri prestavano
soldi anche sapendo che quel denaro indebitava maggiormente la nazione
perché andava ad ingrassare i conti privati dei vari presidenti,
ministri, generali ladroni che tanto hanno abbondato nei paesi
sottosviluppati. I governanti patrioti e decenti, che hanno ereditato
questi ignobili debiti, faranno molto bene a non pagare neanche una
monetina rubata da politici ladroni e banchieri truffatori.
Le grandi banche sembrano degli
avvoltoi: tanta più carne putrescente c’è, tanto più ingrassano.
Ingrassano a spese delle imprese “giustiziate”, prese per il collo da
interessi smisurati e non si sa da quali torbidi maneggi finanziari, che
producono l’inesplicabile paradosso per il quale quando l’economia
nazionale è a terra i guadagni delle grandi banche vanno a gonfie vele e
questo è ormai comprovato senza ombra di dubbio.
Ed ora parliamo degli ultimi membri della “fraternità nera”, i FANATICI RELIGIOSI.
Benché i leaders religiosi dichiarino
che, in fondo, tutte le religioni predicano l’amore e la giustizia e
pertanto insieme contribuiscano all’unità del genere umano, i fatti nel
corso dei secoli ci dicono tutto il contrario e la trama della storia è
intessuta da guerre dovute puramente e semplicemente alla religione.
Le religioni sono credenze e riti
ideati da certi individui, che sentirono o credettero di sentire voci
dall’aldilà che dettavano loro ciò che gli uomini dovevano fare per
“salvarsi”. Tutte le religioni, senza eccezioni, provengono da
apparizioni di entità celesti di cui qualcuno fu testimone. Come dire,
le religioni non provengono dall’uomo ma da fuori di esso; da qualcosa o
qualcuno che si impose all’uomo facendogli credere cose e praticare
riti che in molti casi sono stati insegnamenti di evoluzione, ma in
altri menzogne, manipolazioni, stupidaggini.
Le religioni tendono a raggruppare
uomini, facendo loro credere le stesse cose e, allo stesso tempo, li
separano da altri che credono in dogmi diversi. Siccome ognuno dei
fedeli di una religione crede di avere l’unica verità ed essere il
fedele seguace della volontà di Dio, guarda gli altri che non hanno il
suo stesso credo come sospettabili nemici di Dio; in tempi passati si
sentiva perfino in diritto di ammazzarli perché il Dio che ha nella sua
testa è il padrone di tutte la vite. Le religioni generano un “odio
santo” al peccato e di conseguenza ai peccatori che lo commettono.
Spesso, nei tempi passati, i regni e
gli imperi erano teocratici; il re era, allo stesso tempo, anche
sacerdote o investito di qualche sacro potere. Dio lo benediceva
particolarmente ed egli si sentiva suo rappresentante, il che lo
autorizzava a fare tutto ciò che voleva.
Questa situazione perdura in paesi
sottosviluppati o tribali; ma in occidente da secoli c'è stata la
separazione dei poteri e dei ruoli di Stato e Chiesa e i capi religiosi
costituiscono una casta a parte rispetto ai leaders civili che, tuttavia
mostrano un rispetto farisaico verso i gerarchi religiosi, per
tenerseli buoni, vale a dire perchè non incitino i loro fedeli contro il
governo o la loro fazione politica.
I leaders religiosi occidentali non
pretendono di governare direttamente i loro parrocchiani ma danno loro
la linea per “vivere conformemente ai comandamenti di Dio”; in realtà
influiscono molto nell'aggregazione sociale e nel pensiero collettivo
politico, più che spirituale.
Nei paesi sottosviluppati la forza che
hanno i leaders religiosi è enorme e funesta. Pur senza armi e senza
soldi, basandosi unicamente su minacce e promesse inerenti all’aldilà,
hanno un potere totale sulla vita della povera gente e, in gran parte,
il sottosviluppo di questi paesi e la mancanza di progresso sono dovuti
ai comandamenti delle loro religioni che, per mantenere il loro dominio,
impediscono ogni presa di coscienza e ogni evoluzione sociale e
individuale.
In molte occasioni le religioni
“predicatrici di pace” sono le responsabili della guerra L’attuale
inferno del Medio Oriente è la miglior prova di ciò che sto dicendo.
In Libano Cristiani e Druidi si
ammazzano per un rancore religioso; Iran e Iraq si sono strozzate
vicendevolmente con una santa ferocia ispirata da Allah. I palestinesi
si annientano fra loro per ragioni politiche mischiate a ragioni
religiose. Siria e Libia collaborano alla guerra santa contro il governo
cristiano del Libano. E alla base di tutto questo caos e come sua
origine, c'è il cieco fanatismo di Israele, che un bel giorno contro
tutti i diritti internazionali (ispirandosi alle parole di Yahvè,
pronunciate quattromila anni fa!) spogliò i Palestinesi della loro
patria trasformandoli in un popolo errante e disperato. Da vittime del
selvaggio nazismo gli Israeliani si sono trasformati nei nazisti del
Medio Oriente. Perché quest’orrendo inferno del Libano? Per ideali
“sacri”, fomentati da leaders religiosi e difesi con furore da fanatici
senza cervello che invece di usare la testa si lasciano trasportare dai
sentimenti.
Questi sono i “VISIBILI SIGNORI DEL MONDO”.
Ci si può meravigliare se, con questi
signori, la storia umana sia stata il complesso di orrori che è stata e
che oggi, pur considerandoci possessori di una tecnologia avanzatissima,
abbiamo trasformato mezzo mondo in un vulcano di guerre, con milioni di
persone che soffrono la fame, con dozzine di specie di animali in via
di estinzione ogni anno, con laghi, mari e fiumi avvelenati e la maggior
parte dei boschi ammalati a causa dell’atmosfera contaminata?
L’uomo razionale e con un minimo di
sentimento piange davanti a tale panorama. Ma “i visibili signori del
mondo", tranquilli, proseguono con le loro “guerre galattiche” o
giocando con le “riunioni al vertice” incapaci di giungere ad accordi
significativi, gonfiando artificialmente gli interessi e il prezzo
dell’oro, emettendo nuove encicliche su dogmi dimenticati con le quali
si prefiggono di tenere istupidite le menti dei loro fedeli o
incoraggiando coloro che fanno esplodere autobombe o fanno i kamikaze
per difendere la gloria di Allah.
Chi ci libererà da simili signori?
Posto che non sono venuti da fuori ma che sono carne della nostra carne e
sangue del nostro sangue, sarà logico chiederci: perché quando l’essere
umano arriva ai vertici del potere, diventa un carnefice dei suoi
fratelli e si disumanizza tanto?
Perchè anche quando fra questi signori
ci sono personaggi retti e pieni di buona volontà, le macchinazioni che
reggono il mondo, le regole sociali con le quali si governa il pianeta,
le grandi istituzioni internazionali, i maggiori centri di conoscenza e
di comunicazione, dove si tracciano le nuove rotte dell’umanità sono
tanto egoisti e disumani, malgrado tutte le loro affermazioni contrarie?
Si sono dimenticati completamente che la pace, la giustizia e l’amore
sono i valori fondamentali ai quali tutti gli esseri umani aspirano?
Credo che la risposta a questa
importantissima domanda - quantunque la scienza ufficiale non lo voglia
ammettere – la si trovi proposta in questo libro. La si trova nella
disamina dei “SIGNORI INVISIBILI” dei quali i VISIBILI, non sono che
meri servitori e l’unica cosa che sanno fare è quella di obbedire
ciecamente agli ordini che vengono loro "dall'alto dei cieli", anche se,
a volte, non ne sono nemmeno consapevoli.
Nel corso della storia abbiamo
moltissimi casi in cui l’intromissione di questi esseri è evidente fino
alla sfacciataggine, e senza dubbio, l’umanità non se ne è resa conto o
l' ha attribuita a cause puramente naturali o a circostanze più o meno
occasionali. Gli Dei sono molto abili nell’arte di nascondere le loro
attività sotto una cappa di avvenimenti naturali, disgrazie impreviste, o
mera volontà umana.
In questo capitolo faremo alcune
considerazioni su tre di questi avvenimenti storici e di pubblico
dominio che non si riescono a spiegare fino in fondo, se non si
osservano dal punto di vista con cui consideriamo le tesi fondamentali
di questo libro.
IL POPOLO EBRAICO
Il Popolo Ebraico è un anacronismo
storico. Da un lato lo vediamo attaccato a tradizioni antichissime e in
gran parte assurde (diete, abbigliamenti, ecc.ecc.) e dall’altro lo
vediamo all’avanguardia nel mondo della scienza e della tecnologia. Il
fatto che lo Stato d’Israele possegga un arsenale di bombe atomiche,
unito al fanatismo anche recentemente dimostrato da molti dei suoi
leaders, è qualcosa che deve logicamente riempire d’inquietudine gli
altri popoli del mondo. E se a questo aggiungiamo l’incredibile
coincidenza che la nazione più potente del mondo - gli Stati Uniti – è
in buona parte in mano ai potentati economici e finanziari ebrei, il
pericolo cresce enormemente.
