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martedì 11 dicembre 2018

MK ULTRA: Nuovi documenti desecretati



I documenti rilasciati “riscrivono la storia” del progetto segreto e illegale della CIA chiamato MkUltra, secondo il ricercatore John Greenewald Jr che ha trascorso quasi 20 anni nel tentativo di ottenere questi files.
 Documenti appena rilasciati, che i funzionari della CIA hanno nascosto per decenni, rivelano raccapriccianti dettagli riguardo gli esperimenti segreti di controllo mentale.
I nuovi documenti, rilasciati in base al Freedom of Information Act, rivelano come la CIA abbia fatto esperimenti su uomini e animali usando droghe, ipnosi e dispositivi elettronici come parte del progetto top secret – e illegale – di controllo mentale MKUltra ( ora denominato anche progetto monarch NDR).

venerdì 7 dicembre 2018

I Gilet gialli pronti all’assedio di Parigi. L’Eliseo teme il colpo di Stato



Parigi, 7 dic – La tensione è salita alle stelle. In vista di domani, infatti, i gilet gialli hanno chiamato la quarta mobilitazione. Che viene presentata e percepita da molti come l’«assalto finale» per ottenere le dimissioni di Marcon. Viste le violenze che si sono susseguite nei giorni scorsi, il governo ha predisposto lo spiegamento di circa 89mila poliziotti, 8mila nella sola Parigi. La capitale, infatti, è la più a rischio. Domani la città sarà blindata: chiuso il Louvre, chiusa la Torre Eiffel, chiusi numerosi altri musei, negozi con le saracinesche abbassate, banche transennate.

martedì 4 dicembre 2018

Il Legionario ascetico: colloquio col capo delle “Guardie di Ferro”




Julius Evola

Bucarest, marzo

Rapidamente la nostra auto lascia dietro di se quella curiosa cosa che è la Bukarest del centro: un insieme di piccoli grattacieli e di edifici modernissimi, prevalentemente di tipo “funzionale”, con mostre e magazzini fra la parigina e l’americana, l’unico elemento esotico essendo i frequenti cappelli di astrakan degli agenti e dei borghesi.

I gilet gialli? Il popolo comincia a svegliarsi dopo tanti soprusi


di:Alain de Benoist

Alain de Benoist, la Francia, da una decina di giorni, vive l’era dei gilet gialli, e i commenti sono già numerosi. Fuoco di paglia o onda di fondo? Nuova fronda? Nuova rivolta contadina? Qual è il suo sentimento?

“Cinque anni fa, all’incirca negli stessi giorni, il 23 novembre 2013, mi avevi chiesto del movimento dei berretti rossi. Ho quindi richiamato la vostra attenzione sul fatto che “tutte le proteste o rivolte di una certa portata a cui stiamo assistendo oggi vengono create ai margini o lontano dai partiti e dai sindacati, che non sono affatto ovviamente più capaci di incarnare o trasmettere le aspirazioni della gente”.

sabato 1 dicembre 2018

La leggenda di Ungern Khan

di: Luca Negri


La leggenda

Per lungo tempo nelle steppe asiatiche bimbi caddero nel sonno al canto delle madri che narrava leggende sul Barone Roman Ungern von Ŝternberg, il Dio della Guerra, manifestazione di Mahakala, il terrifico Shiva del Buddhismo del Veicolo di Diamante, protettore del Dharma. Dopo anni di controllo sovietico, i Mongoli smitizzarono la sua figura per scopi nazionalistici, per proclamare che anche senza l’Armata del luogotente-generale russo Ungern, avrebbero scacciato da Urga i Cinesi nel 1921. 

mercoledì 28 novembre 2018

La prossima crisi economica che sta arrivando



di  Gabriele Sannino

Nel gioco economico in cui viviamo, fatto di avidità, stupidità e tanta cattiveria, le crisi economiche sono indispensabili per accentrare potere ed eliminare i pesci più piccoli.
  Le crisi, infatti, distruggono risorse, determinano squilibri e tensioni sociali, e mettono fuori mercato le economie più piccole e deboli, lasciate morire per asfissia di capitale… in un mondo dove il denaro viene ormai tutto creato dal nulla.

martedì 27 novembre 2018

I gilet gialli e la tirannia degli usurai




di: Roberto Pecchioli

Prosegue la protesta degli automobilisti francesi che invadono Parigi con i loro giubbotti gialli, simbolo della collera incubata da almeno un anno, maturata con il passaparola in rete fino all’occupazione dei centri nevralgici della Francia. Macron si indigna e dispone la dura repressione della polizia, ma il movimento ha buone ragioni, molti sostenitori, nemici potenti e un convitato di pietra, l’Unione Europea. Il motivo del contendere sembra modesto, a uno sguardo superficiale.