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giovedì 13 giugno 2013

L O R O: I PADRONI INVISIBILI DI QUESTO MONDO di Salvador Freixedo

  
Questo libro di Salvador Freixedo, edito nel 1988 da Editorial Posada di Città del Messico, mi è stato regalato anni fa, con altri due dello stesso autore, da un'amica argentina che li aveva "scovati" su una bancarella di libri usati in quella città. Nonostante avesse cercato sistematicamente le opere di Freixedo a Buenos Ayres, incredibile ma vero, non era riuscita a trovarne nemmeno uno e perfino l'autore non era neanche più menzionato nei cataloghi o nelle raccolte editoriali. Il libro, come si dice, è "vissuto", sdrucito, ingiallito, con tante sottolineature.

Il testo aveva avuto una precedente edizione con il titolo : "La granja humana" e in esso Freixedo tratta diversi casi, connaturati alla fenomenologia UFO, sia individuali che collettivi, avvenuti nel Centro e nel Sud America nel periodo tra gli anni '60 e gli anni '80 del Novecento ed, infatti, i personaggi e gli accadimenti a cui fa riferimento sono di quell'epoca.

L'autore dice che tutti i casi sono stati studiati, verificati, testimoniati da lui in prima persona; anzi, arriva perfino a dichiarare che qualcuno ha segnato la sua vita pesantemente e indelebilmente.
 

Tutto il testo è interessante, ma in questa riproposizione, per affinità intellettuale, ho voluto estrapolare e mettere in particolare risalto il Freixedo-sociologo che, per quanto è nella mia attuale conoscenza, è stato un precursore, un anticipatore di quella corrente di pensiero che oggi, timidamente o ancora cripticamente, si affaccia come esopolitica.

Ho incontrato Freixedo nel mio percorso di studio del Catarismo, che tanto ha da dire sul "signore di questo mondo", ma voglio completare questa presentazione, riportando il pensiero di Rudolf Steiner, grande spiritualista del Novecento, fondatore dell'Antroposofia, sintetizzato da Lazaridès in un numero della "Rivista di Antroposofia" del 1993" e che ho inserito nel mio libro:

" Il fondatore dell'Antroposofia, riferendosi al periodo 1914-1921, segnalò nelle sue opere, in maniera reiterata, l'azione di alcune "confraternite occulte" anglosassoni o angloamericane il cui scopo, già da allora, era di conseguire l'egemonia mondiale attraverso l'imperialismo economico e politico, il cui fine ultimo, però, sarebbe stato il dominio culturale e spirituale, una specie di monopolio sul pensiero dell'uomo.

Queste Confraternite o Logge, che ebbero un ruolo decisivo nella induzione sia della prima che della seconda guerra mondiale e della Rivoluzione d'ottobre, avrebbero continuato a tessere le loro trame per tutto il ventesimo secolo.

Esse sono in possesso di un sapere occulto sulla evoluzione della coscienza umana e cercano di manipolarne lo sviluppo. Usano pratiche occulte, cioè magie cerimoniali che consentono loro il vincolo con entità spirituali negative o anormali, gli Eoni denunciati dalla Gnosi, vale a dire le formazioni energetiche empie e le aggregazioni di potenze metafisiche superiori, intese come il "signore di questo mondo", che si oppongono strenuamente all'impulso del Cristo-Cosmico, all'IO Sono, quindi, alla divinità nell'uomo.

Secondo Steiner, non ci si deve attestare in un'attesa passiva, bensì è assolutamente necessario un confronto sempre più cosciente col problema del Male e la lotta per l'affermazione dello Spirito.

In una conferenza dell'aprile del 1916 Steiner mise in guardia circa la geostrategia occulta e perversa di queste confraternite, finalizzata alla manipolazione dell'evoluzione umana sul versante dei rapporti fra i popoli. Questo è, in sostanza, il retroscena spirituale e occulto della politica internazionale, non solo il controllo delle risorse petrolifere o dei mercati mondiali."

 
                           Salvador Freixedo

Buona lettura


Questo non è un libro di fantascienza e, meno ancora, un romanzo di immaginazioni fantasmagoriche dell’autore o un libro mistico. Questo è un libro nel quale si narrano fatti. Fatti inesplicabili, assurdi se si vuole, però fatti reali, la maggior parte dei quali studiata direttamente da me e, in alcuni casi vissuti e sofferti in prima persona.

Ha qualcosa a che vedere questo libro con il fenomeno U.F.O. o con l’ufologia? Ha molto e niente. Ha molto a che vedere perché in esso si fa riferimento costantemente a questi misteriosi oggetti che solcano i nostri cieli e si parla dei loro occupanti; da un lato si arriva al cuore del “fenomeno U.F.O.” e dall’altro non ha niente a che vedere con l’ufologia poiché questa continua a rimanere impantanata ad un livello superficiale dedicando i propri sforzi a catalogare, a compilare statistiche sulla forma di questi apparecchi, sulla frequenza e i luoghi di atterraggi o la statura degli occupanti.

In questo libro non si da importanza a queste cose, bensì allo studio di che cosa fanno codesti equipaggi nel nostro mondo e di cosa hanno fatto in passato nel corso di migliaia d’anni. Non quello che hanno fatto all’interno delle loro navi ma quello che hanno fatto in mezzo a noi, nelle nostre strade, nelle nostre case, soprattutto nelle nostre menti, perché questi equipaggi da secoli hanno imparato a scendere dalle loro navi, mischiandosi a noi e facendo cose molto strane. Presentare i loro numerosi, occulti e svariatissimi “andazzi” nel nostro mondo e, soprattutto vedere quale dovrebbe essere la nostra reazione è quanto mi prefiggo con questo libro.

Nel mondo in cui viviamo, prescindendo dalla vastità dell’universo infinito, accade un’enorme quantità di fatti che superano i limiti della scienza e che non sono suscettibili di spiegazione perché sorpassano semplicemente la nostra capacità di comprensione.

Inoltre tutto il regno dello spirito, - il Cosmo - a detta di grandi astronomi e filosofi, dà l’impressione di essere una gigantesca intelligenza ed ha più del mentale o dello spirituale che del fisico- e sfugge completamente ai metodi e alle proposizioni della nostra scienza. Provai un enorme piacere il giorno in cui venni a sapere che il patriarca degli scienziati moderni, il grande Albert Einstein, aveva come libro da comodino niente meno che "La dottrina segreta" della regina dell’esoterismo e del mistero - tanto contestata dalla scienza – Helena Petrovna Blavatsky!

Senza dubbio accade che a volte, nello svolgersi della storia, appaiano personaggi incredibili o succedano cose inesplicabili che ci danno l'opportunità di svegliarci dal letargo in cui le teorie sociali e i miti religiosi tengono sottomessa l’umanità. Gli storici, i sociologi, i politici e i grandi mitologi moderni – i teologi – ne danno le interpretazioni in base alle loro conoscenze e ai loro interessi. E l’umanità continua a percorrere ciecamente una strada senza uscita che la porterà inevitabilmente all' autodistruzione.
 

La tesi di questo libro è la stessa che esposi in Defendàmonos de los dioses. (Difendiamoci dagli dei) Però qui l'approfondisco maggiormente e porto nuove prove su quella manipolazione che in quel libro descrivevo e che continua su grande scala nonostante sia dissimulata e nascosta da mille veli.

La grande tesi di questo libro sostiene che l’umanità è un allevamento degli “dei”, intendendo per “dei” degli esseri razionali, normalmente invisibili, superiori all’uomo in intendimento e che, in fin dei conti, sono gli autentici padroni del mondo.

La grande deduzione che da ciò possiamo trarre è che noi umani non siamo i re del mondo, come sempre abbiamo creduto, né siamo la più eccelsa fra le creature di Dio; né siamo in attesa di abbracciarci eternamente con Lui se le nostre opere saranno state buone durante la permanenza su questo pianeta. Tutti questi sono infantilismi, con i quali questi esseri hanno nutrito il nostro ego, perché noi accettassimo ignari la grande realtà di essere loro schiavi. I veri padroni del mondo sono loro e noi facciamo solo quello che loro conviene e, per ottenere ciò, hanno inventato una formidabile strategia che descrivo dettagliatamente nel libro citato in precedenza.

La diversità fra loro è enorme molto più grande di quella esistente fra gli esseri umani. Se fra noi troviamo i bianchi e i neri, gli alti e i bassi, gli europei e gli asiatici, i buoni e i cattivi, ammalati e i sani, i colti e gli ignoranti, i vecchi e i giovani, i maschi e le femmine, ecc. ecc., fra gli ”dei” le varietà sono molto maggiori, tenendo conto che le nostre differenze si limitano a qualità esteriori e non essenziali - essendo tutti appartenenti alla stessa specie; non così per loro che sono originati da specie, tipologie, razze, se si possono così chiamare, completamente differenti. L'unica cosa che hanno in comune è quella di essere coscienze intelligenti, benchè molti aspetti della loro intelligenza sfuggano alla nostra comprensione.

Certe specie di “dei” danno l’impressione di essere benevoli con gli esseri umani o perlomeno con alcuni individui, mentre altri agiscono in modo molto negativo o quanto meno pericoloso e illogico.

Su cosa ci basiamo per dire questo? Sui fatti. Su migliaia di fatti che sono lì da tempi remoti, conosciuti da tutte le culture, scritti in tutte le letterature e presenti anche ai giorni nostri nella vita di tante persone le cui testimonianze non possiamo ignorare, malgrado la scienza ufficiale non dia spiegazioni in merito o che i poteri costituiti preferiscano ignorare per ragioni politiche.

San Paolo chiama ripetutamente questi esseri “i signori di questo mondo” e di loro aveva un cattivissimo concetto; nella sua epistola agli Efesini scrisse il famoso passo tanto confuso però tanto chiarificatore:

"La nostra battaglia non è contro creature fatte di carne e di sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. (Ef. 6,12)

A questi “ spiriti del male che abitano nell’alto dei cieli” noi ci riferiamo con il molto generico nome di “Loro”.

Posto che in tutto questo libro parleremo dei padroni invisibili di questo mondo, credo sarà opportuno parlare prima dei padroni visibili che, sotto un certo aspetto, non sono che marionette degli invisibili.


Sarebbe però un errore infantile credere che tutto quello che succede nel nostro mondo sia diretto “dall’aldilà”, o dalla “divina provvidenza” – come crede il Cristianesimo – o da qualche tipo di spirito al quale, per ragioni sconosciute, piaccia immischiarsi nelle vite e nelle attività degli umani, poiché il “fare” quotidiano degli uomini e delle nazioni forgia una serie di personaggi dei quali ci occuperemo in questo capitolo.

In generale, si può supporre che molti accadimenti nella vita degli esseri umani siano determinati da scelte volontarie più o meno consapevoli; altri invece, dietro all'apparenza della causalità o della arbitrarietà, hanno cause diverse, indotte.

Nella Storia l'uomo crede di determinare e di dominare gli accadimenti che vive; considerato in un arco maggiore di tempo, però, il cammino della Storia stessa appare fluttuante, come se obbedisse a leggi che sfuggono alla volontà umana.

La grande storia planetaria è competenza degli dei che, lungi dal consentire il protagonismo dell’uomo, lo trasformano in animale da allevamento o meglio in soldato di truppa: lo forniscono di spada o fucile e lo mandano ad uccidere per una santa causa i propri fratelli, gli animali o tutto quello che gli si para davanti Questa è stata ed è la lunga, stupida storia dell’umanità.

