di: Paolo Sizzi
Da un anno ormai
le vicende migratorie di genti levantine che irrompono in Europa
fuggendo da Siria e dintorni tengono banco mettendo in mostra le
ridicolaggini dei mentalmente aperti liberal-democratici, impegnati
nelle diuturne olimpiadi della fesseria politicamente corretta. I
maggiori strali di questi poverini si concentrano sulla demonizzazione
di confini, barriere, frontiere, muri, fili spinati e considerando che
molti di questi personaggi sono degli egoistici ed individualistici
borghesucci fa alquanto tenerezza: i predicozzi vomitati dall’alto di
eburnee torri all’indirizzo del popolo vanno rispediti al mittente a
suon di fragorose pernacchie.