Il popolo è assoggettato nella miseria dal sudore della sua fronte in un modo assai più formidabile che non dalle leggi della schiavitù. Da quest'ultima i popoli possono affrancarsi in un modo o in un altro, mentre nulla li potrà liberare dalla tirannide della completa indigenza.
Protocollo III
da: I "PROTOCOLLI" dei Savi Anziani di Sion.
Se danneggiamo una qualunque parte del meccanismo governativo, tutto lo Stato ne soffrirà e ne morirà, come accade per un corpo umano. Quando inoculammo il veleno del liberalismo nell'organismo dello Stato, la sua costituzione politica cambiò; gli Stati vennero infettati da una malattia mortale: la decomposizione del sangue. Dobbiamo solo attendere la fine della loro agonia. Il liberalismo fece nascere i Governi costituzionali, che sostituirono l'autocrazia, l'unica forma sana di governo dei Gentili.
Protocollo X
da: I "PROTOCOLLI" dei Savi Anziani di Sion.
di: Ilaria Bifarini
Ogni tanto, tra le varie notizie di
propaganda che dipingono un paese irreale, in cui un aumento quasi
impercettibile del Pil – peraltro stimato- e una diminuzione lievissima
del tasso di disoccupazione attualmente alle stelle -perlopiù legata a
fattori stagionali- vengono spacciati per crescita, trapela qualche dato
reale sullo stato di salute del Paese. Uno di questi è quello divulgato
ieri dall’Istat -e precedentemente anche dall’OCSE – sul livello di
disuguaglianza interno alla popolazione: mentre una fascia ristretta
della popolazione diventa sempre più ricca la schiacciante maggioranza
si impoverisce. In un solo anno, dal 2015 al 2016, la percentuale di italiani a rischio povertà o esclusione sociale è passata dal 28,7% al 30%.
Il trend non è solo a livello nazionale,
ma rispecchia una tendenza globale in atto già da decenni ed è
strettamente collegato alla modello “di sviluppo” neoliberista e alla
finanziarizzazione dell’economia ad esso connessa. Se osserviamo i
valori relativi al reddito medio del 99% della popolazione più povera e
dell’1% più ricco, osserviamo come i primi siano cresciuti fortemente a
partire dal dopo guerra fino agli anni 70, contro un ritmo più moderato
del secondo gruppo. Improvvisamente il trend si inverte, inizia il
rallentamento della ricchezza del 99% più povero (cioè la stragrande
maggioranza della popolazione del mondo, cioè noi) a fronte di
un’impennata del reddito dell’1% più ricco.
Indovinate chi è quell'1%? che poi è sempre quello che crea le crisi per depredare il poco rimasto alla povera gente.
Cosa accade in questi anni? Di certo non
è casuale che proprio il 1973, anno della crisi petrolifera e della
conseguente stagnazione, segni la data di morte del keynesismo e il
trionfo indiscusso della dottrina neoliberista. L’economia reale lascia
il passo alla finanza, che diventa sempre più predatoria e totalizzante,
l’apertura al commercio mondiale diventa sempre più completa e priva di
protezioni statali, l’inflazione e il debito pubblico diventano i
nemici giurati mentre l’austerity il nuovo culto. L’indice di Gini, che
misura il livello di disuguaglianza all’interno di una popolazione,
cresce su scala globale, come riflesso di un modello economico
fallimentare e infondato applicato a livello universale. In uno studio
effettuato sul caso degli Stati Uniti è stato stimato che una crescita
del 2% del Pil comporta una decrescita del reddito del 90% della
popolazione.
Siamo dunque di fronte a un modello
economico di crescita antisociale in cui all’aumento del reddito globale
corrisponde un impoverimento della quasi totalità della popolazione, ad
eccezione di una ristretta fascia di élite che si fa sempre più
esclusiva.
Basti pensare che nel 2012 metà della ricchezza mondiale era concentrata in soli 64 individui. Oggi la stessa ricchezza è detenuta da un manipolo limitatissimo di otto persone. D’altronde le proiezioni dell’OCSE sul lungo periodo parlano chiaro: saremo sempre più poveri e più diseguali, tanto che da qui a una quarantina d’anni il tasso di disuguaglianza aumenterà del 40%.
La correlazione con il modello economico
neoliberista, e in particolare con il mantra dell’austerity, è talmente
evidente che persino il Fondo Monetario Internazionale, l’istituzione
icona delle politiche neoliberiste, in un suo studio (Neoliberalism
Oversold, IMF, 2016) ha dovuto riconoscere la fallacia di questa
politica. È stato calcolato che in media un consolidamento del debito
pari all’1% del Pil aumenta dello 0,6% il livello di disoccupazione di
lungo termine e fa crescere dell’1,5% in cinque anni il tasso di
disuguaglianza!