Ma torniamo ai forgiatori della storia quotidiana; ai padroni visibili del mondo, i responsabili delle buffonate e degli orrori che i giornali del mondo intero raccattano con sollecitudine e ce li propinano tutte le mattine dalle loro prime pagine.

Potremmo dividerli in quattro categorie: politici, militari, maniaci del denaro e fanatici religiosi. Esaminiamoli uno per uno.

I POLITICI sono maniaci del potere puro. Non hanno la passione per le armi o per la violenza fisica, a loro piace comandare. Li esalta essere visti, essere temuti ed essere consultati. Scoppiano di piacere davanti alle telecamere o ad un microfono. Generalmente hanno personalità psicopatiche; sentono la mancanza di qualcosa dentro e per questo ambiscono vivere in odore di moltitudini. Temono e amano i giornalisti perché questi hanno il potere di distruggerli o di trasformarli in idoli della società. A loro volta i giornalisti - inclusi i direttori dei quotidiani- sono succubi dei politici perché costoro sono come i buffoni nazionali che li riforniscono gratis, giornalmente di notizie fresche con le quali riempire le pagine che saranno divorate con avidità dalla massa di ingenui seguaci di partiti.

Un giorno qualcuno dovrà fare uno studio psicoanalitico della curiosa simbiosi giornalismo-politica, e più concretamente giornalista-politico. Si amano e si odiano; si cercano e si detestano; si costruiscono e si distruggono vicendevolmente. Vedasi il recente caso Watergate: i politici ingannano i giornalisti e questi distruggono i politici. Però alla lunga non possono vivere gli uni senza gli altri. Sono gli amanti di Teruel.

Si è detto che il potere corrompe specialmente i politici. Però questa corruzione non si riferisce solamente al cattivo uso o all’appropriazione di fondi, ma al cambiamento totale di mentalità e del modo di fare che si verifica in loro una volta installati nei posti che li rendono invulnerabili.

Si corrompono perché dicono sì a cose alle quali precedentemente, per principio avevano detto no; si corrompono perché non mantengono le promesse ed usano la demagogia come i loro predecessori; i più alti in grado si corrompono perché perdono completamente il contatto con il popolo e non difendono gli interessi di questo ma i propri e quelli del partito, e il loro grande obbiettivo si trasforma nel mantenersi al potere.

Per questo, vedendo con che frequenza questa metamorfosi si verifica nei politici una volta che hanno in mano il comando, si arriva a pensare che non è il potere che li deforma ma che vi giungono già deformati.

La verità è che i politici - buoni o cattivi – hanno un enorme potere per deviare o indirizzare le rotte della società ed anche per rendere felice o disgraziata la vita delle persone.

Dall’alto dei posti di comando il politico professionista perde la prospettiva della società e la vede in modo completamente differente. Gli succede quello che succede a coloro che prendono un aereo: da lassù vedono le cose in maniera diversa; in certo modo meglio e in certo peggio. Non riconoscono i luoghi che da sotto conoscono molto bene perché da sopra non si vedono le facciate delle case ma solo i tetti. Dall’alto del potere non si vedono le facce della gente nè le necessità giornaliere e concrete; si vedono solo i deficit dei bilanci. Non si vede l’individuo; si vede la società, la nazione, lo Stato. L’uomo concreto si sfuma si perde, e il politico si dimentica di lui fluttuando in nubi di coalizioni, di alleanze, patti e lotte per mantenersi al suo posto.
 

I politici che salgono maggiormente nella scalata al potere organizzano frequentemente viaggi rituali di visite reciproche in pompa magna con grandi scorte d’onore, offrendosi mazzi di fiori, solenni accoglienze con passate in rivista a file di poveri schiavi armati di fucile, discorsi, percorrendo viali coperti da passatoie e grandi banchetti: in questo non sbagliano mai. La parte più importante di queste visite di Stato e delle serissime riunioni di lavoro dei grandi statisti affondano le radici in grandi banchetti per i quali non si bada a spese.

Essi fingono di credere che chi paga questi banchetti sia l’“Erario”, che è solo una parola astratta; inoltre hanno già avuto la precauzione di includerli nel “Bilancio Generale dello Stato”, che sono altre tre parole astratte, mentre concretamente sono i loro concittadini a pagarli con i quali mantengono l'unico contatto con la scheda elettorale.

I politici, dall’alto del potere, dimenticano che gli uomini e le donne della loro nazione e del mondo intero desiderano e chiedono soprattutto la pace, ma loro spendono milioni in armamenti per tenersi buoni i militari. Non ricordano che gli uomini e le donne chiedono, dopo la pace, un posto di lavoro, e i politici stanziano migliaia di milioni in opere faraoniche, commemorazioni di scoperte, sprechi, investimenti non necessari, addirittura dannosi, prestiti ai loro amici politici di altri paesi, mentre milioni di uomini concreti, loro concittadini sono impegnati giorno e notte a guadagnare onestamente da vivere per sè e la propria famiglia.

I politici dalle loro altezze megalomaniacali non si rendono conto che è un orrore tremendo che in una famiglia si comperi un pianoforte ad uno dei fratelli mentre l’altro non ha di che sfamarsi. Anni fa, in una noiosa serata, dopo un ricevimento di gala, davanti all’ingresso del palazzo di vetro delle Nazioni Unite, feci una tremenda scoperta: uscivano gli ambasciatori delle varie nazioni; e quanto più erano miserabili le nazioni che rappresentavano tanto più erano lussuose le loro Cadillac.

Nella "Fraternità nera", come dicono gli esoteristi, ci sono i MILITARI, i secondi padroni visibili di questo mondo.
 

I militari sono i successori degli uomini delle caverne, ma in uniforme. Al contrario dei politici, adorano la violenza. Credono che si possa sistemare tutto a bastonate. Affascinati dalle armi, che sono il loro giochino preferito, passano la vita chiedendole ai politici che ne danno loro sempre più. Questi devolvono un’enorme quantità di denaro del popolo per comprare armi che, c'è da augurarsi, non servano mai perché, se dovessero servire, sarebbe per fare la guerra o per uccidere il popolo stesso che le ha pagate.

All’inizio i militari professionisti apparvero nelle società per difenderle dai nemici esterni; ma oggigiorno non ci sono nemici esterni che minaccino invasioni e siccome essi conservano l’istinto di violenza e di lotta, rivolgono le loro energie verso l’interno e dopo un certo tempo cadono nella tentazione di bastonare i concittadini. Invece di essere i difensori della pace sono una minaccia costante contro la stessa. In una democrazia moderna la gente ha più paura dei militari nazionali che dei nemici esterni. Nel caso ne sorgesse qualcuno, i militari chiameranno gli studenti, gli operai e i contadini, metteranno nelle loro mani un fucile e li manderanno a combattere.

I militari hanno una visione semplicistica della patria, della morale e della vita in generale; tendono ad applicare il metodo e il modo d’essere della caserma alla vita familiare e sociale senza tenere conto che lo spirito militarista ha l’immaginazione castrata e viaggi in senso inverso alla fraternità umana. Lo stile miliziano è valido solo per la caserma, ma è funesto per la società. Contrasta con la creatività e con la cultura, serve solo ad ingrassare i costruttori di armi e stuoli di spregiudicati uomini d'affari e di vivandieri.

Quando gli abusi e gli errori dei generali-ministri, il malcontento cittadino e gli enormi debiti esteri fanno traballare il regime castrense, i militari, patriotticamente, rimettono il potere e si chiudono nelle caserme, ma non smettono di minacciare di riprendere il garrote. Questo è stato il triste spettacolo in quasi tutte le nazioni sudamericane negli ultimi cinquanta anni.

Il potere dei militari non è sottile come quello dei politici. Il potere dei militari è forza bruta. Sono le pallottole che straziano la blanda carne umana, sono i cannoni che distruggono le case o le bombe che cancellano dalla faccia della terra città intere. I politici cercano di convincere il popolo anche mentendo, ma i militari no. I militari ordinano, perché loro hanno il senso dell’ordine e della legge; e chi non la pensa come loro si sbaglia, è un eversore, un nemico della patria e pertanto va zittito con ogni mezzo.

Con il denaro che i militari del mondo intero spendono ogni anno per comperare e mantenere armamenti e con il denaro che i governi spendono per mantenere i militari (che il meglio che possono fare è non fare niente) si potrebbe vincere la povertà sofferta da tanti milioni di persone nel mondo e si eleverebbe il tenore di vita degli abitanti di tutti i Paesi. Ma su questo particolare, l’umanità non ha superato l’epoca delle caverne ed ha una mentalità troglodita nella quale il garrote e la violenza sono una necessità, un modo abituale di convivenza.


Su questo tribolato pianeta gravano i piccoli e grandi “Pentagoni”, diretti da autentici maniaci della violenza che non solo minacciano la pace dei loro Paesi, ma quella del mondo intero con bombe ai neutroni e guerre galattiche. La loro paranoia bellica è arrivata a tal punto che, incoraggiata dall’imbecillità dei Reagan e dai Gorbachov di turno, si è permessa di porre sulla testa di tutti gli abitanti del pianeta veri mostri apocalittici che vagano silenziosi nello spazio e che in qualunque momento possono cadere dal cielo seminando morte su milioni di innocenti. La schizofrenia di alcuni dementi ha fatto rivivere il mito della manna divina trasformandolo in una pioggia infernale.

L’infermità di cui soffrono questi maniaci della violenza è attualmente la minaccia maggiore dell’umanità. Fintanto che esisteranno individui che credono che il miglior modo di governare le cose siano le bastonate e le uccisioni, l’umanità sarà sempre angustiata.

Passiamo ad altri “padroni del mondo”: i MANIACI DEL DENARO. Ce ne sono due tipi: i legali e gli illegali.

Gli illegali hanno meno potere nel governo del mondo; ma contribuiscono in modo indiretto ad aumentare il regnante caos. Sono bulli di gran classe che intendono vivere ai margini della società e si organizzano in mafie finanziarie e in gruppi segreti che ricattano e truffano la società in mille modi, con il solo fine di vivere bene. A volte lo fanno alla grande e professionalmente, a volte in proprio e su piccola scala. Per colpa dell’uno o dell’altro viviamo dietro le inferriate, la società deve spendere milioni in corpi di polizia e guardiani, si rovinano imprese e ci sono rapine a tutti gli angoli delle vie nelle grandi città.

Se questi gangsters, mascherati da persone onorate, da qualche parte arrivano a conseguire il potere politico - come è successo in qualche paese latinoamericano - allora l’assassinio, il peculato ed ogni sorta di crimini diventano il nostro pane quotidiano praticato dalle autorità stesse; normalmente questi bulli della società non ambiscono il potere politico; guadagnato il denaro lo mandano in Svizzera - il paese che vive coprendo i grandi ladroni di tutto il mondo e in altri cosiddetti "paradisi fiscali" – e vivono alla grande.

Un giorno o l’altro, si dovrebbe varare la pena di morte per queste sanguisughe che vivono volontariamente e coscientemente spremendo il sangue dei loro concittadini.

Passiamo ai maniaci del denaro legali, che sono ancora più perniciosi degli illegali. Questi sono rinserrati nelle grandi banche, trust, holding, finanziarie ecc. ecc. e dai loro lussuosi uffici di cristallo dall’alto dei grattacieli maneggiano, con un filo sottilissimo ma efficientissimo, il gran “guignol” della politica nazionale ed internazionale. I politici, molto seri, gesticoleranno, rilasceranno dichiarazioni o balleranno a seconda di come questi mefistofeli finanziari tireranno i fili.