Il popolo ebraico, perseguitato e
massacrato in un’infinità di occasioni, ha saputo sopravvivere in modo
ammirevole e attualmente è quello che in gran parte domina o perlomeno
influisce enormemente nelle grande banca mondiale, oltre che in quella
americana e, di conseguenza, in quelle di ogni altro Stato.
Il “fenomeno giudaico”, totalmente
inesplicabile da altri punti di vista, ha una chiara spiegazione se lo
si guarda tenendo presente la tesi di questo libro che, in fin dei
conti, non è altro che una interpretazione della vera storia del popolo
d’Israele, seppure contemplata da un altro angolo visivo e soprattutto
messa in relazione al suo protagonista sovrumano che altro non è se non
uno di questi dei con la d minuscola di cui ci stiamo occupando.
Non mi allungherò in particolari perché
questo tema l’ho ampiamente sviluppato nel mio libro "Israel,
pueblo-contacto"., nel quale descrivo come Yahvè, che non è il Dio Unico
Universale, come si faceva credere, appariva in una nube a Mosè alla
vista di tutto il popolo. Da quella nube e, avvalendosi di un piccolo
“baule” chiamato “arca dell’alleanza” (che si doveva maneggiare con
determinate cautele e collocare in un luogo appartato dal popolo dove
aveva accesso solo Mosè il capo) faceva conoscere la sua volontà e, allo
stesso tempo, conferiva “poteri sovrumani".
Questa è stata l’origine della
religione giudaico-cristiana e delle qualità tanto peculiari che il
popolo giudaico ha posseduto in tutta la sua storia e che ancora
possiede oggigiorno.
E' un esempio storico chiaro e
innegabile dell’intromissione in grande stile di una di queste
misteriose entità nelle vite degli umani.
Naturalmente tanto gli Ebrei quanto i
Cristiani assolutizzano il fatto e lo trasformano in qualcosa di
trascendente e unico, negando che sia solo uno fra altri della stessa
natura. Per loro “Dio” ha comunicato una sola volta ufficialmente e
personalmente con l’umanità e fu tramite la manifestazione di Yahvè
nella nube e più tardi, per i Cristiani, quando inviò suo figlio Gesù
Cristo.
Questo pensano i Giudei e i Cristiani e
nemmeno su questo sono molto d’accordo. Però per un pensatore libero da
fanatismi, il giudeo-cristianesimo è solo una delle tante religioni con
cui gli umani sono stati ingannati nel corso dei millenni, ma che in
ogni caso ha segnato profondamente il corso della storia del pianeta,
nel bene e nel male.
Gran parte dell’umanità non crede che
Yahvè sia il “Dio Universale”, vedendo la sua cieca passione per il
popolo d’Israele e il suo disinteresse o disprezzo per gli altri popoli.
Un sano ragionamento dice che un “Dio Universale” non può comportarsi
in modo tanto assurdo ed ingiusto.
Sarebbe molto facile dire che tutte le
manifestazioni di Yahvè non siano state altro che una leggenda tessuta
nel corso dei secoli. Sarebbe altrettanto facile, ma non intelligente,
dire che tutta la vita di Cristo, con tutti i suoi fatti straordinari,
fu pura invenzione dei suoi biografi.
Se questi due fatti fossero gli unici
nella storia dell’umanità, non avremmo difficoltà a rifiutarli e
considerarli falsi storici. Però anche in altre religioni e culture ci
sono “Dei Universali” e “Creatori del cielo e della terra” che hanno
parlato con i loro eletti da nubi, o da montagne sacre, o da dentro
delle loro teste e troviamo anche molti “Figli di Dio” e “Redentori” che
vennero in questo mondo per salvarlo, compreso il particolare di morire
sulla croce.
Un fatto si può anche negare. Però
tante e tali testimonianze, non solo documenti scritti, ma monumenti in
pietra che hanno sfidato il passare dei tempi non si possono negare e
necessitano di una spiegazione.
E di nuovo dobbiamo domandarci: Chi o
che cosa si presentava davanti al popolo giudaico, incitandolo e
condizionandolo affinchè la sua storia fosse quella che è stata e quella
che ancora è?
LA GERMANIA DI HITLER
Portiamo
un altro esempio contemporaneo e pubblico, totalmente inesplicabile se
lo analizziamo razionalmente: la Germania dominata dal nazismo.
Com’è possibile che un popolo tanto
avanzato, come il popolo tedesco si sia lasciato ingannare e soggiogare
da un allucinato come Hitler? Com’è possibile che milioni di uomini
tanto ingegnosi e pieni di iniziativa si siano lasciati portare come
agnelli al mattatoio dalla Seconda Guerra Mondiale? E, com’è possibile
che i politici della società “occidentale”, che si credono i più
sviluppati del mondo, non siano stati capaci di evitare quello
spaventoso macello? E che dire di quegli scienziati che posero al
servizio della paranoia militare le loro migliori invenzioni?
Gli storici e i sociologi ci danno
mille ragioni per spiegare l’inesplicabile, ma l’unica spiegazione per
quest’enorme mostruosità è questa che stiamo dicendo: Hitler era solo
una marionetta, solo un esecutore degli ordini di chi gli dava il
potere.
Lui, anticristo e ateo confesso, si
credeva uno strumento della “Provvidenza”, intendendo per provvidenza,
tutto un complesso di forze misteriose dell’“aldilà” con le quali aveva
imparato a mettersi in contatto nei lunghi anni di apprendistato nella
setta di Thule e nelle molte società segrete ed iniziatiche alle quali
appartenne. Queste forze dell’“aldilà” erano quelle che lo dominavano e
lo ingannavano. E, allo stesso tempo erano quelle che gli davano il
potere.
Sono un inviato dalla Provvidenza! –
diceva nei suoi frequenti attacchi di frenesia – e seguirò con la
precisione di un sonnambulo la strada che la Provvidenza mi ha indicato!
Credo di essere stato chiamato dalla Provvidenza per servire il mio
popolo.
Perché il lettore si renda conto fino a
che punto Hitler fosse maneggiato da forze estranee a lui stesso,
riporterò brevi note di non meno di quindici autori suoi biografi:
Walter Stein, compagno di studi di Hitler a Vienna:
"in lui era entrata un’entità strana:
come se lo stesso Hitler sentisse dentro di sé l’entità che aveva preso
possesso della sua anima. E quando questa smetteva di dominarlo,
piombava sulla sua sedia, distrutto, come una figura solitaria, caduta
dalle alture di un’estasi orgiastica, e bruscamente abbandonata da
quella forza carismatica che un momento prima gli aveva dato il dominio
di sé e del suo auditorio."
Kubizek dice che: "Era preda di un furioso demonio".
Paul Le Cour nel suo libro "Le drame de
l’Europe" dice che quando parlava: "Era come se ricevesse una corrente
magnetica che lo infiammasse."
Il dottor Otto Dietric, il medico che
lo assistette nel bunker, dice di lui che "La sua volontà era dominata
da un demonio che alla fine possedeva anche il suo corpo."
Werner Masser scrisse che "Hitler non
intraprendeva un’azione senza un ordine o un’indicazione della
provvidenza. Le sue voci interiori gli indicavano la strada."
Andrè Brissaud scrisse: "spesso dava
l’impressione di essere allucinato e di essere maneggiato dall’esterno
da un’entità terribile. Che patto aveva firmato con l’”aldilà”?"
E a questo Andrè Rivaud aggiunge: "nei
suoi momenti di furia questo fantoccio cinico è terribile… si trasforma
immediatamente da un essere informe in una creatura urlante e
terrorizzante che spaventa anche i più coraggiosi, e diventa un
posseduto disposto ad uccidere chiunque si azzardi a resistergli. È
senza dubbio un posseduto."
Ribadeau-Dumas scrive che persino
Himmler diceva di lui che "Era posseduto da una forza occulta che
esercitava un completo controllo su di lui. Era il demonio che lo teneva
in suo potere, e lo obbligava a commettere degli orrendi crimini,
perché (come diceva) aveva preso possesso del suo corpo già da molto
tempo."
Le citazioni potrebbero continuare.
