Il popolo è assoggettato nella miseria dal sudore della sua fronte in un modo assai più formidabile che non dalle leggi della schiavitù. Da quest'ultima i popoli possono affrancarsi in un modo o in un altro, mentre nulla li potrà liberare dalla tirannide della completa indigenza.
Protocollo III
da: I "PROTOCOLLI" dei Savi Anziani di Sion.
Se danneggiamo una qualunque parte del meccanismo governativo, tutto lo Stato ne soffrirà e ne morirà, come accade per un corpo umano. Quando inoculammo il veleno del liberalismo nell'organismo dello Stato, la sua costituzione politica cambiò; gli Stati vennero infettati da una malattia mortale: la decomposizione del sangue. Dobbiamo solo attendere la fine della loro agonia. Il liberalismo fece nascere i Governi costituzionali, che sostituirono l'autocrazia, l'unica forma sana di governo dei Gentili.
Protocollo X
da: I "PROTOCOLLI" dei Savi Anziani di Sion.
di: Ilaria Bifarini
Ogni tanto, tra le varie notizie di
propaganda che dipingono un paese irreale, in cui un aumento quasi
impercettibile del Pil – peraltro stimato- e una diminuzione lievissima
del tasso di disoccupazione attualmente alle stelle -perlopiù legata a
fattori stagionali- vengono spacciati per crescita, trapela qualche dato
reale sullo stato di salute del Paese. Uno di questi è quello divulgato
ieri dall’Istat -e precedentemente anche dall’OCSE – sul livello di
disuguaglianza interno alla popolazione: mentre una fascia ristretta
della popolazione diventa sempre più ricca la schiacciante maggioranza
si impoverisce. In un solo anno, dal 2015 al 2016, la percentuale di italiani a rischio povertà o esclusione sociale è passata dal 28,7% al 30%.