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lunedì 22 gennaio 2018

L' Unione Europea si prepara a censurare la rete?



di: Luciano Lago

Le “notizie false” possono essere messe fuori legge come intende l’Unione Europea?

Nella fase attuale in Europa si nota che esiste una precisa volontà di limitare l’accesso alle informazioni alternative, per quanto questa misura venga presentata come la necessità di combattere le “fake news” e la loro influenza deleteria sull’opinione pubblica.
 
Vero è che elettori male informati possono rappresentare la nemesi della democrazia, strano però che ci si accorga soltanto adesso del problema dopo anni di manipolazione e di propaganda diffusa dai media ufficiali .  Tuttavia la forte diffusione dei social media e di blogs e testate on line senza controllo ha reso il problema urgente ed “improrogabile” per il potere politico ed economico  che teme di essere scalzato nella sua capacità di controllare i media.


Le costituzioni delle democrazie usuraie






di: Fabio Calabrese

La stesura di questo articolo è stata di poco posteriore al referendum del dicembre 2016 che ha fortunatamente bocciato la proposta di riforma costituzionale renziana. A me premeva (e preme) precisare che per quanto mi riguardava, la scelta del NO non significava minimamente un atto di amore verso la costituzione “nata dalla resistenza”, ma semplicemente sventare il tentativo del governo allora in carica di peggiorarla, impedendogli di ridurre ulteriormente le briciole di voce in capitolo che gli Italiani hanno sulla loro vita associata. E’ poi accaduto che la presentazione a “Ereticamente” di questo articolo (a cui dovranno necessariamente seguire degli altri, perché per il momento ho limitato la mia analisi ai primi dieci articoli della “nostra” costituzione) è stata più volte rimandata. Forse sto tenendo in piedi troppi filoni di analisi e riflessione. Oggi, la carta(ccia) costituzionale ha compiuto settant’anni; infatti entrò in vigore il 1 gennaio 1948. E’ dunque proprio il momento adatto per pubblicare l’articolo che state leggendo, in modo da celebrare questa ricorrenza come merita.

lunedì 15 gennaio 2018

I metodi della CIA per l’eliminazione di leaders politici scomodi




di:  Vladimir Platov

La storia della Central Intelligence Agency degli Stati Uniti è piena di numerosi esempi di omicidi politici, non solo negli Stati Uniti, ma anche di leader dei paesi con cui Washington si trovava in contrasto.

Così oggi, la CIA ha attivamente iniziato a sviluppare vari metodi per l’eliminazione deliberata del nuovo avversario politico degli Stati Uniti, il leader nordcoreano Kim Jong-un, coinvolgendo non solo le forze speciali in questo compito, ma anche i servizi speciali dei paesi che cooperano strettamente con la CIA.

venerdì 12 gennaio 2018

Renzi & De Benedetti fanno affari sulle spalle degli italiani


nota personale:

I pagliacci della democrazia sono solo i fiduciari dei potentati finanziari, essi perseguono gli interessi dei loro padroni, che sono sempre all'opposto degli interessi dei  popoli, che ingenuamente credono ancora a questa  farsa chiamata democrazia.
E' ora che le masse capiscano bene una cosa, la tirannia del denaro può esistere solo grazie alla democrazia, la democrazia è solo un nome per cammufare il regime plutocratico attuale,  la finanza mondialista e la sola  padrona ed esportatrice delle misere democrazie, perchè ne sono loro i padroni assoluti;

giovedì 11 gennaio 2018

SOROS E I COLLEGAMENTI CON I POLITICI ITALIANI




Gli abitanti dei futuri “Stati Uniti d’Europa” non saranno i popoli originali del Vecchio continente, bensì una sorta di subumanità resa bestiale dalla mescolanza razziale. Egli afferma senza mezzi termini che è necessario incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’elite al potere.

 
Richard Coudenhove Kalergi



"Più una situazione si aggrava, meno ci vuole a rovesciarla, e più grande è il lato positivo".

George Soros

Il noto filantropo ungherese naturalizzato americano nacque nel 1930 a Budapest con il nome di György Schwartz. Presto però dovette affrontare il dolore causato dal "re di tutti i mali", il fascismo, che costrinse lui e la sua abbiente famiglia a cambiare il proprio cognome in Soros per sfuggire dal crescente antisemitismo nel Paese.