Il potere magico che esercitava sulle
masse è stato paragonato alle pratiche occulte degli stregoni
dell’Africa e degli sciamani dell’Asia… Assistiamo alla metamorfosi di
un uomo insignificante in un uomo importante. (Otto Strasser)
Frequentemente si è tentato di
determinare l’origine della forza di persuasione straordinaria che
permise a Hitler di conquistare il potere con mezzi legali. (Andrè
Brissaud)
Andrè Francois Poncet, ambasciatore
francese in Germania, ebbe occasione di osservarlo da vicino quando fu
suo ospite nel rifugio delle Alpi a Berchtesgaden dopo l’accordo di
Monaco: "Vi sono giorni in cui davanti a un mappamondo butta a gambe
all’aria nazioni e continenti, la geografia e la storia come un demiurgo
impazzito… è talmente fuori da ogni razionalità che si potrebbe non
arrivare mai a chiarire l’enigma della sua vita. La chiave di questo
enigma è altrove."
Elizabeth Ebertin, la famosa veggente
di Monaco, amica di Hitler, scrisse: "Sul palco ha tutto l’aspetto di un
posseduto, di un medium, lo strumento di potenze superiori."
Lo storico Trevor Ravenscroft si
sorprende che al processo di Norimberga nessuno abbia parlato delle
pratiche di stregoneria e di patti satanici degli imputati nazisti:
"pure quei giudici, senza dubbio, erano cattolici, anglicani, israeliti e
massoni, quindi convinti in minore o maggiore misura dell'esistenza del
diavolo"
Come i giudici di Norimberga, che non
volevano sentir parlare del diavolo, anche la nostra società tecnologica
e “scientifica”, non vuole sentir parlare di “entità non umane”,
malgrado i primi avessero davanti, sul banco degli accusati, le vittime
di tali “diavoli” e la nostra società sia trasformata in un inferno
causato dalle strategie occulte degli stessi “diavoli” che
nell’attualità hanno nomi diversi.
Edouard Calec dice che uno dei tanti stregoni di cui Hitler si circondava, sosteneva che:
"al Fuhrer procurava un immenso piacere
quando Krafft dichiarava che aveva letto nel cielo che, terrorizzare la
gente con massacri e distruzione era un intrattenimento per gli dei."
Al che Hitler era solito aggiungere: "Gli dei sono cattivi e amano la guerra."
Un altro aspetto importante della vita
di Hitler che ci conferma la sua dipendenza da queste entità è la sua
mania per il sangue. Non voglio entrare in questo profondo tema, né
inorridire il lettore con la lista delle citazioni su questo
interessantissimo aspetto della sua vita, però è certo che questa idea
del sangue lo ossessionava e nei discorsi, regolamenti ed emblemi, molto
spesso, seguendo le norme dello stesso Fuhrer e degli “illuminati” che
gli stavano intorno, il sangue era richiamato esplicitamente. Il motto
dei temibili giovani delle SS era "Sangue e onore".
Questa mania per il sangue combacia
perfettamente con ciò che troviamo in tutte le religioni, che sono opera
maestra di tutte queste intelligenze malefiche che si intromettono
nella vita degli esseri umani. In tutte le religioni (se escludiamo il
Buddismo) il sangue gioca un ruolo importantissimo. Nel Cristianesimo lo
troviamo, sublimato, nel centro del suo dogma e della sua liturgia: il
sangue di Cristo, sangue vero versato da lui sulla croce, con il quale
redime il genere umano.
Quanti Hitler abbiamo avuto nel corso
della storia? I Carlo Magno, Napoleoni, Attila, Gengis Kan ed altri duci
glorificati dagli storici patriottardi e dal leaderismo popolare, non
saranno stati altri Hitler?
Sono i macabri giochi degli dei. Sono
gli “aiuti” che queste misteriose entità di altre dimensioni elargiscono
ai loro “eletti” perché seminino la discordia fra gli uomini.
Com’è possibile che oggi, quasi nel
2000, con gli apporti della scienza e della tecnica, tempo in cui
l’umanità potrebbe vivere tranquilla e felice con alimenti sufficienti
per tutti e nessuno dovrebbe patire la fame, noi si sia ancora retti da
sistemi basati su ideologie disumane come il capitalismo e il comunismo
ed obbligati a subire dei leader tanto ciechi come Reagan e Gorbachov
che, come bulletti di quartiere, minacciano reciprocamente di
distruggersi l’un l’altro e l’intero pianeta, incuranti che ogni anno
muoiano di fame milioni di persone, quando potrebbero evitarlo con una
minima parte delle loro spese in armamenti?
Perché tanta cecità, tanta violenza, tanto odio, tanto dolore, tante guerre e tanto sangue nella storia dell’umanità?
Non sarà come diceva Hitler, “gli dei sono cattivi e amano la guerra”?
LA PULZELLA D'ORLEANS
Giovanna d’Arco: un altro esempio storico dell’intromissione di queste entità nel cammino storico dell’umanità.
I professionisti della Storia hanno
studiato a fondo tutti gli incredibili dettagli e le gesta di questa
fanciulla. Però non vanno oltre i meri fatti. Inevitabilmente rimangono
stupefatti di fronte a questi, ma non ci spiegano come mai una
giovinetta di diciassette anni, che non sapeva leggere né scrivere, nata
in piccolo villaggio della Lorena, che fino ad allora non aveva fatto
altro che pascolare le pecore ed aiutare i genitori a coltivare i campi,
riuscì a realizzare un’opera tanto grande in così poco tempo.
Naturalmente la maggior parte di loro, a
cui andrebbero aggiunti medici e psicologi che hanno condotto uno
studio approfondito della sua personalità, basandosi sui numerosi
documenti dei processi a cui la sottomise l’Inquisizione, sostengono che
Giovanna era una psicopatica che sentiva continuamente delle “voci” che
attribuiva a San Michele, Santa Caterina, Santa Margherita e ai suoi
“spiriti protettori”.
Gli storici credenti, al contrario sono
convinti che le voci erano effettivamente quelle di San Michele e delle
sante protettrici che Dio le inviava e la guidava perché salvasse la
Francia.
Indipendentemente dall’interpretazione
dell’origine delle voci e delle sue visioni, al processo per eresia che
subì, i giudici e le autorità erano convinti che la ragazza avesse dei
poteri sovrannaturali mediante i quali era riuscita a realizzare le
prodezze che le venivano attribuite. Quello che a loro interessava,
però, era definire se questi poteri venivano da Dio o dal diavolo. Per
invidie, gelosie e intrighi politici si decise che venivano dal diavolo e
la povera Giovanna fu condannata al rogo sul quale morì il 30 maggio
del 1431.
Quali sono gli argomenti su cui mi baso
per affermare che Giovanna d’Arco è un esempio dell’intervento degli
“dei” nella storia umana? Sono molti e tenterò di riassumerli
brevemente. In primo luogo farò una breve escursione sui paralleli fra
la vita di Giovanna e quella di Gesù:
Entrambi avevano come missione la remissione e la salvezza del popolo; lei del popolo francese e lui del mondo intero;
Entrambi erano in comunicazione con (o
furono aiutati da) entità extraumane per realizzare il grande compito
che era stato loro assegnato;
Entrambi realizzarono cose stupefacenti, impossibili per una persona normale;
Entrambi erano dotati di poteri sovrumani;
Entrambi furono traditi, consegnati alle autorità ed eliminati con il supplizio;
Entrambi furono glorificati dopo la morte.
Come abbiamo già detto, questo parallelo potrebbe applicarsi a molti altri eroi e fondatori di religioni.
Al tempo di Giovanna l’Inghilterra
dominava buona parte del territorio francese. Molti nobili francesi
parteggiavano apertamente per il re d’Inghilterra, altri avevano con lui
degli accordi segreti e i rimanenti rifiutavano di ubbidire al re di
Francia; dovunque regnavano scoramento e disorganizzazione. I nobili si
combattevano l’un l’altro con i loro con gli eserciti privati. Di
conseguenza la fame e la miseria regnavano sovrane su tutto il regno.
Oppresso da tante calamità e vedendosi completamente impotente e pieno
di dubbi, il re aveva pensato addirittura di fuggire in Scozia o in
Castiglia.
Questa era la Francia che quella povera contadina voleva salvare.
Se avesse detto soltanto che “sentiva
delle voci” probabilmente nessuno le avrebbe dato retta perché “sentire
delle voci” è una vecchia malattia della mente conosciuta dai medici di
tutti i tempi. Ma Giovanna, non solo sentiva e vedeva, ma agiva; come
molti "illuminati" o "scelti" manifestava "poteri", davanti ai quali la
gente si inchinava.
Giovanna chiese udienza al re, che non
aveva mai visto, e i nobili cortigiani prepararono una trappola per
screditare la ragazza davanti a tutta la corte: fecero sedere un altro
personaggio sul trono, mentre il re stava nascosto fra gli invitati.