A volte, quando ne scelgono uno in particolare perché lo ritengono servilmente utile per i loro interessi, lo elevano dal basso con una profusione di denaro di modo che divenga potente e abbia occasione di gridare più forte, sì da convincere il maggior numero possibile di pecorelle elettrici.

Il rapporto fra la politica e la banca è molto più profondo di quello che appare. I politici cercano di non vessare troppo la banca perché questa possa condurre i propri affari in completa pace di spirito . A sua volta la banca finanzia le campagne dei politici e soprattutto li accoglie nel proprio seno quando un colpo infausto della sorte li disarciona dal potere e devono abbandonare quello che, ironicamente, si chiama “servizio pubblico”. Gli uffici delle grandi banche sono soliti essere i porti sicuri in cui riparano molte navi politiche naufragate.

Per i maniaci organizzati del denaro, la cosa più importante del mondo è accrescerlo. Che per questa loro esigenza una nazione sprofondi nel caos o un’impresa o un individuo si rovinino, ai gran mogol della finanza questo non interessa. L’unica cosa che conta per loro sono i dividendi perciò curano molto i buoni affari. La dozzina di guerre che ci sono attualmente su questo pianeta sono un’autentica miniera d’oro per i trafficanti d’armi e le banche finanziano tutte le bande antagoniste in campo perché l’affare perduri il più a lungo possibile; non importa quanta gente muoia.

Disgraziatamente per loro, nei decenni passati capitò il grasso affare di prestare soldi abusivamente a nazioni sottosviluppate governate da politici rapaci. I banchieri prestavano soldi anche sapendo che quel denaro indebitava maggiormente la nazione perché andava ad ingrassare i conti privati dei vari presidenti, ministri, generali ladroni che tanto hanno abbondato nei paesi sottosviluppati. I governanti patrioti e decenti, che hanno ereditato questi ignobili debiti, faranno molto bene a non pagare neanche una monetina rubata da politici ladroni e banchieri truffatori.

Le grandi banche sembrano degli avvoltoi: tanta più carne putrescente c’è, tanto più ingrassano. Ingrassano a spese delle imprese “giustiziate”, prese per il collo da interessi smisurati e non si sa da quali torbidi maneggi finanziari, che producono l’inesplicabile paradosso per il quale quando l’economia nazionale è a terra i guadagni delle grandi banche vanno a gonfie vele e questo è ormai comprovato senza ombra di dubbio.

Ed ora parliamo degli ultimi membri della “fraternità nera”, i FANATICI RELIGIOSI.

Benché i leaders religiosi dichiarino che, in fondo, tutte le religioni predicano l’amore e la giustizia e pertanto insieme contribuiscano all’unità del genere umano, i fatti nel corso dei secoli ci dicono tutto il contrario e la trama della storia è intessuta da guerre dovute puramente e semplicemente alla religione.

Le religioni sono credenze e riti ideati da certi individui, che sentirono o credettero di sentire voci dall’aldilà che dettavano loro ciò che gli uomini dovevano fare per “salvarsi”. Tutte le religioni, senza eccezioni, provengono da apparizioni di entità celesti di cui qualcuno fu testimone. Come dire, le religioni non provengono dall’uomo ma da fuori di esso; da qualcosa o qualcuno che si impose all’uomo facendogli credere cose e praticare riti che in molti casi sono stati insegnamenti di evoluzione, ma in altri menzogne, manipolazioni, stupidaggini.

Le religioni tendono a raggruppare uomini, facendo loro credere le stesse cose e, allo stesso tempo, li separano da altri che credono in dogmi diversi. Siccome ognuno dei fedeli di una religione crede di avere l’unica verità ed essere il fedele seguace della volontà di Dio, guarda gli altri che non hanno il suo stesso credo come sospettabili nemici di Dio; in tempi passati si sentiva perfino in diritto di ammazzarli perché il Dio che ha nella sua testa è il padrone di tutte la vite. Le religioni generano un “odio santo” al peccato e di conseguenza ai peccatori che lo commettono.

Spesso, nei tempi passati, i regni e gli imperi erano teocratici; il re era, allo stesso tempo, anche sacerdote o investito di qualche sacro potere. Dio lo benediceva particolarmente ed egli si sentiva suo rappresentante, il che lo autorizzava a fare tutto ciò che voleva.

Questa situazione perdura in paesi sottosviluppati o tribali; ma in occidente da secoli c'è stata la separazione dei poteri e dei ruoli di Stato e Chiesa e i capi religiosi costituiscono una casta a parte rispetto ai leaders civili che, tuttavia mostrano un rispetto farisaico verso i gerarchi religiosi, per tenerseli buoni, vale a dire perchè non incitino i loro fedeli contro il governo o la loro fazione politica.

I leaders religiosi occidentali non pretendono di governare direttamente i loro parrocchiani ma danno loro la linea per “vivere conformemente ai comandamenti di Dio”; in realtà influiscono molto nell'aggregazione sociale e nel pensiero collettivo politico, più che spirituale.

Nei paesi sottosviluppati la forza che hanno i leaders religiosi è enorme e funesta. Pur senza armi e senza soldi, basandosi unicamente su minacce e promesse inerenti all’aldilà, hanno un potere totale sulla vita della povera gente e, in gran parte, il sottosviluppo di questi paesi e la mancanza di progresso sono dovuti ai comandamenti delle loro religioni che, per mantenere il loro dominio, impediscono ogni presa di coscienza e ogni evoluzione sociale e individuale.

In molte occasioni le religioni “predicatrici di pace” sono le responsabili della guerra L’attuale inferno del Medio Oriente è la miglior prova di ciò che sto dicendo.

In Libano Cristiani e Druidi si ammazzano per un rancore religioso; Iran e Iraq si sono strozzate vicendevolmente con una santa ferocia ispirata da Allah. I palestinesi si annientano fra loro per ragioni politiche mischiate a ragioni religiose. Siria e Libia collaborano alla guerra santa contro il governo cristiano del Libano. E alla base di tutto questo caos e come sua origine, c'è il cieco fanatismo di Israele, che un bel giorno contro tutti i diritti internazionali (ispirandosi alle parole di Yahvè, pronunciate quattromila anni fa!) spogliò i Palestinesi della loro patria trasformandoli in un popolo errante e disperato. Da vittime del selvaggio nazismo gli Israeliani si sono trasformati nei nazisti del Medio Oriente. Perché quest’orrendo inferno del Libano? Per ideali “sacri”, fomentati da leaders religiosi e difesi con furore da fanatici senza cervello che invece di usare la testa si lasciano trasportare dai sentimenti.

 

Questi sono i “VISIBILI SIGNORI DEL MONDO”.

Ci si può meravigliare se, con questi signori, la storia umana sia stata il complesso di orrori che è stata e che oggi, pur considerandoci possessori di una tecnologia avanzatissima, abbiamo trasformato mezzo mondo in un vulcano di guerre, con milioni di persone che soffrono la fame, con dozzine di specie di animali in via di estinzione ogni anno, con laghi, mari e fiumi avvelenati e la maggior parte dei boschi ammalati a causa dell’atmosfera contaminata?

L’uomo razionale e con un minimo di sentimento piange davanti a tale panorama. Ma “i visibili signori del mondo", tranquilli, proseguono con le loro “guerre galattiche” o giocando con le “riunioni al vertice” incapaci di giungere ad accordi significativi, gonfiando artificialmente gli interessi e il prezzo dell’oro, emettendo nuove encicliche su dogmi dimenticati con le quali si prefiggono di tenere istupidite le menti dei loro fedeli o incoraggiando coloro che fanno esplodere autobombe o fanno i kamikaze per difendere la gloria di Allah.

Chi ci libererà da simili signori? Posto che non sono venuti da fuori ma che sono carne della nostra carne e sangue del nostro sangue, sarà logico chiederci: perché quando l’essere umano arriva ai vertici del potere, diventa un carnefice dei suoi fratelli e si disumanizza tanto?

Perchè anche quando fra questi signori ci sono personaggi retti e pieni di buona volontà, le macchinazioni che reggono il mondo, le regole sociali con le quali si governa il pianeta, le grandi istituzioni internazionali, i maggiori centri di conoscenza e di comunicazione, dove si tracciano le nuove rotte dell’umanità sono tanto egoisti e disumani, malgrado tutte le loro affermazioni contrarie? Si sono dimenticati completamente che la pace, la giustizia e l’amore sono i valori fondamentali ai quali tutti gli esseri umani aspirano?

Credo che la risposta a questa importantissima domanda - quantunque la scienza ufficiale non lo voglia ammettere – la si trovi proposta in questo libro. La si trova nella disamina dei “SIGNORI INVISIBILI” dei quali i VISIBILI, non sono che meri servitori e l’unica cosa che sanno fare è quella di obbedire ciecamente agli ordini che vengono loro "dall'alto dei cieli", anche se, a volte, non ne sono nemmeno consapevoli.

Nel corso della storia abbiamo moltissimi casi in cui l’intromissione di questi esseri è evidente fino alla sfacciataggine, e senza dubbio, l’umanità non se ne è resa conto o l' ha attribuita a cause puramente naturali o a circostanze più o meno occasionali. Gli Dei sono molto abili nell’arte di nascondere le loro attività sotto una cappa di avvenimenti naturali, disgrazie impreviste, o mera volontà umana.

In questo capitolo faremo alcune considerazioni su tre di questi avvenimenti storici e di pubblico dominio che non si riescono a spiegare fino in fondo, se non si osservano dal punto di vista con cui consideriamo le tesi fondamentali di questo libro.

 

IL POPOLO EBRAICO

Il Popolo Ebraico è un anacronismo storico. Da un lato lo vediamo attaccato a tradizioni antichissime e in gran parte assurde (diete, abbigliamenti, ecc.ecc.) e dall’altro lo vediamo all’avanguardia nel mondo della scienza e della tecnologia. Il fatto che lo Stato d’Israele possegga un arsenale di bombe atomiche, unito al fanatismo anche recentemente dimostrato da molti dei suoi leaders, è qualcosa che deve logicamente riempire d’inquietudine gli altri popoli del mondo. E se a questo aggiungiamo l’incredibile coincidenza che la nazione più potente del mondo - gli Stati Uniti – è in buona parte in mano ai potentati economici e finanziari ebrei, il pericolo cresce enormemente.

Il popolo ebraico, perseguitato e massacrato in un’infinità di occasioni, ha saputo sopravvivere in modo ammirevole e attualmente è quello che in gran parte domina o perlomeno influisce enormemente nelle grande banca mondiale, oltre che in quella americana e, di conseguenza, in quelle di ogni altro Stato.

Il “fenomeno giudaico”, totalmente inesplicabile da altri punti di vista, ha una chiara spiegazione se lo si guarda tenendo presente la tesi di questo libro che, in fin dei conti, non è altro che una interpretazione della vera storia del popolo d’Israele, seppure contemplata da un altro angolo visivo e soprattutto messa in relazione al suo protagonista sovrumano che altro non è se non uno di questi dei con la d minuscola di cui ci stiamo occupando.

Non mi allungherò in particolari perché questo tema l’ho ampiamente sviluppato nel mio libro "Israel, pueblo-contacto"., nel quale descrivo come Yahvè, che non è il Dio Unico Universale, come si faceva credere, appariva in una nube a Mosè alla vista di tutto il popolo. Da quella nube e, avvalendosi di un piccolo “baule” chiamato “arca dell’alleanza” (che si doveva maneggiare con determinate cautele e collocare in un luogo appartato dal popolo dove aveva accesso solo Mosè il capo) faceva conoscere la sua volontà e, allo stesso tempo, conferiva “poteri sovrumani".

