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martedì 20 novembre 2018

LA GRECIA SACCHEGGIATA DALLE OLIGARCHIE FINANZIARIE



di:

Il tumulo di re Filippo di  Macedonia, il padre di Alessandro, che sorge a Vergina. Il Palazzo di Cnossos  a Creta, mitica sede  del Minotauro. Il castello di Patrasso fatto elevare da Giustiniano, e quello veneziano di Corfù, patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Il museo di antichità bizantine di Tessalonica.  Repertoriati  al ministero greco delle Finanze, sono conferiti al TAIPED, il fondo per le privatizzazioni, per la vendita.

lefigaro.fr

Per quanto sembri incredibile, Le Figaro elenca cose che sembrano un esecrabile raschiare il fondo del barile:  anche il sito preistorico di Santorini  e il connesso museo,  con le inestimabili  statuine della cultura cicladica,  secondo millennio avanti Cristo. Quel che resta del sito archeologico di Sparta col minuscolo museo. Il sito di Eleusi sacro a Demetra, dove avevano luogo i misteri eleusini.

sabato 25 agosto 2018

IL GENOCIDIO DELLA NAZIONE GRECA



di:  Paul Craig Roberts

La copertura politica e mediatica del genocidio della Nazione greca è iniziata ieri (20 agosto) con l’Unione Europea e altre dichiarazioni politiche che annunciano che la crisi greca è finita. Ciò che intendono è che la Grecia è finita, morta e sepolta. È stata sfruttata fino al limite e la carcassa è state gettata ai cani.

350.000 greci, principalmente giovani e professionisti, sono fuggiti dalla Grecia morta. Il tasso di natalità è molto inferiore al tasso necessario per sostenere la popolazione rimanente. L’austerità imposta al popolo greco dall’UE, dall’FMI e dal governo greco ha comportato una contrazione dell’economia greca del 25%.

mercoledì 17 febbraio 2016

In Grecia finirà nel sangue, Il prezzo della libertà sarà ancora una volta questo



Continua il poco spazio dato dai media, forse per paure di un effetto emulativo, alla reale situazione in Grecia dove da alcuni giorni la rivolta è ormai esplosa.

Circa sei ore fa Rai news ha dato un interessante aggiornamento. Nella sostanza i blocchi stradali degli agricoltori che protestano contro l’austerità tagliano letteralmente in due il paese. L’autostrada principale che corre dal nord al sud della Grecia è quasi interamente paralizzata. La rivolta, la sacrosanta rivolta del popolo greco, non solo continua ma diventa più intensa di ora in ora. Vi sono poi molti altri blocchi in provincia e ai valichi di confine con Bulgaria, Albania e Macedonia.

lunedì 15 febbraio 2016

Grecia: scontri disordini, caos e manifestazioni in tutte le città




La polizia greca si è scontrata violentemente con centinaia di agricoltori che manifestavano ad Atene contro la riforma delle pensioni che il Governo sta negoziando con gli organismi finanziari internazionali
 
Alcune centinaia di agricoltori si sono radunati oggi nella capitale greca per una manifestazione di protesta contro che durerà due giorni contro la riforma delle pensioni e le misure di austerità annunciate dal Governo.


giovedì 10 settembre 2015

Intervista a leader di alba Dorata: "Tsipras ha fallito, ora tocca a noi"




Atene, 10 set – “Dalle elezioni ci aspettiamo una crescita. Tutti i sondaggi lo confermano”. E’ fiducioso Nikolaos Michaloliakos, leader di Alba Dorata, rispetto alle prossime elezioni previste per il 20 settembre prossimo. Un fiducia che viene direttamente dal fallimento di Tsipras, che “ha fatto grandi promesse” ma “alla fine si è dimostrato anche lui un uomo del sistema”.

lunedì 24 agosto 2015

Ne’ le elezioni ne’ la Rivoluzione ci salveranno….



Di: Eugenio Orso

Il caso greco e quello italiano dimostrano in pieno tutta la “nullità inesorabile” delle elezioni liberaldemocratiche. I risultati – espressione, su un piano teorico, della cosiddetta volontà popolare – non contano nulla, possono essere ribaltati, si può agire dietro le quinte agevolmente per tornare alle urne. Così in Grecia, a giochi già fatti. O si può agire per negare a talento il voto politico, tenendo in piedi un governo “nominato”.

Cosi’. in Italia, paese in cui il processo di rischiavizzazione del lavoro, di distruzione del sociale e di privatizzazione (“le riforme che il paese aspetta”) deve essere portato a compimento nel breve-medio periodo .

lunedì 20 luglio 2015

La sinistra serva dell'elite finanziaria contro i popoli d’Europa



Di: Eugenio Orso

Ho sempre creduto che Tsipras fosse almeno un mezzo imbroglione, se non un pataccaro intero. Infatti, come si può costringere un paese a stare nell’eurolager, accettandone con tutta evidenza, supinamente, le regole elitiste e le politiche ultraliberiste da strangolamento e nello stesso tempo illuderlo che queste politiche, assieme alle regole, possono essere cambiate? Ho persino ipotizzato, fra me e me, che la lunga trattativa di Tsipras con troika (mai uscita di scena!) e germania altro non sia stata che una sorta di rappresentazione scenica per  coglionare, una volta di più’, i popoli d’Europa. (Non solo quello greco!).

giovedì 26 febbraio 2015

Antonio Maria Rinaldi:la Grecia dimostra che dall’euro si esce solo con una guerra o con la rivoluzione








di: Antonio Maria Rinaldi

Il caso greco, ma sarebbe più opportuno chiamarla direttamente la tragedia greca, ha definitamente fatto intuire che dall’euro si può uscire solo con una rivoluzione o una guerra come la Storia ha sempre insegnato ci si libera da una dittatura.

Nulla poteva il giovane Alexis Tsipras contro il muro di gomma con cui si è confrontato, anche lui abile ma inutile illusionista per poter minimamente cambiare il potere oligarchico che si divide fra Bruxelles, Francoforte e Berlino.