Giovanna guardò il trono ed
immediatamente i suoi occhi si volsero nella direzione in cui il vero re
era mezzo nascosto e si prostrò davanti a lui e quando il re si abbassò
verso di lei per farla alzare, Giovanna lo confortò sottovoce riguardo
ai turbamenti della coscienza che da tempo lo angustiavano. Quando
Giovanna concluse il suo discorso, l’aspetto del re, Carlo VII, debole e
semideficiente, era cambiato completamente. Il suo animo, sempre
depresso e indeciso, si era colmato di coraggio e decisione. Sentiva di
essere davanti ad un essere straordinario, che non solo conosceva tutti i
suoi pensieri segreti, ma che era anche in grado di aiutarlo nella
difficile impresa di unire tutti i Francesi e di cacciare gli invasori
inglesi dai suoi domini.
Da questo momento inizia una serie di
accadimenti che non hanno un’umana spiegazione: l’organizzazione di un
esercito che fino ad allora era stato profondamente diviso dall’odio e
dalle rivalità fra i suoi vari comandanti; la serie di battaglie e di
vittorie sull’esercito inglese molto più forte e meglio organizzato e,
soprattutto l’ascendente che Giovanna esercita su tutta la soldatesca
brutale e anarchica che fino ad allora si era rifiutata di obbedire
anche ai suoi superiori diretti.
Le voci dicevano a Giovanna come
schierare i vari battaglioni, dove piazzare le balestre e i cannoni, su
quale fianco attaccare e quale era il lato debole del nemico. In pieno
combattimento si poneva al bordo del fossato, in un luogo ben visibile e
da lì, circondata da una nube di frecce sparate contro di lei,
arringava le truppe, dava ordini. I suoi "amici del cielo" la
proteggevano.
Nel volgere di un anno, dalla sua
entrata in scena, il panorama politico della Francia cambiò
completamente. Gli Inglesi erano in ritirata e il desiderio di
riconquistare l’indipendenza della patria era rinato in tutti gli angoli
della Francia.
E tutto questo realizzato in solo pochi mesi da una povera ragazzina di campagna semplice ed ignorante.
La seconda parte della sua vita,
ovvero, la prigionia, la condanna e la sua esecuzione sul rogo da parte
delle autorità ecclesiastiche è ancora una volta la conferma che
Giovanna era solo uno strumento dei “signori di questo mondo” o se si
vuole un gioco (videogame n.d.t.) col quale “gli dei” si sono divertiti
come passatempo.
Considerando la totale mancanza di
logica che abbiamo nella sua caduta repentina dopo un’ascesa folgorante,
c’è un considerevole parallelismo con quello che accadde a tanti altri
“salvatori” cominciando dallo stesso Gesù Cristo, come abbiamo già
sottolineato.
L’abbandono all’ultima ora da parte
delle “guide” è una cosa molto frequente fra gli “eletti”. Il perché di
questo abbandono è qualcosa che sfugge a noi mortali, però lo vediamo
ripetersi costantemente, soprattutto fra i “redentori” e fondatori di
religioni - che fanno tutti una brutta fine e i “contattati” che
terminano i loro giorni ammalati o pazzi senza avere capito il senso
delle loro esperienze, alla luce delle promesse avute e non realizzate.
Giovanna, per invidia dei generali e
dei nobili, fu tradita e venduta per denaro agli Inglesi – altro
parallelismo con Gesù Cristo – che si avvalsero dei tribunali
ecclesiastici per farla sparire nel rogo.
Durante la prigionia fu martoriata in
tutti i modi e, per tutti questi mesi “le voci” continuavano a parlarle.
Le davano la forza per sopportare le vessazioni e le sofferenze e per
rispondere agli interminabili interrogatori a cui la sottoponevano i
tribunali ecclesiastici. Però non la liberarono dai tormenti, anzi, la
ingannavano dicendole che “sarebbe stata liberata in una grande
battaglia” che non ebbe mai luogo.
Quelle voci che l’avevano guidata fin
nei dettagli più insignificanti e l’avevano avvertita dei pericoli che
la sovrastavano, nel momento cruciale non la prevennero dalla trappola
che le avevano tesa per farla prigioniera. Ingenua fino alla fine, non
si lamentò quando si vide ingabbiata e ammanettata, bruciata viva sul
rogo, succube come era dei suoi “spiriti protettori”.
Anche Socrate, altro “illuminato” fu
abbandonato all’ultima ora dal suo daimon che tanto fedele gli fu per
tutta la vita. Ecco come Platone riporta le sue parole nella "Apologia
di Socrate":
"Il mio daimon, lo spirito divino che
mi assiste, fino ad oggi mi permetteva di sentirlo molto frequentemente,
anche a proposito di cose di poca importanza, in ogni momento in cui
stavo per fare qualcosa che non mi conveniva. Ebbene oggi, quanto mi
succede, come vedete, qualcosa che potrebbe considerarsi la più gran
disgrazia - (si riferiva alla sua condanna a morte) – non solo non si è
fatto sentire quando sono uscito di casa ma neanche quando mi trovavo
davanti al tribunale e tanto meno per prevenirmi quando dovetti parlare,
benché in altre occasioni molto meno gravi mi obbligò a tacere anche
contro la mia volontà. Oggi invece, davanti ai giudici, neanche per un
istante mi ha impedito di fare o dire quello che volevo, anche se questo
poteva nuocermi. A che devo attribuire questo?…"
Giovanna d’Arco è il simbolo
personalizzato dell’umanità intera che per secoli ha seguito ciecamente
“le voci divine” che le sono arrivate tramite le varie religioni e in
fin dei conti è stata crudelmente utilizzata e "scaricata" quando non è
stata più utile al "disegno divino".
Dopo pochi mesi Giovanna fu riabilitata
e glorificata dagli stessi tribunali ecclesiastici che l’avevano
condannata e dalla stessa Chiesa che l’aveva bruciata viva. Ma questo
appartiene alla farsa umana che noi uomini sappiamo recitare benissimo
anche senza l’aiuto degli dei. Questi si compiacciono “dall’alto”,
vedendo le "imprese" storiche che tanto seriamente pratichiamo e che in
molte occasioni sono solo le conseguenze dissimulate dei loro perversi
intrighi di potere fra le loro stesse fazioni per il dominio sulla Terra
e sugli esseri umani.
L' I S L A M
La
religione islamica è un altro grande esempio storico della
intromissione di queste intelligenze nella vita degli uomini e nel
cammino di questo pianeta.
Ad un insignificante uomo chiamato
Maometto appare un misterioso giovane che dice di essere nientemeno che
l’Arcangelo Gabriele e gli detta un libro sacro – il Corano- che in
seguito si trasforma nella regola di vita per milioni di esseri umani.
Questo libro è in gran parte responsabile dell’arretratezza e del
fanatismo in cui vivono milioni di uomini, oltre ad averne provocato e
provocandone tuttora infinite morti.
Naturalmente uno si domanda: Com’è
possibile che una religione e in concreto un libro, dove il ridicolo si
mescola al sublime e l’ameno con il tragico, abbiano potuto espandersi
per il mondo con un impeto travolgente che in pochissimi anni li ha
portati ad estendersi ai confini dell’Asia e dell’Oceania, dove non era
arrivato neppure il Cristianesimo nato cinque secoli prima?
La ragione è sempre la stessa:
l’apparizione di misteriosi esseri di un altro mondo che dotano di
capacità speciali l’umano prescelto, perché possa divulgare il loro
messaggio e obbedire ai loro ordini. Nel prossimo capitolo ci
avvicineremo alla cultura e alla letteratura islamica, che descrivono in
modo molto chiaro e concreto, queste intelligenze sovrumane di cui
stiamo parlando.
Fra gli uomini acculturati della nostra
società esiste questo paradosso: la maggior parte di loro, quando si
parla di “spiriti”, di “entità non umane”, di “extraterrestri”,
eccetera, torce il naso e considera il fatto come un’allucinazione o
racconto di fantascienza. E, d’altra parte, vediamo le stesse persone
professarsi cattolici o cristiani, più o meno praticanti di una
religione in cui l’esistenza di spiriti non umani, non solo è ammessa ma
è obbligatoria, essendo stata sancita in vari concilii e riaffermata,
anche recentemente, dall'autorità infallibile del Papa. Secondo alcune
religioni poi, l’uomo stesso quando muore o si “disincarna” –come si
dice nello spiritismo – si trasforma in spirito incorporeo che ha molto a
che fare con la vita degli umani viventi.
Non c’è religione che non abbia
abbondanza di nomi per designare questi esseri; ciò vuol dire che non
solo credono in loro in modo generico, ma che fanno distinzione fra le
loro classi e ranghi.
Nel Cristianesimo stesso non si
chiamano semplicemente angeli ma si fa distinzione fra “Troni”
“Dominazioni” “Principati” “Podestà” “Cherubini” “Serafini” “Angeli” e
“Arcangeli” che sono quelli del rango supremo. Lo stesso accade con i
demoni, i quali hanno una graduatoria molto ordinata fino ad arrivare a
Lucifero e Satana che è il capo di tutti. Su questo è molto chiara da
parecchi secoli la teologia classica cristiana, anche se i fedeli, con
il tempo, sembra se ne siano dimenticati.