Questa è stata l’origine della religione giudaico-cristiana e delle qualità tanto peculiari che il popolo giudaico ha posseduto in tutta la sua storia e che ancora possiede oggigiorno.

E' un esempio storico chiaro e innegabile dell’intromissione in grande stile di una di queste misteriose entità nelle vite degli umani.

Naturalmente tanto gli Ebrei quanto i Cristiani assolutizzano il fatto e lo trasformano in qualcosa di trascendente e unico, negando che sia solo uno fra altri della stessa natura. Per loro “Dio” ha comunicato una sola volta ufficialmente e personalmente con l’umanità e fu tramite la manifestazione di Yahvè nella nube e più tardi, per i Cristiani, quando inviò suo figlio Gesù Cristo.

Questo pensano i Giudei e i Cristiani e nemmeno su questo sono molto d’accordo. Però per un pensatore libero da fanatismi, il giudeo-cristianesimo è solo una delle tante religioni con cui gli umani sono stati ingannati nel corso dei millenni, ma che in ogni caso ha segnato profondamente il corso della storia del pianeta, nel bene e nel male.

Gran parte dell’umanità non crede che Yahvè sia il “Dio Universale”, vedendo la sua cieca passione per il popolo d’Israele e il suo disinteresse o disprezzo per gli altri popoli. Un sano ragionamento dice che un “Dio Universale” non può comportarsi in modo tanto assurdo ed ingiusto.

Sarebbe molto facile dire che tutte le manifestazioni di Yahvè non siano state altro che una leggenda tessuta nel corso dei secoli. Sarebbe altrettanto facile, ma non intelligente, dire che tutta la vita di Cristo, con tutti i suoi fatti straordinari, fu pura invenzione dei suoi biografi.

Se questi due fatti fossero gli unici nella storia dell’umanità, non avremmo difficoltà a rifiutarli e considerarli falsi storici. Però anche in altre religioni e culture ci sono “Dei Universali” e “Creatori del cielo e della terra” che hanno parlato con i loro eletti da nubi, o da montagne sacre, o da dentro delle loro teste e troviamo anche molti “Figli di Dio” e “Redentori” che vennero in questo mondo per salvarlo, compreso il particolare di morire sulla croce.

Un fatto si può anche negare. Però tante e tali testimonianze, non solo documenti scritti, ma monumenti in pietra che hanno sfidato il passare dei tempi non si possono negare e necessitano di una spiegazione.

E di nuovo dobbiamo domandarci: Chi o che cosa si presentava davanti al popolo giudaico, incitandolo e condizionandolo affinchè la sua storia fosse quella che è stata e quella che ancora è?

                                             LA GERMANIA DI HITLER
Portiamo un altro esempio contemporaneo e pubblico, totalmente inesplicabile se lo analizziamo razionalmente: la Germania dominata dal nazismo.

Com’è possibile che un popolo tanto avanzato, come il popolo tedesco si sia lasciato ingannare e soggiogare da un allucinato come Hitler? Com’è possibile che milioni di uomini tanto ingegnosi e pieni di iniziativa si siano lasciati portare come agnelli al mattatoio dalla Seconda Guerra Mondiale? E, com’è possibile che i politici della società “occidentale”, che si credono i più sviluppati del mondo, non siano stati capaci di evitare quello spaventoso macello? E che dire di quegli scienziati che posero al servizio della paranoia militare le loro migliori invenzioni?

Gli storici e i sociologi ci danno mille ragioni per spiegare l’inesplicabile, ma l’unica spiegazione per quest’enorme mostruosità è questa che stiamo dicendo: Hitler era solo una marionetta, solo un esecutore degli ordini di chi gli dava il potere.

Lui, anticristo e ateo confesso, si credeva uno strumento della “Provvidenza”, intendendo per provvidenza, tutto un complesso di forze misteriose dell’“aldilà” con le quali aveva imparato a mettersi in contatto nei lunghi anni di apprendistato nella setta di Thule e nelle molte società segrete ed iniziatiche alle quali appartenne. Queste forze dell’“aldilà” erano quelle che lo dominavano e lo ingannavano. E, allo stesso tempo erano quelle che gli davano il potere.

Sono un inviato dalla Provvidenza! – diceva nei suoi frequenti attacchi di frenesia – e seguirò con la precisione di un sonnambulo la strada che la Provvidenza mi ha indicato! Credo di essere stato chiamato dalla Provvidenza per servire il mio popolo.

Perché il lettore si renda conto fino a che punto Hitler fosse maneggiato da forze estranee a lui stesso, riporterò brevi note di non meno di quindici autori suoi biografi:

Walter Stein, compagno di studi di Hitler a Vienna:

"in lui era entrata un’entità strana: come se lo stesso Hitler sentisse dentro di sé l’entità che aveva preso possesso della sua anima. E quando questa smetteva di dominarlo, piombava sulla sua sedia, distrutto, come una figura solitaria, caduta dalle alture di un’estasi orgiastica, e bruscamente abbandonata da quella forza carismatica che un momento prima gli aveva dato il dominio di sé e del suo auditorio."

Kubizek dice che: "Era preda di un furioso demonio".

Paul Le Cour nel suo libro "Le drame de l’Europe" dice che quando parlava: "Era come se ricevesse una corrente magnetica che lo infiammasse."

Il dottor Otto Dietric, il medico che lo assistette nel bunker, dice di lui che "La sua volontà era dominata da un demonio che alla fine possedeva anche il suo corpo."

Werner Masser scrisse che "Hitler non intraprendeva un’azione senza un ordine o un’indicazione della provvidenza. Le sue voci interiori gli indicavano la strada."

Andrè Brissaud scrisse: "spesso dava l’impressione di essere allucinato e di essere maneggiato dall’esterno da un’entità terribile. Che patto aveva firmato con l’”aldilà”?"

E a questo Andrè Rivaud aggiunge: "nei suoi momenti di furia questo fantoccio cinico è terribile… si trasforma immediatamente da un essere informe in una creatura urlante e terrorizzante che spaventa anche i più coraggiosi, e diventa un posseduto disposto ad uccidere chiunque si azzardi a resistergli. È senza dubbio un posseduto."

Ribadeau-Dumas scrive che persino Himmler diceva di lui che "Era posseduto da una forza occulta che esercitava un completo controllo su di lui. Era il demonio che lo teneva in suo potere, e lo obbligava a commettere degli orrendi crimini, perché (come diceva) aveva preso possesso del suo corpo già da molto tempo."

Le citazioni potrebbero continuare.

Il potere magico che esercitava sulle masse è stato paragonato alle pratiche occulte degli stregoni dell’Africa e degli sciamani dell’Asia… Assistiamo alla metamorfosi di un uomo insignificante in un uomo importante. (Otto Strasser)

Frequentemente si è tentato di determinare l’origine della forza di persuasione straordinaria che permise a Hitler di conquistare il potere con mezzi legali. (Andrè Brissaud)

Andrè Francois Poncet, ambasciatore francese in Germania, ebbe occasione di osservarlo da vicino quando fu suo ospite nel rifugio delle Alpi a Berchtesgaden dopo l’accordo di Monaco: "Vi sono giorni in cui davanti a un mappamondo butta a gambe all’aria nazioni e continenti, la geografia e la storia come un demiurgo impazzito… è talmente fuori da ogni razionalità che si potrebbe non arrivare mai a chiarire l’enigma della sua vita. La chiave di questo enigma è altrove."

Elizabeth Ebertin, la famosa veggente di Monaco, amica di Hitler, scrisse: "Sul palco ha tutto l’aspetto di un posseduto, di un medium, lo strumento di potenze superiori."

Lo storico Trevor Ravenscroft si sorprende che al processo di Norimberga nessuno abbia parlato delle pratiche di stregoneria e di patti satanici degli imputati nazisti: "pure quei giudici, senza dubbio, erano cattolici, anglicani, israeliti e massoni, quindi convinti in minore o maggiore misura dell'esistenza del diavolo"

Come i giudici di Norimberga, che non volevano sentir parlare del diavolo, anche la nostra società tecnologica e “scientifica”, non vuole sentir parlare di “entità non umane”, malgrado i primi avessero davanti, sul banco degli accusati, le vittime di tali “diavoli” e la nostra società sia trasformata in un inferno causato dalle strategie occulte degli stessi “diavoli” che nell’attualità hanno nomi diversi.

Edouard Calec dice che uno dei tanti stregoni di cui Hitler si circondava, sosteneva che:

"al Fuhrer procurava un immenso piacere quando Krafft dichiarava che aveva letto nel cielo che, terrorizzare la gente con massacri e distruzione era un intrattenimento per gli dei."

Al che Hitler era solito aggiungere: "Gli dei sono cattivi e amano la guerra."

Un altro aspetto importante della vita di Hitler che ci conferma la sua dipendenza da queste entità è la sua mania per il sangue. Non voglio entrare in questo profondo tema, né inorridire il lettore con la lista delle citazioni su questo interessantissimo aspetto della sua vita, però è certo che questa idea del sangue lo ossessionava e nei discorsi, regolamenti ed emblemi, molto spesso, seguendo le norme dello stesso Fuhrer e degli “illuminati” che gli stavano intorno, il sangue era richiamato esplicitamente. Il motto dei temibili giovani delle SS era "Sangue e onore".

Questa mania per il sangue combacia perfettamente con ciò che troviamo in tutte le religioni, che sono opera maestra di tutte queste intelligenze malefiche che si intromettono nella vita degli esseri umani. In tutte le religioni (se escludiamo il Buddismo) il sangue gioca un ruolo importantissimo. Nel Cristianesimo lo troviamo, sublimato, nel centro del suo dogma e della sua liturgia: il sangue di Cristo, sangue vero versato da lui sulla croce, con il quale redime il genere umano.

Quanti Hitler abbiamo avuto nel corso della storia? I Carlo Magno, Napoleoni, Attila, Gengis Kan ed altri duci glorificati dagli storici patriottardi e dal leaderismo popolare, non saranno stati altri Hitler?

Sono i macabri giochi degli dei. Sono gli “aiuti” che queste misteriose entità di altre dimensioni elargiscono ai loro “eletti” perché seminino la discordia fra gli uomini.

Com’è possibile che oggi, quasi nel 2000, con gli apporti della scienza e della tecnica, tempo in cui l’umanità potrebbe vivere tranquilla e felice con alimenti sufficienti per tutti e nessuno dovrebbe patire la fame, noi si sia ancora retti da sistemi basati su ideologie disumane come il capitalismo e il comunismo ed obbligati a subire dei leader tanto ciechi come Reagan e Gorbachov che, come bulletti di quartiere, minacciano reciprocamente di distruggersi l’un l’altro e l’intero pianeta, incuranti che ogni anno muoiano di fame milioni di persone, quando potrebbero evitarlo con una minima parte delle loro spese in armamenti?

Perché tanta cecità, tanta violenza, tanto odio, tanto dolore, tante guerre e tanto sangue nella storia dell’umanità?

Non sarà come diceva Hitler, “gli dei sono cattivi e amano la guerra”?


                                                 LA PULZELLA D'ORLEANS
Giovanna d’Arco: un altro esempio storico dell’intromissione di queste entità nel cammino storico dell’umanità.

I professionisti della Storia hanno studiato a fondo tutti gli incredibili dettagli e le gesta di questa fanciulla. Però non vanno oltre i meri fatti. Inevitabilmente rimangono stupefatti di fronte a questi, ma non ci spiegano come mai una giovinetta di diciassette anni, che non sapeva leggere né scrivere, nata in piccolo villaggio della Lorena, che fino ad allora non aveva fatto altro che pascolare le pecore ed aiutare i genitori a coltivare i campi, riuscì a realizzare un’opera tanto grande in così poco tempo.