Secondo gli economisti del Fondo
monetario, le politiche di austerity non solo, infatti, comportano costi
per il welfare, ma danneggiano
anche la domanda, aggravando così il problema della disoccupazione, in
un circolo vizioso che aumenta la disuguaglianza, nonché la corruzione a
essa correlata. Non è infatti difficile comprendere come l’élite di
privilegiati eserciti un potere sempre maggiori su una fascia sempre più
alta della popolazione a rischio povertà, disposta ad accettare le
logiche clientelari per sopravvivere…
Ilaria Bifarini
Nonostante l’evidenza dimostrata sia
dagli studi economici sia dai dati inconfutabili della realtà, gli
organismi economici sovranazionali che governano il mondo continuano ad
applicare le stesse rovinose politiche economiche, che risultano
altamente efficaci e redditizie per quell’1% della popolazione, che pure
va sempre più restringendosi e divenendo sempre più élitarista al suo
interno.
Il paradosso economico è divenuto realtà.
Ilaria Bifarini (http://ilariabifarini.com/)
è nata a Rieti l’1 aprile del 1980 e si è
diplomata al Liceo classico “Terenzio Varrone”. Dopo essersi trasferita
nel 1999 a Milano, nel 2004 si è laureata col massimo dei voti in
Economia della Pubblica amministrazione e delle Organizzazioni
internazionali all’Università “Luigi Bocconi” di Milano. In seguito ha
frequentato la Scuola Italiana per le Organizzazioni Internazionali di
Roma ed il Corso di Liberalismo presso l’Istituto “Luigi Einaudi” di
Roma.
Ha conseguito inoltre l’abilitazione alla professione di
dottoressa commercialista e revisore contabile. Dopo esperienze
professionali nel pubblico e nel privato, attraverso un cammino fatto di
studio ed introspezione, si è via via discostata dalla formazione
prettamente neoliberista derivante dai miei studi. Nel 2017 ha
pubblicato il mio primo libro, “Neoliberismo e manipolazione di massa –
Storia di una bocconiana redenta”, iniziando ad impegnarmi concretamente
nello smascheramento dell’inganno neoliberista. A distanza di un anno è
uscito il mio “I coloni dell’austerity. Africa, neoliberismo e
migrazioni di massa” (https://www.amazon.it/coloni-dellausterity-Africa-neoliberismo-migrazioni/dp/1980621195
/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1521981805&sr=8-2&keywords=bifarini),
dove porto avanti il cammino di ricerca intrapreso e analizzo le cause
dell’attuale fenomeno migratorio attraverso una chiave di lettura
inedita e sconosciuta al mainstream. Collabora con varie testate
giornalistiche in rete e intervengo a convegni e trasmissioni
televisive.
articoli collegati:
che ne pensate di Neurodrome?Uno youtuber debunker del CICAP?
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/channel/UCb1cPPukAdNqMT8dzHRhS5Q
Come commentavo negli articoli precedenti dobbiamo per forza ristabilire a casa nostra prima e nel resto del mondo poi l'ordine giusto Delle cose, altrimenti questi continueranno a venire. La nostra razza ha l'obbligo di farlo per sè stessa, per la sua sopravvivenza. Va da se che qualsiasi analisi che metta in luce le responsabilità di chi ha ordito e persegue questi piani grazie all'insipienza dei politici e all'ignoranza del popolo va supportata. Altrimenti non se ne viene fuori.
RispondiEliminajj
Secondo Wikipedia,I protocolli dei Savi dei Sion sono FALSI
RispondiEliminaE secondo te, che non sei manco capace di firmarti?
Eliminame lo so dimenticato
EliminaSento di darti una mia risposta ad una tua specifica richiesta postata in un altro blog riguardo la Luna.
EliminaNon è la Luna fisica che vediamo in cielo la responsabile delle maree e degli stati d'animo delle persone e quant'altro, bensì il pianeta invisibile che è occultato da essa. Ce ne sono altri simili nel nostro sistema solare, il sole stesso ne è provvisto. Questi sono segreti che ne i 'Rosacroce' ne la S.p.A. Vatican incorporated(Chiesa cattolica) ti diranno mai.
Secondo i protocolli dei savi di Sion Wikipedia è falsa come la parrucca di una puttana.
RispondiEliminajj
Lasciate stare i poveri ebrei ,ne sono morti 6 milioni nelle camere a gas inesistenti
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