Fra tutte le religioni, l’Islam è
quella che ha maggiormente approfondito la conoscenza di queste entità
extraumane o, per lo meno, quella che ha descritto meglio le loro
manifestazioni.
Nella vastissima letteratura islamica
antica, di carattere eminentemente religioso, s'incontrano personaggi
che combaciano con quelli della moderna letteratura ufologica. I teologi
e gli asceti dell’Islam, che descrivevano queste entità, non avevano la
minima idea del fatto che, secoli dopo, nell’ufologia, sarebbero state
chiamate “extraterrestri”; così come, parlando in generale, gli studiosi
del fenomeno U.F.O. non conoscano ciò che gli asceti e teologi
maomettani dissero, nei secoli scorsi, dei loro Jinn, malgrado, senza
dubbio, descrivano essenzialmente le stesse cose.
Secondo Mario Rosso de Luna, la parola
araba jinn o djinn., proviene dalla stessa radice da cui proviene la
parola “genio”, che troviamo in tutte le lingue ariane, con il
significato di “divinità minore” o “spirito della natura” che può essere
sia benevolo che malevolo e che spesso ha un senso dello humor non
sempre di buon gusto.
Devo precisare che quasi tutto quello
che dirò in questo capitolo sull’idea che nell’Islam si ha su queste
entità, lo ho appreso da un profondo studio fatto dal mio carissimo
amico Gordon Creighton, editore della rivista più importante del mondo
sul fenomeno U.F.O., la Flying Saucer Review di Londra. L’autorità di
Creighton su quest’argomento è indiscutibile, essendo uomo di vastissima
cultura, lettore infaticabile in dieci lingue e, dopo aver letto
migliaia di pagine in arabo, ha scritto preziosissimi testi che
riassumono le credenze islamiche su queste misteriose entità.
I teologi maomettani sostengono che ci sono due tipi di spiriti intelligenti: gli angeli e i jinns.
Gli angeli, secondo loro, sono puro
spirito e intervengono meno nella vita degli uomini. I jinns sono di
rango inferiore e sono molto più vicini a noi, essendo capaci di
materializzarsi nel nostro mondo in mille modi diversi che vanno da
forme viventi animalesche fino ad oggetti apparentemente inanimati; ma
la loro forma preferita è quella umana perchè amano molto intromettersi
nella vita dei terrestri. Nei racconti delle mille e una notte troviamo
molti esempi dei poteri e delle interferenze degli jinns.
Fin qui la teologia islamica non ci
dice niente di nuovo o di diverso da quello che ci dice la teologia di
altre religioni compresa quella cristiana, in cui il demonio si chiama
“l’imitatore” o “il tentatore” che, non solo incita gli uomini a
ribellarsi contro Dio, ma appare sotto mille spoglie grottesche per
presiedere ai sabba o alle messe nere e non solo nel lontano Medioevo.
Il demonio non si presenta solo sotto forme repellenti, ma, secondo la
stessa teologia, può presentarsi come "Angelo di Luce" per trarre in
inganno i credenti, come dice San Paolo.
In altre religioni, questa capacità
degli spiriti di trasformarsi in animali è qualcosa di fondamentale
nelle loro credenze. Il naualismo dei popoli centroamericani è un
esempio molto chiaro, malgrado i secoli trascorsi dalla loro
“conversione” al Cristianesimo e continua a vivere soprattutto fra i
discendenti degli Aztechi e dei Maya.
L'Islam – più di 600 milioni di persone
– supera l’ambito religioso e prende corpo nella vita sociale. Per
esempio, nella giurisprudenza maomettana la violazione di una donna da
parte di uno jinn (e lo stesso si può dire della seduzione da parte di
un maschio di un jinn femminile) è qualcosa perfettamente possibile
anche se non ordinaria; come, per la mentalità di alcuni sacerdoti della
Chiesa del Medio Evo e dell’inizio del Cristianesimo, non era
ordinario, ma perfettamente possibile, che uno spirito prendesse corpo
ed avesse rapporti carnali con una donna. L’inquisizione tedesca
condusse al rogo migliaia di donne con quest’accusa e Sant’Agostino
credeva che l’Anticristo sarebbe nato da una simile unione.
Gordon Creighton riassume così quello che nell’Islam si crede sugli jinns:
1 - Nel loro stato normale sono invisibili ai comuni mortali.
2 - Senza dubbio sono capaci di materializzarsi nel nostro mondo fisico e possono rendersi visibili o invisibili
3 - possono cambiare forma ed apparire con qualsiasi mascheramento grande o piccolo.
4 - possono presentarsi anche come animali
Su questo particolare da parecchi anni
sono arrivato alla convinzione che alcuni degli animali “mitologici”,
tanto dei tempi passati che dei presenti, appartengano a questo tipo di
manifestazioni, come il mostro del lago di Lock Ness. È stato studiato
lungamente e ripetutamente, anche con metodi scientifici e mai si è
giunti a una qualsiasi conclusione, nonostante le fotografie, le
testimonianze e le strumentazioni scientifiche.
Non arrivare a nessuna convinzione e
rimanere sempre nel dubbio è abbastanza frequente in questi casi e in
altri che appartengono alla sfera del paranormale. Non dobbiamo
dimenticare che stiamo parlando di entità intelligenti (e in alcuni
casi, molto più intelligenti dell’uomo) che vogliono positivamente
dissimulare la loro presenza fra noi e che sanno molto bene come
seminare fra gli umani la semente del dubbio e come screditare coloro
che si azzardano ad intraprendere seriamente lo studio su una loro
possibile esistenza.
Questo è il motivo per il quale, dopo
migliaia d’anni, l’umanità non si è ancora resa conto di essere
maneggiata, come se fosse un gregge di agnelli, da esseri intelligenti
che giocano con lei e la usano come noi usiamo gli animali. L’amor
proprio ci ostacola nella comprensione di questa tremenda verità e ci
impedisce di ammetterla.
La forma animalesca stessa e,
frequentemente gli animali sono deformi o di specie sconosciute alla
zoologia, contribuisce a rendere ancor più inverosimile tutto il
concetto. La mente umana rifiuta di ammettere “animali intelligenti” e
soprattutto “più intelligenti” dell’uomo., anche se si hanno centinaia
di testimonianze che ci parlano di animali che agiscono in modo
intelligente.
5 - Sono eterni bugiardi e ingannatori; si divertono a stupire e confondere gli umani con ogni sorta di menzogne.
Creighton attribuisce a loro buona
parte delle manifestazioni delle sedute spiritiche e invece la quasi
totalità delle comunicazioni che ricevono i contattati dagli U.F.O.
Effettivamente, in entrambi i casi
abbiamo una percentuale enorme di false informazioni che spesso
potrebbero considerarsi come scherzi molto pesanti. A volte queste
comunicazioni, seguite ciecamente dagli umani, hanno arrecato loro seri
danni e a volte pure la morte. Ricordo che nella teologia ebraica e
cristiana Satana è chiamato l’“ingannatore”.
6 - Si divertono a rapire gli esseri umani.
In alcuni paesi come gli Stati Uniti le
sparizioni di persone e in particolare di bambini, comincia ad essere
un problema preoccupante.
In ufologia vi sono interi libri su
questo tema. In molti casi non ci sono stati testimoni diretti che
abbiano assistito al rapimento da parte di equipaggi di U.F.O., ma siamo
giunti a questa sicura conclusione basandoci su fatti che non lasciano
il minimo dubbio. C’è una concomitanza di circostanze che possono essere
accettate da una mente aperta e senza pregiudizi. Viceversa per coloro
che non condividono questa teoria, non ci sarà nessuna prova che farà
cambiare loro opinione.
La sparizione di bambini negli Stati
Uniti sta preoccupando le autorità. Le cifre riconosciute dalle
organizzazioni che si occupano del problema si aggirano intorno agli
80000 scomparsi in un anno anche se la cifra dovrebbe essere maggiore,
poiché molti casi non vengono a conoscenza per diverse ragioni e la
percentuale dei ritrovamenti rimane infima.
Certamente esistono varie cause
naturali per spiegare queste sparizioni, tipo il rapimento praticato da
maniaci settari e sessuali, da trafficanti di bambini, trafficanti di
organi, o la fuga volontaria dovuta a malfrequentazioni e alla droga.
Gli operatori professionisti, che si
dedicano al ritrovamento di persone scomparse però, dopo anni
d’esperienza, riconoscono che certamente queste ragioni esistono, ma non
sono che una parte. Riconoscono pure che c’è qualcosa di più profondo e
misterioso che si fa carico di cancellare tutte le tracce, e non
capiscono come avvenga in molte occasioni. Circa una metà dei bambini
scomparsi poi, non supera i cinque anni, il che esclude tutte le cause
naturali volontarie.