Naturalmente la maggior parte di loro, a cui andrebbero aggiunti medici e psicologi che hanno condotto uno studio approfondito della sua personalità, basandosi sui numerosi documenti dei processi a cui la sottomise l’Inquisizione, sostengono che Giovanna era una psicopatica che sentiva continuamente delle “voci” che attribuiva a San Michele, Santa Caterina, Santa Margherita e ai suoi “spiriti protettori”.

Gli storici credenti, al contrario sono convinti che le voci erano effettivamente quelle di San Michele e delle sante protettrici che Dio le inviava e la guidava perché salvasse la Francia.

Indipendentemente dall’interpretazione dell’origine delle voci e delle sue visioni, al processo per eresia che subì, i giudici e le autorità erano convinti che la ragazza avesse dei poteri sovrannaturali mediante i quali era riuscita a realizzare le prodezze che le venivano attribuite. Quello che a loro interessava, però, era definire se questi poteri venivano da Dio o dal diavolo. Per invidie, gelosie e intrighi politici si decise che venivano dal diavolo e la povera Giovanna fu condannata al rogo sul quale morì il 30 maggio del 1431.

Quali sono gli argomenti su cui mi baso per affermare che Giovanna d’Arco è un esempio dell’intervento degli “dei” nella storia umana? Sono molti e tenterò di riassumerli brevemente. In primo luogo farò una breve escursione sui paralleli fra la vita di Giovanna e quella di Gesù:

Entrambi avevano come missione la remissione e la salvezza del popolo; lei del popolo francese e lui del mondo intero;

Entrambi erano in comunicazione con (o furono aiutati da) entità extraumane per realizzare il grande compito che era stato loro assegnato;

Entrambi realizzarono cose stupefacenti, impossibili per una persona normale;

Entrambi erano dotati di poteri sovrumani;

Entrambi furono traditi, consegnati alle autorità ed eliminati con il supplizio;

Entrambi furono glorificati dopo la morte.

Come abbiamo già detto, questo parallelo potrebbe applicarsi a molti altri eroi e fondatori di religioni.

Al tempo di Giovanna l’Inghilterra dominava buona parte del territorio francese. Molti nobili francesi parteggiavano apertamente per il re d’Inghilterra, altri avevano con lui degli accordi segreti e i rimanenti rifiutavano di ubbidire al re di Francia; dovunque regnavano scoramento e disorganizzazione. I nobili si combattevano l’un l’altro con i loro con gli eserciti privati. Di conseguenza la fame e la miseria regnavano sovrane su tutto il regno. Oppresso da tante calamità e vedendosi completamente impotente e pieno di dubbi, il re aveva pensato addirittura di fuggire in Scozia o in Castiglia.

Questa era la Francia che quella povera contadina voleva salvare.

Se avesse detto soltanto che “sentiva delle voci” probabilmente nessuno le avrebbe dato retta perché “sentire delle voci” è una vecchia malattia della mente conosciuta dai medici di tutti i tempi. Ma Giovanna, non solo sentiva e vedeva, ma agiva; come molti "illuminati" o "scelti" manifestava "poteri", davanti ai quali la gente si inchinava.

Giovanna chiese udienza al re, che non aveva mai visto, e i nobili cortigiani prepararono una trappola per screditare la ragazza davanti a tutta la corte: fecero sedere un altro personaggio sul trono, mentre il re stava nascosto fra gli invitati.

Giovanna guardò il trono ed immediatamente i suoi occhi si volsero nella direzione in cui il vero re era mezzo nascosto e si prostrò davanti a lui e quando il re si abbassò verso di lei per farla alzare, Giovanna lo confortò sottovoce riguardo ai turbamenti della coscienza che da tempo lo angustiavano. Quando Giovanna concluse il suo discorso, l’aspetto del re, Carlo VII, debole e semideficiente, era cambiato completamente. Il suo animo, sempre depresso e indeciso, si era colmato di coraggio e decisione. Sentiva di essere davanti ad un essere straordinario, che non solo conosceva tutti i suoi pensieri segreti, ma che era anche in grado di aiutarlo nella difficile impresa di unire tutti i Francesi e di cacciare gli invasori inglesi dai suoi domini.

Da questo momento inizia una serie di accadimenti che non hanno un’umana spiegazione: l’organizzazione di un esercito che fino ad allora era stato profondamente diviso dall’odio e dalle rivalità fra i suoi vari comandanti; la serie di battaglie e di vittorie sull’esercito inglese molto più forte e meglio organizzato e, soprattutto l’ascendente che Giovanna esercita su tutta la soldatesca brutale e anarchica che fino ad allora si era rifiutata di obbedire anche ai suoi superiori diretti.

Le voci dicevano a Giovanna come schierare i vari battaglioni, dove piazzare le balestre e i cannoni, su quale fianco attaccare e quale era il lato debole del nemico. In pieno combattimento si poneva al bordo del fossato, in un luogo ben visibile e da lì, circondata da una nube di frecce sparate contro di lei, arringava le truppe, dava ordini. I suoi "amici del cielo" la proteggevano.

Nel volgere di un anno, dalla sua entrata in scena, il panorama politico della Francia cambiò completamente. Gli Inglesi erano in ritirata e il desiderio di riconquistare l’indipendenza della patria era rinato in tutti gli angoli della Francia.

E tutto questo realizzato in solo pochi mesi da una povera ragazzina di campagna semplice ed ignorante.

La seconda parte della sua vita, ovvero, la prigionia, la condanna e la sua esecuzione sul rogo da parte delle autorità ecclesiastiche è ancora una volta la conferma che Giovanna era solo uno strumento dei “signori di questo mondo” o se si vuole un gioco (videogame n.d.t.) col quale “gli dei” si sono divertiti come passatempo.

Considerando la totale mancanza di logica che abbiamo nella sua caduta repentina dopo un’ascesa folgorante, c’è un considerevole parallelismo con quello che accadde a tanti altri “salvatori” cominciando dallo stesso Gesù Cristo, come abbiamo già sottolineato.

L’abbandono all’ultima ora da parte delle “guide” è una cosa molto frequente fra gli “eletti”. Il perché di questo abbandono è qualcosa che sfugge a noi mortali, però lo vediamo ripetersi costantemente, soprattutto fra i “redentori” e fondatori di religioni - che fanno tutti una brutta fine e i “contattati” che terminano i loro giorni ammalati o pazzi senza avere capito il senso delle loro esperienze, alla luce delle promesse avute e non realizzate.

Giovanna, per invidia dei generali e dei nobili, fu tradita e venduta per denaro agli Inglesi – altro parallelismo con Gesù Cristo – che si avvalsero dei tribunali ecclesiastici per farla sparire nel rogo.

Durante la prigionia fu martoriata in tutti i modi e, per tutti questi mesi “le voci” continuavano a parlarle. Le davano la forza per sopportare le vessazioni e le sofferenze e per rispondere agli interminabili interrogatori a cui la sottoponevano i tribunali ecclesiastici. Però non la liberarono dai tormenti, anzi, la ingannavano dicendole che “sarebbe stata liberata in una grande battaglia” che non ebbe mai luogo.

Quelle voci che l’avevano guidata fin nei dettagli più insignificanti e l’avevano avvertita dei pericoli che la sovrastavano, nel momento cruciale non la prevennero dalla trappola che le avevano tesa per farla prigioniera. Ingenua fino alla fine, non si lamentò quando si vide ingabbiata e ammanettata, bruciata viva sul rogo, succube come era dei suoi “spiriti protettori”.

Anche Socrate, altro “illuminato” fu abbandonato all’ultima ora dal suo daimon che tanto fedele gli fu per tutta la vita. Ecco come Platone riporta le sue parole nella "Apologia di Socrate":

"Il mio daimon, lo spirito divino che mi assiste, fino ad oggi mi permetteva di sentirlo molto frequentemente, anche a proposito di cose di poca importanza, in ogni momento in cui stavo per fare qualcosa che non mi conveniva. Ebbene oggi, quanto mi succede, come vedete, qualcosa che potrebbe considerarsi la più gran disgrazia - (si riferiva alla sua condanna a morte) – non solo non si è fatto sentire quando sono uscito di casa ma neanche quando mi trovavo davanti al tribunale e tanto meno per prevenirmi quando dovetti parlare, benché in altre occasioni molto meno gravi mi obbligò a tacere anche contro la mia volontà. Oggi invece, davanti ai giudici, neanche per un istante mi ha impedito di fare o dire quello che volevo, anche se questo poteva nuocermi. A che devo attribuire questo?…"

Giovanna d’Arco è il simbolo personalizzato dell’umanità intera che per secoli ha seguito ciecamente “le voci divine” che le sono arrivate tramite le varie religioni e in fin dei conti è stata crudelmente utilizzata e "scaricata" quando non è stata più utile al "disegno divino".

Dopo pochi mesi Giovanna fu riabilitata e glorificata dagli stessi tribunali ecclesiastici che l’avevano condannata e dalla stessa Chiesa che l’aveva bruciata viva. Ma questo appartiene alla farsa umana che noi uomini sappiamo recitare benissimo anche senza l’aiuto degli dei. Questi si compiacciono “dall’alto”, vedendo le "imprese" storiche che tanto seriamente pratichiamo e che in molte occasioni sono solo le conseguenze dissimulate dei loro perversi intrighi di potere fra le loro stesse fazioni per il dominio sulla Terra e sugli esseri umani.



                                                             L' I S L A M
La religione islamica è un altro grande esempio storico della intromissione di queste intelligenze nella vita degli uomini e nel cammino di questo pianeta.

Ad un insignificante uomo chiamato Maometto appare un misterioso giovane che dice di essere nientemeno che l’Arcangelo Gabriele e gli detta un libro sacro – il Corano- che in seguito si trasforma nella regola di vita per milioni di esseri umani. Questo libro è in gran parte responsabile dell’arretratezza e del fanatismo in cui vivono milioni di uomini, oltre ad averne provocato e provocandone tuttora infinite morti.

Naturalmente uno si domanda: Com’è possibile che una religione e in concreto un libro, dove il ridicolo si mescola al sublime e l’ameno con il tragico, abbiano potuto espandersi per il mondo con un impeto travolgente che in pochissimi anni li ha portati ad estendersi ai confini dell’Asia e dell’Oceania, dove non era arrivato neppure il Cristianesimo nato cinque secoli prima?

La ragione è sempre la stessa: l’apparizione di misteriosi esseri di un altro mondo che dotano di capacità speciali l’umano prescelto, perché possa divulgare il loro messaggio e obbedire ai loro ordini. Nel prossimo capitolo ci avvicineremo alla cultura e alla letteratura islamica, che descrivono in modo molto chiaro e concreto, queste intelligenze sovrumane di cui stiamo parlando.

Fra gli uomini acculturati della nostra società esiste questo paradosso: la maggior parte di loro, quando si parla di “spiriti”, di “entità non umane”, di “extraterrestri”, eccetera, torce il naso e considera il fatto come un’allucinazione o racconto di fantascienza. E, d’altra parte, vediamo le stesse persone professarsi cattolici o cristiani, più o meno praticanti di una religione in cui l’esistenza di spiriti non umani, non solo è ammessa ma è obbligatoria, essendo stata sancita in vari concilii e riaffermata, anche recentemente, dall'autorità infallibile del Papa. Secondo alcune religioni poi, l’uomo stesso quando muore o si “disincarna” –come si dice nello spiritismo – si trasforma in spirito incorporeo che ha molto a che fare con la vita degli umani viventi.

