di: Luca Valentini
E’ nostro dovere e piacere segnalare una recente e meritoria ristampa, da parte delle Edizioni L’Età dell’Acquario Edizioni – Lindau s.r.l., inerente uno testi più significativi ed enigmatici dell’insegnamento ermetico, il celebre Kybalion. Definito come un completamento della Tavola Smeraldina, l’opera in riferimento è stata pubblicata in forma anonima negli Stati Uniti nel 1908, anche se ora si è venuta a conoscenza degli autori di questo importante trattato d’ermetismo: i «tre iniziati» americani, William Walker Atkinson, Paul Foster Case e Mable Collins.
Da alcuni studiosi letterali dell’Ars
Magna, classificato come documento spurio, inquinato da un mentalismo
tutto moderno, al contrario il documento in questione presenta tutte le
caratteristiche di un insegnamento della più alta natura sapienziale. Il
riferimento alla Mente – “La vera trasmutazione ermetica è un atto
mentale” – rappresenta tutt’altro che una deriva psicologica della
dottrina di Ermete, ma, in realtà, ne costituisce la base
irrinunciabile, essendo il campo del pensiero il vero bacino di
trasmutazione dell’umidità animica nella luce secca ed eraclitea dello
Spirito, come testimoniano grandi epigoni
della medesima tradizione. Ci riferiamo, per esempio, all’allocuzione
virgiliana ed iniziatica “Mens agitat molem” (Eneide, VI, 727) ovvero il
pensiero ermetico ridestato che ordina la materia, come il pensiero
concentrato e ridesta l’ignea forza cardiaca in cui dimora la Sapienza
dei Numi Arcani. Similmente, Giordano Bruno esprimendo l’idea che
“questo intelletto, infondendo e porgendo qualche cosa del suo nella
materia: mantenendosi lui quieto et immobile produce il tutto” (De la
causa, 67), rafforza l’idea che un “artefice interno” dia forma ed
organizzazione alla materia, cioè la mente purificata.
D’altronde, tutta
la tradizione platonica concepisce il Lógos, come l’azione di Hermes,
quale pensiero ridestato, all’interno della natura, che la sublima,
essendo un principio spirituale ed allo tempo stesso materiale. Si
enuclea il movimento di vita che si caratterizza come paradigma
occidentale del Tutto, nella magia bruniana quanto nel Kybalion, quale
combinazione complementare di elementi formalmente differenti, ma
ontologicamente ed immanentemente connaturati. Pertanto, se la deriva
psicologica è presente nel Kybalion, parimenti la si dovrebbe
riscontrare in Virgilio, in Bruno e da Platone a Damascio ed oltre:
un’ipotesi al quanto azzardata, dal nostro punto di vista.
Nel testo sono espressi 7 particolari
principi ed il primo, quello del mentalismo, esprime il senso
realizzativo, come predetto, dell’intera opera. Infatti, “Il Tutto è
Mente; l’universo è mentale” esprime come l’opera di palingenesi
ermetica debba centrarsi propedeuticamente sull’inversione della
polarità del pensiero, traslando da un pensiero pensato, quindi subito,
passivo, meramente recettivo delgi stimoli esterni o dei sensi, ad un
pensiero pensante, quindi brunianamente creatore, attico, magicamente
attivo. Si esplicita la manipolazione alchimica della sostanza
universale, si ridesta Minerva quale pensiero e mente armata di Padre
Giove, si ridesta l’Io dormiente dell’Uomo.
Il secondo principio è quello di
corrispondenza, quale espressione di una simultanea presenza del Lógos
nei tre regni della manifestazione, quale immanenza sacrale che il
fisico, l’animico ed lo spirituale come specchi che si riflettono
vicendevolmente.
Il terzo principio è quello della
vibrazione, in cui si attua una mutazione di volontà, volta a fissare
l’attenzione verso uno stato più profondo prima della dimensione
sottile, poi di quella prettamente di natura noetica. La vibrazione è il
dio Marte che si dirige verso la padronanza di sé e dell’intimo
microcosmico.
Il quarto principio è quello di
polarità, che richiama un po’ l’opposizione tra Ares e Polemos in
Empedocle, cioè l’articolazione necessaria al cosmo per la propria
esistenza: articolazione non oppositiva ed irriducibili, ma organica ed
complementare, come lo sono le due serpe del caduceo ermetico. Il
concetto del duale si esprime come idea riflessa di una dissimulazione
del vero, che non può che essere unitiva, conciliando ciò che lo è da
sempre e che solo l’azione demiurgica nel mondo apparentemente separa.
Il quinto principio è quello della
ritmicità, secondo la quale la Natura esprime le proprie fasi
discendenti ed ascendenti, come il ritmo annuale delle stagioni, in cui
vi sono morti e resurrezioni, ed i cicli del Cosmo, come sono
rappresentati in forme diverse nei vari mitologhemi di arcaica memoria.