Questa inquietudine per le sparizioni
di tanti bambini ha colpito così profondamente gli Americani che, in
alcuni stati dell’Unione in diverse città, sui cartoni del latte fresco,
che viene consegnato tutte le mattine a domicilio, sono stampate le
foto degli scomparsi negli ultimi due mesi e quasi sempre sono bambini; e
periodicamente giornali e riviste pubblicano intere pagine di queste
fotografie.
Solo negli Stati Uniti scompaiono
persone? Neanche per sogno; lì hanno preso atto di questo allarmante ed
esteso fenomeno e cercano di farvi fronte. In altri Paesi succede più o
meno lo stesso, ma le autorità preferiscono ignorarlo o negarlo in modo
farisaico per il loro quieto vivere e per "motivi di ordine pubblico".
Però le sparizioni sono un fenomeno
esistito da sempre e si ritrovano non solo nel folklore di fate e
folletti, per i quali una forma di divertimento consiste nel portar via
ragazzini e fanciulle, ma anche in quotidiani e riviste dei nostri
giorni che, di volta in volta, presentano casi di questo tipo, indagati
in grandi operazioni di polizia.
Molte volte i casi che ottengono
maggior notorietà non sono i più importanti dal nostro punto di vista.
Sino ad ora i fatti più eclatanti sono rimasti sconosciuti perché le
famiglie degli scomparsi erano di poveri contadini con poco accesso ai
mezzi di comunicazione.
La stampa e le autorità hanno tutto il
diritto di diffidare da queste cause "aliene", non essendoci prove
legali concrete. Tuttavia spesso non riconoscono e, anche se qualcuno lo
fa loro notare non lo ammettono che, in alcuni casi, i bambini
sequestrati sono stati restituiti vari giorni, dopo “essere stati
portati a passeggio nello spazio” e aver subito profondi cambiamenti
nella loro psiche, e che questi rapimenti vennero eseguiti da individui
che offrivano caramelle e giretti in macchina alle loro vittime. A volte
gli autori dei sequestri erano definiti alieni, come nella tipica
caratterizzazione degli “uomini in nero” di cui tanto si parlò negli
anni cinquanta e sessanta nella letteratura ufologica.
Riporto alcuni paragrafi del mio libro
"Visionari, mistici e contattati extraterrestri", nel quale narro
scomparse di bambini sia in Ispana che in altri paesi:
"Nell’anno 1969 nel villaggio di Vila
Velha (Espiritu Santo Brasil) avvennero varie scomparse di bambini per i
quali ci fu qualche chiarimento, ma che non spiegarono del tutto il
mistero.
Per diversi giorni nel mese di agosto,
sparivano isolatamente dei bambini. Nessuno sapeva dove andavano a
finire. Dopo un mese e mezzo, quando li ritenevano scomparsi definitivi,
cominciarono a riapparire, ancora isolatamente, deambulando per il
villaggio come automi. Interrogati dai loro genitori e dalla polizia,
rispondevano di non ricordare nulla di ciò che era loro accaduto in
tutto quel tempo. Ci furono dei casi in cui qualche bambino disse che un
signore vestito di nero lo aveva invitato a salire su un’automobile
molto elegante e gli aveva fatto fumare una sigaretta. A partire da
questo momento non ricordava più nulla. Una bambina disse che un
signore, anche questo vestito di nero, l’aveva portata fuori dal
villaggio su un apparecchio strano e brillante dicendole che era il suo
“aereo”; l’aveva invitata a fare un volo, ma lei si spaventò e disse che
non voleva, al che lui le diede delle caramelle e la rimandò a casa."
Il lettore deve sapere che se le
persone che scompaiono sono maggiormente dei bambini, a volte anche i
giovani di ambo i sessi spariscono senza lasciare traccia. Invece, della
sparizione di persone adulte e soprattutto anziane si hanno poche
notizie, anche se non mancano neanche queste.
Da molti secoli genti, popoli e culture
si erano resi conto di queste cose e lo avevano messo per iscritto. Non
importa come le giudicavano o che nome davano alle cause di tali
sparizioni; l’importante è che se ne siano resi conto, mentre la nostra
società tecnicizzata non ha ancora fatto delle riflessioni su questo
così grave e preoccupante fenomeno.
E a ben guardare, la spiegazione che ne
davano è in fondo la stessa che diamo noi: delle entità non umane che
si dedicano a rapire gli esseri umani, in particolare bambini e non si
sa dove li portino né perché.
Continuiamo ora con le qualità che i teologi scrittori dell’Islam attribuiscono agli jinn.
Li affascina coinvolgere gli umani in
intrattenimenti sessuali ed avere relazioni con loro. La letteratura
araba è piena di racconti in cui vediamo gli jinn sia “buoni”che
“cattivi”praticare attività sessuali con esseri umani. Abbiamo anche un
considerevole numero di storie di incontri fra i jinn buoni e i santi
maomettani famosi, come quelli con Jalalpal-Din Rumi, il maggior poeta
mistico dell’Islam che visse dal 1207 al 1273.
Il gran catalogo di letteratura araba
conosciuto come Fihrist redatto nel 373 del calendario arabo ( anno 995
dopo Cristo) da Muhamad ben Ishaq ben Abi Yaqub al Warraq, numera non
meno di sedici testi che trattano questo tema.
Pure nella Bibbia, in Genesi, è detto
che i "figli di Dio" si unirono con "figlie degli uomini", ma questa
"parola di Dio" è continuata con le tradizioni degli spiriti, maschili e
femminili, silfidi, nereidi, fate e fauni dei tempi antichi e del Medio
Evo, che avevano l’abitudine di innamorarsi, rapire e copulare con i
figli o le figlie dell’uomo. Seppure non avessimo altro modo per
corroborare la realtà di queste “leggende”, la loro semplice presenza
costante in tutte le culture lungo i millenni dovrebbe farci perlomeno
sospettare che in esse ci sia qualcosa di vero.
Ai nostri giorni ci imbattiamo negli
stessi fenomeni, però stavolta non li attribuiamo a spiriti, jinn,
silfidi né a mitologici “dei”. Ai nostri giorni gli equipaggi degli
U.F.O. – che sono i successori di tutti quei personaggi “mitologici” o,
per meglio dire, le loro nuove maschere – si divertono a fare le stesse
cose.
8 - Gli jinn sono appassionati nel
rapire gli umani, trasportarli in aria e deporli a terra – non sempre – a
molti chilometri di distanza dal luogo del sequestro. E tutto in un
battere di ciglia.
9 - La tradizione araba testimonia,
tramite tutta la sua storia, che alcuni umani, per uno strano favore,
hanno vissuto in buona armonia con gli jinn o stretto con loro patti
grazie ai quali hanno ricevuto “poteri preternaturali”, ovvero “poteri
psichici”. Questi umani si trasformarono logicamente, in grandi
taumaturghi, profeti o maghi.
Creighton ci invita a ricordare i
personaggi della tradizione europea che hanno fatto scuola perché
scoprirono il modo di collaborare con il “regno degli spiriti” o delle
fate. Oltre a qualche caso attuale conosciuto da lui personalmente,
anche se non noto al pubblico, cita i vari Cagliostro, Conte di Saint
Germain, ecc. come personaggi di questo tipo che sono diventati molto
famosi per il loro pensiero e le loro azioni.
Rispetto a questo punto 9 è però
importante chiarire che questi jinn non sono sempre pregiudizievoli per
l’uomo. È sicuro che la loro interferenza nella nostra vita è
imprevedibile e, spesso, illogica e inattesa; tuttavia, in casi in cui
il loro operato è risultato negativo o addirittura mortale, ne abbiamo
altri in cui l’umano ha tratto grandi benefici documentati.
Si ha l'impressione che questi esseri
siano dotati di molto temperamento e che, quando "si affezionano "ad un
umano facciano qualunque cosa per aiutarlo; così come noi facciamo con i
nostri animali di casa. Tuttavia, secondo me, ci sono più casi in cui
l’umano ne è uscito danneggiato piuttosto che beneficato. Per questo a
coloro che, nel bene o nel male, si trovino coinvolti in simili
rapporti, raccomando molta prudenza per non cadere nella facile
tentazione di sentirsi degli “eletti”, consegnandosi ciecamente nelle
mani del loro amico o “protettore”.
10 - A queste caratteristiche e gusti
dei jinn vanno aggiunti un enorme “potere telepatico” e una notevole
capacità di “ammaliare”, per usare un termine classico, che esercitano
sulle loro vittime umane. Gli attuali racconti di U.F.O. sono pieni di
simili esempi.
Effettivamente la maggior parte dei
contattati che conosco, e non sono pochi, perdono la capacità di
giudizio davanti ai loro “fratelli maggiori” e smettono di usare la
propria testa, sviluppando un attaccamento ed un amore smisurati verso
il non umano che fa loro apparire le cose di questo mondo piccole e
disprezzabili, compresi le persone e i membri della stessa famiglia.