Non c’è religione che non abbia abbondanza di nomi per designare questi esseri; ciò vuol dire che non solo credono in loro in modo generico, ma che fanno distinzione fra le loro classi e ranghi.

Nel Cristianesimo stesso non si chiamano semplicemente angeli ma si fa distinzione fra “Troni” “Dominazioni” “Principati” “Podestà” “Cherubini” “Serafini” “Angeli” e “Arcangeli” che sono quelli del rango supremo. Lo stesso accade con i demoni, i quali hanno una graduatoria molto ordinata fino ad arrivare a Lucifero e Satana che è il capo di tutti. Su questo è molto chiara da parecchi secoli la teologia classica cristiana, anche se i fedeli, con il tempo, sembra se ne siano dimenticati.

Fra tutte le religioni, l’Islam è quella che ha maggiormente approfondito la conoscenza di queste entità extraumane o, per lo meno, quella che ha descritto meglio le loro manifestazioni.

Nella vastissima letteratura islamica antica, di carattere eminentemente religioso, s'incontrano personaggi che combaciano con quelli della moderna letteratura ufologica. I teologi e gli asceti dell’Islam, che descrivevano queste entità, non avevano la minima idea del fatto che, secoli dopo, nell’ufologia, sarebbero state chiamate “extraterrestri”; così come, parlando in generale, gli studiosi del fenomeno U.F.O. non conoscano ciò che gli asceti e teologi maomettani dissero, nei secoli scorsi, dei loro Jinn, malgrado, senza dubbio, descrivano essenzialmente le stesse cose.

Secondo Mario Rosso de Luna, la parola araba jinn o djinn., proviene dalla stessa radice da cui proviene la parola “genio”, che troviamo in tutte le lingue ariane, con il significato di “divinità minore” o “spirito della natura” che può essere sia benevolo che malevolo e che spesso ha un senso dello humor non sempre di buon gusto.

Devo precisare che quasi tutto quello che dirò in questo capitolo sull’idea che nell’Islam si ha su queste entità, lo ho appreso da un profondo studio fatto dal mio carissimo amico Gordon Creighton, editore della rivista più importante del mondo sul fenomeno U.F.O., la Flying Saucer Review di Londra. L’autorità di Creighton su quest’argomento è indiscutibile, essendo uomo di vastissima cultura, lettore infaticabile in dieci lingue e, dopo aver letto migliaia di pagine in arabo, ha scritto preziosissimi testi che riassumono le credenze islamiche su queste misteriose entità.

I teologi maomettani sostengono che ci sono due tipi di spiriti intelligenti: gli angeli e i jinns.

Gli angeli, secondo loro, sono puro spirito e intervengono meno nella vita degli uomini. I jinns sono di rango inferiore e sono molto più vicini a noi, essendo capaci di materializzarsi nel nostro mondo in mille modi diversi che vanno da forme viventi animalesche fino ad oggetti apparentemente inanimati; ma la loro forma preferita è quella umana perchè amano molto intromettersi nella vita dei terrestri. Nei racconti delle mille e una notte troviamo molti esempi dei poteri e delle interferenze degli jinns.

Fin qui la teologia islamica non ci dice niente di nuovo o di diverso da quello che ci dice la teologia di altre religioni compresa quella cristiana, in cui il demonio si chiama “l’imitatore” o “il tentatore” che, non solo incita gli uomini a ribellarsi contro Dio, ma appare sotto mille spoglie grottesche per presiedere ai sabba o alle messe nere e non solo nel lontano Medioevo. Il demonio non si presenta solo sotto forme repellenti, ma, secondo la stessa teologia, può presentarsi come "Angelo di Luce" per trarre in inganno i credenti, come dice San Paolo.

In altre religioni, questa capacità degli spiriti di trasformarsi in animali è qualcosa di fondamentale nelle loro credenze. Il naualismo dei popoli centroamericani è un esempio molto chiaro, malgrado i secoli trascorsi dalla loro “conversione” al Cristianesimo e continua a vivere soprattutto fra i discendenti degli Aztechi e dei Maya.

L'Islam – più di 600 milioni di persone – supera l’ambito religioso e prende corpo nella vita sociale. Per esempio, nella giurisprudenza maomettana la violazione di una donna da parte di uno jinn (e lo stesso si può dire della seduzione da parte di un maschio di un jinn femminile) è qualcosa perfettamente possibile anche se non ordinaria; come, per la mentalità di alcuni sacerdoti della Chiesa del Medio Evo e dell’inizio del Cristianesimo, non era ordinario, ma perfettamente possibile, che uno spirito prendesse corpo ed avesse rapporti carnali con una donna. L’inquisizione tedesca condusse al rogo migliaia di donne con quest’accusa e Sant’Agostino credeva che l’Anticristo sarebbe nato da una simile unione.

Gordon Creighton riassume così quello che nell’Islam si crede sugli jinns:

1 - Nel loro stato normale sono invisibili ai comuni mortali.

2 - Senza dubbio sono capaci di materializzarsi nel nostro mondo fisico e possono rendersi visibili o invisibili

3 - possono cambiare forma ed apparire con qualsiasi mascheramento grande o piccolo.

4 - possono presentarsi anche come animali

Su questo particolare da parecchi anni sono arrivato alla convinzione che alcuni degli animali “mitologici”, tanto dei tempi passati che dei presenti, appartengano a questo tipo di manifestazioni, come il mostro del lago di Lock Ness. È stato studiato lungamente e ripetutamente, anche con metodi scientifici e mai si è giunti a una qualsiasi conclusione, nonostante le fotografie, le testimonianze e le strumentazioni scientifiche.

Non arrivare a nessuna convinzione e rimanere sempre nel dubbio è abbastanza frequente in questi casi e in altri che appartengono alla sfera del paranormale. Non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di entità intelligenti (e in alcuni casi, molto più intelligenti dell’uomo) che vogliono positivamente dissimulare la loro presenza fra noi e che sanno molto bene come seminare fra gli umani la semente del dubbio e come screditare coloro che si azzardano ad intraprendere seriamente lo studio su una loro possibile esistenza.

Questo è il motivo per il quale, dopo migliaia d’anni, l’umanità non si è ancora resa conto di essere maneggiata, come se fosse un gregge di agnelli, da esseri intelligenti che giocano con lei e la usano come noi usiamo gli animali. L’amor proprio ci ostacola nella comprensione di questa tremenda verità e ci impedisce di ammetterla.

La forma animalesca stessa e, frequentemente gli animali sono deformi o di specie sconosciute alla zoologia, contribuisce a rendere ancor più inverosimile tutto il concetto. La mente umana rifiuta di ammettere “animali intelligenti” e soprattutto “più intelligenti” dell’uomo., anche se si hanno centinaia di testimonianze che ci parlano di animali che agiscono in modo intelligente.

5 - Sono eterni bugiardi e ingannatori; si divertono a stupire e confondere gli umani con ogni sorta di menzogne.

Creighton attribuisce a loro buona parte delle manifestazioni delle sedute spiritiche e invece la quasi totalità delle comunicazioni che ricevono i contattati dagli U.F.O.

Effettivamente, in entrambi i casi abbiamo una percentuale enorme di false informazioni che spesso potrebbero considerarsi come scherzi molto pesanti. A volte queste comunicazioni, seguite ciecamente dagli umani, hanno arrecato loro seri danni e a volte pure la morte. Ricordo che nella teologia ebraica e cristiana Satana è chiamato l’“ingannatore”.

6 - Si divertono a rapire gli esseri umani.

In alcuni paesi come gli Stati Uniti le sparizioni di persone e in particolare di bambini, comincia ad essere un problema preoccupante.

In ufologia vi sono interi libri su questo tema. In molti casi non ci sono stati testimoni diretti che abbiano assistito al rapimento da parte di equipaggi di U.F.O., ma siamo giunti a questa sicura conclusione basandoci su fatti che non lasciano il minimo dubbio. C’è una concomitanza di circostanze che possono essere accettate da una mente aperta e senza pregiudizi. Viceversa per coloro che non condividono questa teoria, non ci sarà nessuna prova che farà cambiare loro opinione.

La sparizione di bambini negli Stati Uniti sta preoccupando le autorità. Le cifre riconosciute dalle organizzazioni che si occupano del problema si aggirano intorno agli 80000 scomparsi in un anno anche se la cifra dovrebbe essere maggiore, poiché molti casi non vengono a conoscenza per diverse ragioni e la percentuale dei ritrovamenti rimane infima.

Certamente esistono varie cause naturali per spiegare queste sparizioni, tipo il rapimento praticato da maniaci settari e sessuali, da trafficanti di bambini, trafficanti di organi, o la fuga volontaria dovuta a malfrequentazioni e alla droga.

Gli operatori professionisti, che si dedicano al ritrovamento di persone scomparse però, dopo anni d’esperienza, riconoscono che certamente queste ragioni esistono, ma non sono che una parte. Riconoscono pure che c’è qualcosa di più profondo e misterioso che si fa carico di cancellare tutte le tracce, e non capiscono come avvenga in molte occasioni. Circa una metà dei bambini scomparsi poi, non supera i cinque anni, il che esclude tutte le cause naturali volontarie.

Questa inquietudine per le sparizioni di tanti bambini ha colpito così profondamente gli Americani che, in alcuni stati dell’Unione in diverse città, sui cartoni del latte fresco, che viene consegnato tutte le mattine a domicilio, sono stampate le foto degli scomparsi negli ultimi due mesi e quasi sempre sono bambini; e periodicamente giornali e riviste pubblicano intere pagine di queste fotografie.

Solo negli Stati Uniti scompaiono persone? Neanche per sogno; lì hanno preso atto di questo allarmante ed esteso fenomeno e cercano di farvi fronte. In altri Paesi succede più o meno lo stesso, ma le autorità preferiscono ignorarlo o negarlo in modo farisaico per il loro quieto vivere e per "motivi di ordine pubblico".

Però le sparizioni sono un fenomeno esistito da sempre e si ritrovano non solo nel folklore di fate e folletti, per i quali una forma di divertimento consiste nel portar via ragazzini e fanciulle, ma anche in quotidiani e riviste dei nostri giorni che, di volta in volta, presentano casi di questo tipo, indagati in grandi operazioni di polizia.

Molte volte i casi che ottengono maggior notorietà non sono i più importanti dal nostro punto di vista. Sino ad ora i fatti più eclatanti sono rimasti sconosciuti perché le famiglie degli scomparsi erano di poveri contadini con poco accesso ai mezzi di comunicazione.

La stampa e le autorità hanno tutto il diritto di diffidare da queste cause "aliene", non essendoci prove legali concrete. Tuttavia spesso non riconoscono e, anche se qualcuno lo fa loro notare non lo ammettono che, in alcuni casi, i bambini sequestrati sono stati restituiti vari giorni, dopo “essere stati portati a passeggio nello spazio” e aver subito profondi cambiamenti nella loro psiche, e che questi rapimenti vennero eseguiti da individui che offrivano caramelle e giretti in macchina alle loro vittime. A volte gli autori dei sequestri erano definiti alieni, come nella tipica caratterizzazione degli “uomini in nero” di cui tanto si parlò negli anni cinquanta e sessanta nella letteratura ufologica.

Riporto alcuni paragrafi del mio libro "Visionari, mistici e contattati extraterrestri", nel quale narro scomparse di bambini sia in Ispana che in altri paesi:

"Nell’anno 1969 nel villaggio di Vila Velha (Espiritu Santo Brasil) avvennero varie scomparse di bambini per i quali ci fu qualche chiarimento, ma che non spiegarono del tutto il mistero.