Il simbolo del ciclo presenta, infatti, una stretta assonanza con la
figura del Serpente e precisamente col Serpente primordiale che si morde
la coda, a rappresentare dunque un quid che inizia, si manifesta e si
realizza in se stesso, nella propria circolarità: l’Unità molteplice e
circolare del Cosmo, della Natura e della realizzazione ermetica: si
rafforza la funzione arcaica dei calendari, che esprimevano un diretto
contatto sacrale e cultuale dell’Uomo coi ritmi cosmici e naturali, per
arrivare a ciò che nell’antichità veniva considerato il Grande Anno
Platonico.
Il sesto principio è quello della
causalità, per cui ogni avvenimento è l’effetto di un’azione che si
produce per un vettore preordinato e mai casuale e senza senso. E’ ciò
che rappresentava il Fatum per gli antichi o il Dharma per il Buddhismo,
ovvero ogni cosa possiede la propria causa e il proprio effetto. Più
forte degli accadimenti preordinati il teurgo è colui che acquisisce la
capacità di controllare i suoi stati d’animo, di neutralizzare e
comprendere il ritmo, di trascinare e non farsi più trascinare, mutando
il ruolo sulla scacchiera della vita, da pedine passive a giocatori
attive.
Infine, il settimo principio è quello
del genere, per cui, in familiarità col principio di polarità, in ogni
fattore cosmico convivono, si contrappongono, si conciliano, sempre, un
principio maschile ed un principio femminile, quale nascita di uno
specifico stato potenziale ed energetico interno, di cui la sfera della
sessualità esprime un simbolo anagogico o una degradazione espressiva, a
seconda di come la funzione venga o meno sublimata in se stessi:
“Il possesso della conoscenza, se non è
accompagnato dalla sua manifestazione ed espressione nell’azione,
assomiglia alla tesaurizzazione di metalli preziosi, cosa vana e
sciocca. La conoscenza, come la ricchezza, deve essere usata. La Legge
dell’Uso è universale e chi la viola ne subisce le conseguenze a causa
del suo conflitto con le forze della natura “.
Da quanto si è potuto sinteticamente
evincere, la ristampa di questo fondamentale testo, risulta essere un
rinnovato strumento di riflessione di nuovo disponibile per i
ricercatori delle vie di Ermete, e per questo bisogna certamente
tributare un plauso alla Lindau per la ristampa.
Il Kybalion
© 2018 Edizioni L’Età dell’Acquario Edizioni
Lindau s.r.l. corso Re Umberto 37 10128 Torino
Prima edizione: marzo 2018
In copertina: Ermete Trismegisto raffigurato sul pavimento del duomo di Siena
Traduzione dall’inglese di Franca Genta Bonelli.
Fonte articolo
articoli collegati:
Il KYBALION - LIBRO COMPLETO
La Tavola di Smeraldo di Ermete Trismegisto, I 7 "principi" ermetici
Il Kybalion è solo un piccolo scorcio di ciò che la monumentale opera: la Dottrina Segreta della Blavatsky insegna.
RispondiEliminaOFF TOPIC
RispondiEliminada quando hanno perso le elezioni sono scatenati, cartolarizzazioni di vecchie questioni oltre i 10 anni, Equitalia Inps ecc. pur di demolire la situazione del risparmio privato. Italiani che per curarsi, alla faccia di una sanità che nei fatti NON È GRATUITA che si stanno pesantemente indebitando, malati cronici che devono iniziare a sostenere spese impossibili.
Questo stato va cancellato dalle fondamenta e rifatto da zero in modo etico, intelligenza ce n'è fin troppa, ma unita al cuore darà risultati sorprendenti, previa cacciata della sinistra dalle leve di comando infiltrata in ogni dove, per una destra sociale abile e produttiva. Questa sinistra della glebalizzazione o andra rieducata o messa definitivamente da parte per almeno UN VENTENNIO
jj
Un ventennio e troppo poco per essere rieducata ci vorranno almeno 30-40 anni
EliminaPS: ogni giorno dobbiamo trasmettere l'energia ad agharthi meditando su un lupo bianco?
il vostro ragionamento si basa su un presupposto sbagliato: non si tratta di rieducarli perchè non ci sarà alcun spazio per loro nel nostro futuro, bene che vada finiranno in mezzo agli zulù ... forse vedendoli nel loro habitat capiranno...
EliminaMandi Mandi
Giusto Mandi Mandi! :)
EliminaAvendo perso la guerra siamo sotto il dominio usa e il loro governo fantoccio che è la sinistra. Per variare hanno ideato il mov5stelle (che ha un corrispettivo anche negli altri stati europei) con i suoi leader membri del gruppo bildeberg per l'Europa.
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