Questo è l’“ammaliamento” a cui si riferisce Creighton, e che si
riflette in tutta la letteratura araba sul rapporto degli umani con
queste misteriose entità.
Creighton prende in considerazione
anche la religione cristiana e quella di Zoroastro, che sicuramente è
stata la prima a diffondere l'Angelogia e la Demonologia e ci dice che,
malgrado i Cristiani d’oggi abbiano perso l’interesse per questi temi,
sia Gesù che Paolo conoscevano molto bene l’esistenza di questi esseri,
così come si può vedere nei testi greci del Nuovo Testamento.
La già citata frase della Lettera agli
Efesini dimostra che San Paolo conosceva molto bene l’esistenza di tutta
una serie di “spiriti maligni che vivono nell’alto dei cieli” e questo
testo è commentato con ingenua disattenzione dai teologi moderni, in
modo da far sorgere ancora maggiori dubbi:
"Si tratta degli spiriti che, a detta
degli antichi, governavano gli astri e tramite questi tutto l’universo.
Risiedono “nell’alto dei cieli” o “nell’aria” fra la Terra e la dimora
divina. Coincidono in parte con ciò che Paolo in altri scritti chiama
“gli elementi del mondo” . furono infedeli a Dio e vollero fare
dell’uomo il loro schiavo…"
Commento finale di Creighton:
"Quanto sta succedendo oggi nel
nostro mondo, ai più alti livelli della politica internazionale negli
avvenimenti di tutti i giorni, si può attribuire a questo sottile
controllo e interferenza nelle nostre vite che fanno capo a queste forze
invisibili e insidiose! Certamente questa è una delle principali
ragioni dello stato pietoso in cui si trova oggi l’umanità."
Sarebbe ora che ci convincessimo che la
maggior parte degli U.F.O. non sono esclusivamente navi equipaggiate da
abitanti di altri pianeti, ma sono, manifestazioni di questi
svariatissimi mondi extradimensionali che ci circondano. Da migliaia
d’anni alcuni umani le avevano scoperte e avevano cercato di farne
prendere coscienza, però hanno sempre incontrato opposizioni e ostacoli
insormontabili.
Fra gli autori dell’antichità che hanno
trattato questo stesso tema, mi limiterò a citare Porfirio, un filosofo
del III secolo le cui opere critiche nei confronti dei dogmi cristiani
furono ferocemente perseguitate e, in gran parte, distrutte dai censori
della Chiesa.
Riporto un brano del discepolo del grande Plotino nel suo libro su "I sacrifici agli dei e ai demoni" nel capitolo II:
"I demoni sono invisibili però
sanno rivestirsi in svariatissime forme e figure per cui la loro indole
ha molto di corporeo. Abitano vicino alla terra e quando riescono a
eludere la vigilanza dei demoni buoni, non c’è malvagità a cui non si
abbandonino, a volte con la forza, a volte con l’astuzia. Per loro è un
gioco da ragazzi eccitare in noi le più basse passioni, istruire le
persone con dottrine perturbatrici e promuovere guerre, sedizioni e
rivolte che poi sovente attribuiamo agli dei… Passano il tempo
ingannando i mortali e burlandosi di loro con ogni sorta di illusori
prodigi, insomma la loro maggior ambizione è di essere presi per dei o
spiriti disincarnati."
CONCLUSIONI
Scrollarsi
le spalle davanti al dubbio che questi fatti siano veri é veramente
poco razionale perché, se lo fossero, la loro influenza sulla vita
dell’umanità potrebbe essere di enormi conseguenze e non solo per il
futuro. Le conseguenze di essi e di quello che implicano, appartengano
già al passato, plasmati nella spaventosa storia dell’umanità e nel
caotico stato di cose presenti, in cui le religioni tengono imprigionate
le menti della grande maggioranza dell’umanità.
La prima iniziativa consiste nel
prendere coscienza del problema. Chi ancora dubita, di fronte a fatti di
grande trascendenza, ha l’obbligo di superare i propri dubbi. Oggi,
grazie in parte alla scienza, abbiamo mille modi di studiare questi
avvenimenti per strani che ci appaiano e credo che si possa già avere la
sicurezza che abbiano qualcosa di reale; magari non esattamente quello
che ci si aspetta o che viene raccontato da chi ha vissuto le esperienze
in prima persona. E' doveroso l’obbligo di studiare i fatti, allo
stesso modo in cui l’umanità si sente obbligata a studiare il cancro o
l’A.I.D.S.
Le persone che hanno preso coscienza
del problema devono fare in modo che anche altri ne vengano a
conoscenza, trasmettendo queste informazioni e questi avvertimenti alle
giovani generazioni, al contrario di ciò che è stato fatto fino ad ora.
Dobbiamo disfarci del nostro il
narcisismo di ritenerci " i re del creato”, o " la più intelligente
delle creature” e che “tutte le cose e animali della natura sono al
servizio dell’uomo”. Senza cadere nei fanatismi chiusi delle varie
religioni, dobbiamo prendere atto che sopra di noi ci sono altri esseri
intelligenti che, come noi facciamo con gli animali, intervengono nelle
nostre vite direttamente o indirettamente che noi lo si sappia o no,
tanto a livello tanto individuale che collettivo.
I dirigenti dell'umanità, che sono
quegli illustri signori che abbiamo presentato all'inizio, più o meno
consapevolmente, tacciono rispetto a queste tremende verità per
mantenere il potere, che gli viene "elargito dall'alto", così che le
cose sul pianeta continueranno ad andare come sono sempre andate e noi
continueremo ad essere disuniti, disorientati, ingannati, facendoci
permanentemente la guerra, in uno stato di sottosviluppo mentale che si è
evoluto poco negli ultimi millenni.
Quando l' alleanza simbiotica -
visibile/invisibile verrà meno, l'essere umano comincerà ad abbandonare
lo stato di semibarbarie in cui vive per avvivarsi verso lo stadio
evolutivo di superuomo.
Che cosa dovrà fare l’uomo evoluto, per
quanto solitario, che si sia reso conto di questa tremenda verità? Per
primo evitare di essere un giocattolo nelle mani di queste entità.
Inoltre, per quanto sia nelle sue possibilità, aiutare i suoi simili a
svegliarsi e a prendere coscienza, per far sì che la storia umana non
continui ad essere quella che è stata finora: un insieme di orrori
ispirato dalle entità extrafisiche e attuato servilmente dai burattini
che hanno eletto come loro ministri e fiduciari nel corso dei secoli, ai
quali hanno conferito il potere sugli masse umane.
In realtà, agli dei grandi o piccoli
delle religioni pagane o agli “spiriti dell’alto dei cieli” di cui ci
parlano Cristo e San Paolo, aggiungo Yahvè (Geova) che, per diversi
secoli ingannò il popolo giudaico da sopra una nube e che poi i
Cristiani accettarono come Unico Dio, malgrado l’avessero visto
commettere tutta una serie di orrori sui popoli della Palestina e
persino sul suo “popolo eletto”. Secondo me, Cristo non entrerebbe in
questa categoria perché, benché straordinario, fu solamente un uomo nato
da donna su questo pianeta e, come tutti i fondatori di religioni,
manipolato da queste entità.
Una prova che alcune di loro ci
superano in potere e intelligenza sta nel fatto che dopo migliaia di
anni che ci maneggiano a loro vantaggio, ci tengono ancora nel dubbio
sulla loro esistenza, così che non prendiamo in seria considerazione
l’esigenza di difenderci, continuando ad essere manipolati a loro
capriccio.
Siamo un allevamento, un allevamento di
animali razionali: questa è la terribile verità e continuerà ad esserlo
ancora per molto tempo. È molto difficile per gli animali di un
allevamento ribellarsi contro gli allevatori perché questi sono più
intelligenti e sanno prevenire le possibili ribellioni. E siccome siamo
un allevamento di “razionali” ci inculcano ideologie che, non solo ci
impediscono di ribellarci, ma ci portano a pensare che vivere in gabbia
sia il massimo.
Agli animali irrazionali basta dar loro
da mangiare abbastanza bene e tenerli in un habitat gradevole perché si
sentano soddisfatti. Agli animali razionali ciò non basta: bisogna
inventar loro “valori morali” da seguire, “ideali” per i quali lottare
gli uni contro gli altri, dimentichi della propria evoluzione e,
soprattutto ignavi di essere usati. Questi “ideali” e “valori morali”
sono le patrie, le religioni e le ideologie sociali ed economiche in cui
l’umanità è divisa e che tanto danno le hanno arrecato, recano e
recheranno.
Il tema trattato in questo libro supera
di molto in intensità e suspence tutti i romanzi e le avventure che gli
scrittori possano immaginare. E facile superare i limiti umani nei
romanzi o nella fantascienza, però sul piano concreto, reale,
addentrarsi nel mondo dell’“aldilà” che fino ad ora è stato monopolio
assoluto delle religioni e che il Cristianesimo ha presentato sempre con
tinte terrificanti, è molto difficile e richiede apertura mentale e
amore per la Verità.