Per diversi giorni nel mese di agosto, sparivano isolatamente dei bambini. Nessuno sapeva dove andavano a finire. Dopo un mese e mezzo, quando li ritenevano scomparsi definitivi, cominciarono a riapparire, ancora isolatamente, deambulando per il villaggio come automi. Interrogati dai loro genitori e dalla polizia, rispondevano di non ricordare nulla di ciò che era loro accaduto in tutto quel tempo. Ci furono dei casi in cui qualche bambino disse che un signore vestito di nero lo aveva invitato a salire su un’automobile molto elegante e gli aveva fatto fumare una sigaretta. A partire da questo momento non ricordava più nulla. Una bambina disse che un signore, anche questo vestito di nero, l’aveva portata fuori dal villaggio su un apparecchio strano e brillante dicendole che era il suo “aereo”; l’aveva invitata a fare un volo, ma lei si spaventò e disse che non voleva, al che lui le diede delle caramelle e la rimandò a casa."

Il lettore deve sapere che se le persone che scompaiono sono maggiormente dei bambini, a volte anche i giovani di ambo i sessi spariscono senza lasciare traccia. Invece, della sparizione di persone adulte e soprattutto anziane si hanno poche notizie, anche se non mancano neanche queste.

Da molti secoli genti, popoli e culture si erano resi conto di queste cose e lo avevano messo per iscritto. Non importa come le giudicavano o che nome davano alle cause di tali sparizioni; l’importante è che se ne siano resi conto, mentre la nostra società tecnicizzata non ha ancora fatto delle riflessioni su questo così grave e preoccupante fenomeno.

E a ben guardare, la spiegazione che ne davano è in fondo la stessa che diamo noi: delle entità non umane che si dedicano a rapire gli esseri umani, in particolare bambini e non si sa dove li portino né perché.

Continuiamo ora con le qualità che i teologi scrittori dell’Islam attribuiscono agli jinn.

Li affascina coinvolgere gli umani in intrattenimenti sessuali ed avere relazioni con loro. La letteratura araba è piena di racconti in cui vediamo gli jinn sia “buoni”che “cattivi”praticare attività sessuali con esseri umani. Abbiamo anche un considerevole numero di storie di incontri fra i jinn buoni e i santi maomettani famosi, come quelli con Jalalpal-Din Rumi, il maggior poeta mistico dell’Islam che visse dal 1207 al 1273.

Il gran catalogo di letteratura araba conosciuto come Fihrist redatto nel 373 del calendario arabo ( anno 995 dopo Cristo) da Muhamad ben Ishaq ben Abi Yaqub al Warraq, numera non meno di sedici testi che trattano questo tema.

Pure nella Bibbia, in Genesi, è detto che i "figli di Dio" si unirono con "figlie degli uomini", ma questa "parola di Dio" è continuata con le tradizioni degli spiriti, maschili e femminili, silfidi, nereidi, fate e fauni dei tempi antichi e del Medio Evo, che avevano l’abitudine di innamorarsi, rapire e copulare con i figli o le figlie dell’uomo. Seppure non avessimo altro modo per corroborare la realtà di queste “leggende”, la loro semplice presenza costante in tutte le culture lungo i millenni dovrebbe farci perlomeno sospettare che in esse ci sia qualcosa di vero.

Ai nostri giorni ci imbattiamo negli stessi fenomeni, però stavolta non li attribuiamo a spiriti, jinn, silfidi né a mitologici “dei”. Ai nostri giorni gli equipaggi degli U.F.O. – che sono i successori di tutti quei personaggi “mitologici” o, per meglio dire, le loro nuove maschere – si divertono a fare le stesse cose.

8 - Gli jinn sono appassionati nel rapire gli umani, trasportarli in aria e deporli a terra – non sempre – a molti chilometri di distanza dal luogo del sequestro. E tutto in un battere di ciglia.

9 - La tradizione araba testimonia, tramite tutta la sua storia, che alcuni umani, per uno strano favore, hanno vissuto in buona armonia con gli jinn o stretto con loro patti grazie ai quali hanno ricevuto “poteri preternaturali”, ovvero “poteri psichici”. Questi umani si trasformarono logicamente, in grandi taumaturghi, profeti o maghi.

Creighton ci invita a ricordare i personaggi della tradizione europea che hanno fatto scuola perché scoprirono il modo di collaborare con il “regno degli spiriti” o delle fate. Oltre a qualche caso attuale conosciuto da lui personalmente, anche se non noto al pubblico, cita i vari Cagliostro, Conte di Saint Germain, ecc. come personaggi di questo tipo che sono diventati molto famosi per il loro pensiero e le loro azioni.

Rispetto a questo punto 9 è però importante chiarire che questi jinn non sono sempre pregiudizievoli per l’uomo. È sicuro che la loro interferenza nella nostra vita è imprevedibile e, spesso, illogica e inattesa; tuttavia, in casi in cui il loro operato è risultato negativo o addirittura mortale, ne abbiamo altri in cui l’umano ha tratto grandi benefici documentati.

Si ha l'impressione che questi esseri siano dotati di molto temperamento e che, quando "si affezionano "ad un umano facciano qualunque cosa per aiutarlo; così come noi facciamo con i nostri animali di casa. Tuttavia, secondo me, ci sono più casi in cui l’umano ne è uscito danneggiato piuttosto che beneficato. Per questo a coloro che, nel bene o nel male, si trovino coinvolti in simili rapporti, raccomando molta prudenza per non cadere nella facile tentazione di sentirsi degli “eletti”, consegnandosi ciecamente nelle mani del loro amico o “protettore”.

10 - A queste caratteristiche e gusti dei jinn vanno aggiunti un enorme “potere telepatico” e una notevole capacità di “ammaliare”, per usare un termine classico, che esercitano sulle loro vittime umane. Gli attuali racconti di U.F.O. sono pieni di simili esempi.

Effettivamente la maggior parte dei contattati che conosco, e non sono pochi, perdono la capacità di giudizio davanti ai loro “fratelli maggiori” e smettono di usare la propria testa, sviluppando un attaccamento ed un amore smisurati verso il non umano che fa loro apparire le cose di questo mondo piccole e disprezzabili, compresi le persone e i membri della stessa famiglia. Questo è l’“ammaliamento” a cui si riferisce Creighton, e che si riflette in tutta la letteratura araba sul rapporto degli umani con queste misteriose entità.

Creighton prende in considerazione anche la religione cristiana e quella di Zoroastro, che sicuramente è stata la prima a diffondere l'Angelogia e la Demonologia e ci dice che, malgrado i Cristiani d’oggi abbiano perso l’interesse per questi temi, sia Gesù che Paolo conoscevano molto bene l’esistenza di questi esseri, così come si può vedere nei testi greci del Nuovo Testamento.

La già citata frase della Lettera agli Efesini dimostra che San Paolo conosceva molto bene l’esistenza di tutta una serie di “spiriti maligni che vivono nell’alto dei cieli” e questo testo è commentato con ingenua disattenzione dai teologi moderni, in modo da far sorgere ancora maggiori dubbi:

"Si tratta degli spiriti che, a detta degli antichi, governavano gli astri e tramite questi tutto l’universo. Risiedono “nell’alto dei cieli” o “nell’aria” fra la Terra e la dimora divina. Coincidono in parte con ciò che Paolo in altri scritti chiama “gli elementi del mondo” . furono infedeli a Dio e vollero fare dell’uomo il loro schiavo…"

Commento finale di Creighton:

"Quanto sta succedendo oggi nel nostro mondo, ai più alti livelli della politica internazionale negli avvenimenti di tutti i giorni, si può attribuire a questo sottile controllo e interferenza nelle nostre vite che fanno capo a queste forze invisibili e insidiose! Certamente questa è una delle principali ragioni dello stato pietoso in cui si trova oggi l’umanità."



Sarebbe ora che ci convincessimo che la maggior parte degli U.F.O. non sono esclusivamente navi equipaggiate da abitanti di altri pianeti, ma sono, manifestazioni di questi svariatissimi mondi extradimensionali che ci circondano. Da migliaia d’anni alcuni umani le avevano scoperte e avevano cercato di farne prendere coscienza, però hanno sempre incontrato opposizioni e ostacoli insormontabili.

Fra gli autori dell’antichità che hanno trattato questo stesso tema, mi limiterò a citare Porfirio, un filosofo del III secolo le cui opere critiche nei confronti dei dogmi cristiani furono ferocemente perseguitate e, in gran parte, distrutte dai censori della Chiesa.

Riporto un brano del discepolo del grande Plotino nel suo libro su "I sacrifici agli dei e ai demoni" nel capitolo II:

"I demoni sono invisibili però sanno rivestirsi in svariatissime forme e figure per cui la loro indole ha molto di corporeo. Abitano vicino alla terra e quando riescono a eludere la vigilanza dei demoni buoni, non c’è malvagità a cui non si abbandonino, a volte con la forza, a volte con l’astuzia. Per loro è un gioco da ragazzi eccitare in noi le più basse passioni, istruire le persone con dottrine perturbatrici e promuovere guerre, sedizioni e rivolte che poi sovente attribuiamo agli dei… Passano il tempo ingannando i mortali e burlandosi di loro con ogni sorta di illusori prodigi, insomma la loro maggior ambizione è di essere presi per dei o spiriti disincarnati."

                                                              CONCLUSIONI
Scrollarsi le spalle davanti al dubbio che questi fatti siano veri é veramente poco razionale perché, se lo fossero, la loro influenza sulla vita dell’umanità potrebbe essere di enormi conseguenze e non solo per il futuro. Le conseguenze di essi e di quello che implicano, appartengano già al passato, plasmati nella spaventosa storia dell’umanità e nel caotico stato di cose presenti, in cui le religioni tengono imprigionate le menti della grande maggioranza dell’umanità.

La prima iniziativa consiste nel prendere coscienza del problema. Chi ancora dubita, di fronte a fatti di grande trascendenza, ha l’obbligo di superare i propri dubbi. Oggi, grazie in parte alla scienza, abbiamo mille modi di studiare questi avvenimenti per strani che ci appaiano e credo che si possa già avere la sicurezza che abbiano qualcosa di reale; magari non esattamente quello che ci si aspetta o che viene raccontato da chi ha vissuto le esperienze in prima persona. E' doveroso l’obbligo di studiare i fatti, allo stesso modo in cui l’umanità si sente obbligata a studiare il cancro o l’A.I.D.S.

Le persone che hanno preso coscienza del problema devono fare in modo che anche altri ne vengano a conoscenza, trasmettendo queste informazioni e questi avvertimenti alle giovani generazioni, al contrario di ciò che è stato fatto fino ad ora.

Dobbiamo disfarci del nostro il narcisismo di ritenerci " i re del creato”, o " la più intelligente delle creature” e che “tutte le cose e animali della natura sono al servizio dell’uomo”. Senza cadere nei fanatismi chiusi delle varie religioni, dobbiamo prendere atto che sopra di noi ci sono altri esseri intelligenti che, come noi facciamo con gli animali, intervengono nelle nostre vite direttamente o indirettamente che noi lo si sappia o no, tanto a livello tanto individuale che collettivo.

I dirigenti dell'umanità, che sono quegli illustri signori che abbiamo presentato all'inizio, più o meno consapevolmente, tacciono rispetto a queste tremende verità per mantenere il potere, che gli viene "elargito dall'alto", così che le cose sul pianeta continueranno ad andare come sono sempre andate e noi continueremo ad essere disuniti, disorientati, ingannati, facendoci permanentemente la guerra, in uno stato di sottosviluppo mentale che si è evoluto poco negli ultimi millenni.

