venerdì 7 dicembre 2018
I Gilet gialli pronti all’assedio di Parigi. L’Eliseo teme il colpo di Stato
Parigi, 7 dic – La tensione è salita alle stelle. In vista di domani, infatti, i gilet gialli hanno chiamato la quarta mobilitazione. Che viene presentata e percepita da molti come l’«assalto finale» per ottenere le dimissioni di Marcon. Viste le violenze che si sono susseguite nei giorni scorsi, il governo ha predisposto lo spiegamento di circa 89mila poliziotti, 8mila nella sola Parigi. La capitale, infatti, è la più a rischio. Domani la città sarà blindata: chiuso il Louvre, chiusa la Torre Eiffel, chiusi numerosi altri musei, negozi con le saracinesche abbassate, banche transennate.
martedì 4 dicembre 2018
Il Legionario ascetico: colloquio col capo delle “Guardie di Ferro”
Julius Evola
Bucarest, marzo
Rapidamente la nostra auto lascia dietro di se quella curiosa cosa che è la Bukarest del centro: un insieme di piccoli grattacieli e di edifici modernissimi, prevalentemente di tipo “funzionale”, con mostre e magazzini fra la parigina e l’americana, l’unico elemento esotico essendo i frequenti cappelli di astrakan degli agenti e dei borghesi.
Labels:
Corneliu Zelea Codreanu,
democrazia,
guardia di ferro,
Julius Evola,
manipolazione,
nazione,
patriottismo,
politica,
romania,
società,
spiritualità,
storia,
tradizione,
verità
I gilet gialli? Il popolo comincia a svegliarsi dopo tanti soprusi
di:Alain de Benoist
Alain de Benoist, la Francia, da una decina di giorni, vive l’era dei gilet gialli, e i commenti sono già numerosi. Fuoco di paglia o onda di fondo? Nuova fronda? Nuova rivolta contadina? Qual è il suo sentimento?
“Cinque anni fa, all’incirca negli stessi giorni, il 23 novembre 2013, mi avevi chiesto del movimento dei berretti rossi. Ho quindi richiamato la vostra attenzione sul fatto che “tutte le proteste o rivolte di una certa portata a cui stiamo assistendo oggi vengono create ai margini o lontano dai partiti e dai sindacati, che non sono affatto ovviamente più capaci di incarnare o trasmettere le aspirazioni della gente”.
sabato 1 dicembre 2018
La leggenda di Ungern Khan
di: Luca Negri
La leggenda
Per lungo tempo nelle steppe asiatiche
bimbi caddero nel sonno al canto delle madri che narrava leggende sul
Barone Roman Ungern von
Ŝternberg, il Dio della Guerra, manifestazione di Mahakala, il
terrifico Shiva del Buddhismo del Veicolo di Diamante, protettore del
Dharma. Dopo anni di controllo sovietico, i Mongoli smitizzarono la sua
figura per scopi nazionalistici, per proclamare che anche senza l’Armata
del luogotente-generale russo Ungern, avrebbero scacciato da Urga i
Cinesi nel 1921.
Labels:
asia,
atlantidei,
Barone Roman Ungern von Ŝternberg,
guerra,
leggenda,
misticismo,
mongolia,
nazionalsocialismo,
politica,
russia,
società,
spiritualità,
storia,
Ungern Khan,
vril
mercoledì 28 novembre 2018
La prossima crisi economica che sta arrivando
di Gabriele Sannino
Nel gioco economico in cui viviamo, fatto di avidità, stupidità e tanta cattiveria, le crisi economiche sono indispensabili per accentrare potere ed eliminare i pesci più piccoli.
Le crisi, infatti, distruggono risorse, determinano squilibri e tensioni sociali, e mettono fuori mercato le economie più piccole e deboli, lasciate morire per asfissia di capitale… in un mondo dove il denaro viene ormai tutto creato dal nulla.
martedì 27 novembre 2018
I gilet gialli e la tirannia degli usurai
di: Roberto Pecchioli
Prosegue la
protesta degli automobilisti francesi che invadono Parigi con i loro
giubbotti gialli, simbolo della collera incubata da almeno un anno,
maturata con il passaparola in rete fino all’occupazione dei centri
nevralgici della Francia. Macron si indigna e dispone la dura
repressione della polizia, ma il movimento ha buone ragioni, molti
sostenitori, nemici potenti e un convitato di pietra, l’Unione Europea.
Il motivo del contendere sembra modesto, a uno sguardo superficiale.
Labels:
cenusra,
elite globalista,
Francia,
gilet gialli,
governo,
liberismo,
libero mercato,
macron,
Marine Le Pen,
media,
politica,
popolo,
populismo,
protesta,
rivolta,
società,
storia,
tasse,
usura
lunedì 26 novembre 2018
MASSIMA TENSIONE IN CRIMEA: scontro in mare tra forze navali russe e ucraine
Scontro navale nel Mar di Crimea. Tre le navi della marina ucraina bloccate e catturate.
Domenica, 25 novembre, si è saputo che tre navi da guerra ucraine avevano violato il confine di stato russo. Senza sottomettersi alle legittime richieste della parte russa, le navi hanno continuato a muoversi nella direzione dello stretto di Kerch. Come ha operato la marina russa di fronte al tentativo delle navi ucraine di entrare nelle acque territoriali della Crimea.
Labels:
censura,
crisi crimea,
elite globalista,
GEOPOLITICA,
manipolazione,
media,
nato,
politica,
Poroshenko,
provocazione,
putin,
russia,
società,
storia,
ucraina,
verità
Iscriviti a:
Post (Atom)