di: Paolo Borgognone
Dalla critica artistica all’apologia diretta del capitalismo americano
La sinistra è lo spazio
politico-culturale per eccellenza in cui si collocano i sostenitori
dell’odierna ideologia dominante del liberalismo cosmopolita. Una simile
presa di posizione, all’apparenza molto netta, non è frutto di
estemporaneità ma trapela persino dalle dichiarazioni più sincere di
quegli esponenti politici, anche di vertice, incorporati nel novero
delle soggettività politiche interne al liberalismo di sinistra. In
un’intervista al quotidiano La Stampa del 7 febbraio 2017
infatti, un esponente di rilievo del Partito Democratico, Michele
Emiliano, definì la formazione politica di cui faceva parte: «[…] il
partito dei banchieri, dei finanzieri, dell’establishment. Un partito
interessato solo ai potenti e non al popolo»[i].