Per chiudere, riassumo il mio pensiero rispetto a queste entità non umane:
- Sono ordinariamente invisibili all’occhio umano.
- Alcune di loro, sono visibili dai bambini in tenera età e dagli animali domestici che reagiscono con terrore di fronte a loro.
- Altre sono invisibili anche agli
animali domestici che, indubbiamente, le intercettano con un sesto
senso, mostrandosi inquieti davanti a loro.
- Sono svariatissime ed esistono enormi
differenze tra loro. Differenze molto maggiori di quelle che esistono
fra le razze e le tipologie umane.
- Alcune sono più intelligenti ed evolute dell’uomo, altre meno.
- Provengono da “altri livelli di esistenza”, ma possono appartenere a questo piano fisico, oppure ad altri mondi sconosciuti.
- Alcune intervengono intensamente nella vita degli umani a livello individuale ed anche a livello sociale o globale.
- Alcune intervengono negativamente o per puro gioco infischiandosi dei guai che la loro interferenza provoca agli esseri umani
- Altre interferiscono positivamente e cercano di aiutare.
Credo siano più abbondanti quelle che interferiscono negativamente di quelle che lo fanno positivamente.
- Alcune di loro hanno molti limiti quando agiscono nel nostro mondo e tutte sono molto lontane dall’essere “onnipotenti”
- Tutte comprese anche quelle che aiutano cercano principalmente il loro tornaconto.
- Alcune si "innamorano" di determinate persone o popoli e li aiutano apertamente, incuranti di danneggiarne altri
- Viceversa alcune si accaniscono
contro determinate persone o popoli e li rendono vittime dei loro
scherzi pesanti e a volte addirittura macabri.
- Alcune specie di queste entità hanno
la tendenza ad intromettersi nelle relazioni matrimoniali o sessuali
degli umani. Frequentemente hanno fornito discendenza a coppie che, per
diverse circostanze, non erano state in grado di generare.
- Le loro intromissioni nelle questioni
sessuali non si limitano solo a fornire discendenza a coppie di umani,
ma intervengono direttamente, apparendo in forma umana o facendo sì che
l' uomo o la donna “sentano” l'accoppiamento con un’entità invisibile.
Ci sono migliaia di esempi passati e presenti.
- Le più evolute possono influire con
molta facilità nella mente umana, essendo non solo capaci di leggere il
pensiero, ma anche di far prendere decisioni senza che il soggetto si
renda conto di essere manipolato, o "ispirato".
- Camuffano le loro attività dietro a
fenomeni naturali. A volte fanno apparire come extranaturale o
prodigioso qualcosa che è puramente naturale e, in altre occasioni al
contrario, fanno sì che gli accadimenti provocati direttamente da loro
appaiano come fenomeni naturali.
- Non sono “puri spiriti” Queste
entità, compresi gli angeli del Cristianesimo, hanno corpo fisico
composto di campi di onde, alcuni dei quali si possono intercettare con
diversi strumenti usati attualmente dalla tecnologia umana.
Molte di loro sono molto sensibili ai
campi elettromagnetici, a radiazioni o a energie sottili provenienti dal
mondo atomico o subatomico. Alcune di queste energie favoriscono la
loro presenza nella nostra dimensione mentre altre la ostacolano. Nel
futuro l’umanità userà queste energie come mezzo difensivo dall’indebita
intromissione di queste entità o per mettersi in contatto con loro.
- Alcune di loro entrano facilmente nel
piano umano, sia per la loro prossimità allo stesso, sia per il loro
elevato livello evolutivo; altre lo fanno solo per caso o con molto
sforzo.
- La logica delle loro azioni rispetto
alle nostre è completamente diversa e per questo il più delle volte non
comprendiamo cosa fanno e, meno ancora, perché lo fanno.
- In generale non hanno religioni, così
come noi le intendiamo. Hanno superato l’idea infantile di un Dio
personale e umanizzato, però la usano per dominarci, conoscendo il
grande radicamento che una simile idea ha nella nostra mente.
- Le più evolute di loro hanno un
grande dominio sulla materia, possono manifestarsi sotto forme diverse,
variandole istantaneamente a volontà. Altre possono assumere forme
diverse quando ci appaiono, ma questo richiede loro molto tempo e non
possono farlo a volontà. Alcune si presentano sempre nella stessa forma
e, infine, altre si manifestano con la loro forma e non possono
variarla. Le meno evolute a malapena riescono a manifestarsi sul nostro
piano di esistenza, essendo in grado di farlo solo sotto forma di luci
più o meno grandi; quando lo fanno in forme più solide cercano di
evitare tutti i contatti con l’essere umano.
- Le istruzioni che le più evolute
danno ai loro contattati variano molto. Molto spesso riguardano materie
scientifiche e tecnologia . Sovente parlano del cosmo, del movimento e
dell' origine dei corpi celesti. I contattati di tipo religioso sono
spinti a fondare religioni o a riformare quelle già esistenti, e
generalmente, finiscono uccisi da altri fanatici.
- Altri contattati, invece, ricevono
tutta una serie di concetti pseudofilosofici inintelleggibili che, di
solito resta nel cassetto del destinatario e finisce con lui: ma altre
volte, per la potenza di quelle stesse entità, sono diventati "Libri
sacri". Senza dubbio, alcune opere maestre sia della letteratura che
dell’arte sono state ispirate da “loro”.
Questi sono i signori invisibili di questo mondo.
Come
ho già detto, globalmente, all’umanità è molto difficile sottrarsi
all’influenza di queste entità; la società così com’è, è molto più
indifesa che l’individuo.
Queste intelligenze, per “superiori”
che siano, non sono onnipotenti e anche loro muoiono; e, quanto più gli
esseri umani elevano la loro coscienza, tanto più esse perdono potere di
manipolarne psiche e mente.
Gli esseri umani, nel corso della loro
storia, non hanno creduto che esistessero certe intelligenze sovrumane
che si divertono nel vederli lottare fra loro, e per questo non si sono
difesi, si sono fatti ingannare come bambini, trasformando la loro vita
sociale in una montagna di incomprensioni e di odio generanti fiumi di
sangue.
È triste constatare che tutto continua
ancora così, perché alcuni di questi “dei” sono tanto astuti e potenti
da monovrare i “signori visibili di questo mondo” al fine della
perpetuazione di questo stato di cose. E così i Reagan e i Gorbachov di
turno, con cervelli da formica, continuano ad accrescere i loro arsenali
atomici con i quali possono in un secondo ridurre in cenere questo
ingente formicaio umano.
Si deve avere più paura di questi
“signori visibili del mondo”, che dai “signori invisibili”. perchè sono
quelli che, materialmente e nell’immediato, originano le guerre, la
fame, lo sterminio dell’umanità con il loro patriottismo, il loro
fanatismo e ci tengono asserviti con ogni genere di sfruttamento,
tributi, menzogne, ingiustizie e abusi.
Per questo la salvezza dell’umanità
deve partire dal liberarsi di questi personaggi amorali e spregiudicati
che servono da testa d’ariete a certi “signori invisibili”.
La liberazione dell’umanità non
arriverà, se non quando ci saranno più uomini liberi interiormente che
siano capaci di assumere, senza corrompersi, la responsabilità di
dirigere i loro fratelli minori o meno evoluti. La vera libertà
dell’uomo è in se stesso: libertà interiore dalle sue ambizioni, delle
sue paure e delle sue dipendenze volontarie; maturazione intellettuale
per permettere alla sua mente di diventare più creativa e prepararsi a
future tappe evolutive, fuori da questo rudimentale pianeta.
Fin che vedremo la maggior parte degli
uomini correre in massa come ubriachi a vedere o sentire i propri
“leaders” politici o religiosi; fin che li sentiremo entusiasticamente
pattriottici alle sfilate di robot con un’arma in spalla, massificati,
esaltati e urlanti negli stadi, nelle cattedrali e nelle piazze, per
vedere spettacoli o ricevere benedizioni, vorrà dire che l’umanità non
ha ancora superato il suo stadio infantile.
E' più che mai necessario un fermento
di esseri umani evoluti e coscienti che, a poco a poco, si facciano
carico dell’arduo compito di "fare luce", nel vero senso della parola,
pervenendo a quella Verità che ci renderà liberi, a cominciare dal
rifiuto dei padroni visibili del mondo, burattini, azionati dai veri
burattinai e il cui unico scopo di vita è il mantenimento e
l'accrescimento dei loro privilegi nel mare delle discordie e delle
miserie umane da loro stessi provocate.
fonte:http://albarosa.it
Bellissimo,grazie WW
RispondiEliminaBellissimo,grazie WW
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