Quando l' alleanza simbiotica - visibile/invisibile verrà meno, l'essere umano comincerà ad abbandonare lo stato di semibarbarie in cui vive per avvivarsi verso lo stadio evolutivo di superuomo.

Che cosa dovrà fare l’uomo evoluto, per quanto solitario, che si sia reso conto di questa tremenda verità? Per primo evitare di essere un giocattolo nelle mani di queste entità. Inoltre, per quanto sia nelle sue possibilità, aiutare i suoi simili a svegliarsi e a prendere coscienza, per far sì che la storia umana non continui ad essere quella che è stata finora: un insieme di orrori ispirato dalle entità extrafisiche e attuato servilmente dai burattini che hanno eletto come loro ministri e fiduciari nel corso dei secoli, ai quali hanno conferito il potere sugli masse umane.

In realtà, agli dei grandi o piccoli delle religioni pagane o agli “spiriti dell’alto dei cieli” di cui ci parlano Cristo e San Paolo, aggiungo Yahvè (Geova) che, per diversi secoli ingannò il popolo giudaico da sopra una nube e che poi i Cristiani accettarono come Unico Dio, malgrado l’avessero visto commettere tutta una serie di orrori sui popoli della Palestina e persino sul suo “popolo eletto”. Secondo me, Cristo non entrerebbe in questa categoria perché, benché straordinario, fu solamente un uomo nato da donna su questo pianeta e, come tutti i fondatori di religioni, manipolato da queste entità.

Una prova che alcune di loro ci superano in potere e intelligenza sta nel fatto che dopo migliaia di anni che ci maneggiano a loro vantaggio, ci tengono ancora nel dubbio sulla loro esistenza, così che non prendiamo in seria considerazione l’esigenza di difenderci, continuando ad essere manipolati a loro capriccio.

Siamo un allevamento, un allevamento di animali razionali: questa è la terribile verità e continuerà ad esserlo ancora per molto tempo. È molto difficile per gli animali di un allevamento ribellarsi contro gli allevatori perché questi sono più intelligenti e sanno prevenire le possibili ribellioni. E siccome siamo un allevamento di “razionali” ci inculcano ideologie che, non solo ci impediscono di ribellarci, ma ci portano a pensare che vivere in gabbia sia il massimo.

Agli animali irrazionali basta dar loro da mangiare abbastanza bene e tenerli in un habitat gradevole perché si sentano soddisfatti. Agli animali razionali ciò non basta: bisogna inventar loro “valori morali” da seguire, “ideali” per i quali lottare gli uni contro gli altri, dimentichi della propria evoluzione e, soprattutto ignavi di essere usati. Questi “ideali” e “valori morali” sono le patrie, le religioni e le ideologie sociali ed economiche in cui l’umanità è divisa e che tanto danno le hanno arrecato, recano e recheranno.

Il tema trattato in questo libro supera di molto in intensità e suspence tutti i romanzi e le avventure che gli scrittori possano immaginare. E facile superare i limiti umani nei romanzi o nella fantascienza, però sul piano concreto, reale, addentrarsi nel mondo dell’“aldilà” che fino ad ora è stato monopolio assoluto delle religioni e che il Cristianesimo ha presentato sempre con tinte terrificanti, è molto difficile e richiede apertura mentale e amore per la Verità.

Per chiudere, riassumo il mio pensiero rispetto a queste entità non umane:

- Sono ordinariamente invisibili all’occhio umano.

- Alcune di loro, sono visibili dai bambini in tenera età e dagli animali domestici che reagiscono con terrore di fronte a loro.

- Altre sono invisibili anche agli animali domestici che, indubbiamente, le intercettano con un sesto senso, mostrandosi inquieti davanti a loro.

- Sono svariatissime ed esistono enormi differenze tra loro. Differenze molto maggiori di quelle che esistono fra le razze e le tipologie umane.

- Alcune sono più intelligenti ed evolute dell’uomo, altre meno.

- Provengono da “altri livelli di esistenza”, ma possono appartenere a questo piano fisico, oppure ad altri mondi sconosciuti.

- Alcune intervengono intensamente nella vita degli umani a livello individuale ed anche a livello sociale o globale.

- Alcune intervengono negativamente o per puro gioco infischiandosi dei guai che la loro interferenza provoca agli esseri umani

- Altre interferiscono positivamente e cercano di aiutare.

Credo siano più abbondanti quelle che interferiscono negativamente di quelle che lo fanno positivamente.

- Alcune di loro hanno molti limiti quando agiscono nel nostro mondo e tutte sono molto lontane dall’essere “onnipotenti”

- Tutte comprese anche quelle che aiutano cercano principalmente il loro tornaconto.

- Alcune si "innamorano" di determinate persone o popoli e li aiutano apertamente, incuranti di danneggiarne altri

- Viceversa alcune si accaniscono contro determinate persone o popoli e li rendono vittime dei loro scherzi pesanti e a volte addirittura macabri.

- Alcune specie di queste entità hanno la tendenza ad intromettersi nelle relazioni matrimoniali o sessuali degli umani. Frequentemente hanno fornito discendenza a coppie che, per diverse circostanze, non erano state in grado di generare.

- Le loro intromissioni nelle questioni sessuali non si limitano solo a fornire discendenza a coppie di umani, ma intervengono direttamente, apparendo in forma umana o facendo sì che l' uomo o la donna “sentano” l'accoppiamento con un’entità invisibile. Ci sono migliaia di esempi passati e presenti.

- Le più evolute possono influire con molta facilità nella mente umana, essendo non solo capaci di leggere il pensiero, ma anche di far prendere decisioni senza che il soggetto si renda conto di essere manipolato, o "ispirato".

- Camuffano le loro attività dietro a fenomeni naturali. A volte fanno apparire come extranaturale o prodigioso qualcosa che è puramente naturale e, in altre occasioni al contrario, fanno sì che gli accadimenti provocati direttamente da loro appaiano come fenomeni naturali.

- Non sono “puri spiriti” Queste entità, compresi gli angeli del Cristianesimo, hanno corpo fisico composto di campi di onde, alcuni dei quali si possono intercettare con diversi strumenti usati attualmente dalla tecnologia umana.

Molte di loro sono molto sensibili ai campi elettromagnetici, a radiazioni o a energie sottili provenienti dal mondo atomico o subatomico. Alcune di queste energie favoriscono la loro presenza nella nostra dimensione mentre altre la ostacolano. Nel futuro l’umanità userà queste energie come mezzo difensivo dall’indebita intromissione di queste entità o per mettersi in contatto con loro.

- Alcune di loro entrano facilmente nel piano umano, sia per la loro prossimità allo stesso, sia per il loro elevato livello evolutivo; altre lo fanno solo per caso o con molto sforzo.

- La logica delle loro azioni rispetto alle nostre è completamente diversa e per questo il più delle volte non comprendiamo cosa fanno e, meno ancora, perché lo fanno.

- In generale non hanno religioni, così come noi le intendiamo. Hanno superato l’idea infantile di un Dio personale e umanizzato, però la usano per dominarci, conoscendo il grande radicamento che una simile idea ha nella nostra mente.

- Le più evolute di loro hanno un grande dominio sulla materia, possono manifestarsi sotto forme diverse, variandole istantaneamente a volontà. Altre possono assumere forme diverse quando ci appaiono, ma questo richiede loro molto tempo e non possono farlo a volontà. Alcune si presentano sempre nella stessa forma e, infine, altre si manifestano con la loro forma e non possono variarla. Le meno evolute a malapena riescono a manifestarsi sul nostro piano di esistenza, essendo in grado di farlo solo sotto forma di luci più o meno grandi; quando lo fanno in forme più solide cercano di evitare tutti i contatti con l’essere umano.

- Le istruzioni che le più evolute danno ai loro contattati variano molto. Molto spesso riguardano materie scientifiche e tecnologia . Sovente parlano del cosmo, del movimento e dell' origine dei corpi celesti. I contattati di tipo religioso sono spinti a fondare religioni o a riformare quelle già esistenti, e generalmente, finiscono uccisi da altri fanatici.

- Altri contattati, invece, ricevono tutta una serie di concetti pseudofilosofici inintelleggibili che, di solito resta nel cassetto del destinatario e finisce con lui: ma altre volte, per la potenza di quelle stesse entità, sono diventati "Libri sacri". Senza dubbio, alcune opere maestre sia della letteratura che dell’arte sono state ispirate da “loro”.


                            Questi sono i signori invisibili di questo mondo.
Come ho già detto, globalmente, all’umanità è molto difficile sottrarsi all’influenza di queste entità; la società così com’è, è molto più indifesa che l’individuo.

Queste intelligenze, per “superiori” che siano, non sono onnipotenti e anche loro muoiono; e, quanto più gli esseri umani elevano la loro coscienza, tanto più esse perdono potere di manipolarne psiche e mente.

Gli esseri umani, nel corso della loro storia, non hanno creduto che esistessero certe intelligenze sovrumane che si divertono nel vederli lottare fra loro, e per questo non si sono difesi, si sono fatti ingannare come bambini, trasformando la loro vita sociale in una montagna di incomprensioni e di odio generanti fiumi di sangue.

È triste constatare che tutto continua ancora così, perché alcuni di questi “dei” sono tanto astuti e potenti da monovrare i “signori visibili di questo mondo” al fine della perpetuazione di questo stato di cose. E così i Reagan e i Gorbachov di turno, con cervelli da formica, continuano ad accrescere i loro arsenali atomici con i quali possono in un secondo ridurre in cenere questo ingente formicaio umano.

Si deve avere più paura di questi “signori visibili del mondo”, che dai “signori invisibili”. perchè sono quelli che, materialmente e nell’immediato, originano le guerre, la fame, lo sterminio dell’umanità con il loro patriottismo, il loro fanatismo e ci tengono asserviti con ogni genere di sfruttamento, tributi, menzogne, ingiustizie e abusi.

Per questo la salvezza dell’umanità deve partire dal liberarsi di questi personaggi amorali e spregiudicati che servono da testa d’ariete a certi “signori invisibili”.

La liberazione dell’umanità non arriverà, se non quando ci saranno più uomini liberi interiormente che siano capaci di assumere, senza corrompersi, la responsabilità di dirigere i loro fratelli minori o meno evoluti. La vera libertà dell’uomo è in se stesso: libertà interiore dalle sue ambizioni, delle sue paure e delle sue dipendenze volontarie; maturazione intellettuale per permettere alla sua mente di diventare più creativa e prepararsi a future tappe evolutive, fuori da questo rudimentale pianeta.

Fin che vedremo la maggior parte degli uomini correre in massa come ubriachi a vedere o sentire i propri “leaders” politici o religiosi; fin che li sentiremo entusiasticamente pattriottici alle sfilate di robot con un’arma in spalla, massificati, esaltati e urlanti negli stadi, nelle cattedrali e nelle piazze, per vedere spettacoli o ricevere benedizioni, vorrà dire che l’umanità non ha ancora superato il suo stadio infantile.

E' più che mai necessario un fermento di esseri umani evoluti e coscienti che, a poco a poco, si facciano carico dell’arduo compito di "fare luce", nel vero senso della parola, pervenendo a quella Verità che ci renderà liberi, a cominciare dal rifiuto dei padroni visibili del mondo, burattini, azionati dai veri burattinai e il cui unico scopo di vita è il mantenimento e l'accrescimento dei loro privilegi nel mare delle discordie e delle miserie umane da loro stessi provocate.
 
 
fonte:http://albarosa.it

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