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lunedì 9 maggio 2016

Il danno e la beffa del cattolicesimo moderno



di: Paolo Sizzi


Più sentiamo blaterare Jorge Bergoglio più noi, dotati di coscienza identitaria, veniamo pervasi da un sentimento di irritazione e fastidio di fronte al ragliare al cielo dei moderni esponenti del clero cattolico. Oddio, non che le cose fossero di molto diverse prima dell’avvento dei postconciliari, ma è indubbio che l’anti-identitarismo bergogliano abbia raggiunto livelli intollerabili, tanto più che il suo farneticare è palese ingerenza negli affari politici italiani (che in altri ambiti verrebbe condannata senza appello).

Bisogna partire dal presupposto che la Chiesa cattolica e il cristianesimo in generale siano corpi estranei incistati in Europa, che lentamente ma inesorabilmente ne hanno avvelenato la mente e le membra riducendola ad una grande famiglia di narcotizzati castrati dalle evangeliche fanfaluche; in questo senso, la Chiesa postconciliare è certo più coerente col verbo del Nazareno, a tutto svantaggio degli indigeni d’Europa. Un tempo i nostri Padri erano vessati dall’oscurantismo e dall’assolutismo papale, oggi noi loro figli lo siamo dallo sfrenato ecumenismo che se la prende con confini, frontiere, muri, barriere, dogane pur di abbattere le sacrosante difese nazionali di un Paese. L’odio anti-europeo rimane il comun denominatore di una baracca crociata estranea alla etno-genesi europea (anche in senso culturale, ovvio), e se prima l’intolleranza colpiva l’Europa nei suoi più intimi recessi spirituali oggi la tormenta facendo leva sulla questione allogena, una questione che ad una Chiesa sempre più ignorata e mal sopportata dagli Europei vede la sua ancora di salvezza nelle torme di disperati del terzo mondo, abbondantemente preda delle superstizioni cattoliche.

venerdì 6 maggio 2016

Le forze della NATO si avvicinano sempre di più alle frontiere della Russia ma Washington indica Mosca come “aggressore”



Il messaggio di Vladímir Putin era stato chiaro: “Vedete di mantenere i vostri aerei spia e le vostre navi da guerra ad una distanza rispettabile dalle nostre frontiere”.
 
Mai Putin avesse pronunciato questa raccomandazione si sono susseguite una serie di esercitazioni della NATO in prossimità delle frontiere russe e con una flotta NATO nel Mar Nero, pericolosamente vicina alle coste della Russia.

Ci sono stati molti momenti di tensione in particolare nella regione del Baltico e del Mar Nero. Il 13 Aprile scorso caccia Su-24 dell’Aviazione russa hanno creato uno spavento all’equipaggio di una nave da guerra statunitense mentre  realizzavano voli di routine vicinio alla città russa di Kalingrad.

giovedì 5 maggio 2016

Il narcotraffico e la droga un arma contro i popoli




di: Silvano Lorenzoni

In ambienti dove c’è onestà intellettuale e consapevolezza delle problematiche sociali – ambienti che spesso tendono anche a essere ingenui – quando si mette in discussione la possibile scelta della legalizzazione dell’uso delle droghe allucinogene, l’argomento viene impostato con un pro e un contro secondo quanto segue. 
Il pro sarebbe che rendendo legale l’uso di quelle droghe si taglierebbero le gambe, almeno fino a un certo punto, alle associazioni delinquenziali che adesso lucrano sullo spaccio illegale. Il contro, invece, proviene dalla considerazione che la grande maggioranza dei tossicodipendenti sono elementi psicolabili (01) e quindi facilmente influenzabili dall’ambiente in cui si muovono e dalle compagnie che frequentano; e così, quando in quegli ambienti e in quelle compagnie ci siano consumatori di droga, ci cascano anch’essi per imitazione o perché vengono convinti. 

Essendo però il consumo di droga alcunché di illegale, un determinato quantitativo di costoro riescono a resistere alla ‘tentazione’ per paura delle conseguenze legali ed economiche che ne seguirebbero. Quindi, se le droghe allucinogene fossero legali, c’è da credere che il numero dei tossicodipendenti aumenterebbe – di quanto, difficile dire. Comunque, questi sono gli argomenti di base del discorso.

martedì 3 maggio 2016

Un alto funzionario del dipartimento di stato americano accusa l'elite finanziaria ebraica dell'attentato dell'11 settembre

 
 

nota personale: 
Il diavolo non esiste, è solo una invenzione delle religioni judaiche  (islam, cristianesimo ecc.), per controllare le masse, mentre esiste sicuramente il male e le forze del male;  ma se esistesse veramente questo fantomatico principe del male, esso si sta calando la maschera che lo aveva mantenuto nell'anonimato, e tra poco lo potremo vedere in volto, sappiamo chi sono e dove essi vivono e sopratutto cosa fanno.
Prima fase "conosci il tuo nemico", poi passeremo alle fasi succesive.

white wolf
  

di:

Accusa   i neocon con nomi e  cognomi:  Paul Wolfowitz allora  viceministro al Pentagono, l’israelo-americano Michael Chertoff, il rabbino Dov Zakheim (numero 3 al Pentagono) di essersi infiltrati nel governo Bsh jr. e di aver organizzato, su istigazione di Israele,  il mega attentato dell’11 Settembre 2001.

E non è un complottista marginale: è stato  un alto funzionario del Dipartimento di Stato da Nixon a Carter a Bush-padre, esperto in guerra psicologica,  attore in operazioni coperte (come l’uccisione di Moro) per conto degli Stati Uniti. Membro fino al 2012 del Council on Foreign Relations, quindi dell’élite dell’Establisment.  Né lo si può accusare di avere come motivazione l’antisemitismo: i suoi genitori erano ebrei russo-polacchi fuggiti alla Shoah, lui ha scritto persino una biografia di sua “mamma yiddish”, Teodora.  E’ Steve Pieczenik.
Una vecchia conoscenza  anche per l’Italia, come vedremo.

lunedì 2 maggio 2016

La sinistra mondialista e i sindacati, dopo aver annientato i diritti sociali, festeggiano i loro riti di massa come il 1° Maggio







di: Luciano Lago

Alle farsa dei burattini che recitano le parti assegnate non c’è mai fine e gli spettacoli peggiori di regola coincidono con le ricorrenze storiche: il 25 Aprile ed il 1° di Maggio in particolare. I sindacati, mentre il mondo del lavoro italiano continua a precipitare di gradino in gradino, in una caduta che sembra inarrestabile, non mancano di recitare la loro parte di manifestazioni ufficiali e concertoni in piazza per il distrarre i giovani dai problemi del lavoro che non c’è.

Le politiche economiche attuate dai governi al servizio della grande finanza hanno fatto diventare l’Italia il paese portato ad esempio nella distruzione dei diritti. In poco tempo abbiamo avuto in questo paese il sistema pensionistico più feroce del continente, con l’età pensionabile più elevata.

giovedì 28 aprile 2016

Una nuova versione ufficiale dell' 11 Settembre per coprire l'elite finanziaria



nota personale: 

quando la menzogna, anche se ripetuta all'infinito da tutti i loro leccapiedi di regime, viene contrastata con forza, e le prove e i documenti cominciano a divenire un vero pericolo per i veri gestori del potere che si celano dietro questi eventi, che hanno portato cambiamenti in peggio in tutto il mondo, allora si deve dare in pasto alle masse affamate di verità un capro espiatorio che escluda  ulteriori collegamenti che potrebbero portare ad un collasso totale di intere istituzioni e dello stesso sistema, oltre che smascherare chi muove veramente i fili; 
dietro le recenti rivelazioni ufficiali che vedono la casata saudita come gli organizzatori e mandanti dell'attentato "terroristico" dell'11 Settembre alle torri gemelli, si deve presumere che si sta semplicemente agendo eliminando l'alleato o complice, più debole della catena. La famiglia reale saudita nell'attuale contesto sta divenendo una palla al piede per gli altri poteri che fino ad adesso l'avevano sostenuta, sicuramente la testa dei sauditi è stata barattata con qualcos'altro di cui non conosciamo al momento (la Russia di Putin?) ,ma certamente serve a coprire i veri responsabili dei terribili eventi dell'11 Settembre creati dall'interno per avere la scusa di espandere il dominio geopolitico in nazioni non asservite e restringere le libertà dei popoli, come lo stesso sta accadendo con l'ennesimo spauracchio creato ad arte dell'isis, che prosegue sulla scia di quel fatale evento.

mercoledì 27 aprile 2016

Austria: vincono i nazionalisti nelle elezioni presidenziali schiaffo all'UE e alle sue politiche pro invasione



Nelle elezioni presidenziali svoltesi oggi in Austria I nazionalisti di Norbert Hofer hanno ottenuto circa il 36 per cento dei voti (secondo tutti gli exit polls). Il risultato del partito della Libertà (Fpoe) ha sopravanzato ogni aspettativa e si trova davanti agli altri due candidati che potranno partecipare al ballottaggio previsto per il 22 Maggio, nessuno di loro è un rappresentante dei grandi partiti di governo.

Sono stati chiamati alle urne oggi circa 6,4 milioni di austriaci, con più di 16 anni, per scegliere quello che sarà il nono capo dello stato austriaco della seconda Repubblica. Il partito della Libertà (Ppoe), a cui appartiene Norbert Hofer, è alleato in Europa con il Front National della Marine Le Pen francese, alleato anche con Geert Wilders del PVV in Olanda e con la Lega Nord di Salvini in Italia.